Attività motoria e prevenzione delle cadute nell’anziano

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Transcript della presentazione:

Attività motoria e prevenzione delle cadute nell’anziano Torino 22.11.2006 http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html Piano triennale Servizi di Igiene e Sanità Pubblica del Veneto Progetto Promozione dell’attività motoria e lotta alla sedentarietà Susanna Morgante smorgante@ulss20.verona.it 045 8075969

Sintesi degli effetti dell’attività fisica sullo stato di salute protezione verso: le patologie cardiovascolari e l’ictus cerebri l’ipertensione le dislipidemie e l’obesità la comparsa del diabete e… nei diabetici, verso le complicanze del diabete l’osteoporosi, le cadute, le fratture il decadimento mentale e la depressione alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella, endometrio) la disabilità la disfunzione erettile

Le cadute negli anziani: dimensioni del problema Masud T. Epidemiology of falls. Age and Ageing 2001;30-S4:3-7 Cadute negli anziani: 28-35% l’anno in coloro che superano i 65 anni 32-45% negli ultra 75enni La probabilità di cadere è maggiore in coloro che hanno già subito un episodio di caduta (2/3) e nei soggetti istituzionalizzati (50%) aumenta esponenzialmente con l’aumentare dei fattori di rischio Spesso le cadute sono causa di frattura, con complicanze potenzialmente gravi sia sul piano fisico che della qualità di vita. I traumi sono la quinta causa di morte e le cadute sono la causa più comune di morte post-traumatica negli anziani.

Le cadute negli anziani: dimensioni del problema Fatalities and Injuries from Falls among Older Adults. MMWR 2006;55:1221 Le cadute sono una causa importante di frattura e la causa principale di frattura dell’anca Possibili conseguenze: disabilità istituzionalizzazione morte costi medici diretti e indiretti Le cadute con esito mortale negli ultra 65enni americani sono passate da 23.7/100.000 persone nel 1993 a 36.8 nel 2003 (con un aumento globale del 55.3%); ciò dipende verosimilmente dall’aumento della durata della vita e dal conseguente aumento nel numero di persone affette da patologie croniche

Modificato da: Dialogo sui farmaci n. 1, 2005 Fattori di rischio Modificato da: Dialogo sui farmaci n. 1, 2005 Fattori di rischio Cause correlati all’invecchiamento problemi di postura, equilibrio, forza muscolare; indebolimento visivo; deficit cognitivo; ansia, depressione; paura di cadere; altre patologie concomitanti; sedentarietà problemi di andatura, equilibrio e mobilità problemi articolari; abuso di alcol; Parkinson; problemi cardiovascolari “blackout” ipoglicemia, ipotensione ortostatica, aritmie, epilessia, ostruzione della carotide individuali uso inappropriato di vestiario e calzature uso di farmaci psicofarmaci (antidepressivi, neurolettici, benzodiazepine), ipotensivi, antiaritmici fattori ambientali - domicilio scarsa illuminazione notturna, scale, superfici scivolose, tappeti, fili volanti, ripostigli posizionati in alto, assenza di appigli e/o corrimano fattori ambientali – fuori casa strade sconnesse, superfici scivolose, mezzi di trasporto

Riduzione media della pressione sistolica (mmHg)* Calo di peso 5-20/10 kg persi Dieta 8-14 corretta* Riduzione 2-8 sodio Att. Fisica 4-9 =/> 30’ x 4 Riduzione 2-4 consumo di alcolici > frutta e verdura, < grassi animali *VII Report of the joint National Commettee on prevention, detection, evaluation and treatment of high blood pressure (dicembre 2003)

Indice di rischio per le cadute L’attività fisica nella terza età. Cortina 2006 punteggio Anamnesi positiva per cadute 1 Farmaci nessuno; farmaci non compresi nelle categorie successive sedativi (diversi dalle benzodiazepine) benzodiazepine diuretici antipertensivi (diversi dai diuretici) antiparkinsoniani antidepressivi Deficit visivo Deficit uditivo Compromissione funzionale degli arti Compromissione cognitiva Andatura normale; sicura con ausili; impossibile insicura (con o senza ausili) Se la somma è > 3 sussiste un alto rischio di cadute (36% vs 5% nei 3 mesi successivi)

Possibili interventi ambientali Modificato da: Dialogo sui farmaci n. 1, 2005 Installazione di maniglie in prossimità della doccia o della vasca da bagno Uso di tappeti anti scivolo nella doccia o nella vasca Potenziamento dell’illuminazione artificiale Eliminazione di tappeti Installazione del corrimano sulle scale Eliminazione di prolunghe per corrente o telefono Posizionamento di scaffali o ripostigli in zone raggiungibili senza scale

Altri interventi Attività fisica Periodico riesame della terapia farmacologica per ridurre effetti collaterali e interazioni Verifica della vista e dell’udito e conseguente trattamento Uso di calzature chiuse o con suola di gomma e di indumenti (es camicie da notte) che non intralcino l’andatura Verifica di precedenti episodi di caduta

Efficacia degli interventi L. Gillespie, BMJ 2004;328:676 (editoriale) 2 metanalisi recenti passano in rassegna i diversi interventi di prevenzione delle cadute. Conclusioni comuni: Sono efficaci interventi multifattoriali che combinano la valutazione dei fattori di rischio e le conseguenti modificazioni ambientali, anche se non è possibile dire quali componenti dell’intervento multifattoriale siano più efficaci. Anche i programmi di esercizio fisico che combinano esercizi di forza e di equilibrio e il cammino sono efficaci. Non sembrano essere efficaci: le sole modifiche ambientali programmi di gruppo non mirati ai soggetti ad alto rischio i soli interventi educativi

Efficacia degli interventi JT Chang, BMJ 2004;328:653 Cochrane Database Syst Rev, 2003 Chang: Metanalisi su 40 trials di prevenzione delle cadute Non è stato possibile individuare differenze statisticamente significative fra i diversi tipi di esercizio (resistenza, equilibrio, flessibilità, forza) Cochrane: Metanalisi su 60 trials di prevenzione delle cadute Sono efficaci programmi di esercizio fisico individualizzati prescritti a domicilio da personale sanitario appositamente addestrato, diretti ai soggetti ad alto rischio.

Exercise interventions: defusing the world's osteoporosis time bomb Bull WHO vol.81 no.11 Geneva Nov. 2003 L’osteoporosi è un importante problema di sanità pubblica; il numero dei casi è destinato a raddoppiare nei prossimi 50 anni. Le migliori forme di esercizio per stimolare la formazione dell’osso e preservarlo dall’osteoporosi sono le attività in cui i muscoli lavorano contro la gravità senza però sottoporre a traumi eccessivi l’osso e le articolazioni, ad esempio il cammino l’aerobica il ballo fare le scale il t'ai chi

effetti dell’A F < cadute < osteoporosi < fratture > socializza-zione > equilibrio, > forza < ansia, depressione < psicofarmaci < rischio di istituzionaliz-zazione > auto-efficacia < cadute < osteoporosi > sicurezza nel cammino, < paura di cadere < patologie di altro tipo (cardiopatie, obesità ecc.) < fratture

Esercizi di forza - benefici Praticare regolarmente esercizi di forza comporta numerosi benefici, specie negli anziani, perché aiuta a prevenire: i problemi articolari l’osteoporosi, le cadute e le fratture il diabete l’obesità il mal di schiena la depressione Questi esercizi andrebbero praticati due o tre volte la settimana, ripetendo ogni esercizio 10 volte e poi (dopo 2 minuti di pausa) altre 10

Esercizi di forza 5 minuti di riscaldamento (es. cammino) http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/growing_stronger/index.htm 5 minuti di riscaldamento (es. cammino) Stadio 1 – dopo 2 settimane aggiungere anche gli esercizi dello Stadio 2 - dopo almeno 6 settimane aggiungere anche gli esercizi dello Stadio 3 Defaticamento (stretching) stadio 1

Esercizi di forza stadio 2 http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/growing_stronger/index.htm stadio 2

Esercizi di forza stadio 3 http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/growing_stronger/index.htm stadio 3

Attività che potenziano il senso dell’equilibrio Cammino su sentieri o in salita Cammino su superfici ridotte (linee o piccoli rialzi del terreno) Ballo Tai chi Fare le scale senza appoggiarsi al corrimano Andare in bicicletta Esercizi di semi-piegamento degli arti inferiori senza appoggio delle mani (o con appoggio limitato per garantire la sicurezza)

Esercizi di equilibrio

Attività prevalentamente aerobiche Tipo di attività Resistenza aerobica Forza Mobilità articolare Equilibrio e coordinazio-ne Cammino + +/- Escursionismo ++ Podismo Bicicletta - Mountain bike Cyclette Nuoto Ballo Pesca Yoga, tai chi Golf

Livelli di attività raccomandati Almeno 30 minuti di attività fisica moderata per la maggior parte dei giorni della settimana (45-60 minuti per evitare il sovrappeso) Cammino: 10.000 passi al giorno Sotto questa soglia non vi sarebbe un effetto protettivo, mentre un aumento dei tempi o dell’intensità dovrebbe garantire un effetto protettivo maggiore I 30 minuti non devono per forza essere effettuati tutti in una volta Il cammino deve avere una intensità sufficiente ad aumentare moderatamente la frequenza cardiaca, per un periodo di 10 minuti o più www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/ www.who.int/dietphysicalactivity/publications

Attività fisica moderata www. cdc Attività fisica moderata www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/index Cammino a passo moderato o veloce (4.8–7.2kmh) in piano o in discesa Pattinaggio rilassato Ciclismo 8-14.4 kmh in piano Cyclette con sforzo moderato Danza aerobica moderata Acquagym Ballo folk, liscio Tennis (doppio), golf Nuoto per svago Giardinaggio Lavori domestici moderati: pulire il pavimento o le finestre, stendere la biancheria, riordinare

Attività fisica intensa http://www. cdc Cammino > 8kmh Jogging, corsa Cammino rapido in salita, arrampicata Cammino con zaino Pattinaggio veloce Ciclismo in piano (> 16 kmh) o in salita Cyclette con sforzo intenso Danza aerobica intensa, step Ballo professionale vigoroso Tennis singolo Lavori domestici pesanti: spostare mobili, trasportare per le scale oggetti molto pesanti (11 kg o più)

Talk test www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/talk_test Attività leggera: è possibile svolgerla cantando o chiacchierando animatamente Attività moderata: è possibile svolgerla parlando Attività intensa: non è più possibile conversare per l’accelerazione del respiro

……… Cammino e salute Inquinamento Malattie croniche Incidenti stradali Effetti psicologici Capitale sociale Rumore ……… Modifiche climatiche? Cammino e salute

OMS - Regional Office for Europe Cammino e bicicletta http://www. euro In Europa la maggior parte degli spostamenti avviene in auto, anche su percorsi brevi - distanze inferiori a 3 km in oltre il 30% dei casi e a 5 km in oltre il 50% dei casi. Questo è uno dei motivi principali per cui il 30% degli adulti non pratica abbastanza attività fisica e l’obesità è aumentata del 10-40% tra l’inizio e la fine degli anni 90. Percorsi entro i 5 km potrebbero essere effettuati in bicicletta (15–20 minuti) o a piedi (30–50 minuti di cammino veloce); questi tempi corrispondono ai livelli di attività fisica raccomandati per mantenersi in buona salute

Vantaggi del cammino/bicicletta rispetto alla ginnastica in palestra A disposizione di tutti (equità): non richiede particolari abilità, equipaggiamento, strutture o presenza di insegnanti Potenziale maggior coinvolgimento degli uomini Possibilità di parziale autogestione, ad es. addestramento di “walking leaders” non professionisti Vantaggi psicologici Basso rischio di incidenti e di traumi muscoloscheletrici Inserimento in un contesto più ampio di medicina preventiva

Dispendio energetico confronto al cammino Bicicletta Dispendio energetico confronto al cammino Il dispendio energetico del cammino veloce è maggiore rispetto a quello che si ottiene pedalando in pianura (circa il triplo a parità di velocità) Mezzora di bicicletta a 16 km/h (percorso di 8 km) equivale circa a mezzora di cammino a 6 km/h (percorso di 3 km)

Come iniziare a camminare Misurare per alcuni giorni il numero dei passi effettuati Partire dal valore più alto: per due settimane mantenere come obiettivo lo stesso numero Poi aggiungere altri 500 passi per altre due settimane e così via fino a raggiungere i 10.000 passi Procedere anche più lentamente se si preferisce Il nuovo comportamento diventa “stabile” dopo alcuni mesi Se si interrompe per qualche motivo (malattia, motivi di lavoro ecc.) riprendere al più presto

Come iniziare se si è sedentari, diabetici o cardiopatici National Inst. of Diabetes, Digestive, Kidney Dis. www.niddk.nih.gov/health/nutrit/walking/walkingbro/walking Settimana Cammino lento Cammino veloce Totale 1 5’ 15’ 2 8’ 18’ 3 11’ 21’ 4 14’ 24’ 5 17’ 27’ 6 20’ 30’ 7 23’ 33’ 8 26’ 36’ 9 40’

Progetto di promozione dell’attività motoria, integrato con: Progetto “Tutela della salute nelle attività fisiche e/o sportive – lotta alla sedentarietà”   Progetto di promozione dell’attività motoria, integrato con: prevenzione dell’obesità, prevenzione del diabete prevenzione delle cardiovasculopatie (primaria e delle recidive)

Attività svolte Costituzione di un gruppo di referenti di ulss Rilevazione sulle iniziative già in corso Corso di formazione per operatori sanitari Corsi di formazione per insegnanti di educazione fisica Costruzione di reti locali coinvolgenti dipartimenti di prevenzione pazienti e associazioni (anziani, diabetici) medici di medicina generale politici e amministratori centri antidiabetici insegnanti di educazione fisica Finanziamento/supporto di attività pilota: ginnastica e gruppi di cammino per anziani e diabetici; counseling; collaborazione con i comuni (piani regolatori, percorsi per il cammino, piani di zona ecc.)

Promozione dell’uso delle scale Realizzazione di materiali: dépliant, locandina Diffusione nelle ulss del Veneto nei comuni nelle case dell’edilizia popolare a privati o altri soggetti che ne facciano richiesta (pubblicizzazione sui mass media locali) prevista per il futuro: tramite associazioni inquilini e proprietari di case

Altre attività locali Rovigo corso per operatori sanitari Adria Nutrilandia Vicenza corso di counseling su alimentazione e attività fisica Thiene Euroaction (riabilitazione per cardiopatici e familiari) Montebelluna corso di formazione per mmg Este a. motoria per anziani in casa di riposo

Gruppi di cammino a Verona* Diabetici Centri anziani S. Toscana Chievo Biondella P. S. Pancrazio Montorio Poiano B. Roma (Auser) Golosine (Auser) Gruppi di quartiere P. Crencano (Santini) B. Trento - S. Giorgio S. Lucia Golosine Cadidavid Pazienti psichiatrici * Attività di cammino guidate in una prima fase da istruttori professionisti e integrate con esercizi di compensazione (stretching, esercizi di forza e di equilibrio); successivamente conduzione da parte di walking leaders interni al gruppo

Attività in corso o previste per il 2007 Finanziamento attività pilota tra cui: Collaborazione con i comuni su att. motoria e determinanti ambientali Campagna di “marketing sociale” Concorso “Piccoli cittadini per grandi strade” Formazione operatori sanitari (dipartimenti di prevenzione, distretti, mmg) Analisi del rischio di incidenti in corso di attività motoria con la metodologia dell’EBP Campagna att. fisica e prevenzione tumori Integrazione con altri progetti (prevenzione cardiovascolare, dell’obesità, del diabete; promozione dell’alimentazione sana)

La motivazione

Ballare fa bene al cuore Barcellona, congresso mondiale di cardiologia, settembre ‘06 Ricerca su 39 pazienti cardiopatici che seguivano un programma di riabilitazione divisi in due gruppi: quelli che usavano la cyclette e quelli che seguivano un programma di ballo (salsa, merengue e rock’n roll). Entrambi i tipi di esercizio aerobico hanno prodotto uguali benefici, con il vantaggio (sottolinea l’équipe medica) che la danza potrebbe essere un modo più piacevole per spingere queste persone a fare esercizio fisico.

Il ballo: benefici per la salute Consumo di calorie, simile a quello del cammino, del nuoto o della bicicletta (fino a 600/h) Riduzione del rischio cardiaco Riduzione dell’osteoporosi, aumento dell’equilibrio e quindi minor rischio di fratture Utile per la riabilitazione (mal. cardiache e articolari) Socializzazione, riduzione dello stress, miglioramento dell’umore

infatti grazie al ballo si può: aumentare il senso di autostima fare nuove amicizie provare un senso di benessere fisico far felice il partner acquistare un portamento più aggraziato superare la timidezza ridurre lo stress e rilassarsi scoprire un nuovo modo di divertirsi

Il tempo per ballare Ascoltando tante donne e tante coppie, mi sembra che molta della infelicità contemporanea stia anche in questo abbandonare progressivamente tutto ciò che si amava di più fare, stritolati dalle contingenze della frenesia quotidiana. Sempre più spesso, quando chiedo “Che cosa le dà veramente gioia, oggi?”, vedo uno sguardo smarrito, che velocemente passa in rassegna la propria giornata, senza trovarvi qualcosa che improvvisamente faccia illuminare lo sguardo e il cuore… …. Da ragazza amavi ballare? Continua a farlo, almeno una sera la settimana, anche se gli impegni di famiglia incombono e il marito, per il ballo, è negato. Va’ a ballare con le amiche, ma non negarti uno spazio di lievità, il gusto di sentirti viva, ancora ragazza nell’allegria della musica e nel ritmo che fa sorridere il corpo…. Alessandra Graziottin

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, è sempre tempo rubato Daniel Pennac Da: “Come un romanzo”

Il tempo per muoversi, come il tempo per amare, è sempre tempo rubato Grazie!