La ricerca del Rischio Estremo Centro Documentazione Ser.T. Az USL 8 Arezzo Progetto “Prima che tramonti il sole” Corso “Nuove Dipendenze” La ricerca del Rischio Estremo Fiorenzo Ranieri Psicologo – Resp. Ce.Do.S.T.Ar.
I giovani e la percezione del rischio L’adolescente ha una capacità ridotta di percepire il rischio, secondo Piaget, perché la capacità di ragionare è limitata dall’EGOCENTRISMO ADOLESCENZIALE Le conseguenze negative di una scelta rischiosa vengono sottovalutate perché l’adolescente Si sente al centro del mondo Si sente invulnerabile È per certi versi inconsapevole È disattento alla realtà concreta
Rischio: la sfida del pericolo In una ricerca europea del 2001 sono stati posti a confronto gruppi di adolescenti di nazionalità diverse della U.E. (età 14 – 22) Per i giovani Italiani il rischio è soprattutto: Sfida personale Auto-affermazione I giovani del campione sono disposti a rischiare: Per essere notati Per sentirsi parte di un gruppo Per vincere la paura
Comportamenti rischiosi I comportamenti rischiosi, per i giovani Italiani, sono: Atteggiamenti conflittuali nelle relazioni (es. contrapporsi ai genitori, sfida con altri giovani) Abuso di sostanze Guida pericolosa
Guida pericolosa Ricerca sensazioni nuove ed eccitanti Desiderio di sfida Bisogno di mettersi alla prova, misurare le proprie capacità di controllo IDENTITA’ E CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
Comportamenti rischiosi nel giovane guidatore La guida pericolosa è tipicamente maschile I giovani seguono il modello (maschile) offerto da amici e dal padre (non dalla madre) Comportamento più frequente tra studenti istituti tecnici, meno tra studenti liceo e professionali Il consumo anche moderato di hashish e/o alcol altera la percezione di rischio e aumenta l’illusione di autocontrollo
E’ stata proposta una tipologia per coloro che praticano sport estremi Negli anni ’80 e ’90 tra i giovani è cresciuto l’interesse per gli sport estremi; sempre più ragazzi sono attratti dalla sfida contro i propri limiti fisici e le paure o contro quelli della natura: il vuoto, l’altezza, le rapide, il vento e la velocità. E’ stata proposta una tipologia per coloro che praticano sport estremi
Tipologia sport estremi Soggetti abbastanza sicuri di sé: attraverso questi sport vogliono entrare in contatto con emozioni e stati d’animo adulti d’autonomia, di forza, sicurezza, competenza, coraggio e libertà. Coloro che appartengono a questo primo gruppo evitano con attenzione i pericoli, le loro fantasie convergono verso il mito affettivo della virilità, del cavaliere senza paura che si spinge al di là dei confini alla ricerca di se stesso Soggetti spaventati dalla vita incapaci di misurarsi con l’idea della morte: Nello sport estremo costoro cercano le situazioni di rischio e di sfida alla morte, per mostrare a se stessi e agli altri di non temerla e di saperla controllare. Il mito affettivo che anima inconsciamente la loro passione è quello del bambino onnipotente perennemente in lotta con le angosce di castrazione; anche quando questi soggetti raggiungono un buon risultato sportivo non sono mai contenti
Prevenzione Sono molto importanti regole chiare e coerenti Attenzione al “falso consenso” : è pericoloso dare l’impressione che “tutti guidano fuori dalle regole”, che “è normale” Sono molto importanti regole chiare e coerenti (e relative sansioni) Offrire altre opportunità meno pericolose agli adolescenti per affermarsi