La villa dei ricordi Home Villa Sperlinga.

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La villa dei ricordi Home Villa Sperlinga

Percorsi La scelta: Villa Sperlinga Il lavoro dei ragazzi Descrizione La villa Oneto Sperlinga La storia Oggi indietro avanti Esci Le ragioni del cuore

Percorsi La scelta: Villa Sperlinga Il lavoro dei ragazzi Descrizione La villa Oneto Sperlinga La storia Oggi Esci Le ragioni del cuore

La scelta Villa Sperlinga La scelta del bene da presentare è stata molto difficile, ma finalmente abbiamo deciso e la nostra preferenza è caduta su un luogo che per molti di noi è il simbolo della nostra prima infanzia: La scelta Villa Sperlinga indietro avanti home Esci

La villa si trova nella P La villa si trova nella P.zza Unità d’Italia in una zona residenziale della città. Era parte del parco di proprietà della nobile famiglia dei Duchi Oneto di Sperlinga dentro il quale si trovava la loro villa edificata alla fine del 1600. indietro avanti home Esci

Il lavoro dei ragazzi All’inizio la prospettiva di questo lavoro ha lasciato un po’ perplessi gli alunni per l’impegno in più che occorreva; ma più parlavano e più si accendevano di entusiasmo: alla fine l’ idea è piaciuta a tutti. Il primo problema da risolvere che si è presentato, è stato quello di scegliere il luogo che sarebbe diventato il Bene da studiare e così sono stati passati in rassegna le varie proposte che andavano via via nascendo. indietro avanti home Esci

Le discussioni sono state tante e anche la confusione perché Ricordandosi della visita fatta al Carcere Minorile di Palermo, hanno collegato a questo palazzo il giardino pubblico presso il quale, praticamente tutti, fin da piccolini si erano recati per giocare e passare ore in allegria: la Villa Sperlinga. Le discussioni sono state tante e anche la confusione perché ognuno voleva portare avanti la sua idea. indietro avanti home Esci

La realizzazione, prese tutte le decisioni, è andata avanti velocemente ed è servita per iniziare a sviluppare il senso di appartenenza al territorio e quindi anche una nuova coscienza volta al rispetto e alla rivalutazione dei Beni presenti nel loro mondo, che possono imparare a guardare con occhi nuovi. Ritengo che ognuno, compatibilmente con le proprie competenze e abilità, sia riuscito a dare il suo contributo indietro avanti home Esci

indietro avanti home Esci

Le nostre "ragioni del " indietro avanti home Esci

Io ho imparato qui ad andare sull’altalena Qui ho imparato a pedalare, ho fatto la prima caduta e ho passeggiato il mio cane! Io ho imparato qui ad andare sull’altalena Io venivo qui con la nonna che ora non c’è più Qui veniva da piccola anche la mia mamma Qua io ho incontrato il mio primo amore Io venivo qui con mio nonno Io avevo un pesciolino rosso, Flock, e l’ho liberato in una delle vasche. Quando vengo qui lo penso sempre. indietro avanti home Esci Qua io ho incontrato la mia migliore amica Marta

Le nostre "ragioni del " Qua io ho incontrato il mio primo amore Qui ho imparato a pedalare, ho fatto la prima caduta e ho passeggiato il mio cane! Qua io ho incontrato il mio primo amore Io ho imparato qui ad andare sull’altalena Le nostre "ragioni del " Io venivo qui con mio nonno Io venivo qui con la nonna che ora non c’è più Io avevo un pesciolino rosso, Flock, e l’ho liberato in una delle vasche. Quando vengo qui lo penso sempre. Qua io ho incontrato la mia migliore amica Marta indietro avanti home Esci Qui veniva da piccola anche la mia mamma

La villa Sperlinga oggi La villa Sperlinga, soprattutto la domenica e nelle belle giornate di sole, è frequentata da numerosi bambini che vengono per giocare tra loro, per andare sulla piccola giostra che da almeno trent’anni è l’attrazione dei piccoli o per comprare i palloncini. indietro avanti home Esci

La domenica inoltre vengono anche dei cavallini sui quali tutti vorrebbero andare per fare il giro della villa; e poi c’è l’uomo dei palloncini e tanti cani che corrono e giocano tra loro. indietro avanti home Esci

Si può anche giocare nello spiazzo con il pallone oppure andare in bici, o i più piccoli con il triciclo. Sulle panchine lisce e fredde di marmo spesso ci sono ragazzi che si abbracciano e si capisce che si vogliono bene. Purtroppo oggi le palme della villa sono state attaccate dal “punteruolo rosso”, un insetto che le uccide e alcune palme sono morte. indietro avanti home Esci

indietro avanti home Esci Dentro la villa ci sono due grandi vasche: una è rotonda con il bordo di pietra grigia abbastanza alto per non cadere dentro;

La seconda è più grande e con una forma irregolare, è bassa contornata da pietre e recintata con uno steccato di legno: qui sono coltivate delle piante acquatiche che, in determinati periodi dell’anno, fioriscono. indietro avanti home Esci

La villa ha avuto periodi di degrado e di abbandono, frequentata a partire dal tramonto da persone che rendevano non fruibili con tranquillità gli spazi verdi tanto da essere soprannominata “villa siringa”. Da almeno un decennio è molto più curata, frequentata soprattutto da mamme con bambini, nonni e cani e questo anche grazie ad una più attenta sorveglianza. indietro avanti home Esci

Villa Oneto Sperlinga storia e oggi Il primo Duca di Sperlinga, don Giovanni Stefano Oneto, fece costruire nella sua vasta tenuta la maestosa villa all’interno dell’odierna Contrada Malaspina, tra le vie P.pe di Palagonia e la scomparsa via Conigliera. Dal 1761 al 1780 la villa fu sede di una fabbrica di terrecotte e maioliche ad uso esclusivo dei bisogni della famiglia. Nel 1835 la residenza fu ceduta al Governo Borbonico come ricovero per giovani mendicanti. indietro avanti home Esci

Nel 1839 la villa passò al P.Pe di Palagonia e perse l’aspetto esteriore fortemente barocco che divenne più severo dovendo essere la villa utilizzata come Ospizio per indigenti. Verso il 1880 la costruzione e la parte orientale della tenuta passarono alla famiglia Whitaker che, nel parco sistemato all’inglese con viali alberati fece impiantare un maneggio, campi da tennis ed alcune costruzioni minori. indietro avanti home Esci

Il Palazzo aveva al suo interno superbi saloni e scalinate, una larga corte interna sulla quale si affacciavano terrazze balaustrate che dominavano due grandi giardini, una cappella e affreschi di Vito D’Anna e Gaspare Fumagalli. Il piano superiore, ancora oggi servito da un ampio scalone, ha numerosi vasti ambienti che si affacciano sulla terrazza balaustrata, come l’aula Baviera e l’aula delle Udienze già cappella della villa. Sulla guardiola alla fine dell’800 è stato posto un orologio con la scritta “Il tempo fugge e non ritorna”. indietro avanti home Esci

Nel 1933 la villa divenne proprietà dello Stato ed il Ministero di Grazia e Giustizia la destinò a sede del Centro per la Giustizia Minorile. Il parco destinato a verde privato, nel 1952 veniva lottizzato quasi interamente. Nell’anno seguente fu distrutta la riserva di caccia (la Conigliera), dei Whitaker e dei Florio e il terreno fu ceduto ad una società privata: qui nasceva il quartiere della Rosa (zona via E. Restivo- viale Campania) . Distrutta da un incendio doloso la casina di caccia e lo splendido parco, si salvò soltanto il viale delle Magnolie. indietro indietro avanti home Esci Home storia Esci home

La Storia Questo giardino pubblico è la parte superstite del grande parco che circondava la villa dei Duchi Oneto Sperlinga. Nel 1880 la parte che ricadeva tra il prolungamento della via Cavallacci, il parco della Conigliera e le odierne vie Giusti e Lazio fu acquistata dai Whitaker che incaricarono il loro giardiniere- capo di sistemarlo “all’inglese” e dotarlo di campi da tennis e alcuni padiglioni per il ristoro e il riposo. indietro avanti home Esci

Nel 1952, però, il parco subiva un piano di lottizzazione che lo devastava quasi per intero. I terreni della zona intanto andavano acquistando valore anche grazie all’apertura della via Sciuti e della costruzione del quartiere della Rosa (zona via E. Restivo- viale Campania) e alla distruzione della villa Conigliera, riserva di caccia dei Whitaker e dei Florio. Il Comune sistemava a verde il terreno compreso tra la via Scaduto e la P.zza Unità d’Italia che era stato reso brullo da un incendio doloso per potere essere sfruttato come terreno edificabile: nasceva la Villa Sperlinga.. indietro avanti home Esci

Descrizione indietro avanti home Esci

La villa attuale ha una superficie di 1,6 ha e non ha recinzione La villa attuale ha una superficie di 1,6 ha e non ha recinzione. E’ circondata su tre lati dal viale Scaduto che era un antico viale del Parco, all’inizio del quale è la Torre Sperlinga, interessante costruzione degli anni ’70 a pianta cruciforme. All’interno della villa si snodano percorsi sia curvi che rettilinei tra i quali si trova un padiglione in stile neomoresco ispirato alla Cubula, utilizzato come bar e luogo di ritrovo . indietro avanti home Esci

All’interno sono state inserite due sculture in pietra di V All’interno sono state inserite due sculture in pietra di V.Gentile: “Amanti come genesi di forme”, “Figura orizzontale come genesi di forma”; dentro una delle aiuole poste al di fuori della villa, ma al centro della piazza, si trova una terza opera: “Torso”. indietro avanti home Esci

Oggi è utilizzato come Ufficio H del Comune di Palermo. All’interno di un’altra aiuola della Piazza, si trova ancora oggi una casetta, la portineria della villa che sorvegliava l’ingresso al parco Oneto Sperlinga. Oggi è utilizzato come Ufficio H del Comune di Palermo. indietro avanti home Esci