MASS MEDIA E COMUNICAZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL POPOLO DI SEATTLE D' AGOSTINO ILARIA.
Advertisements

Riarticolazione dellofferta, presidio locale globale e politiche connesse di produzione e acquisizione dei diritti in ottica crossmediale. Torino 19_09_11.
Culture e formati della televisione e della radio Lezioni del 6 e 7 novembre 2010 Materiali.
introduzionenegrelli/impresa senza confini 11 Innovazione e qualità per competere nella società dellinformazione La tecnologia di generazione del sapere,
Che cos’è la globalizzazione?
Prof. De Giorgio Luciano
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
La storia della televisione Espansioni televisive Esistono varie espansioni che sono chiamate emittenti televisive, reti televisive, canali televisivi,
che cos’è la comunicazione pubblica
Sociologia della cultura - 4
Sistemi di organizzazione del broadcasting
L’ INFLUENZA DELLO STEREOTIPO NELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
MEDIA EDUCATION A Paradigmi della comunicazione
1 Itis Gastaldi-Giorgi Genova SOMMARIO 50 anni di Tv Tv: grande strumento mediatico Tv interattiva La Tv con la tastiera Confronto tecnologie televisive:
Modernizzazione (Gallino)
Apprendimento collaborativo in rete
Danco Singer Larga Banda Master in Editoria Multimediale La velocità di trasportare contenuti.
I nuovi media novità uso dell’elettricità e dell’elettronica, forme di energia non direttamente visibili tendenza alla dematerializzazione e alla delocalizzazione.
TECNICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA 2006/2007 TECNICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA Pianificazione dei Mezzi Pubblicitari Anno.
18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 1 Sé, esperienza ed identità in un mondo mediato.
Nuove televisioni e nuovi media?. Televisione e Internet: una coevoluzione Il mezzo televisivo ha subito forti trasformazioni da quando le informazioni.
CHE COS’È LA SOCIOLOGIA?
L’organizzazione del programma:
MASS MEDIA E COMUNICAZIONE
Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005 Capitolo 12. Mass media e comunicazione 1 MASS MEDIA E COMUNICAZIONE.
Il futuro dei tre modelli
OSSERVATORIO IPSOS per conto di. DIFFUSIONE di COMPUTER e INTERNET tra le famiglie italiane 2 Valori % Fonte: speciale Eurobarometro – Luglio 2013 Base:
Aspetti strategico – organizzativi - gestionali delle imprese che aderiscono ad una rete Dott. Vincenzo Presutto Dottore Commercialista e Revisore Legale.
Modulo 1 – Reti Informatiche u.d. 4 (syllabus – 1.4.4)
A5 U1 U2 U3 U3 MOBILITA’ NE MEZZI DI TRASPORTO LA COMUNICAZIONE
Antonio Golini e Cristiano Marini, La città nellera neo-industriale: il ruolo dellinnovazione - I cambiamenti socio-economici, IRME 2005, Pisa, 14 giugno.
L’EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE UMANA
Istruzione,Ricerca ed Open Access Il Sapere tra libertà, limiti e diritti Esperienze Scolastiche Relazione Dirigente Scolastico Giancarlo Marcelli.
Movimento Studenti di Azione Cattolica
Percorsi di conoscenza e di cittadinanza
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Analisi dell’opinione pubblica
Messaggio di Benedetto XVI per la 42^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 4 maggio 2008 “I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo.
Francesca Comunello SOCIETÀ, GLOBALIZZAZIONE E NUOVI MEDIA GLOBALIZZAZIONE (QUARTA PARTE)
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA
CHE COS’È LA SOCIOLOGIA?
Comunicazioni di massa
Laboratorio didattico Corso TEORIA E TECNICA DELLE RELAZIONI PUBBLICHE 1 Anno accademico Relazioni pubbliche e internet: cosa trovare, dove trovare.
Le organizzazioni produttrici di cultura
Tv, giovani e politica: un'analisi tra programmi
Lezione 7 I media e la comunicazione politica. Politiche Pubbliche.
Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura
Il cambiamento ambientale
La società del benessere
Sociologia della comunicazione 1.1
Corso di Sociologia della comunicazione Prof. Giovanni Ciofalo a.a
Dall’ideologia all’iperrealismo
Comunicazione e mass media
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Adele Silingardi Classe D_6
Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005 Capitolo 12. Mass media e comunicazione 1 MASS MEDIA E COMUNICAZIONE.
Media e vita quotidiana I cultural studies britannici.
Comunicazione e mass media
Istituto Comprensivo “Sinopoli - Ferrini
1 Lezione 24 – Gli elementi fondamentali della comunicazione di massa Il processo della comunicazione di massa è caratterizzato da quattro elementi fondamentali.
I MEZZI DI COMUNICAZIONE NELLA POLITICA Evoluzione dei canali comunicativi e del messaggio politico.
Unità 3 Sociologia economica. La città delle reti Mutamento nelle forme della percezione spaziale nel XXI secolo Interpretazione di tali mutamenti Questioni.
1 Lezione 14 – Varie forme di comunicazione Dal punto di vista della relazione che si instaura fra gli attori che interagiscono nella comunicazione, possiamo.
Temi e Parole chiave Corso di Sociologia generale
La Globalizzazione.
La Globalizzazione.
Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005 Capitolo 12. Mass media e comunicazione 1 MASS MEDIA E COMUNICAZIONE
MASS MEDIA E COMUNICAZIONE
Transcript della presentazione:

MASS MEDIA E COMUNICAZIONE http://www.ceepsib.org/Pedagogia.html

Contenuti della lezione: I mass media Principali teorie sui mass media Internet ed il nuovo ordine mediatico globale

Parte I: i mass media

La comunicazione è il processo connettivo di base di qualunque gruppo umano. Essa può essere definita, in generale, come un processo tramite il quale un messaggio transita da una fonte ad un emittente, secondo un determinato canale e codice, con relativo feedback. oltre la comunicazione interpersonale, i mass media sono, a partire dalla nascita della società di massa (fine XIX secolo) I principali canali\codici della comunicazione sociale. Essi influenzano l’esperienza personale e l’opinione pubblica, in quanto strumenti di accesso alla conoscenza da cui dipendono molte attività sociali. Giornali Televisione

I giornali: - derivano dai pamphlet e dai fogli di informazione del ’700; divengono ‘quotidiani’ a partire dal XXIX secolo  migliaia (o milioni) di lettori; ospitano molti tipi di informazione in un formato ridotto e di facile riproduzione. I giornali sono stati a lungo il principale mezzo di trasmissione delle informazioni a un pubblico di massa. L’avvento della radio, del cinema e della televisione ha ridotto l’influenza dei giornali.

Le reti televisive possono essere: La televisione rappresenta il più importante sviluppo verificatosi nei media nella metà del XX secolo. Le reti televisive possono essere: ad accesso condizionato via cavo via satellite generaliste - accessibili a tutti (trasmissione in chiaro); - accessibili agli abbonati (trasmissioni criptate); - palinsesto prefissato. - palinsesto personalizzato.

I generi televisivi sono le categorie con cui i produttori e gli spettatori classificano i diversi tipi di programma (es. telegiornali, telefilm, telenovele, talk show, telequiz, soap opera). Ogni genere televisivo si differenzia dagli altri in termini di: ambientazione; personaggi; meccanismi narrativi.

Parte II: principali teorie sui mass media

Teorie dei media H. Innis: il carattere dei mezzi di comunicazione influenza l’organizzazione sociale; M. McLuhan: il mezzo è il messaggio; J. Habermas: nascita e crisi della sfera pubblica; J. Baudrillard: iperrealtà; J. Thompson: relazione fra media e sviluppo della società industriale.

Dura a lungo, ma non si trasporta facilmente Harold Innis Il carattere dei mezzi di comunicazione influenza l’organizzazione sociale. Pietra intagliata Dura a lungo, ma non si trasporta facilmente È un mezzo inadatto a comunicare con luoghi lontani Le società non si possono espandere oltre certi limiti

Marshall McLuhan La struttura di una società è più influenzata dalla natura dei media, piuttosto che dai messaggi trasmessi Il mezzo è il messaggio I media elettronici stanno creando un villaggio globale: ogni evento può essere seguito in tutto il mondo in tempo reale  tutti partecipano simultaneamente agli stessi eventi.

Jürgen Habermas Sfera pubblica: arena di pubblico dibattito in cui possono essere discusse questioni di interesse generale e si formano così le opinioni. Gli individui si incontrano da eguali in uno spazio di pubblico dibattito  la sfera pubblica favorisce lo sviluppo iniziale della democrazia. Oggi l’opinione pubblica non si costruisce più attraverso una discussione aperta e razionale. L’opinione pubblica è controllata e manipolata dai mass media.

Non vi è più una ‘realtà’ che la televisione ci fa vedere Jean Baudrillard La televisione non rappresenta il mondo, ma definisce che cosa è il mondo in cui viviamo. Non vi è più una ‘realtà’ che la televisione ci fa vedere Essa è sostituita da una realtà ‘di grado superiore’ affidata alle immagini televisive Iperrealtà L’iperrealtà è fatta di simulacri: immagini che ricevono senso solo da altre immagini  non hanno fondamento in una ‘realtà esterna’.

John Thompson I mass media non impediscono il pensiero critico  le persone non sono ricettori passivi dei messaggi mediatici. È possibile distinguere tre tipi di interazione: interazione faccia a faccia: avviene in contesto di compresenza, è ricca di indizi simbolici, rivolta a destinatari specifici, è dialogica; interazione mediata: avviene in contesti separati, è povera di indizi simbolici, è rivolta a destinatari specifici, è dialogica (es. il telefono); quasi-interazione mediata: avviene in contesti separati, è povera di indizi simbolici, è rivolta a destinatari indefiniti, è monologica (es. i mass media).

Concezione neutrale (Destutt de Tracy) Concezione critica (Karl Marx) John Thompson Ideologia Concezione neutrale (Destutt de Tracy) Concezione critica (Karl Marx) Le classi dominanti controllano le idee che circolano nella società e giustificano la loro posizione di dominio  falsa coscienza. Influenza delle idee sulle credenze e sulle azioni degli individui. Thompson: l’ideologia comporta l’esercizio del potere simbolico.

Parte III: Internet ed il nuovo ordine mediatico globale

Da alcuni decenni è in atto una rivoluzione delle comunicazioni i cui principali fattori responsabili sono: la globalizzazione  abbattimento delle frontiere; Internet  strumento di informazione, intrattenimento, pubblicità e commercio per eccellenza.

Le innovazioni tecnologiche del XX secolo hanno modificato il volto delle telecomunicazioni: incremento della potenza dei computer; decremento dei costi dei computer; sviluppo delle comunicazioni via satellite e via fibra ottica; digitalizzazione dei dati  sviluppo della multimedialità e dei media interattivi.

Internet Nasce al Pentagono nel 1969: consente agli scienziati della Difesa statunitense di mettere in comune risorse e condividere l’uso di costosi strumenti (Arpanet). Solo grazie alle università statunitensi, Arpanet si sviluppa Dal 1985 la rete è cresciuta a un tasso annuo del 200%. Questa crescita ha escluso gli strati meno abbienti della popolazione dei paesi sviluppati e, a livello globale, i paesi più poveri  divario digitale: disparità di accesso alle tecnologie della comunicazione elettronica.

Aspetti positivi di Internet: promuove nuove forme di relazione elettronica che integrano o potenziano le interazioni faccia a faccia; facilita il superamento della distanza e della separazione; espande e arricchisce la rete dei rapporti sociali.

Aspetti negativi di Internet: spinge a trascurare le interazioni con familiari e amici; accentua l’isolamento sociale e l’atomizzazione; stravolge l’esistenza domestica offuscando la distinzione tra lavoro e famiglia; induce a trascurare forme di intrattenimento tradizionali (es. lettura, cinema e teatro); indebolisce il tessuto della vita sociale.

Riconfigurazione dei consumi mediatici\culturali dovuti ad Internet

Fattori che hanno inciso sulla creazione del nuovo ordine mediatico globale: - crescente concentrazione della proprietà: i media globali sono dominati da pochi e potenti gruppi imprenditoriali; passaggio dalla proprietà pubblica a quella privata: la liberalizzazione economica ha spinto alla privatizzazione delle aziende dei media e delle telecomunicazioni ; sviluppo di strutture aziendali transnazionali: si opera sempre più al di là dei confini nazionali; integrazione dei prodotti mediali: l’industria dei media è meno segmentata rispetto al passato; aumento delle fusioni aziendali: alleanze tra aziende appartenenti a segmenti diversi dell’industria dei media.

I paesi industrializzati si trovano in una posizione dominante nella produzione e nella diffusione di prodotti mediali  imperialismo mediatico. Il controllo dell’informazione da parte delle maggiori imprese di comunicazione occidentali fa sì che a livello globale: sia costantemente privilegiato il ‘primo mondo’; si presti attenzione ai paesi in via di sviluppo solo in occasione di catastrofi, crisi, guerre o altre violenze.