Il socialismo utopista .
Il socialismo utopista nasceva da una costola della rivoluzione francese, che a sua volta si riallacciava a Rousseau e all’utopismo settecentesco, da cui derivava le teorie dell’eguaglianza sociale e della proprietà collettiva, della contrapposizione all’interno del terzo stato La corrente “comunista” nasceva dai seguagi superstiti di Babeuf, tra cui l’italiano Filippo Buonarroti, i quali diffusero le loro idee nelle società segrete di tutta Europa.
La corrente comunista si diffuse soprattutto in Francia e Germania, quella “comunista”, a cui del resto faranno riferimento negli anni giovanili anche Marx ed Engels. La nuova rivoluzione avrebbe portato alla società egualitaria.
Socialisti utopisti- Francia Claude Henri de Saint Simon (Parigi 1759-1825) per primo elabora una teoria coerente delle classi sociali. Saint Simon identifica l’origine della società contemporanea nello sviluppo dei liberi comuni urbani verso la fine del periodo feudale; questi hanno fatto sì che si consolidasse una “cittadinanza” urbana indipendente dall’aristocrazia feudale.
Saint-Simon Questa borghesia urbana è stata il nucleo della nuova classe di industriels, Egli considera industriels tutti coloro che hanno a che fare con la produzione industriale, contrapponendosi agli elementi parassitari, annidati nei resti dell’ordine feudale. La classe degli industriels comprende ogni individuo “che lavora per produrre o per mettere a disposizione dei diversi membri della società uno o più mezzi per soddisfare i loro bisogni e i loro gusti fisici”
Saint-Simon, Secondo Saint-Simon, la società passa attraverso stadi di crescita, maturità e declino; ognuno dei successivi tipi di società porta in sé il “ germe della propria distruzione”, germe generato dal suo sviluppo interno. L’era contemporanea è caratterizzata dalla propensione al conflitto sociale in quanto è in uno stadio di transizione.
Saint-Simon Saint-Simon sostiene che la classe industriale è destinata a divenire la “sola classe” della società. Nella società industriale l’”amministrazione” di cose sostituirà il “governo” di uomini: lo stato, come strumento di dominio di classe, scomparirà. Abbiamo, quindi, in Saint-Simon già Una teoria delle classi. Una classe salvifica La fine delle classi, con conseguente fine dello Stato.
Saint-Simon Le donne per Saint-Simon: la differenza biologica mostra la complementarità sociale tra i sessi. Le donne rappresentano il sesso dell’affettività ma hanno una missione non solo familiare. Esse sono la fonte del sentimento anche nella vita sociale.
Fourier Charles Fourier ( 1770-1837) pone come scopo della sua società futura la felicità dell’individuo, che dovrà essere libero come persona e come lavoratore. Concezione progressiva della storia dell’umanità, dallo stato selvaggio allo stato “armonico”. Quello in cui la società quella organizzata in modo tale da permettere a tutti gli esseri umani un pieno sviluppo.
Fourier Una società in cui a ciascuno saranno permesse uguaglianza di possibilità, e il fare ciò che desidera- lavoro compreso, senza turbare nessun altro. La libertà individuale è assicurata solo da una costruzione sociale in cui le risorse materiali ed intellettuali sono garantite collettivamente.
Fourier Egli assume la posizione della donna come indicatore del livello di civiltà di una società. “ Il mutamento di un’epoca storica può sempre essere determinato dal progresso delle donne verso la libertà, poiché nel rapporto della donna con l’uomo, del debole col forte, la vittoria della natura umana sulla brutalità è più evidente”. Il grado di emancipazione femminile è la misura del grado di emancipazione generale.
Fourier A determinare l’oppressione e l’avvilimento delle donne è soprattutto il matrimonio, che è anch’esso un fatto essenzialmente economico, al quale la maggior parte delle donne si piega perché non dispone di un reddito sufficiente per vivere, cioè è priva d’autonomia economica, e perché soggetta alle decisioni ella famiglia. L’ordine domestico nasconde le catene del sesso debole.
Fourier Fourier offre: Una teoria della storia Una società futura. Nel 1825 intorno a Fourier si costituì un primo nucleo di seguaci. Tra il 1832 e il 1834 il movimento fourierista fece apparire la rivista "Il Falansterio o la riforma industriale", poi continuata con "La Falange" (1836-1840).
Sansimonismo Il movimento fa riferimento oltre che a Saint-Simon a Fourier Il Falansterio : collettività di vita, (istruzione svaghi, consumi) e di lavoro. L’uguaglianza tra i sessi è completa. Le donne sono economicamente indipendenti dagli uomini; dell’ allevamento e dell’educazione dei figli è responsabile la comunità
Sansimonismo I falansteri liberano i lavoratori dall’alienazione del proprio lavoro. Le donne dall’alienazione indotta dal dedicarsi da sole alla cura della famiglia Il sansimonismo riconosce un forte ruolo alle donne, e appare a molte di loro un movimento capace di riconoscere la loro emancipazione nella costruzione di una società più giusta e più morale. I sansimoniani prospettano la prima alleanza tra proletari e donne, entrambi privi dei diritti politici, entrambi sfruttati
Le sansimoniane Désirée Véret nacque da una famiglia operaia e lavorò come cucitrice prima di impegnarsi nel movimento sansimoniano nel 1831. Nell'agosto 1832 fondò con Marie Reine Guindorf il primo giornale femminista di ogni tempo «La Femme libre”. Jeanne Deroin, ( 1805-1894) cucitrice, direttrice di scuole popolari, femminista Nel 1849 viene candidata illegalmente, perché non era ammesso il voto attivo e passivo delle donne, all’assemblea legislativa. .
Robert Owen In realtà la prima cooperativa di lavoro era nata in Gran Bretagna, promossa dall’industriale utopista Robert Owen (1771-1858). Owen sperimenta la cooperazione nella gestione dei suoi stabilimenti tessili di New Lanark. Dal 1° gennaio del 1800 queste diventano una fabbrica modello grazie all'introduzione di nuovi macchinari, buoni salari, abitazioni salubri e alla costruzione presso la fabbrica un asilo infantile
New Lanarck Al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori è destinata una parte dei profitti. L’impresa realizza forti guadagni. Nella prima metà dell'Ottocento New Lanark diviene famosa, tanto da attirare visitatori da tutto il mondo. Il successo economico della sua impresa convince Owen a proporre una generalizzazione della sua proposta. Nel 1825 fonda la colonia di New Harmony nell’Indiana (USA), che non ha lo stesso successo.
Il suo pensiero riformatore, imbevuto di ideali illuministici e umanitari, era improntato sulla convinzione che l'ambiente esercitasse un'influenza decisiva sulla formazione del carattere e che che il sistema industriale del suo tempo avesse in sé le risorse per funzionare al meglio senza bisogno di un eccessivo sfruttamento dei lavoratori o dell'esasperazione della concorrenza. Owen sperimenta questa sua idea nella gestione delle filande di New Lanark, iniziata simbolicamente il 1° gennaio del 1800. Queste diventano una fabbrica modello grazie all'introduzione di nuovi macchinari, buoni salari, abitazioni salubri e alla costruzione presso la fabbrica un asilo infantile, il primo in tutta l'Inghilterra; una parte dei profitti industriali viene destinata al miglioramento delle condizioni di vita degli operai. Convinto New Harmony (Indiana, USA)
Robert Owen Owen sostiene l’emancipazione femminile Il matrimonio è la sede di sfruttamento della donna Tra i seguaci di Robert Owen vi erano numerose donne. Nell’ambito delle cooperative oweniane si garantivano alle donne la completa uguaglianza dei diritti, e l’affrancamento dalle fatiche domestiche. Mansioni come cucinare, lavare e riscaldare le camere erano equamente distribuite.
Flora Tristan Flora Tristan (1803-1844) figlia di una modesta ragazza francese e di un ricco giovane peruviano. Sposa il proprietario della fabbrica dove lavora. Nascono i figli, ma il marito è possessivo e gelosissimo e Flora scappa e trova lavoro come dama di compagnia. Per sfuggire al marito si reca in Perù. Ben accolta dai parenti, torna in Francia con una piccola rendita assegnatale dallo zio, che le consente una certa tranquillità economica
Flora Tristan Si reca, poi, in Inghilterra, per un’inchiesta nelle fabbriche, nelle prigioni, nei bordelli di lusso. Passeggiate londinesi, che esce nel 1840, è il primo tentativo di esaminare le conseguenze della rivoluzione industriale sulla popolazione di una grande città. Scrive anche l’Union ouvriere, manuale destinato agli operai dei due sessi: di fronte al padronato spietato, l’unica soluzione è la solidarietà e l’unione tra tutti i lavoratori; in Inghilterra aveva conosciuto le Trades Unions
Flora Tristan Le donne devono avere gli stessi diritti degli uomini, e la libertà personale. Inizia a viaggiare tra i lavoratori francesi per spiegare il suo progetto. Nel 1845 esce postumo, il suo volume L’emancipation de la femme. La sua predicazione impressiona molto i lavoratori e Flora entra nella tradizione del movimento operaio francese come la prima organizzatrice sindacale.
Proudhon Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) Sulla base della libertà e della giustizia, come riconoscimento della pari dignità altrui, é possibile, secondo Proudhon, la libera organizzazione di una società mutualistica , in cui i lavoratori, in quanto produttori, si scambiano i prodotti, in modo da costruire un tutto armonico. Il perno di essa é la famiglia. Proudhon, infatti, considera il matrimonio indissolubile ed é contrario all'emancipazione femminile .
Proudhon In questa nuova forma di società lo Stato e le sue leggi finiscono per scomparire e la loro funzione può essere assolta da contratti liberamente stipulati, volti a risolvere i problemi della convivenza. Per P. lo Stato è un'istituzione assurda o illegale, finalizzata alla scopo, da parte di alcuni, di sfruttare i propri simili tramite la forza, Nel 1848 Proudhon prese parte alla rivoluzione e venne eletto nell'Assemblea costituente. Successo tra i lavoratori di mestiere.
Auguste Blanqui (1805-1881) studia legge e medicina- Uomo d'azione più che elaboratore di teorie, era convinto che il proletariato potesse creare una società di liberi e di uguali solo mediante un'insurrezione armata guidata da una piccola minoranza ben organizzata e decisa ad imporre la propria dittatura. Partecipa alle rivoluzioni del 1830 e del 1848. Imprigionato e condannato anche in seguito ai fatti della Comune di Parigi, liberato nel 1880, muore nel 1881