Accessibilità degli ascensori ai disabili: norme europee e norme nazionali Paolo Tattoli ANACAM TOSCANA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Barriere Specifiche di progettazione per le barriere:
Advertisements

Nuovo Decreto Legge emanato il 3 Agosto 2007 Il Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dei Trasporti,
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11
Scale e ringhiere Specifiche di progettazione delle scale
Piattaforme elevatrici a pantografo, articolate e su veicoli
Linee guida su salute e sicurezza AM ST p. 1 v Sicurezza delle rotaie Definizioni Attraversamento pedonale: punto identificato.
Scale portatili NO! Specifiche di progettazione
Istituto Professionale ZENALE – Treviglio (BG)
UBS Suglio Località: LUGANO
STRUTTURA DELLA LEZIONE
D.Lgs n.81/2008 “TESTO UNICO” SULLA SALUTE
Il lavoro al Videoterminale
E vero che per legge il mio uffico deve avere una finestra?
L’utilizzo di scale portatili
Lezione n° 8: Equilibrio delle luminanze ed abbagliamento
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO
VIDEOTERMINALI LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Giugno 2013
SEGNALETICA DI SICUREZZA E DI SALUTE
LUOGHI DI LAVORO LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Giugno 2013
ASCENSORI PER DISABILI
EN Comportamento degli ascensori in caso di incendio
Ing. vincenzo clarà Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel.
Un progetto di infomobilità per la città di Milano.
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
Gli enti ed uffici del Sistema statistico nazionale uniformano la propria attività ai seguenti principi.
GENERATORE FOTOVOLTAICO
Mancanza di speciali strutture per i disabili per quanto riguarda l'accessibilità degli edifici e le attrezzature. Per progettare, nella maniera più completa.
SCIVOLI MODELLO URBANO Identificazione del problema
Rivelatori Antincendio
PORTE MODELLI ARCHITETTONICI Identificazione del problema
ESERCIZI SUL CAPITOLO Forze e grandezze fisiche
MODELLO URBANO Identificazione del problema MARCIAPIEDI Pianificazione delle misure Considerazioni sui modelli In generale indietroavanti Bordi diseguali.
SERVIZI IGIENICI MODELLI ARCHITETTONICI Identificazione del problema
CORRIMANO E RINGHIERE MODELLI ARCHITETTONICI
Le misure indirette di lunghezza
LA COSTRUZIONE SENZA OSTACOLI
Locali di lavoro Difesa contro gli agenti atmosferici Dimensioni
L’impianto di illuminazione di emergenza nei locali medici
Vetrazioni in edilizia e relativo rischio antinfortunistico
SESSIONE DI DOMANDE REGOLE DI CONTROLLO Ostacoli indietro avanti
SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
ASCENSORI MODELLI ARCHITETTONICI Identificazione del problema
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Marciapiedi e passaggi pedonali
L’impianto elettrico negli edifici scolastici
ESPERIENZA e DISCIPLINA
Trento, 29 giugno 2006 arch. Roberto Lenzi
MINISTERO DELL'INTERNO
ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO PRINCIPI GENERALI
Disabilità e voto Ascensori
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
1 REGOLAMENTO INTERNAZIONALE PER PREVENIRE GLI ABBORDI IN MARE – 1972
SISTEMI DI TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE
Persone in carrozzella REGOLE DI CONTROLLO indietroavanti COME ELIMINARE I GUAI 1) Superare i dislivelli esistenti tra il livello delle strade e quello.
MODELLO URBANO Identificazione del problema ATTREZZATURE STRADALI Pianificazione delle misure Considerazioni sui modelli In generale indietroavanti Mancanza.
Caratteristiche generali dei luoghi di lavoro
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
Le criticità nell’edilizia residenziale (1)
La sicurezza al computer
Disabilità e voto Ingresso al seggio Un seggio elettorale deve avere almeno un ingresso accessibile ai portatori di handicap che sia collegato ad un percorso.
Norme e procedure per la gestione del territorio
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Metropolitana di Genova – Porte di salita passeggeri
Ing. Giuseppe Iotti Norme Europee EN 81 80: incremento della sicurezza degli ascensori esistenti Responsabile Commissione Tecnica ANACAM.
Marco Belloli – IMQ – 15 marzo La norma EN in fase di verifica periodica Marco Belloli – IMQ S.p.A.
Sponsor dell’evento: Inquadramento generale della normazione tecnica per l’antincendio.
Ing. Giovanni Capra Gli obblighi di Legge e le proposte di intervento nel tempo L’adeguamento degli ascensori pre-esistenti Responsabile Commissione Tecnica.
DECRETO RAEE OBBLIGHI E SCADENZE Ing. Riccardo Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
Milano, 12 dicembre GELSOMINO VOLPE Presidente Commissione Comunicazione AssoAscensori.
Transcript della presentazione:

Accessibilità degli ascensori ai disabili: norme europee e norme nazionali Paolo Tattoli ANACAM TOSCANA

La situazione a livello europeo Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Allegato I direttiva 95/16/CE punto 1.2 "... Se l'ascensore è destinato al trasporto di persone e le dimensioni lo permettono, la cabina deve essere progettata e costruita in modo da non ostacolare o impedire tramite le sue caratteristiche strutturali l'accesso e l'uso da parte dei disabili e in modo da permettere tutti gli adeguamenti appropriati destinati a facilitarne l'utilizzazione" Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Allegato I direttiva 95/16/CE punto 1.6.1 "I comandi degli ascensori destinati al trasporto dei disabili non accompagnati devono essere opportunamente progettati e disposti" Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

direttiva 95/16/CE art. 2 "... gli Stati membri prendono tutte le misure utili affinché la persona responsabile della realizzazione dell'edificio o della costruzione e l'installatore dell'ascensore si comunichino reciprocamente gli elementi necessari e prendano le misure adeguate per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza di utilizzazione dell'ascensore..." Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

La legislazione nazionale (fino al 6.8.2005 ?) Le dimensioni e le caratteristiche degli ascensori per disabili sono/erano indicate nel DM 236/89 (decreto di attuazione della Legge 13/89) e nel DPR 503/96 (che rimanda al DM 236/89) Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Altre caratteristiche generali di un ascensore secondo le norme nazionali Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

La EN 81-70:2003 (UNI EN 81-70:2004) Entrata in vigore dal 6 agosto 2005 Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

EN 81-70:2003 Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Accessibilità agli ascensori per persone, incluse quelle disabili Elaborata dal CEN/TC10/WG7 sulla base del mandato 97/32.1 Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Obiettivo Il fine è: ognuno deve essere in grado di utilizzare l'ambiente costruito in maniera indipendente e uguale Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Accordi Si assume che per ogni contratto siano stati stabiliti accordi tra il cliente e il fornitore/installatore circa: a) l'uso previsto dell'ascensore b) l'attivazione temporanea di dispositivi dell'ascensore c) le condizioni ambientali d) i problemi di ingegneria civile e) altri aspetti relativi al luogo di installazione Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

La EN 81-70:2003 considera l'accessibilità per sedie a ruote con dimensioni definite nelle EN 12183:1999 per sedie a rotelle manuali destinate all’uso di una persona con massa non sia maggiore di 100 kg EN 12184:1999 per sedie a rotelle a elettriche e motorette con velocità massima non maggiore di 15 km/h, destinate al trasporto di una persona la cui massa non sia maggiore di 100 kg Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Disabilità considerate Le disabilità incluse nel campo di applicazione della norma sono indicate in Tabella B.1 Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Disabilità escluse Le disabilità escluse nel campo di applicazione della norma sono indicate in Tabella B.2 Sono escluse le disabilità con requisiti non chiaramente correlati alle funzioni dell'ascensore (es. la claustrofobia) Sono escluse tutte le combinazioni di disabilità perché si assume che i requisiti di una combinazione di disabilità sono allo stesso tempo: - trattati dalle misure per le diverse disabilità singole, oppure - la combinazione porta a richieste relative alle funzioni degli ascensori tali che a ciò ci si deve rivolgere con mezzi individuali che devono essere concordati tra il cliente e il fabbricante oppure l'uso dell'ascensore può essere realizzato solo con l'assistenza di un'altra persona Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Dimensioni delle cabine Le dimensioni delle cabine standardizzate sono tre, e garantiscono diversi livelli di accessibilità da parte dei disabili Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

6 x 8 x 17 x Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Accessi – Apertura delle porte L'apertura libera di accesso deve essere non minore di 800 mm Nota: I regolamenti nazionali possono richiedere più di 800 mm - Gli ascensori di tipo 2 devono essere muniti di un'apertura libera di accesso di 900 mm e quelli di tipo 3 di un'apertura libera di accesso di 1100 mm Le porte di cabina e di piano devono essere costruite come porte scorrevoli orizzontalmente automatiche Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Rimando alle disposizioni nazionali Ogni stato membro, in accordo con le proprie esigenze sociali e con la propria situazione economica, può scegliere dal prospetto 1 la dimensione minima dell'ascensore appropriata per un dato tipo di edificio e definirne l'applicazione per legge Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Corrimano Obbligatorio un corrimano su almeno una parete laterale della cabina: Impugnatura avente dimensioni della sezione tra 30 mm e 45 mm con un raggio minimo di 10 mm Spazio libero tra parete e impugnatura di almeno 35 mm Altezza del bordo superiore dell'impugnatura entro (900 ±25 mm) dal pavimento della cabina Corrimano interrotto se la bottoniera di cabina è posta sulla medesima parete per evitare ostacoli ai bottoni o ai comandi Estremità dei corrimano chiuse e rivolte verso la parete per rendere minimo il rischio di ferite Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Sedile ribaltabile Se è previsto un sedile ripiegabile (vedi Introduzione, Accordi) esso deve avere le caratteristiche seguenti: a) altezza del sedile dal pavimento: 500 ± 20 mm b) profondità: 300 - 400 mm c) larghezza: 400 - 500 mm d) capacità di sostenere un peso di: 100 kg Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Specchio Nel caso di cabina di tipo 1 e tipo 2, se un utente su sedia a ruote non può girarsi, deve essere installato un dispositivo (es. uno specchio) per consentire a tale utente di osservare gli ostacoli quando si muove all'indietro per uscire dalla cabina Se si usa uno specchio di vetro, esso deve essere di sicurezza Se ogni parete di cabina è sostanzialmente a specchi, devono essere previste misure per evitare di creare confusione ottica per gli utenti con ridotta capacità visiva (es. vetro decorato, oppure una distanza verticale minima di 300 mm tra pavimento e bordo inferiore dello specchio, ecc.) Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Precisione di fermata/livellamento Nel corso dell'uso previsto: - la precisione di fermata della cabina deve essere ± 10 mm - deve essere mantenuta una precisione di livellamento di ± 20 mm Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Dispositivi di comando Devono rispettare le indicazioni fornite nella Tabella 2 Devono essere previsti accordi per stabilire i dispositivi più adatti al tipo di installazione Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Dispositivo di comando a tastiera Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Dispositivi di comando XL possono essere impiegati in ascensori con portata non inferiore a 630 kg Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Disposizione bottoniera di cabina La bottoniera di cabina deve essere posta sulla parete nel modo seguente: a) per porte a chiusura centrale, essa deve essere sul lato destro entrando nella cabina b) per porte a chiusura laterale, essa deve essere dalla parte del lato di chiusura Nel caso di cabina con due ingressi, i requisiti a) o b) devono essere rispettati nel modo in cui siano applicabili Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Segnalazioni al piano Per la manovra a pulsanti un segnale udibile al piano deve indicare quando le porte cominciano ad aprirsi. Il rumore della porta è sufficiente se il suo livello è non inferiore a 45 dB(A) Se il sistema di comando, prima di entrare in cabina, stabilisce la prossima direzione di marcia (manovra collettiva), devono essere posti indicatori luminosi a freccia sopra le porte oppure nelle loro vicinanze (vedi EN 81-1:1998 e EN 81-2:1998, paragrafo 14.2.4.3) Gli indicatori a freccia devono essere posti tra 1,80 m e 2,50 m dal pavimento con un angolo di visuale dal piano non minore di 140°. L'altezza delle frecce deve essere non minore di 40 mm Un segnale udibile deve accompagnare l'illuminazione delle frecce. I segnali udibili devono impiegare suoni diversi per la salita e la discesa, cioè: un suono per la salita due suoni per la discesa Questi ultimi requisiti, nel caso di un ascensore singolo, possono essere soddisfatti da un dispositivo nella cabina che sia visibile e udibile dal piano Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Segnalazioni in cabina Un indicatore di posizione deve essere posto all'interno o sopra la bottoniera di cabina. Il baricentro dell'indicatore deve essere posto a una quota tra 1,60 m e 1,80 m dal pavimento della cabina. L'altezza dei numeri dei piani deve essere tra 30 e 60 mm. Un secondo indicatore può essere posto altrove, ad es. sopra la porta di cabina, oppure in una seconda bottoniera di cabina In alternativa l'indicatore nella bottoniera di cabina può essere posto a una quota inferiore a 1,60 m se il secondo indicatore è previsto a una quota elevata (es. sopra la porta di cabina). Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Segnalazioni in cabina Quando la cabina si arresta, una voce in almeno una delle lingue ufficiali locali deve indicare la posizione della cabina Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Segnalazioni in cabina: Sistema di allarme La EN 81-70 prescrive alcune integrazioni alla EN 81-28 (teleallarme): a) un pittogramma giallo illuminato, in aggiunta al segnale sonoro, per allarme inivato b) un pittogramma verde illuminato, in aggiunta al segnale sonoro e collegamento vocale, per indicare che la chiamata/allarme di registrato. Il segnale udibile (collegamento vocale) deve avere un livello sonoro tra 35 dB(A) e 65 dB(A), regolabile per adeguarsi alle condizioni del luogo c) un ausilio alla comunicazione, come un accoppiamento acustico con l'altoparlante, per le persone con ridotta capacità uditiva (accordi preventivi) Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

LINEE GUIDA RIGUARDANTI LE CARATTERISTICHE PER PERSONE CON RIDOTTA CAPACITÀ VISIVA Per rendere massimo l'uso di ogni capacità visiva rimanente, possono essere usati contrasti nei colori oppure nei toni, per aiutare a identificare gli oggetti e a evitare situazioni pericolose Un'illuminazione corretta è essenziale in correlazione con i colori Le persone non vedenti hanno necessità di disposizioni tattili e udibili per poter svolgere le proprie funzioni in modo indipendente INFORMATIVA E.2.1 Sovente i colori che appaiono molto diversi l'uno dall'altro in termini di colore (cromatismo), come verde e marrone o grigio e rosa, hanno una tonalità molto simile, e perciò forniscono un contrasto insufficiente per essere di utilità. Un metodo facile per determinare se uno schema di colori fornisce contrasto è quello di fare una fotocopia o una fotografia in bianco e nero dello schema dei colori; contrasti buoni appaiono come bianco e nero, e contrasti scarsi come grigio nel grigio. E.2.2 Il contrasto è la differenza della capacità di riflessione di una superficie rispetto ad un'altra. Il bianco e nero è un contrasto del 100%, perché una superficie nera opaca assorbe tutta la luce (0 % di riflessione), e una superficie bianca riflette tutta la luce (100% di riflessione). Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Illuminazione Riflessione e abbagliamento provocano confusione visiva e disagio L'abbagliamento può essere provocato da illuminazione posizionata in modo non corretto, particolarmente quando l'angolo visivo è tale che la lampada è posta lungo la visuale Un uso accurato di superfici interne non riflettenti e di dispositivi illuminanti accuratamente progettati riduce l'effetto dell'abbagliamento Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Illuminazione dei Piani Il colore e il tono delle porte dell'ascensore devono essere in contrasto con le finiture murarie circostanti per aiutare ad individuarne la posizione Il pulsante di chiamata dell'ascensore deve essere in contrasto di colori e di tonalità con le finiture circostanti Una superficie del pavimento che si possa distinguere, circa 1500 mm per 1500 mm all'esterno delle porte, aiuta a individuarne la posizione Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Illuminazione della Cabina L'illuminazione interna deve fornire un livello di luminosità minima, uniformemente distribuita, di 100 lux al livello del pavimento, evitando l'uso di riflettori Le pareti interne devono avere una finitura opaca non riflettente, in colore e tonalità contrastanti con il pavimento che deve pure avere una finitura opaca Il pavimento della cabina deve avere una caratteristica della superficie simile a quella dei piani di sbarco I pulsanti di comando devono sporgere qualche millimetro dalla parete della cabina E' raccomandato l'uso della parola come indicazione udibile. La parola può anche fornire informazioni, tra l'altro, sulla disposizione dei negozi e degli uffici posti al piano. E' anche utile un indicatore visivo Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Caratteristiche generali di un ascensore secondo la EN 81-70:2003 Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Richieste di interpretazione Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

5.2.4: Protection devices on doors Dispositivi di protezione applicati alle porte: viene chiesto di specificare meglio che tipo di oggetto deve essere rilevato, quale dimensione minima deve avere e quale posizione, deve essere rilevato in posizione statica o dinamica, ecc. La risposta del WG1 è la seguente: the intention is to detect human body, children hand for example (not dog leash, blind stick). WG 1 has to investigate for the next meeting the minimum diameter and the static or dynamic detection Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

5.3.1: Car dimensions Dimensioni della cabina: Le dimensioni della cabina devono essere misurate tra gli elementi strutturali delle pareti. Qualunque finitura decorativa di una parete che riduca le dimensioni minime della cabina fornite dal prospetto 1, non deve superare lo spessore di 15 mm. Come vanno valutate le finiture decorative che superano i 15 mm di spessore o attrezzature come corrimano o sedili? La risposta del WG1 è la seguente: EN 81-70 has chosen standard car dimensions from ISO 4190-1; finishes up to 15 mm thick are considered acceptable as still ensuring adequate space for the accommodation of wheelchair. Other equipment like handrail are not considered in the measurement of the car if they do not reduce clear entrance of the door. In selecting a tip-up seat, there should be a negotiation between the supplier and the purchaser to agree on the position Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

5.4.2.1: Marking of buttons (-1, 0, 1, ..) il punto 5.4.2.1 prevede la marcatura dei pulsanti di cabina in un certo modo (-1, 0, 1, …). In ascensori con due sole fermate (ad esempio in stazioni), si possono utilizzare altri tipi di marcature (tipo un triangolo verso l’alto per salita e un triangolo verso il basso per la discesa) La risposta del WG1 è la seguente: This standard (and the ISO4190-5) is clear and require ”symbols” using figures -1, 0, 1, ... Additional marking of buttons is permitted. Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

5.4.2.3: Arrangement of car operating panel Il punto 5.4.2.3 chiede che i comandi in cabina siano posizionati alla destra della porta; ma ne caso di due porte in cabina come ci si comporta? Sono necessarie due serie di comandi? La risposta del WG1 è la seguente: Yes Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

5.4.2.5 h): Button for exit floor Il punto 5.4.2.5 h) chiede che il pulsante per il piano di sbarco deve essere preferibilmente verde; qui si chiede se debba essere tutto verde o se può essere verde solo parte del pulsante La risposta del WG1 è la seguente: The mandatory requirement is the position of the button; the colour is recommended preferably green (not mandatory). Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Situazione attuale Legge 13/89 e DM 236/89 UNI EN 81-70:2004 Quale disposto normativo seguire, a livello tecnico? Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana

Fine della presentazione Firenze, 15 ottobre 2005 ANACAM Toscana