STALKING:Luci e ombre nel trattamento psicologico

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La personalità borderline: rincorrere follia e normalità Gennaio 2009
Advertisements

I RISCHI DA UFFICIO: IL MOBBING
Il colloquio clinico Il colloquio clinico è una tecnica di osservazione del comportamento umano che ha lo scopo di comprendere e aiutare il paziente.
Semeiotica psichiatrica - 8
ATTACCHI AI CONTATTI UMANI
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
PANORAMA NAZIONALE N° pazienti con tumore
La dipendenza dal gioco d’azzardo
Gli esiti del maltrattamento sui bambini
NOSOGRAFIA PSICHIATRICA
Resp. Dr. Stefano Cinotti
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
Disturbi di Personalità
RITARDO MENTALE LIEVE Aspetti Generali
Programmazione per Obiettivi
PROBLEMI DIAGNOSTICI, FINALITÀ DEL TRATTAMENTO
Centro Oncologico “ Ettore M.S. Conti” di Terracina e di Gaeta
Premessa generale alla valutazione dei rischi
Assessorato alle Pari Opportunità Ordine degli Psicologi del Piemonte
“OPG: è la volta buona?” Reggio Emilia, 24 settembre 2012
Criticità emergenti nella gestione dellurgenza dei Disturbi di Personalità Esperienza dellSPDC di Viterbo.
Disturbi d’ansia.
LA SHEDLER-WESTEN ASSESSMENT PROCEDURE-200 (SWAP-2OO). Westen D
LA SHEDLER-WESTEN ASSESSMENT PROCEDURE- 200 (SWAP-2OO). Westen D., Shedler J., Lingiardi V. (1998), La valutazione della personalità con la SWAP – 200,
Psicodinamica dello sviluppo delle relazioni famigliari
La psicopatologia.
Corso di Psicologia della Salute
U.O.A. di NPI I disturbi di apprendimento Dott.ssa Paola Cavallo
PSICONCOLOGIA E CARCINOMA MAMMARIO
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Aspetti psicologici e relazionali del dolore
La violenza alle donne che cos’è
M.Cristina Boato-Gloria Soavi Centro contro la violenza all’infanzia
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Qualcuno sentiva il bisogno dellennesimo libro di psichiatria per il MMG? ORIENTARSI IN PSICHIATRIA Manuale di sopravvivenza per il medico di famiglia.
Depressione in gravidanza e allattamento Annunziata Mastrogiacomo
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
Psicoterapia Letteralmente : Curare la mente
Psicologia Clinica Il Modello di Intervento presso Villa dei Fiori.
DISTURBI SESSUALI E DELLA IDENTITÀ DI GENERE classificazione del DSM-IV - Disfunzioni Sessuali - Parafile - Disturbi dell'identità di genere.
che cos’è il disturbo mentale? un modello per conoscere
Università degli Studi di Trieste Corso di Psichiatria Sociale
Indicatori di rischio dei
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11
Le teoriche del nursing
Dott.ssa Barbara Costantini Psicologa clinica - Psicoterapeuta
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA
Maltrattamento e Abuso
Il sostegno al familiare
Definizione del fenomeno
GLI INTERVENTI. CLASSI DI INTERVENTO interventi di facilitazione interventi di sostegno interventi di mediazione interventi di controllo e tutela interventi.
Conseguenze psicologiche della violenza sulle donne
A cura della dott.ssa M.Formisano - ADOLESCENZA E DISAGIO 1 A cura di Maria Anna Formisano Psicologo(Ordine degli Psicologi della Campania). Perfezionata.
Il profilo di salute della scuola
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
La diagnosi psicodinamica
La depressione nell’adolescenza
LA DISABILITA’ MENTALE
prof.ssa Giovanna Mirra
I BISOGNI EDUCATIVI Dr.ssa Francesca Loffredo Psicloga Età Evolutiva.
Dolore fisico Dolore mentale Sofferenza psichica
AUTISMO: STRATEGIE - RISORSE E “ATTEGIAMENTO CULTURALE” Ass. “Oltre l’Autismo” e Centro Servizi Autismo C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità.
GLI INTERVENTI NELLA CLINICA DELLO SVILUPPO.  Presa in carico congiunta  bambino+genitori  Clinici differenti (problema dell’alleanza, delle identificazioni)
TRAUMA E TERAPIA M. Malacrea. TRAUMA E TERAPIA M. Malacrea I PROCESSI DI ONTOGENESI CURARE E’ POSSIBILE LA RISIGNIFICAZIONE DELL’ESPERIENZA LA RIATTIVAZIONE.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

STALKING:Luci e ombre nel trattamento psicologico ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL PIEMONTE Punto Informativo della Provincia di Novara STALKING: MALAMORE, FORME PATOLOGICHE DI RELAZIONE NOVARA 13 aprile 2011 STALKING:Luci e ombre nel trattamento psicologico GIULIANA ZILIOTTO

CORNICE POLITICA SOCIALE LA MATRIOSKA : CORNICE POLITICA SOCIALE ISTITUZIONE MATRIOSKA GRUPPO INDIVIDUO

MODALITA’ COMUNICATIVE “E- mail Minacce attraverso programmi di messaggeria istantanea; Minacce o molestie in chat rooms on – line; Tenere sotto controllo il computer della vittima con l’utilizzo a scopo malizioso di programmi specifici di amministrazione remota o attraverso lo sfruttamento di “bugs” (ovvero un difetto strutturale che compromette la sicurezza del sistema in questione), nella sicurezza del sistema operativo; Sovrapporre l’immagine della vittima su un’immagine pornografica o immettere in rete immagini di carattere sessuale della vittima stessa; Inviare e–mail con materiale pornografico; Furto dell’identità della vittima; Contattare familiari, amici, colleghi della vittima col suo indirizzo di posta elettronica; Inviare falsi profili della vittima; Accusare la vittima di pedofilia o pornografia minorile per suscitare molestie nei confronti della vittima, responsabilità criminale o assalti fisici. Sms telefonici (Short message system)”

SOCIETA’ LIQUIDA: RISCHI DISADATTAMENTI RICORSO A MODALITA’ ONNIPOTENTI DISAGI RELAZIONALI

modelli che possono ridurre il numero di atti criminosi modelli che possono ridurre il numero di atti criminosi. sintetizzati da Gulotta : repressione o punizione, che presenta dei limiti in quanto per essere efficace la pena: 1. non deve essere troppo severa, ma sufficiente contro il significato gratificante dell’azione, 2. deve essere certa, 3. deve essere contigua all’azione terapia, ovvero la cura del reo, che è limitata dal fatto che: 1. si può curare una nevrosi ma non si può fare nulla davanti a scelte esistenziali egosintoniche 2.alcuni simulano “la fuga nella virtù”, una buona condotta per poter uscire Prevenzione: oltre che nei confronti del delinquente, attraverso un intervento sull’ambiente, sulla personalità della vittima e sulle situazioni perché solo tali misure possono efficacemente influenzare il tasso di criminalità e di vittimizzazione

Tipologie di Stalker Ex partner (minaccia, vendetta, possesso) “Infatuati” (corteggiatori inadeguati) “Rancorosi” (frustrati, soli, rivendicativi, rifiutati dalla vittima in contatto anche casuale) “Predatori” (alto rischio violenza, agiscono anche verso sconosciuti => sono potenziali criminali sessuali, con elementi in comune con i serial killers)

Effetti intervento / terapia I provvedimenti di protezione sono utili per bloccare recidiva Negli S. psicotici è utile la terapia Scarsa utilità del trattamento per psicopatici, narcisisti, perversi ( sono egosintonici)

TRAUMA NON E’ qualcosa di sgradevole E’ qualunque esperienza sgradevole che ha la capacità di sospendere la rappresentazione della mente. Paralizza l’attività mentale

Meccanismi di difesa Le esperienze emotive che non hanno trovato modo di essere rappresentate e trasformate diventano mine inesplose Ferro, 2002

Il concetto di trauma psichico rimanda a una condizione d'impotenza davanti a un'esperienza sconvolgente e incontrollabile che provoca un flusso di sensazioni incontenibili, travolge le normali difese dell'individuo imponendo la messa in atto di difese patologiche sfugge a ogni tentativo di categorizzazione e di significazione dell'esperienza e che si configura come un «terrore indicibile».

UN TRAUMA E’ UN EVENTO CHE NON PUO’ DIVENTARE STORIA è da considerarsi in relazione a: età fragilità della persona, resilienza possibilità di elaborare o rendere pensabile il trauma stesso

Conseguenze del trauma sull’equilibrio psichico della vittima (aspetti clinici) Disturbo acuto da stress (sintomi marcati d’ansia, etc.. . Dalle poche ore successive al trauma fino a 4/5 settimane) Disturbo post traumatico da stress (sintomi che persistono oltre i 30 giorni) Depressione (difficoltà di comprensione, diminuzione della iniziativa, perdita di appetito, etc..) Disturbo bipolare (questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali)

Conseguenze del trauma sull’equilibrio psichico della vittima (aspetti clinici) Distimia (è una forma di depressione minore nel senso che comporta una minore compromissione delle relazioni sociali e dell'attività lavorativa) Autolesionismo Suicidio Abuso di sostanze Disturbo del comportamento alimentare Disturbo d’ansia Sindrome del sopravvissuto (caratterizzata da tensione con ipervigilanza, iperattività, irritabilità, incubi notturni) 18

Il DSM IV-TR si basa sulla diagnosi descrittiva: Il DSM si rifà alla caratterizzazione descrittiva, divenendo così uno strumento utile al fine diagnostico, senza fornire una chiave di interpretazione e comprensione dei sintomi. Il vantaggio più evidente consiste nell’offerta di un “linguaggio comune” attraverso cui i clinici dei diversi orientamenti riescono a comprendersi. Lo svantaggio più evidente consiste nella mancanza di attenzioni verso le caratteristiche peculiari di ciascun individuo.

La suddivisione multiassiale del DSM Un sistema multiassiale comporta la valutazione su diversi assi, ognuno dei quali si riferisce ad un diverso campo di informazioni che può aiutare il clinico nel pianificare il trattamento e prevedere l’esito. La classificazione multiassiale del DSM-IV comprende cinque assi: Asse I: Disturbi Clinici/Altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica Asse II: Disturbi di Personalità/Ritardo Mentale  Asse III: Condizioni Mediche Generali  Asse IV: Problemi Psicosociali ed Ambientali  Asse V: Valutazione Globale del Funzionamento     

L’uso del sistema multiassiale facilita la valutazione ampia e sistematica dei vari disturbi mentali e condizioni mediche generali, dei problemi ambientali e psicosociali e del livello di funzionamento, che potrebbero essere trascurati se il centro dell’attenzione fosse rivolto alla valutazione di un singolo problema in atto. Un sistema multiassiale fornisce un conveniente schema per organizzare e comunicare l’informazione clinica, per cogliere la complessità delle situazioni cliniche, e per descrivere l’eterogeneità degli individui che si presentano con la stessa diagnosi. Inoltre, il sistema multiassiale favorisce l’applicazione del modello biopsicosociale negli ambienti clinici, didattici e di ricerca.

Due strumenti a confronto DSM tassonomia dei disturbi del funzionamento classificazione categoriale (sintomi presenti/assenti, numero minimo di criteri) ateorico obiettivo: creare un linguaggio comune PDM tassonomia delle persone classificazione dimensionale (i pazienti si collocano lungo un continuum) psicodinamico (aspetto trasformativo-evolutivo, tiene conto del passare del tempo e del mutare dei contesti) obiettivo: giungere ad una formulazione del singolo caso per determinare la migliore ipotesi di trattamento

Aree di indagine del PDM Funzionamento della personalità sano e disturbato (continuum, gravità) - per Freud la patologia dipende dalla quantità e non dalla qualità i profili individuali del funzionamento mentale i pattern sintomatologici, incluse e sottolineate le differenze nelle esperienze soggettive che ciascuno fa dei sintomi quello che fa in più il PDM è non solo cogliere il sintomo, ma anche il rapporto che il paziente ha con il sintomo

LA SALUTE MENTALE È più che la semplice assenza di sintomi psicopatologici Comprende: - funzionamento mentale/cognitivo adeguato - qualità relazioni interpersonali - capacità di regolazione emotiva - strategie di coping/difese - capacità di auto ed etero osservazione

ORGANIZZAZIONE MULTIASSIALE ASSE P: pattern e disturbi di personalità - continuum - modalità con cui il soggetto organizza il proprio funzionamento mentale e si mette in relazione con il mondo (ottica evolutiva) ASSE M: funzionamento mentale - funzionamento emotivo - relazioni - coping e difese - mondo interiore ASSE S: sintomi - categorie diagnostiche del DSM - approccio bio-psico-sociale - vissuto soggettivo del paziente

Eventi traumatici - Riepilogo Producono un iperafflusso di eccitamenti; L’apparato psichico non può farvi fronte; Schiacciano l’Io; Interrompono la continuità dell’esperienza;

Eventi traumatici - Riepilogo Si costituiscono come nuclei di inelaborabilità; Il passato doloroso rimane congelato; Il trauma ritorna solo attraverso incubi, sofferenze, acting out e relazioni difficoltose.

LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICI Diagnosi clinica  studio dello sviluppo in relazione all’ambiente: - accurata comprensione del paziente - contesto ambientale e sociale - storia dello sviluppo - formazione personalità - punti di forza e di debolezza - velocità sviluppo malattia

ELEMENTO DI CRITICITA’: AMBIVALENZA

LA RELAZIONE VIOLENTA: Vittima : Omologazione alle tendenze dell’aggressore con tendenza alla remissività Dissociazione dalle proprie emozioni più autentiche

ELEMENTI CRUCIALI IN GIOCO Solitudine traumatica Abbandono emozionale Sensibilità nei confronti dell’aggressore

QUALI CONSEGUENZE POSSIBILI ? 1. Elaborazione  adattamento, identità, mentalizzazione al servizio del Sé e delle relazioni interpersonali; 2. Risoluzione apparente  conseguenze psicopatologiche nel comportamento o nella personalità; 3. Danno Permanente  nella sofferenza dei sintomi (DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS e DISTURBO ACUTO DA STRESS).

Creazione di una rete territoriale per la prevenzione

potenziare il livello di preparazione di tutti gli operatori (preparazione che può essere offerta da corsi di formazione e un certo livello di specializzazione) raggiungere un elevato livello di collaborazione multidisciplinare che coinvolga esperti in campo giuridico, medico, psichiatrico, psicologico e pedagogico sviluppare protocolli d’intesa tra le autorità coinvolte che stabiliscano metodi d’indagine comuni e soprattutto tecniche di ascolto e criteri di valutazione delle dichiarazioni rese dalle vittime. Attivare momenti di feed back tra vari servizio per avere una tracciabilità dell’esito ( dalla richiesta di informazione allo sportello donna alle tappe successive)

Ordine degli Psicologi Consiglio Regionale del Piemonte www.ordinepsicologi.piemonte.it Per informazioni: Punto Informativo della Provincia di Novara infonovara@ordinepsicologi.piemonte.it