CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco

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CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco I SEMESTRE A.A. 2006-2007 I MODULO N.B. i lucidi non sostituiscono il testo delle lezioni 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

- sintesi dello sviluppo della disciplina - cosa è la politica secondo l’approccio del potere - definizione e misurazione del potere - cosa è la politica secondo l’approccio statista - cosa è la politica secondo l’approccio sistemico - strutture e funzioni del sistema politico - sviluppo politico e capacità del sistema politico - cosa è la politica secondo la teoria della scelta pubblica - costi interni e rischi esterni delle decisioni politiche ARGOMENTI TRATTATI 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

I PRINCIPALI APPROCCI ALLO STUDIO DELLA POLITICA 1.1 I PRINCIPALI APPROCCI ALLO STUDIO DELLA POLITICA 1500–1600: Le radici del pensiero politico (Machiavelli, Bodin, Locke, Hobbes) 1880–1920: La teoria dei classici (Weber, Hintze, Mosca, Michels, Pareto) 1930-2001 La scienza politica contemporanea 1930-1965 Lo sviluppo delle tecniche di ricerca empirica - potere ed èlites politiche (Dahl) - l’analisi istituzionale dello stato (Friedrich) - comportamentismo e cultura politica (Almond, Verba, Easton, Nie) 1965-1985 La scoperta degli “altri” sistemi politici - l’analisi del sistema politico Easton - lo studio dello sviluppo politico } Almond - la politica comparata Huntington 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1985-2001 Il ritorno alla teoria e la scienza politica “applicata” 1.2 1985-2001 Il ritorno alla teoria e la scienza politica “applicata” - la teoria della rational choice (Riker, Fiorina,Tsebelis) - il neo-istituzionalismo (March e Olsen) - l’analisi delle politiche pubbliche (Lowi) - l’ingegneria costituzionale (Sartori, Carey e Shugart) 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.3 La politica può essere definita attraverso il concetto di potere 1. Per Weber (1864-1920) e la scuola di Chicago (1920-1940) la scienza politica è essenzialmente lo studio teorico ed empirico del potere. 2. Cosa è il potere? e’ un meccanismo di causazione sociale. 3. Principali interrogativi intorno al potere: • quali sono le risorse del potere? • come si misura il potere? • chi ha il potere nella società? • che rapporti esistono tra chi detiene il potere?

 1.4 4. risorse del potere e tipi di potere MATERIALI  ECONOMICO COGNITIVE  NORMATIVO VIOLENZA  COERCITIVO  POLITICO

1.5 5. Il potere si può misurare con il metodo posizionale reputazionale decisionale 6. Esistono varie “scuole di pensiero” sulle modalità di distribuzione del potere: scuola elitista  accentramento delle risorse e centralità delle risorse economiche (élite del potere) scuola pluralista  dispersione delle tra varie élites risorse e competizione tra i detentori delle varie risorse 7. Quindi esiste un “gioco dei poteri” (conflitto e competizione) tra che detiene il potere politico e chi detiene il potere economico e normativo

La Politica può essere definita attraverso il concetto di Stato 1.6 La Politica può essere definita attraverso il concetto di Stato 1. Secondo l’approccio “statista” (1870-1950 e dal 1985 alla fine degli anni’90) la Scienza politica è lo studio dello Stato, del suo funzionamento, delle sue trasformazioni e dei suoi rapporti con altre forme di organizzazione del potere politico. 2. LO STATO È UNA SPECIFICA FORMA DI ORGANIZZAZIONE DEL POTERE POLITICO CHE: - si afferma in Europa - a partire dal 1200-1300 - è caratterizzata da: accentramento territoriale del comando monopolio legittimo della violenza (obbligazione politica) impersonalità del comando (leggi, burocrazie, istituzioni) 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.7 3. LO STATO SUBISCE DELLE TRASFORMAZIONI: • viene “esportato” e diventa la principale forma di organizzazione del potere politico • si amplia da un punto di vista quantitativo (crescita della sfera pubblica in termini di funzionari e bilanci pubblici) • espande le sue funzioni: - stato minimo - stato programmatore e imprenditore - stato del benessere - stato regolatore 4. CAUSE DELLA ESPANSIONE DELLO STATO: - economia monetaria - conflitti militari - stato-nazione - specializzazione funzionale - domande sociali 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

2. Principali interrogativi: Cosa è un sistema? 1.8 La Politica può essere definita attraverso il concetto di Sistema politico 1. Secondo l’approccio sistemico (1950-1980) la Scienza politica è essenzialmente lo studio del funzionamento del sistema politico 2. Principali interrogativi: Cosa è un sistema? Cosa è un sistema politico? Come funziona un sistema politico? 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Effetto di retroazione 1.9 Ambiente Logica di funzionamento di un sistema Sistema Effetto di retroazione Immissioni Emissioni Confini 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.10 3. Un sistema è: un costrutto analitico applicabile a qualunque realtà empirica definibile attraverso alcuni concetti: sistema ambiente confini (gatekeepers) immissioni (inputs) emissioni (outputs) retroazione (feedback)

1.11 4. Il sistema politico è l’insieme di comportamenti e di atteggiamenti rilevanti per l’allocazione autoritativa dei valori all’interno di una collettività 5. Gli elementi costitutivi del sistema politico sono: Immissioni  domande e sostegno Emissioni  decisioni (outputs) e politiche pubbliche (outcomes) Sistema  strutture e funzioni attraverso cui le domande e il sostegno vengono convertite in emissioni Ambiente  altri sistemi sociali (economico, culturale, religioso, ecc.) Confini  regolatori di accesso culturali (valori e cultura politica) e organizzativi (partiti, sindacati) Retroazione  effetti delle politiche pubbliche sulle domande e il sostegno

1.12 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

6. Le funzioni e le strutture interne al sistema sono: 1.13 6. Le funzioni e le strutture interne al sistema sono: articolazione  gruppi della domanda politica movimenti aggregazione  partiti della domanda politica conversione  parlamento delle domande in decisioni governo implementazione  burocrazie delle politiche pubbliche 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Sviluppo politico 1.14 Il concetto di sviluppo politico Differenziazione delle strutture politiche Specializzazione delle strutture politiche Autonomia delle strutture politiche Sviluppo politico + +

Il concetto di sviluppo politico: una rappresentazione grafica 1.15 Il concetto di sviluppo politico: una rappresentazione grafica + Differenziazione strutturale e Specializzazione funzionale delle strutture e dei sottosistemi - Sviluppo politico - + Autonomia delle strutture e dei sottosistemi

Rapporto tra sviluppo politico e capacità del sistema politico 1.16 Rapporto tra sviluppo politico e capacità del sistema politico Sviluppo politico Complessità e “sfide” dell’ambiente Capacità del sistema politico Rendimento del sistema politico in termini di capacità estrattiva regolativa distributiva simbolica

1.17 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.18 Quindi: Le caratteristiche del sistema politico (differenziazione strutturale, specializzazione funzionale e autonomia dei sottosistemi) influenzano il suo grado di sviluppo Il grado di sviluppo del sistema politico influenza le sue capacità Le sue capacità influenzano congiuntamente alla complessità e alle “sfide” dell’ambiente (cioè degli altri sottosistemi sociali) il rendimento del sistema politico

Utilizzando la teoria della scelta pubblica 1.19 Utilizzando la teoria della scelta pubblica Giovanni Sartori ha definito la politica come: la sfera delle decisioni collettivizzate vincolanti legittime sovrane 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Rischi esterni e dei costi interni delle decisioni politiche 1.20 Rischi esterni e dei costi interni delle decisioni politiche In quanto decisioni collettivizzate le decisioni politiche implicano: Rischi esterni (decisioni prese da altri che ci danneggiano) Costi interni (tempo e risorse impiegati per prendere una decisione) 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

- diminuiscono i rischi esterni - aumentano i costi interni 1.21 In generale: 1. All’aumentare del numero di persone che partecipano ad un processo decisionale: - diminuiscono i rischi esterni - aumentano i costi interni Rischi esterni Costi interni 1 10% 100% I costi interni e i rischi esterni dipendono da CHI prende le decisioni collettivizzate e da COME vengono prese 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

- maggioranza assoluta (50% + 1) - maggioranza relativa 1.22 2. Differenti tecniche decisionali presentano differenti rischi esterni e costi interni, per esempio: - Unanimità - maggioranza assoluta (50% + 1) - maggioranza relativa 3. Una tecnica decisionale utile al fine di ridurre i rischi esterni è la rappresentanza Rischi esterni con decisori rappresentativi Rischi esterni con decisori non rappresentativi 1 10% 100% 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

4. Indicazione prescrittiva: 1.23 4. Indicazione prescrittiva: Quanto più gli effetti di una decisione sono irreversibili immediati tanto più è razionale adottare tecniche decisionali che implicano costi interni elevati 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.24 Per concludere, in questa prima parte del corso abbiamo imparato che: La politica ha a che fare essenzialmente con chi decide, come si decide e su cosa si decide all’interno di una collettività senza ricorrere al conflitto violento (creazione di una arena pacificata, dell’ordine politico e dell’obbligazione politica); La dimensione della sfera politica è variabile (una quantità più o meno ampia di attività può essere oggetto di regolazione politica); I confini della sfera politica possono essere più o meno permeabili (la distribuzione del potere politico può riflettere o meno la distribuzione delle risorse del potere coercitivo, economico, culturale, religioso, ecc.).

Ampiezza dei 1.25 meccanismi di decisione politica Ridotta Elevata Permeabilità dei confini della politica Stato minimo liberale Democrazie di massa Stato del benessere Regime autoritario di tipo pretoriano Clientelismo Regimi di mobilitazione a base religiosa 2002 - Facoltà di Scienze Politiche