Olocausto IL GIORNO DELLA MEMORIA I CAMPI DI CONCENTRAMENTO POESIA: Se questo è un uomo L’OLOCAUSTO IN ITALIA A cura di Serena Godani 3ª C
Il giorno della memoria Ricordare la Shoah ( vocabolo ebraico che significa catastrofe ) . Esso è utilizzato per definire il lungo sterminio degli ebrei avvenuto in Europa tra la metà degli anni 30 al 1945. Venne interrotto dalla Vittoria militare dell’Alleanza degli Stati Antifascisti e dei Movimenti di resistenza . Molti stati hanno istituito un giorno della Memoria , per esempio l’Italia lo ha fissato il 27 Gennaio , giorno in cui fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz . Non era mai accaduto che persone innocenti venissero deportate in un luogo appositamente destinato ad assassinarle con modalità tecnologicamente evolute . Per questo si parla di unicità della Shoah . Se i vincitori fossero stati i nazisti non ci sarebbe rimasto un ebreo sulla faccia della terrra; ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria della loro esistenza , e la memoria di questo passato serve ad aiutarci per ricostruire il futuro . La shoah fu l’evento storico collegato con altri avvenimenti storici; per questo la legge Italiana indica gruppi di persone la cui memoria va mantenuta viva : coloro che hanno combattuto il nazismo al rischio della propria vita . Indice
I CAMPI DI CONCENTRAMENTO I campi di concentramento erano grandi estensioni di terreno, cinte da alte e fitte barriere di filo spinato , attraverso il quale passava la corrente elettrica , per fulminare chiunque tentasse di fuggire . Su torri di vedetta stavano le sentinelle a controllare la vita dei prigionieri , che conducevano una vita spaventosa . Essi erano costretti a lavori durissimi e con pochissime ore di riposo : erano malnutriti e morivano per gli stenti , tutti coloro che erano troppo deboli per lavorare , venivano soppressi nelle camere a gas e i loro cadaveri bruciati nei forni crematori . I campi di concentramento più grandi sono stati: Treblinka e Auschwitz . Furono assassinate più di 6 milioni di persone , ed alcuni dei sopravvissuti ritornati alle loro case , scrissero dei libri , mentre altri si sentivano colpevoli o si vergognavano di quell’ accaduto . E nei superstiti restava il desiderio di sopravvivere e a poco a poco se ne andava anche l’affetto delle persone care . Indice
Treblinka E’ un piccolo villaggio posto lungo l'asse ferroviario Varsavia-Bialystok e situato a circa 50 km a nord-est di Varsavia. Nel 1941 i tedeschi vi crearono un campo di lavoro per polacchi ed ebrei destinati a costruire fossati anticarro e ad estrarre materiali da costruzione. Nel 1942 venne edificato il campo di sterminio che, insieme a Belzec e Sobibor, era destinato a far parte della cosiddetta Aktion Reinhard, l'operazione di eliminazione di due milioni di ebrei concentrati nel Governatorato Generale.
Auschwitz Il lavoro ci rende liberi Campo di sterminio costruito durante l'occupazione tedesco-nazista della Polonia nei pressi della cittadina polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) che si trova a circa 60 chilometri ad ovest di Cracovia. Il complesso svolse un ruolo fondamentale nei progetti di "soluzione finale della questione ebraica" - eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio del popolo ebraico (anche se nel campo trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) - divenendo rapidamente il più grande ed efficiente centro di sterminio. Oggi quel che resta di quel luogo è patrimonio dell'umanità.
Se questo è un uomo Primo Levi Indice Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, vivete sicuri Voi che trovate tornando a casa Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana di inverno. Meditare che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Cercandovi alzandovi, Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfascia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. Primo Levi Indice
VITTIME DELLA SHOAH IN ITALIA L’olocausto in Italia L’olocausto in Italia causò la morte di almeno 8529 persone. Le vittime riconosciute furono 7529 in Toscana tra il Settembre 1943 e il Febbraio 1945 furono deportati 624 ebrei , suddivisi in : Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Pisa Pistoia Siena 28 302 43 33 108 16 77 17 VITTIME DELLA SHOAH IN ITALIA Arrestati e deportati 6806* Arrestati e morti in Italia 322 Arrestati e scampati in Italia 451 Totale 7579 Di questi 6806 deportati Morti 5969 Sopravvissuti 837 Indice