1 La struttura economico- finanziaria e patrimoniale delle PMI manifatturiere Clara Benevolo e Riccardo Spinelli Genova, 10 dicembre 2008 FACOLTÁ DI ECONOMIA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Advertisements

Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano
Giuseppe Cinquegrana Ricercatore
L’analisi per indici: la redditività
Il margine di struttura è dato dalla differenza tra: capitale investito e immobilizzazioni nette capitale circolante e liquidità.
Analisi di bilancio - Indici -
ROI e ROE: il meccanismo della leva finanziaria
La banca Funzioni e gestione Prof. Pagano.
1 CIBUS 2002 Parma 9 maggio I BILANCI DELLINDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA Ufficio Studi Federalimentare Obiettivo e struttura del lavoro Principali.
La Macroeconomia: l’offerta e la domanda aggregata
Indicatori di produttività ed efficienza 1/a
Il finanziamento bancario alle PMI dell’Alto Adige
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA Corso di Finanza Aziendale Esercizio sullindicatore EBIT/OF Compito d'esame del 15 febbraio 2005.
ESERCITAZIONE CORSO DI FINANZA AZIENDALE Incontro del
Gli indici di bilancio Un indice è un valore che scaturisce dal rapporto tra due valori Gli indici di bilancio possono essere: Reddituali quando traggono.
Dall’interpretazione del bilancio all’analisi per indici e flussi
Analisi di bilancio
L’analisi di bilancio (esercitazione).
Fabrizio Bava e Donatella Busso Dipartimento di Economia Aziendale
Le cooperative sociali aderenti a Legacoop Alcune anticipazioni sui risultati dellesercizio 2009 ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI Roma, 25 novembre 2010.
Osservatorio economico regionale n.2/2002 Con Una finestra sulle imprese di medie dimensioni in Umbria.
Demografia delle Imprese In tutto il periodo aumenta il numero delle imprese registrate La curva rallenta la propria inclinazione nellultimo anno Nel.
Cosa tralascia il Modello IS-LM? Microfondazioni della Macroeconomia
Risk and Accounting Bilancio delle banche Marco Venuti 2013.
Le condizioni di equilibrio
L’ANALISI DELLA REDDITIVITÀ
Rapporto annuale sui bilanci delle società vercellesi. Edizione 2012
Ventiquattresima lezione
Economia e Gestione delle Imprese CdL Informatica per le TLC (16)
Contabilità aziendale (1)
ASSEMBLEA 2010 Roma, 22 febbraio Federsolidarietà Lazio oggi 419 aderenti 393 cooperative24 consorzi 60 % tipo A 40 % tipo B * Dati aggiornati.
Innovazione tecnologica e performance finanziaria nel settore agro-alimentare M. Baussola – SIES Universita Cattolica I fatti macroeconomici stilizzati.
1 Sim di Consulenza Analisi dei bilanci e struttura interna Massimo Scolari Segretario Generale ASCOSIM Luglio 2010.
1 Dinamiche economiche, valori e competenze delle imprese nella produzione nautica in Italia Carrara, 10 febbraio 2012 La nautica negli Studi di Settore.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
Forum Economia e Sviluppo II° Incontro Ravenna, 11 giugno 2008.
Il contesto regionale: spunti di riflessione 3° Giornata delleconomia 9 Maggio 2005 Reggio Emilia UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA Intervento di Luigi Bottazzi.
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
II Indagine sulle imprese high-tech operanti a Genova: struttura, risultati 2007 e prospettive Gennaio 2008.
Le Caratteristiche delle Imprese operanti nel Settore dei Cosmetici relatore: Francesco Saviozzi Centro Enter Università Bocconi Milano, 13 dicembre 2007.
Un esempio nel settore commerciale
Costi capitali e costi gestionali. Costi di gestione  Personale;  Consulenze tecniche specialistiche;  Reagenti;  Materiali di consumo;  Riparazioni;
Il sistema informativo di bilancio L’analisi per indici
Analisi della Relazione dei Commissari Giudiziali disponibile
La Leva Finanziaria Prof. Federico Alvino.
FINALITA’E METODOLOGIA OPERATIVA DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratori di cattedra:
L’industria meridionale e la crisi
L’industria meridionale e la crisi
Riclassificazione e indici di bilancio
Leva finanziaria e leva operativa Braccio – Fulcro – Lavoro compiuto
Società di capitali e processi di ristrutturazione industriale Firenze, 7 luglio 2009 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Workshop Istat Micro dati per l’analisi della performance delle imprese: fonti, metodologie, fruibilità, evidenze internazionali L’uso di microdati nei.
IL RAPPORTO 1.LA RILEVANZA DELLA COOPERAZIONE NELL’ECONOMIA ITALIANA 2.LE COOPERATIVE NEGLI ANNI DELLA CRISI 3.L’ECONOMIA COOPERATIVA IN PROVINCIA DI.
EQUILIBRI DI GESTIONE.
Riclassificazione ed indici di bilancio LA VALUTAZIONE DEGLI EQUILIBRI AZIENDALI MEDIANTE LA COSTRUZIONE DEGLI INDICI DI BILANCIO Dr. Valentino Vecchi.
1 Osservatorio bilanci delle società di capitali Massa-Carrara - edizione Carrara, 11 luglio 2007.
Perugia, Venerdì 6 Maggio 2011 LE MEDIE IMPRESE ECCELLENTI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA: UN’ANALISI EMPIRICA SUI DATI DEI BILANCI Fabrizio Pompei Dipartimento.
Nota integrativa: contenuto minimo (art c.c.) (1) Criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella.
Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di PISTOIA Osservatorio sui bilanci delle società di capitali della provincia di Pistoia Rapporto.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
Applicazione 5 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Obiettivi e struttura della lezione IL CONTROLLO DIREZIONALE Obiettivo della lezione Approfondire la funzione di controllo di direzione Struttura della.
Rapporto sui bilanci delle società di capitale in provincia di Rimini ( ) Prof. Giuseppe Savioli Presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti.
Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
L’economia piacentina nel 2010 Sala dei Teatini Piacenza, 6 maggio
0 Economia e gestione delle imprese- Il funzionamento della “leva finanziaria” Dr. Valentino Vecchi
“Riclassificazione ed indici di bilancio” LA VALUTAZIONE DEGLI EQUILIBRI AZIENDALI MEDIANTE LA COSTRUZIONE DEGLI INDICI DI BILANCIO ECONOMIA E GESTIONE.
La leva finanziaria Si definisce effetto leva finanziaria quell'aumento della redditività del capitale di rischio collegato che si manifesta in seguito.
Transcript della presentazione:

1 La struttura economico- finanziaria e patrimoniale delle PMI manifatturiere Clara Benevolo e Riccardo Spinelli Genova, 10 dicembre 2008 FACOLTÁ DI ECONOMIA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI GENOVA

2 Obiettivi La ricerca si è posta due macro-obiettivi: descrivere lo stato di salute attuale in cui versano le PMI manifatturiere genovesi individuare le dinamiche evolutive dei loro principali indicatori economico-finanziari

3 Metodologia Analisi dei dati economici e di bilancio delle imprese manifatturiere (Ateco D) attive nel 2004 attive nel 2004 con sede legale in provincia di Genova con sede legale in provincia di Genova in forma di società di capitale in forma di società di capitale con fatturato superiore a euro con fatturato superiore a euro presenti nella Banca dati AIDA

4 La struttura della ricerca 600 imprese manifatturiere Analisi demografica 434 PMI (fatturato tra 1 e 150 milioni ) Analisi dei bilanci 204 PMI (bilanci disponibili ) Aspetti evolutivi

5 I principali risultati della ricerca

6 Classi di fatturato Totale imprese Classi anagrafiche MATUREADULTEGIOVANIBABY N. d. (prima del 1980) (tra 1980 e 1989) (tra 1990 e 1999) (dopo il 2000) MAGGIORI (F>150) 81,3%31211 GRANDI (50<F 150) 142,3%24413 MEDIE (10<F 50) 7212,0% PICCOLE (2<F 10) 24140,2% MICRO (1<F 2) 17829,7% MINORI F ,5% TOTALE600100% % 100% 27,0%23,8%30,7%11,7%6,8% La composizione del comparto

7 Le Unità Locali 58% delle imprese non ha U.L. 28% ne ha solo in provincia di GE 86% 60% delle U. L. in provincia di GE

8 Lanalisi dei bilanci

9 La struttura di impieghi e fonti di capitale (su 434 imprese) Struttura dellattivo molto elastica Struttura dellattivo molto elastica Attivo circolante pari al 78% degli impieghi Attivo circolante pari al 78% degli impieghi Limitato peso delle immobilizzazioni immateriali Limitato peso delle immobilizzazioni immateriali 2,7% del totale degli impieghi, contro 3,2% di campione Mediobanca 2,7% del totale degli impieghi, contro 3,2% di campione Mediobanca Quoziente di autonomia finanziaria (N/K) pari al 21% Quoziente di autonomia finanziaria (N/K) pari al 21% Allineato con altri aggregati confrontabili ma inferiore ai valori considerati di norma ottimali Allineato con altri aggregati confrontabili ma inferiore ai valori considerati di norma ottimali Elevata flessibilità delle fonti di capitale Elevata flessibilità delle fonti di capitale Passività a breve pari al 60% Passività a breve pari al 60% Nel complesso, sostanziale equilibrio (CCN>0), ma criticità tra imprese molto giovani. Nel complesso, sostanziale equilibrio (CCN>0), ma criticità tra imprese molto giovani.

10 La struttura del conto economico (su 434 imprese) - 1 Fatturato medio: 6,7 milioni di euro Fatturato medio: 6,7 milioni di euro Costo materie+costo personale: >94% del fatturato Costo materie+costo personale: >94% del fatturato Buona redditività operativa Buona redditività operativa ROS: 5,7% ROS: 5,7% ROI: 4,5% ROI: 4,5% Allineato con risultati di altre indagini nazionali confrontabili Allineato con risultati di altre indagini nazionali confrontabili Oneri finanziari pari all1,6% del fatturato Oneri finanziari pari all1,6% del fatturato In linea con i risultati di altri studi e con valori ritenuti ottimali In linea con i risultati di altri studi e con valori ritenuti ottimali Situazione più critica per le imprese di minor dimensione Situazione più critica per le imprese di minor dimensione Proventi finanziari limitati (0,9% del fatturato) Proventi finanziari limitati (0,9% del fatturato) Scarsa propensione allinvestimento finanziario Scarsa propensione allinvestimento finanziario

11 La struttura del conto economico (su 434 imprese) - 2 Risultato economico medio: Risultato economico medio: % delle imprese è in utile 76% delle imprese è in utile Buon livello di redditività globale Buon livello di redditività globale ROE: 10,8% ROE: 10,8% Superiore ai valori di aggregati nazionali confrontabili Superiore ai valori di aggregati nazionali confrontabili Superiore al valore emerso da precedenti studi sulle imprese liguri Superiore al valore emerso da precedenti studi sulle imprese liguri Netta correlazione positiva con dimensione ed età Netta correlazione positiva con dimensione ed età Differenze tra i gruppi nella scomposizione in ROI, leva finanziaria e tasso di incidenza gestioni extracaratteristiche Differenze tra i gruppi nella scomposizione in ROI, leva finanziaria e tasso di incidenza gestioni extracaratteristiche Le Grandi usano la leva finanziaria Le Grandi usano la leva finanziaria Le Micro sono appesantite dalla gestione finanziaria Le Micro sono appesantite dalla gestione finanziaria

12 I mutamenti dal 1999 al 2004

13 Gli aspetti evolutivi (su 204 imprese) - 1 Concentrazione nelle classi dimensionali centrali Concentrazione nelle classi dimensionali centrali Valore aggiunto generato in crescita nominale (+13,8%) Valore aggiunto generato in crescita nominale (+13,8%) MA stabile in termini reali MA stabile in termini reali Migliore performance delle classi dimensionali centrali Migliore performance delle classi dimensionali centrali Aumento significativo di capitale proprio e patrimonio netto Aumento significativo di capitale proprio e patrimonio netto Fatturato in crescita nominale (+7,8%) Fatturato in crescita nominale (+7,8%) MA contrazione in termini reali >70% delle imprese aumenta il fatturato nominale >70% delle imprese aumenta il fatturato nominale <60% delle imprese aumenta il fatturato reale <60% delle imprese aumenta il fatturato reale

14 Gli aspetti evolutivi (su 204 imprese) - 2 Utile medio quasi raddoppiato Utile medio quasi raddoppiato Performance migliore delle classi dimensionali minori Performance migliore delle classi dimensionali minori 60% delle imprese ha una crescita nominale del risultato economico 60% delle imprese ha una crescita nominale del risultato economico MA <40% ha avuto sempre un utile dal 1999 al 2004 MA <40% ha avuto sempre un utile dal 1999 al 2004 Elevata volatilità del risultato economico Elevata volatilità del risultato economico Redditività della gestione stabile Redditività della gestione stabile ROE medio in aumento da 7,4% a 9,2% ROE medio in aumento da 7,4% a 9,2% Nel complesso, sostanziale immobilismo Nel complesso, sostanziale immobilismo

15 Conclusioni

16 Grande (e vecchio…) è bello! Imprese provinciali sostanzialmente in linea con altri aggregati nazionali confrontabili Imprese provinciali sostanzialmente in linea con altri aggregati nazionali confrontabili Forte correlazione tra dimensione, età e bontà dei risultati aziendali Forte correlazione tra dimensione, età e bontà dei risultati aziendali Le imprese più grandi sono solitamente le più anziane e quelle con i risultati migliori Le imprese più grandi sono solitamente le più anziane e quelle con i risultati migliori Presenza di due importanti eccezioni

17 Chi sta fermo … 107 imprese mai cresciute 107 imprese mai cresciute Nate prima del 1990 ma ancora di piccole dimensioni (fatturato inferiore a 10 milioni di euro) Nate prima del 1990 ma ancora di piccole dimensioni (fatturato inferiore a 10 milioni di euro) La loro crescita abortita ne condiziona i risultati, peggiori rispetto alle imprese coetanee più intraprendenti e dinamiche La loro crescita abortita ne condiziona i risultati, peggiori rispetto alle imprese coetanee più intraprendenti e dinamiche Attivo minore e meno immobilizzazioni immateriali Attivo minore e meno immobilizzazioni immateriali CCN fin troppo elevato, causa eccesso fonti durevoli e limitate immobilizzazioni CCN fin troppo elevato, causa eccesso fonti durevoli e limitate immobilizzazioni Scarsa redditività operativa e globale Scarsa redditività operativa e globale Sono uno zoccolo duro immobile e passivo Sono uno zoccolo duro immobile e passivo

18 … e chi corre! 9 imprese cresciute in fretta 9 imprese cresciute in fretta Nate dopo il 2000 ma già di grandi dimensioni (fatturato superiore a 10 milioni di euro) Nate dopo il 2000 ma già di grandi dimensioni (fatturato superiore a 10 milioni di euro) La loro crescita intensiva le rende più brillanti delle imprese loro coetanee tuttora piccole La loro crescita intensiva le rende più brillanti delle imprese loro coetanee tuttora piccole Attivo superiore e maggiori immobilizzazioni immateriali Attivo superiore e maggiori immobilizzazioni immateriali CCN<0, ma giustificato da forti investimenti in immobilizzazioni CCN<0, ma giustificato da forti investimenti in immobilizzazioni Presentano però problemi di redditività operativa e globale, dovuti agli oneri propri della fase di start-up Presentano però problemi di redditività operativa e globale, dovuti agli oneri propri della fase di start-up Sono germogli di speranza da coltivare e sostenere Sono germogli di speranza da coltivare e sostenere

19 Grazie! Clara Benevolo: Riccardo Spinelli: