IL TRATTAMENTO DEL TESTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino INFORMATICA MUSICALE
Advertisements

Modulo 4 – Seconda Parte Foglio Elettronico
Introduzione al DTD Mario Arrigoni Neri.
Introduzione ad XML Mario Arrigoni Neri.
Lezione 1 Primi passi in HtML SCRIVERE TESTI di Sergio Capone
Analisi e progettazione
HYPER TEXT MARK-UP LANGUAGE
HTML Hyper Text Mark-Up Language. HTML Hyper Text Mark-Up Language Linguaggio di marcatura per ipertesti E un linguaggio di formattazione usato per descrivere.
HTML Hyper Text Mark-Up Language. HTML Hyper Text Mark-Up Language Linguaggio di marcatura per ipertesti E un linguaggio di formattazione usato per descrivere.
1 Introduzione ad XML. 2 Problemi con SGML Complesso da comprendere ed utilizzare Non è pensato per la rete: mancano link ipertestuali e specifiche grafiche.
HTML LE PAGINE WEB COME SI SA, INTERNET E UN SISTEMA MONDIALE DI RETI DI COMPUTER CHE PERMETTE DI UTILIZZARE UN SISTEMA DI CONNESSIONE TRA COMPUTER.
Istituto Professionale ZENALE – Treviglio (BG)
Una Introduzione alle Basi di Dati
CONOSCIAMO IL WINDOWS '95.
Definizione di combinazione
Numerico-Vespignani, Informatica per le scienze umanistiche, Il Mulino, La rappresentazione dellinformazione testuale e i linguaggi di codifica.
Anno Accademico Corso di Informatica Informatica per Scienze Biologiche e Biotecnologie Anno Accademico
Microsoft Word (oppure, OpenOffice Writer)‏
Videoscrittura - 3. Informatica 1 SCICOM- a.a. 2010/11 2 Stili Insieme di comandi per la resa tipografica – esempio: Times New Roman 14pt, grassetto,
1 HTML - I Frame Laboratorio di Applicazioni Informatiche II mod. A.
Introduzione allinformatica. Cosè linformatica ? Scienza della rappresentazione e dellelaborazione dellinformazione ovvero Studio degli algoritmi che.
Gestione e Marketing delle imprese editoriali Prof
L’IMPOSTAZIONE TECNICA DEL LIBRO
Sistema Didot 1 punto tipografico (pt) = 0,376 mm
EDITORIA TRADIZIONALE
IL TRATTAMENTO DEL TESTO
L’IMPOSTAZIONE TECNICA DEL LIBRO
Informatica di Base – A.A
Laboratorio di Informatica
10 aprile 2003 Modulo di Comunicazione Mirko Tavosanis
Linguaggi di markup1 LINGUAGGI DI MARKUP. Linguaggi di markup2 Documenti su Internet Internet permette (tra laltro) di accedere a documenti remoti In.
M&R Corrispondenze e codici Il Codice Braille Unità di URBINO
Labortaorio informatica 2003 Prof. Giovanni Raho 1 INFORMATICA Termini e concetti principali.
1 IsaPress. 2 Obiettivo Realizzare uno strumento di facile uso per estrarre il contenuto da documenti binari di vario tipo in un formato utile per l'impaginazione.
1 IsaPress. 2 Obiettivo Realizzare uno strumento di facile uso per estrarre il contenuto da documenti binari di vario tipo in un formato utile per l'impaginazione.
Il triangolo di Tartaglia
COMPUTER GRAPHIC. La computer graphic si occupa della creazione o manipolazione di immagini digitali. Le immagini digitali possono essere di due tipi:
Videoscrittura - 3 Informatica 1 (SAM) - a.a. 2010/11.
Riili Loreto Kezire Cherif
CORSO AVANZATO INFORMATICA
Microsoft Word (oppure, OpenOffice Writer)‏
ESERCITAZIONI PRATICHE OPERATORE GRAFICO
QUIZ – PATENTE EUROPEA – ESAME WORD
EXCEL E FTP.
Introduzione alla programmazione web
AA 2009/10 Informatica Introduzione 1 Informatica e Laboratorio di Informatica Il word processor cumenti/biotecnologie.htm.
Installazione Come tecnico, si potrebbe aver necessità di effettuare una installazione pulita di un sistema operativo. L'esecuzione di una installazione.
File e Funzioni Si possono distinguere tre tipi di file che vengono utilizzati in MATLAB: M-file: hanno estensione .m e in essi vengono memorizzati i.
Storia ed evoluzione del Giornalismo- Dalla carta stampata al Web
Lezione 3 Struttura lessicale del linguaggio
A.P. cat. B - 1 Per chi vuole: Libro di testo D.P. Curtis, K. Foley, K. Sen, C. Morin Informatica di base 2° edizione Mc Graw-Hill Companies.
Microsoft Word Interfaccia grafica
Programma delle lezioni LABORATORIO B  Lezione 01: 27/02martedi  Lezione 02: 06/03martedi  Lezione 03: 13/03martedi  Lezione 04:
Internet e HTML Diffusione di informazioni mediante la rete Internet.
Tag FRAMESET. I frame sono un particolare tipo di struttura HTML, che consente di suddividere la finestra del browser in diversi riquadri distinti. Un'insieme.
HTML e CSS C. Gena, C. Picardi, J. Sproston HTML e CSS.
S TRUMENTI DIGITALI PER LA COMUNICAZIONE - V IDEOSCRITTURA M ICROSOFT W ORD ( OPPURE, O PEN O FFICE W RITER )‏ Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.
Fondamenti di Markup Languages: Richiami di HTML © 2005 Stefano Clemente Stefano Clemente
Servizi Internet Claudia Raibulet
ELABORAZIONE TESTI MICROSOFT WORD EM 09.
DISTINTA ONLINE PROCEDURA DI COMPILAZIONE
Le basi di dati.
1 Il settore della grafica, della stampa e della comunicazione multimediale ha subito, negli ultimi tempi, una forte accelerazione verso l’innovazione.
SCUOLA FESTA DELLA MATEMATICA. 14 marzo : per i matematici è un giorno importante. Nel 2009 il presidente degli Stati Uniti Obama ha dichiarato il 14.
Introduzione a Word Idoneità Informatica. Introduzione Un word processor è un programma per la composizione, la gestione e l’impaginazione dei testi Il.
Ancora sulle equazioni di secondo grado….. Equazione di secondo grado completa Relazione tra le soluzioni di un'equazione di secondo grado.
Corso per la classe di concorso A033 Utilizzazione dei computer posti in rete per la didattica.
Parsing ricorsivo discendente Il parsing ricorsivo discendente (recursive descent parsing) è un metodo di tipo top-down che può essere facilmente codificato.
1 Informatica di Base Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di laurea in Relazioni Pubbliche.
Lezione 4 – Linguaggi ed Interazione. Linguaggi La comunicazione è essenziale tra gli esseri umani Se vogliamo chiedere informazioni stradali ad un passante.
Transcript della presentazione:

IL TRATTAMENTO DEL TESTO DAL PIOMBO ALLA FOTOCOMPOSIZIONE AI SISTEMI EDITORIALI

LA COMPOSIZIONE DEL TESTO “(Il compositore)… deve aver fatto qualche studio, deve ben conoscere la propria lingua, possedere i primi elementi della lingua latina, e sapere almeno leggere il greco. Il Compositore infatti, nella classe degli operai, è l’essere più dotto, più poetico, più suscettibile di alti intendimenti.” (Giulio Pozzoli, Manuale di Tipografia,1882)

LA COMPOSIZIONE A MANO Per oltre quattro secoli la composizione a caratteri mobili avvenne secondo le stesse modalità: il compositore, in piedi davanti alla cassa dei caratteri, metteva in sequenza manualmente i singoli caratteri che componevano le parole e le separazioni tra le stesse. Durante tutto questo periodo il progresso consistette quasi unicamente nel miglioramento qualitativo delle leghe e artistico dei caratteri senza toccare il processo produttivo. Quando, all’inizio dell’800, il processo di stampa viene fortemente velocizzato dalle macchine piano-cilindriche azionate a vapore, la composizione diviene il collo di bottiglia della produzione, ovvero la fase che rallenta l’intero processo produttivo.

LA LINOTYPE 1 Nel 1886 viene installata al New York Tribune la prima linotype (line of type), la rivoluzionaria macchina per comporre che Ottmar Mergenthaler aveva messo a punto un anno prima. La linotype è costituita da tre sezioni: La prima “il magazzino” custodisce tutte le matrici che durante la composizione vengono “chiamate” attraverso la tastiera e allineate sul compositoio. La seconda è la caldaia contenente piombo fuso che viene pressato contro le matrici per ottenere le linee di caratteri. La terza è costituita dai meccanismi che riportano le matrici al “magazzino” dopo l’uso.

LA LINOTYPE 2 Le correzioni vengono apportate sostituendo le righe che contengono gli errori. La velocità di composizione passa da 1000 caratteri/ora a 8.000/ 10.000 caratteri/ora.

LA MONOTYPE L’invenzione della monotype (Tolbert Lanson, 1887) ottimizza i tempi e i costi di correzione e migliora la qualità dei caratteri attraverso la fusione di un carattere per volta. La monotype resta tuttavia meno veloce della linotype e per questa ragione verrà utitlizzata prevalentemente per la produzione di qualità più elevata.

LA FOTOCOMPOSIZIONE 1 Alla fine degli anni ’60 la sempre maggiore velocità delle macchine da stampa spinge la ricerca di nuove e più veloci modalità di composizione. L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere pellicole del testo (veline), necessarie all’incisione delle matrici di stampa, di qualità migliore e realizzate in tempi ridotti. Anche grazie agli sviluppi dell’elettronica si riesce così a eliminare il piombo e a riportare i caratteri su una pellicola fotosensibile attraverso un procedimento fotografico.

LA FOTOCOMPOSIZIONE 2 Vengono così messi a punto tre successive generazioni di sistemi di fotocomposizione: La fotocomposizione ottico-meccanica: la matrice è costituita da un supporto recante le incisioni delle lettere in negativo. La luce attraversa questa incisione e impressiona la pellicola fotosensibile (1948). La fotocomposizione CRT o a tubo a raggi catodici: in questo caso non esiste una matrice, ma è il fascio di luce generato dal tubo catodico a prendere la forma del carattere voluto e a sensibilizzare la pellicola (1967). La fotocomposizione a raggio laser: la logica è la stessa del CRT ma questa volta la luce è quella del raggio laser (1976).

LA FOTOCOMPOSIZIONE 3 Tutte le operazioni vengono memorizzate così che il testo possa essere riutilizzato e le correzioni possano essere fatte richiamando a video la parola errata. Con l’avvento della fotocomposizione scompare il piombo dal processo di stampa. Un cambiamento epocale che vede modificarsi radicalmente l’ambiente di lavoro e la professionalità del compositore. Si affaccia anche un nuovo problema, irrisolto ancora oggi, la definizione di standard di lavorazione e di memorizzazione che consentano di riutilizzare a distanza di tempo o per altri scopi il lavoro già svolto

IL DESK TOP PUBLISHING 1 La vita dei grandi sistemi di fotocomposizione si è rivelato breve. Nel giro di 10 – 15 anni l’informatica ha permesso di semplificare radicalmente il trattamento del testo. Lo sviluppo del DTP si è fondato su tre importanti innovazioni: I computer Apple Macintosh che hanno offerto per la prima volta a “non informatici” la possibilità di lavorare su un personal computer e di vedere a video la pagina così come la si sarebbe ottenuta alla fine del processo produttivo (what you see is what you get). I software di impaginazione – a partire da Aldus Pagemaker – che hanno reso possibile e addirittura facile l’uso del computer per costruire un prodotto editoriale. Le stampanti laser e i relativi software di gestione – a cominciare da PostScript di Adobe – che hanno consentito di stampare ciò che si era prodotto a video.

IL DESK TOP PUBLISHING 2 A questo punto è stato sufficiente collegare i nuovi sistemi DTP con periferiche professionali per ottenere pellicole di qualità uguale a quelle prodotte dai sistemi di fotocomposizione. Questa volta la rivoluzione organizzativa è stata ancora più profonda: il compositore – la figura professionale più intimamente legata con il processo di stampa a caratteri mobili – è sparito. Le sue mansioni sono state inglobate nel lavoro del grafico, del redattore, del giornalista, dell’autore.

DAI CARATTERI ALLE “FONT” La gestione informatizzata del processo di trattamento del testo ha fatto sparire – oltre che i compositori – anche la “fisicità” dei caratteri e il loro stesso nome, sostituito da quello di “font”. Chi compone un testo utilizzando un sistema DTP utilizza in realtà delle descrizioni matematiche delle caratteristiche di un carattere, ovvero una font. Ciascuna font veicola non solo tutte le informazioni necessarie alla riproduzione del singolo carattere, ma anche tutte quelle indispensabili alla sua contestualizzazione (distanza tra lettera e lettera, tra parola e parola) così come progettate e realizzate dal suo produttore. La mancanza di una standardizzazione tra i diversi produttori richiede una grandissima attenzione da parte degli utenti i quali devono sempre ricordarsi di specificare la versione desiderata,magari allegando al file – nel rispetto delle leggi sul copyright – le font prescelte.

L’INDICIZZAZIONE DEI TESTI L’ESIGENZA DI SVILUPPARE LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE IN GRADO DI INDICIZZARE I TESTI COSI’ DA PERMETTERNE LA LORO RIUTILIZZAZIONE DOPO AVERLI MEMORIZZATI FU AVVERTITA PER LA PRIMA VOLTA ALLA FINE DEGLI ANNI ’60. NEL 1967 W. TUNNICLIFFE PROPOSE DI GESTIRE SEPARATAMENTE IL CONTENUTO DEI DOCUMENTI DAL LORO FORMATO GRAZIE A DEI MARCATORI DI PARTI LOGICHE CHIAMATI TAG. NEL 1969 IBM INTRODUCE IL GENERAL MARK UP LANGUAGE (GML). NEL 1986, DOPO SEI ANNI DI RICERCA, VIENE ADOTTATO COME STANDARD INTERNAZIONALE LO STANDARD GENERALIZED MARK UP LANGUAGE (SGML).

IL LINGUAGGIO SGML QUESTO LINGUAGGIO INTRODUCE TRE IMPORTANTI NOVITA’: LA POSSIBILITA’ DI ORGANIZZARE LE PARTI LOGICHE DI UN DOCUMENTO SECONDO UNA STRUTTURA AD ALBERO. LA POSSIBILITA’ DI RICONDURRE CIASCUN DOCUMENTO AD UNA CATEGORIA LE CUI CARATTERISTICHE SONO DESCRITTE UNA VOLTA PER TUTTE (DTD, DOCUMENT TYPE DEFINITION). L’INDIPENDENZA DEI DATI DAL SISTEMA OPERATIVO.

IL LINGUAGGIO HTML LO HYPERTEXT MARK UP LANGUAGE NASCE INDIPENDENTEMENTE DALLO SGML MA NE ADOTTA IN SEGUITO GLI STANDARD. LO HTML CONSENTE DI GESTIRE LO SCAMBIO DI DOCUMENTI VIA INTERNET. IL MODELLO UTILIZZATO (NUMERO DEI TAG) E’ RIDOTTO RISPETTO ALLO SGML PER FAVORIRNE LA DISTRIBUZIONE.

LO STATO DELL’ARTE LA RICERCA DI QUESTI ULTIMI ANNI E’ RIVOLTA VERSO: LINGUAGGI DI INDICIZZAZIONE “MEDIUM NEUTRAL” (XML CONSENTE APPUNTO DI INDICIZZARE CONTENUTI MULTIMEDIALI) MODELLI DI AUTOMATIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DI INDICIZZAZIONE.

SISTEMI DI MISURA Nel 1770 François Didot introduce come unità di misura tipografica il “punto tipografico”, pari a 0,376 mm e la “riga tipografica” pari a 12 punti (4,512 mm.).Questo sistema è stato adottato da quasi tutti i paesi europei.

SISTEMI DI MISURA 2 Nei paesi anglosassoni si usa invece il sistema Pica basato su un punto tipografico di 0,3527 mm e una riga di 4,2324 mm (pari alla sesta parte di un pollice).

NOMENCLATURA 1 CARATTERE: lettera dell’alfabeto ottenuta attraverso la riproduzione a stampa. Gli elementi costitutivi di ciascun carattere sondo detti ASTE. Nella parte terminale delle aste possono esserci elementi decorativi chiamati GRAZIE. A B C D E F G H I L M N O P Q R S T CORPO: indica l’altezza di un carattere e si misura in punti tipografici (es. corpo 8 = carattere alto otto punti tipografici). 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48

NOMENCLATURA 2 GIUSTEZZA: indica la larghezza di una colonna di testo e si misura in millimetri. INTERLINEA: è lo spazio tra una riga e l’altra (misurata in punti tipografici dal piede di una riga al piede di quella successiva). Ad esempio: comporre un testo 8 su 10 (8/10) vuol dire comporlo in corpo 8 utilizzando interlinea 10.

LO SVILUPPO DEL TESTO PER PREVENTIVARE COSTI E TEMPI DI PRODUZIONE OCCORRE INNANZITUTTO CONOSCERE IL NUMERO DI PAGINE DEL LIBRO. PER FAR CIO’ BISOGNA: CONTARE IL NUMERO DI BATTUTE DELL’ORIGINALE (COMPRENDENDO LETTERE, PUNTEGGIATURA, SPAZI TRA LE PAROLE); MOLTIPLICARE IL NUMERO DELLE BATTUTE DI UNA RIGA MEDIA PER IL NUMERO DELLE RIGHE PER CARTELLA E PER IL NUMERO DI CARTELLE. SCEGLIERE IL CORPO, IL CARATTERE, LA GIUSTEZZA (ORIZZONTALE E VERTICALE) IN CUI IL LIBRO DOVRA’ ESSERE COMPOSTO E VERIFICARE IL NUMERO DI BATTUTE CONTENUTE IN UNA PAGINA A QUESTE CONDIZIONI. DIVIDERE ILNUMERO DI BATTUTE TOTALI PER IL NUMERO OTTENUTO.