1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. CALASSO LECCE La respirazione e lesercizio fisico a cura del Prof. Fernando Stomeo Approfondimento per le classi IGES
2 Cosa accade alla respirazione durante lesercizio fisico? Durante lesercizio fisico la respirazione diventa più profonda e veloce, la F/R arriva fino a 50 atti al minuto. Sono necessari maggiori quantità di ossigeno, vengono spostati maggiori volumi di aria. Il lavoro dei polmoni aumenta di venti volte. La fase di pausa va perduta. Vediamo emergere schemi di respirazione con il torace e spesso con la bocca. Entrano in funzione i muscoli del collo e delle spalle nellinspirazione, mentre quelli del tronco e delladdome intervengono nellespirazione. Muscoli respiratori sani e forti riducono il consumo di ossigeno e fanno aumentare il livello di energia. Il respiro corto non sempre è dannoso, può semplicemente indicare la necessità di una pausa.
3 Asma indotta da esercizio fisico Lasma è la causa più frequente di respiro corto; altri fattori, come i livelli generali e specifici di forma fisica, la respirazione eccessiva e liperventilazione, possono causare il respiro corto. Più i muscoli respiratori sono forti, meno richiederanno ossigeno, non sottraendolo ad altri distretti corporei. Si manifesta in concomitanza dellesercizio fisico. Ma anche in corso dellattività come giocare con i bambini. Fare lavori domestici o attività sessuale. Può colpire soggetti di ogni età.
4 COME SI FA A SAPERE SE SI SOFFRE DI ASMA DA ESERCIZIO FISICO? Questo tipo di asma è caratterizzato da: respiro corto; affanno; senso di costrizione al petto; tosse. Tutti sintomi che compaiono allinizio o durante lesercizio fisico.
5 ATTIVITÀ AD ALTO RISCHIO Lasma da esercizio fisico si verifica prevalentemente nel corso di alcune attività: Attività in cui vengono spostati rapidamente grandi volumi di aria, come corsa di fondo, ciclismo, canottaggio, calcio, pallacanestro, rugby; Attività associate a climi freddi e secchi come pattinaggio su ghiaccio, hockey su ghiaccio; Attività che si svolgono ad alte quote, come sci di fondo, soprattutto se il clima è secco e freddo.
6 Attività a basso rischio Attività che richiedono maggiormente di fermarsi e ripartire, come tennis, golf, karate, boxe, corsa di velocità. Attività a livelli sottomassimali come camminare, fare escursioni, arti marziali e yoga. Il nuoto viene spesso raccomandato, perché è uno sport in cui gli schemi respiratori sono importanti, inoltre si ritiene che laria calda e umida aiuti. Tuttavia lacqua clorata può causare irritazioni e dare sintomi.
7 Spesso accade che chi respira male affermi di avere difficoltà a nuotare: Questo accade perché manca la consapevolezza degli schemi respiratori corretti.
8 FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALLASMA DA ESERCIZIO FISICO Cattivi schemi respiratori; Aria fredda e secca; Lunghi periodi di esercizio fisico; Allergeni; Agenti inquinanti; Infezioni preesistenti delle vie respiratorie; Limpegno delle sole gambe, o braccia come nel ciclismo, ha meno probabilità di indurre un attacco di asma, rispetto alla corsa in cui è impegnato tutto il corpo.
9 Strategie preventive Usare buoni schemi respiratori; Allenare i muscoli respiratori; Eseguire preriscaldamento; Esercitarsi in luogo caldo e umido; Assumere terapia preventiva: beta stimolanti, steroidi per aereosol dosato e antileucotrienici; Scegliere lo sport giusto come il nuoto o il karate; Mantenere buoni livelli di forma generale; Dormire bene, mangiare bene, respirare bene; Fare attività che comportino fermate e partenze; Quando è freddo, ripararsi il viso con una sciarpa sottile che riscaldi e inumidisca laria fredda e secca.
10 Training del muscolo inspiratorio IMT (1) I ripetuti attacchi di asma causano lallungamento dei muscoli inspiratori, che vengono danneggiati. Questa evenienza si può ridurre potenziando il muscolo inspiratorio diaframmatico. Esistono apparecchi mirati al potenziamento del diaframma, il cui utilizzo comporta riduzione nelluso di farmaci broncodilatatori e di ricoveri ospedalieri.
11 Questo tipo di allenamento ha avuto origine durante la prima guerra mondiale, quando ai soldati che si ristabilivano dai danni causati dai gas tossici venivano dati dei tamponi di cotone idrofilo attraverso cui respirare, per rafforzare i muscoli toracici. Training del muscolo inspiratorio IMT (2)
12 Powerbreathe Tale apparecchio, detto anche allenatore dei polmoni, è stato ideato da una fisiologa inglese appassionata di sport, dott.ssa Alison Mc Connel, che iniziò le sue ricerche sugli anziani che andavano in affanno. I risultati furono molto incoraggianti poiché i pazienti ne beneficiavano. In seguito la dottoressa scoprì che, riscaldando i muscoli respiratori prima della gara e nel corso del riscaldamento generale, gli atleti avevano un miglior rendimento e recupero più rapido. Ciò valeva particolarmente per chi soffriva di asma.
13 FONTI Gli scritti della dott.ssa Alison Mc Connel, esperta di sport e fisiologia dinamica, dello staff medico dellUniversità di Birmingham.