Progetto SEZIONI TRILINGUI per la Scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano 1.

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Progetto SEZIONI TRILINGUI per la Scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano 1

Il seguente progetto è rivolto ai Dirigenti ed ai collegi docenti della Scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano ed è da intendersi come una proposta fatta nel rispetto della Legge sull'Autonomia scolastica 2

PREMESSA GIURIDICA 3

Larticolo 117 del Titolo V riformato della Costituzione valorizza, assurgendola a principio e ponendola quale limite allesercizio della competenza legislativa concorrente delle Regioni e delle Province autonome in materia di istruzione, lautonomia delle istituzioni scolastiche. Tale autonomia, funzionale al perseguimento delle finalità del sistema di istruzione e formazione, si sostanzia nellelaborazione di progetti didattici preordinati a conseguire lobiettivo di garantire a ciascun alunno e a ciascuna alunna il successo formativo e lacquisizione di specifiche competenze. 4

In questo quadro, il piano dellofferta formativa della singola istituzione scolastica può prevedere ladozione di particolari progetti, come quello in esame, che sia espressione dellautonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sviluppo e sperimentazione di cui agli articoli 6, 7 e 8 della legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12, da esercitarsi nel rispetto dei principi dellarticolo 19 dello Statuto, come prescrive larticolo 1, comma 1, della medesima legge provinciale. 5

Il rispetto, in particolare del comma 1, dellarticolo 19 dello Statuto è avvalorato dal fatto che il progetto riflette, sviluppandone i contenuti, le linee guida emanate in materia dalla deliberazione n del 6 ottobre 1997, adottata dalla Giunta provinciale per la scuola in lingua italiana ai sensi dellarticolo 9, comma 3, del D.P.R. 10 febbraio 1983, n. 89, come sostituito dallarticolo 5 del decreto legislativo 24 luglio 1996, n In base al predetto articolo la Provincia individua, sentito il sovrintendente o lintendente scolastico competente, per ciascun gruppo linguistico i percorsi didattici più idonei e rispondenti alle esigenze culturali dei gruppi linguistici medesimi. 6

In effetti, le coordinate del progetto per una didattica plurilingue, che si potrebbero attuare allinterno delle scuole di lingua italiana della Provincia di Bolzano, si riconoscono, per quanto attiene le finalità e le opzioni metodologiche privilegiate, quali i modelli strumentali/veicolari, le fasce di livello, linsegnamento modulare per progetti o la didattica integrata, nelle linee guida citate. In materia di orario di insegnamento, il progetto è rispettoso, altresì, delle disposizioni di cui allarticolo 22, comma 1, della legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12, 7

in base alle quali le istituzioni scolastiche possono realizzare compensazioni fra le discipline e le attività previste dai vigenti programmi o curricoli con decremento orario di ciascuna disciplina e attività entro il limite del 15% del relativo monte ore annuale. 8

La codocenza fra il personale della scuola e quello docente di madrelingua diversa rispetto a quella della scuola di insegnamento, da sostanziarsi anche attraverso gli accordi propri delle reti di scuole ovvero le convenzioni con organismi e altri soggetti nazionali ed internazionali previsti dallarticolo 9 della legge provinciale n. 29/2000, è posta a garanzia del diritto dellalunno e dellalunna di avere un insegnamento e una valutazione nel rispetto del principio sancito dal predetto comma 1 dellarticolo 19 dello Statuto. 9

Opzioni culturali di fondo, imprenscindibili per l'efficacia del progetto Scelta strategica di une formazione improntata verso la cittadinanza europea Centralità dell'educazione plurilingue, come straordinaria risorsa culturale per ogni genere di relazione e scambio nel nuovo contesto europeo Adeguamento progressivo dell'offerta formativa delle Istituzioni scolastiche, alle finalità educative proprie di questa cittadinanza Apertura di nuove possibilità sul mercato del lavoro in Europa e nel mondo 10

Scenario Possibilità emergenti sul campo dell'innovazione didattica, dalla legge sull'autonomia e dalle riforme nel campo dell'Istruzione. Motivazione dei genitori e degli studenti ad uno studio e ad una formazione plurilingue Pluriennale esperienza delle scuole pubbliche di Bolzano nel campo dei progetti e delle sperimentazioni 11

Contesto in cui nasce il progetto Desiderio di conoscenza e di comunicazione tra i diversi soggetti delle culture locali; richiesta di una formazione concretamente aperta alla possibilità di conoscenza e scambio con le culture dei paesi confinanti ed europei Direttive europee sulla formazione plurilingue e sulla dimensione europea dell'insegnamento Richiesta diffusa da parte di Associazioni giovanili, Enti, Associazioni genitori, personalità del mondo culturale ed universitario, di una formazione plurilingue e pluriculturale per gli studenti altoatesini. 12

Istituzione della Libera Università con percorsi trilingui Sperimentazioni linguistiche diffuse nelle scuole alto- atesine Istituzioni di una Scuola superiore di Sanità trilingue Istituzioni di Corsi professionali bilingui Contesto in cui nasce il progetto 13

Promuovere la cittadinanza ed un'identità europea Valorizzare l'atteggiamento positivo di apertura degli studenti e delle loro famiglie nei confronti dell'apprendimento interculturale Educare alla convivenza democratica, alla cooperazione tra persone di diverse appartenenza, promuovendo la formazione interculturale (lingua seconda e terza lingua europea, percepite e vissute come strumento dell'agire culturale e sociale quotidiano) Dare alla scuola un ruolo centrale (ma non esclusivo) nella formazione della nuova cittadinanza Finalità 14

Percorsi per ambiti e discipline, articolati nei vari gradi di scuole Contenuti 15

Adozione del metodo di ricerca-azione Insegnamento veicolare delle lingue Metodologia 16

Utilizzo di materiali originali Utilizzo di tecnologie avanzate, multimediali, comunicazione a distanza Workshops Scambi e visite Parternariati Settimane di soggiorno-studio Materiali, sussidi, laboratori 17

La valutazione degli apprendimenti deve essere conseguente agli obiettivi da perseguire in ogni area. Alla valutazione concorreranno i docenti che hanno svolto i diversi ambiti, nella sede collegiale propria: i consigli di classe Valutazione 18

Consulenza scientifico-didattica LIstituto Pedagogico di Bolzano ha affidato lincarico di consulente scientifico- didattico alla prof. R. Infelise Fronza 19

Formazione iniziale per i docenti dei consigli di classe interessati Formazione in itinere Identificazione di un referente per ogni ordine di scuola La formazione è a carico del PPA Sovrintendenza Scolastica di Bolzano: referente R. Infelise Fronza Formazione docenti 20

Incontri periodici di informazione e formazione, a cura delle singole Istituzioni, della Sovrintendenza scolastica e del gruppo incaricato del monitoraggio Formazione genitori 21

Risorse interne agli Istituti Collaborazione tra le intendenze Risorse nell'ambito provinciale (Istituti Pedagogici) Università di Bolzano Convenzioni con Enti europei Incarichi a professionisti Risorse 22

Ad ogni grado di scuola corrisponde una diversa proposta di modalità organizzativa. Modalità organizzativa 23

Da 36 a max 39 ore di lezione Orario delle lezioni 24

Finanziamento provinciale Contributi di Enti (Fondo sociale Europeo,etc.) Finanziamento 25

Su libera scelta delle famiglie Modalità di iscrizione 26

La sperimentazione è attivata per ogni ordine di scuola per l'intero percorso, e valutata a fine ciclo. (5 anni elementari; tre anni scuola media; cinque anni scuole superiori) Durata del progetto 27

Il progetto è avviato dall'anno scolastico 2003/2004. Tempi 28

Modello organizzativo 29

Il modello organizzativo proposto è progettato per ogni grado di scuola. E' un modello flessibile, a struttura aperta ed ogni Istituzione potrà modificarlo, rendendolo più adatto al proprio contesto, all'analisi del fabbisogno, delle risorse interne, delle professionalità riconosciute. Modello organizzativo 30

Imprescindibile resta il rispetto della quota oraria globale e del rispetto della progressione nei diversi ordini di scuola: utilizzo del 15% delle ore annuali, destinate alla realizzazione del progetto e rispetto delle percentuali indicate di seguito. Modello organizzativo 31

Si tratta infatti, di un progetto che rispetta uno standard medio per l'efficacia dell'insegnamento veicolare delle lingue. L'omogeneità oraria tra i livelli di scuola, intende garantire la possibilità di una programmazione curricolare, che tiene presente leventuale mobilità degli alunni. Modello organizzativo 32

Valorizzazione del bilinguismo precoce nella scuola dell'infanzia Potenziamento generale delle ore di insegnamento veicolare in seconda lingua Potenziamento progressivo delle ore di inglese ed in inglese dalla scuola elem. alla media e stabilizzazione in n. 6 ore alla superiore. Criteri generali del modello organizzativo: 33

Scelta nei contenuti e negli ambiti da veicolare in tedesco ed inglese o: all'interno di progetti interdisciplinari sviluppati in diversi ambiti in ambiti disciplinari forti Possibilità di ulteriori offerte opzionali, coerenti con i POF degli Istituti, che valorizzino l'aspetto linguistico ed interculturale Criteri generali del modello organizzativo: 34

Scuola elementare Modello flessibile: Progettazione modulare annuale 35

Scuola media Modello flessibile: Progettazione modulare annuale 36

Scuola superiore Gli ambiti disciplinari indicati sono in sintonia con l'indirizzo dell'Istituto Privilegiano il raccordo Scuola superiore ed Università, perché tengono presente le lingue d'insegnamento scelto per quegli ambiti disciplinari, dal piano di studio della Libera Università di Bolzano. 37