CLIL Puglia Net Scuole pugliesi in rete

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Transcript della presentazione:

CLIL Puglia Net Scuole pugliesi in rete Annalisa Latela Università degli Studi di Bari Corso di formazione - Bari 22/02/2010

Aspetti-chiave Definizione di CLIL Lezione tradizionale/lezione CLIL Analisi di un percorso CLIL già realizzato Spunti per la riflessione

Che cos’è il CLIL? Disciplina e lingua straniera perseguono i loro obiettivi nello stesso tempo e con le medesime attività.

C = Content & L = Language I = Integrated L = Learning Che cos’è il CLIL? C = Content & L = Language I = Integrated L = Learning

La disciplina, la LS e CLIL LINGUA STRANIERA CLIL DISCIPLINA SCOLASTICA 5 5

Vantaggi rispetto all’insegnamento tradizionale CLIL Maggiore esposizione L2 Learning by doing Attivazione processi cognitivi Maggiore interazione Motivazione intrinseca studenti Rule of forgetting

Insegnamento tradizionale CLIL si basa sull’insegnamento di pronuncia, vocabolario, funzioni e abilità (controlled input and practise); è focalizzato sulla lingua da apprendere e sugli step metodologici da attivare. non rientra in un sillabo rigidamente sequenziale; necessita dell’analisi della dimensione cognitiva del contenuto disciplinare; necessita dell’analisi delle richieste linguistiche per poter fornire un supporto linguistico necessario ad affrontare il contenuto disciplinare; arricchisce l’apprendimento formale.

INSEGNAMENTO TRADIZIONALE … VS.

LINGUA CONTENUTO CLIL … INSEGNAMENTO CLIL

Esempio di percorso CLIL nella scuola primaria “The water cycle”

Fusione di apprendimento di lingua e di materia Riassumendo… CLIL implica: la costruzione della competenza linguistica e comunicativa; lo sviluppo e l’acquisizione di conoscenze ed abilità disciplinari. Fusione di apprendimento di lingua e di materia

PUNTI DI FORZA Motivazione Autenticità contesto di apprendimento Miglioramento dell’apprendimento Maggiore competenza linguistica Rafforzamento conoscenze disciplinari Sviluppo abilità trasversali e cognitive, ragionamento autonomo e capacità argomentative

PUNTI DI DEBOLEZZA Difficoltà nella progettazione Questione orario Problema della docenza (chi?, che cosa?) Problema della valutazione (chi?, che cosa?, come?) Competenza linguistica del docente Reperimento materiali

Progettazione di un modulo CLIL 1° fase Riflettere sul proprio curricolo e cercare gli argomenti più adatti: all’età degli alunni; alle loro competenze linguistiche; al periodo dell’anno.

Progettazione di un modulo CLIL 2° fase Individuare : un tema, un contenuto significativo; tempi; obiettivi linguistici e disciplinari; pre-requisiti disciplinari e linguistici/competenze trasversali; strategie comunicative che l’insegnante dovrà utilizzare; strategie per la motivazione; sequenze di lavoro che costituiscano un insieme equilibrato; risorse e materiali.

Progettazione di un modulo CLIL 3° fase Definire modalità di verifica, valutazione e autovalutazione.

Principi metodologici generali Ridurre al massimo l’insegnamento frontale Favorire forme d’apprendimento dialogiche Garantire più interazione tra alunni (lavori in coppia e di gruppo, progetti, presentazioni, ecc.) Garantire più negoziazione dei significati (alunno-alunno; insegnante-alunno)

Supporto visivo (immagini, grafici, schemi, oggetti) Inserire al momento opportuno fasi di riflessione e esercizio linguistico all’interno del contesto disciplinare Valorizzare le preconoscenze dei discenti e sommarle tra loro (addizione delle competenze) Variare le pratiche didattiche (tipologia esercizi)

La parola ai corsisti… Questionario