La scuola fenomenologica

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Transcript della presentazione:

La scuola fenomenologica A cura di Eleonora Bilotta

La scuola fenomenologica La scuola fenomenologica, sorta in Germania nei primi decenni del ‘900 si oppose alla concezione strutturalista per motivi diversi dal Comportamentismo. Uno tra tali motivi era il rifiuto della concezione della mente divisa in vari elementi, rinnegando completamente l’approccio atomistico della psicologia strutturalista. Le ricerche sulla percezione condussero questi psicologia a sostenere che le unità psicologiche complesse non potevano essere la somma delle loro parti, e che i processi percettivi non potevano essere accessibili all’analisi introspettiva.

Fondazione Fondata da Max Wertheimer e dal von Ehrenfels (1880-1943), la Psicologia della Gestalt, che inizia in Germania nei primi anni del ventesimo secolo, era basata sull'assunto che il tutto è più grande della somma delle sue parti.

Il termine Gestalt Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Un esempio ti tale principio fondamentale è il phi phenomenon, descritto Wertheimer (1912) . Il phi phenomenon è l'illusione del movimento creata dalla presentazione di stimoli visivi in rapida successione. Per esempio, la proiezione di un moovie o di filmati consiste di immagini proiettate in rapida successione, che danno l'impressione del movimento.

Wertheimer Psicologo, nato a Praga nel 1880, morto a New Rochelle, N.Y. nel 1943. Lavorò sulle idee fondamentali della Gestalt Theorie e fece esperimenti decisivi scoprendo le leggi della percezione gestaltica con Wolfgang Köhler e Kurt Koffka, che servirono come soggetti in tali esperimenti. Nel 1923 pubblicò un lavoro influente sui principi dell'organizzazione percettiva, mentre il suo lavoro Pensiero produttivo, fu pubblicato postumo nel 1945.

Koffka Koffka, uno dei rappresentanti di questa scuola sosteneva che per studiare la psicologia in modo teoricamente coerente è necessario attenersi ai principi dell’organizzazione e che l’organizzazione produce la Gestalt: “Nel processo di organizzazione ciò che concerne una parte della totalità è determinato da leggi intrinseche, inerenti a tale totalità; in base a tale definizione possiamo dire che il processo di organizzazione è dotato di Gestalt”.

Köhler Psicologo, uno dei primi rappresentanti della Gestalt Psychologie insieme a Kurt Koffka e Max Wertheimer, nacque in Estonia. Emigrò dalla Germania agli Stati Uniti nel 1935. Divenne professore di Psicologia e dopo ricercatore di filosofia e psicologia presso lo Swarthmore (Pa.) College dal 1935 al 1958. Sviluppò una teoria fisiologica della percezione, che estese alla memoria ed all’attenzione.

Significato del termine Gestalt Tale termine, che in italiano potrebbe essere tradotto con forma o configurazione, indica che per la coscienza ciò che diventa significativo non sono tanto le singole sensazioni, oggetto di studio della psicologia wundtiana, quanto invece gli insiemi delle configurazioni organizzate e strutturate.

La psicologia della forma Poiché gli psicologi appartenenti a questa scuola (W. Wertheimer, W. Koehler, K. Koffka, K. Lewin, K. Duncker) lavorarono soprattutto sulla percezione, condussero tra tra il 1910 e il 1930 una serie di esperimenti per indurre i loro colleghi ad ammettere che una percezione complessa non può essere spiegata come una semplice somma delle sensazione cui le sue parti danno origine.

Strutture complesse Cosa l’individuo percepisce in una melodia non sono, infatti i singoli suoni, ma una struttura più complessa che nasce dall’interdipendenza che lega i vari suoni. Nessuno fra questi suoni che formano tale struttura di livello superiore, preso a sé, possiede un significato costante e immutabile, in quanto il significato cambia di volta in volta a seconda del contesto o della configurazione specifica in cui viene inserito.

L’esperienza percettiva Per cui, dal punto di vista psicologico, l’esperienza non è scomponibile nei suoi elementi fisici, e quando, per studiarla, si scompone la struttura globale nei suoi elementi costitutivi, tale esperienza si trasforma in qualcosa di differente, rispetto al fenomeno di partenza. Come lo strutturalismo, anche la psicologia della Gestalt ritiene valida l’esperienza soggettiva e l’introspezione. Tuttavia i soggetti sottoposti a studio non venivano addestrati e osservati in laboratorio, in quanto venivano utilizzati i loro racconti liberi e le esperienze da essi condotte in contesti abituali (approccio fenomenologico).

Il tutto è di più della somma delle parti Noi tendiamo in modo spontaneo a raggruppare elementi più piccoli in pattern che dipendono dalle relazioni tra gli elementi e sono proprio queste relazioni ad essere codificate nelle Leggi della Gestalt.

Leggi I principi percettivi che permettono alla gente di raggruppare visivamente oggetti simili in entità o gruppi sono stati chiamati leggi di percezione gestaltica. Mentre la funzione primaria di tali leggi è quella di aiutarci a percepire il mondo, esse entrano anche nelle nostre comunicazioni, in quanto quello che diciamo e che comunichiamo dipende dalla nostra visione del mondo.

Esempio di raggruppamento percettivo (input)

Prossimità e similarità Due principi di base del raggruppamento percettivo sono la prossimità e la similarità. Oggetti che sono vicini sono percepiti come elementi che formano gruppi. Oggetti che sono simili per forma, dimensione o colore sembrano avere più possibilità di formare gruppi, rispetto ad oggetti che differiscono per forma, dimensione o colore.

Legge di prossimità Oggetti che sono posizionati vicini l’uno all’altro sono spesso visti come raggruppati. Essi sono percepiti non come parti separate, ma come insiemi coerenti.

Legge di similarità Quando gli oggetti sembrano simili l’uno all’altro, essi sono spesso percepiti come parte di un pattern. La similarità può essere dovuta al colore, alla dimensione o alla forma.

C A D Legge di continuità B Elementi che continuano un pattern o seguono una direzione tendono ad essere raggruppati come parti dello stesso pattern. Siamo portati ad identificare AB e CD come due linee che si incrociano piuttosto che identificare AD, CB, AC or DB come linee. A B C D

Legge di chiusura Gli umani tendono a percepire uno spazio racchiuso completando i contorni e ignorando eventuali mancanze nella figura. Spesso noi percepiamo gli oggetti come un intero, anche se riusciamo a vederlo come un oggetto incompleto.

Il triangolo di Kanitza come esempio della legge di chiusura

Contrasto figura sfondo