XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 AISRE XVII Conferenza Scientifica Annuale Pisa, 12-14 Ottobre 2006 Un indicatore.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1. LO SCORING Lo scoring è una metodologia di analisi che consente di esprimere un giudizio estremamente sintetico, rappresentato da un singolo numero,
Advertisements

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (18 settembre 2006) Conoscenze: assimilazione delle informazioni attraverso l’apprendimento. l’insieme.
Creatività e cultura per uno sviluppo locale innovativo
Scuola della Società Italiana di Statistica Una breve presentazione: passato e prospettive Monica Pratesi | Università di Pisa Direttore della Scuola della.
Il caso De Cecco: crescere con profitto in un mercato maturo massimizzando la crescita sostenibile 24 Novembre 2006 Agenda La Sustainable Sales Maximization.
I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta
Progetto Sistema direzionale per le politiche di sviluppo rurale 9 gennaio 2008 Sistema Informativo Direzionale Regionale REGIONE TOSCANA.
Marco Marini Intervento su La revisione delle serie in volume dei conti nazionali: innovazioni metodologiche e nuovi indici dei valori medi unitari. Coautori:
DWHTForlì – 25 Ottobre 2006 I contenuti del Data Warehouse Territoriale: Provincia Forlì-Cesena – Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo.
Mat. ………. Nome………….Cognome ……………….. Bologna, 24 gennaio 2014 Presentazione dellesercizio sugli indicatori.
Mat. ………. Nome………….Cognome ……………….. Bologna, 24 gennaio 2014 Presentazione dellesercizio sugli indicatori.
Capitolo 9 I numeri indici
Corso di Politiche Economiche Regionali Prof.ssa Cristina Brasili
Docente: S. Biffignandi
Un Indicatore Sintetico del ciclo economico regionale: un nuovo strumento per l’analisi economica Silvia Pincione – Massimo.
Nota sulleconomia della provincia di Trieste Presentazione a cura del Dr. Giuseppe Capuano - Economista Dirigente Area Studi e Ricerche dellIstituto G.
Ufficio Studi Il mercato immobiliare A ttualità e prospettive Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Arezzo, 12 dicembre 2005.
Lavoro sommerso e lavoro regolare Una indagine microeconometrica sulle imprese della Toscana Unioncamere Toscana 19 giugno 2003.
Ufficio Studi La subfornitura toscana nei settori tecnici Meccanica, elettronica, plastica e gomma Cristina Marullo Unioncamere Toscana - Ufficio.
La giornata dellEconomia Centro Studi Unioncamere Roma, 13 dicembre 2004 Temi e contenuti del Rapporto - tipo sulleconomia locale.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana 4° trimestre 2006 e anno 2006 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
Alcune domande agli autori Lo studio affronta un argomento scientifico e/o clinico importante? Lo studio è originale? Lo studio è volto a provare le ipotesi.
Metodi di ricerca in Psicologia
INTRODUZIONE.
Paolo Angelucci – Presidente Assinform Smau Convegno inaugurale Smau Linnovazione ICT, una leva strategica per la competitività del Sistema Italia.
PIANO DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SULLINDAGINE OCSE-PISA rivolto a tutti gli insegnanti di italiano, matematica e scienze del biennio della scuola.
Amministrazione Provinciale di Bologna Agenzia Metropolitana per lAffitto Bologna, 18 settembre 2006 Strumenti e proposte per superare lemergenza abitativa.
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
Il ruolo degli Uffici Regionali dellIstat e iniziative sperimentali Incontro sul tema LOSSERVATORIO COMUNALE PREZZI: il punto di vista degli statistici.
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano
L.E.C.L.E.C. Laboratorio per le Economie Conviviali Percorsi didattici rivolti a studenti delle scuole medie superiori Quando letica incontra la finanza.
6.6.Strumenti di valutazione: lanalisi multicriteri (AMC) Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
La situazione della metalmeccanica e della subfornitura tecnica in Toscana Confindustria Firenze, 30 ottobre 2008 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana -
Ufficio Studi La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana Landamento del commercio estero Sandro Bencini Centro Studi Confindustria Toscana.
Ufficio Studi Metodologia per lidentificazione delle imprese ICT operanti in Toscana e per la creazione del database BI4IT Contributo di Unioncamere Toscana.
Guida ISO all’espressione dell’incertezza di misura (GUM) –
Da Pisa 2003 a Pisa 2006: elementi di valutazione e prospettive Bruno Losito Università di Roma Tre NPM PISA 2006.
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo e Statistica S ISTEMA PER LA PR OGRAMMAZIONE I NTEGRATA E IL G OVERNO.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana: consuntivo II trimestre 2012 aspettative III trimestre 2012 Firenze, 4 ottobre 2012 Riccardo Perugi.
Università degli Studi di Bologna – Dottorato di Ricerca in Economia e Statistica Agroalimentare – XVII ciclo Modelli di stima per macro-indicatori dello.
Tecniche descrittive Utilizzano modelli matematici per semplificare le relazioni fra le variabili in studio Il fine è la descrizione semplificata del fenomeno.
ANALISI FATTORIALE. Cosè lanalisi fattoriale? Statistica descrittiva Rappresentazione delle variabili in studio. Statistica confermativa vs Confermare,
Statistica economica (6 CFU)
Levoluzione recente delleconomia del Lazio Sviluppo Lazio – Servizio Analisi e Finanza Legacoop – Sala Basevi - 17 Novembre 2010.
STATISTICA La statistica è la scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un "collettivo". Studia i modi (descritti attraverso formule.
CER - PROMETEIA - ref.Rapporto al CNEL - Roma 26 giugno La previsione macroeconomica Stefania Tomasini Prometeia.
Il quadro congiunturale dei trasporti in Italia: movimenti, fatturato e prezzi Trasporto Aereo: indici di valore, indici di prezzo e indici di quantità.
Evoluzione della contabilità analitica
Competitività e attrattività dei territori italiani: la SICILIA _______________________________ Palermo, 9 giugno 2014 Area PTIE 1.
Centro Studi Unindustria Frosinone, 19 giugno 2012 Tendenze e indicatori economici del Lazio.
OCSe-PISA e Veneto. PISA Programme for International Student Assessment ): fu avviato nel 1997 da parte dei paesi aderenti all’OCSE.
Ricerche di mercato Lezione 1 (18/9/2009) Moreno Toigo Corso di formazione per “Tecnico di marketing in azienda enogastronomica”
MEF Gli Strumenti di Analisi e Previsione del MEF – Forum P.A. 08 Maggio 2006 I Modelli di previsione economica territoriale del Dipartimento per le Politiche.
L’INDICATORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA REGIONALE PER LA STIMA DEGLI EFFETTI ECONOMICI DEI TERREMOTI Cristina Brasili Dipartimento di Statistica “P. Fortunati”
COMUNE DI REGGIO EMILIA Osservatorio economico, per la coesione sociale e la legalit à I DATI 4 marzo 2010.
UF 5 Effettuare indagini di mercato Lezione 1 (9/11/2010) Moreno Toigo Corso di formazione per “Marketing turistico e promozione del territorio”
L’INTEPRETAZIONE DEI DATI STATISTICI
INDICATORI E RICERCA VALUTATIVA Lezione del 4 e 11 dicembre 2014.
Università degli Studi di Pavia Facoltà di Lettere e filosofia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia Corso di laurea interfacoltà in.
Economia e Organizzazione Aziendale
IL RAPPORTO 1.LA RILEVANZA DELLA COOPERAZIONE NELL’ECONOMIA ITALIANA 2.LE COOPERATIVE NEGLI ANNI DELLA CRISI 3.L’ECONOMIA COOPERATIVA IN PROVINCIA DI.
A NALISI PREVISIONALE SULL ’ ANDAMENTO DELLE IMPRESE COOPERATIVE D ICEMBRE 2015.
TRATTAMENTO STATISTICO DEI DATI ANALITICI
L’ATTIVITA’ STATISTICA DELLA BANCA D’ITALIA (modulo a cura BdI)
T URISMI (3) Giorgio Castoldi. L A STATISTICA La definizione di statistica È la scienza che studia le rilevazioni di eventi, particolari o generali, al.
OSSERVATORIO ECONOMICO PROVINCIALE DI PISTOIA La congiuntura 2007 e le previsioni 2008 : il punto di vista delle imprese Relatore Corrado Martone – Area.
A cura di Lorenzo Bacci – IRPET – IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana LE INFRASTRUTTURE TURISTICHE PER UN OFFERTA COMPETITIVA Interventi.
1 Statistica per l’economia e l’impresa Capitolo 8 Numeri indice di prezzi e quantità.
Assessorato al Turismo Comune di Venezia Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 20 Novembre 2007 Hotel Monaco & Grand Canal.
Transcript della presentazione:

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 AISRE XVII Conferenza Scientifica Annuale Pisa, Ottobre 2006 Un indicatore sintetico del ciclo economico della Regione Toscana Silvia Pincione – Massimo Guagnini –

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 Un indicatore sintetico del ciclo economico della Regione Toscana 1.Obiettivi 2.Gli Indicatori Sintetici 3.La costruzione di un Indicatore Sintetico per la Regione Toscana 4.Analisi dei risultati 5.Conclusioni

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Obiettivo del progetto Esigenza di una conoscenza approfondita dei sistemi economici locali Costruzione di un Indicatore Sintetico (per la Provincia di Massa-Carrara) in grado di: a.semplificare la lettura dei fenomeni economici b.descrivere il ciclo economico provinciale ed individuare una cronologia ciclica di riferimento Dato il successo del progetto pilota Costruzione di Indicatori Sintetici per le 10 Province della Toscana Costruzione di un Indicatore Sintetico per la Regione Toscana Aggiornamento annuale

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Gli indicatori sintetici: definizione e caratteristiche Gli Indicatori Sintetici si basano su sub-indicatori caratterizzati dal fatto di non avere una comune e significativa unità di misura e di non presentare un modello di ponderazione certo. In generale - condensano un gran numero di informazioni; - sintetizzano fenomeni complessi; - veicolano messaggi comprensibili anche ad un pubblico non esperto; - sono un utile strumento per i decision makers. VantaggiSvantaggi - possono trasmettere messaggi fuorvianti; - con la riduzione del numero di indicatori esiste il rischio di interpretazioni non adeguate; - presentano una sostanziale arbitrarietà nel metodo di calcolo. Riflessione sulle metodologie statistiche di costruzione per arrivare ad un risultato finale robusto ed attendibile (Commissione Europea ed OECD)

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 Lapproccio degli indicatori sintetici è stato utilizzato Come strumento di descrizione ed analisi delle fluttuazioni Congiunturali: a livello internazionale NBER (USA, ) OECD (Europa, 1987) a livello nazionale ISCO (Italia, 1962) A.mo (Italia, 2000) a livello regionale Banca dItalia (2003) Come strumento per paragonare le performances: a livello internazionale Nazioni Unite (HDI) a livello provinciale - Il sole 24 ore - IGT (indicatore di competitività) - Centro Studi Confindustria (indicatore di sviluppo) Lutilizzo di un Indicatore Sintetico come strumento di analisi per la Regione Toscana: progetto sperimentale metodologia esplorativa e costruzione su misura

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 La costruzione di un indicatore sintetico per la Regione Toscana Identificazione del fenomeno oggetto di studio e selezione degli indicatori elementari Trattamento degli indicatori elementari a.Analisi descrittiva degli indicatori elementari b.Raccordo serie storiche diverse c.Imputazione valori mancanti d.Deflazione valori correnti e.Trasformazione degli indicatori elementari f.Attribuzione dei segni g.Individuazione componente ciclica e tendenziale Ponderazione ed Aggregazione degli indicatori elementari

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Selezione delle informazioni statistiche in grado di descrivere landamento dei più importanti settori di specializzazione delleconomia regionale: 3.1 Identificazione del fenomeno oggetto di studio e selezione degli indicatori elementari Fenomeno oggetto di studio Andamento economico della Regione Toscana SETTORI CONSIDERATI Sistema moda Orafo MeccanicaAlimentare CartarioCommercio Mezzi di trasportoEdilizia Valore Aggiunto Numero di Imprese Attive Commercio Estero Numero di ore di CIG concesse

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Selezione delle informazioni statistiche in grado di descrivere particolari mercati: 3. Selezione di ulteriori informazioni statistiche rilevanti: Mercato del lavoro Mercato immobiliare Forze Lavoro Contratti di Locazione Quotazioni medie Turismo Consumi Costo della vita Arrivi e Presenze Consumi di En. Elettrica FOI Le informazioni statistiche descritte nei punti 1,2,3 48 SERIE STORICHE Relative al periodo (Banca Dati) CRITERI DI SELEZIONE: RilevanzaLeggibilità AffidabilitàAggiornamento (Elaborazione)

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Trattamento degli Indicatori Elementari a.Raccordo di serie storiche di fonte diversa o calcolate con differenti metodologie b.Imputazione dei valori mancanti Approccio degli indicatori guida Interpolazione con dati vicini c.Deflazione dei valori correnti Deflazione Indiretta: Numero Indice dei Prezzi di tipo Paasche d. Trasformazione degli Indicatori Elementari Numeri Indice base=1985 e. Attribuzione dei segni Serie storiche con andamento inverso rispetto al ciclo economico considerati i reciproci

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 f) Individuazione della componente ciclica e tendenziale Individuazione del Trend Utilizzo di un particolare tipo di Regressione non Parametrica LOCAL REGRESSION (Smoother) Con la Local Regression viene approssimata tramite un polinomio nelle vicinanze di ogni punto di x. Lapprossimazione locale viene poi adattata tramite il metodo dei minimi quadrati ponderati Programma utilizzato Package Locfit del Programma R Individuazione della componente ciclica Deviation Cycles la componente ciclica è ottenuta come differenza tra il dato corrente e il dato della tendenza

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Ponderazione ed Aggregazione degli Indicatori Elementari Utilizzo dell Analisi delle Componenti Principali Vantaggi: data la sua robustezza statistica, riduce larbitrarietà del metodo di calcolo permette di attribuire pesi sia positivi che negativi Implemetazione: Si parte dalla Matrice X (21x48) dei dati originali Si derivano gli autovettori ed autovalori della Matrice di Correlazione Corr (X) Si calcola la Prima Componente Principale (tempo t): Combinazione lineare dei dati originali standardizzati utilizzando come coefficienti di trasformazione i valori della prima colonna della Matrice A degli autovettori

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 Coefficienti di Correlazione Andamento ciclico Va_Toscana: Andamento ciclico Va_Italia: Indicatori sintetici province: 0.637<r< Analisi dei risultati: Correlazioni

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Analisi dei Risultati: Analisi di Sensitività (1) Per verificare laffidabilità e la robustezza calcolo dellindicatore estraendo dalla matrice dei dati a turno uno dei 48 indicatori elementari

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre : Analisi dei Risultati: Analisi di Sensitività (2) Il caso di Grosseto Popolazione Residente

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Analisi dei Risultati: Cronologia Ciclica In base ai turning points dellindicatore 3 episodi ciclici I II III

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre Conclusioni Progetto sperimentale : La metodologia permette unanalisi delle divergenze/convergenze evolutive dei vari aspetti delle economie locali (studio dei loadings) momento di incontro e confronto con gli Uffici Studi delle CCIAA risultati del 2005 coerenti con il 2004 Il modello tiene

XXVII Conferenza Italiana di Scienze Regionali - Pisa, 12/14 Ottobre 2006 Grazie