La contenzione fisica Soggettività e diritti del cittadino utente della salute mentale, qualità delle cure nei servizi territoriali e in SPDC Livorno 16.12.05 Paolo Serra
1856. John Conolly (1794–1866), English physician, director of Asylum for the Insane at Hanwell. In: The treatment of the insane without mechanical restraints. “It is now sixteen years since the use of all mechanical restraint [of mental patients] – strait-waistcoat, muff, leg-lock, handcuff, coercion- chair or other – was abolished. Wherever the attempt has been resolutely made it has succeeded. […] no fallacy can be greater than that of imagining what is called a moderate use of restraint to be consistent with a general plan of treatment in all other respects complete, and unobjectionable,and humane. [Its] abolition must be absolute, or it cannot be efficient.” Livorno 16.12.05 Paolo Serra
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA art. 32, comma 2: “I trattamenti sanitari prestati in via coercitiva non devono violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali” Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Lo “stato di necessità” art. 54 C.P. : “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo” Livorno 16.12.05 Paolo Serra
I requisiti dello stato di necessità Attualità (e non previsione) del pericolo (rilevante possibilità del verificarsi dell’evento [danno grave]). Altrimenti evitabilità del pericolo. Equivalenza o prevalenza del bene salvato rispetto a quello sacrificato. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
L'art. 4.10 del codice deontologico degli infermieri, rinnovato nel maggio 1999 “L’infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica e farmacologia sia evento straordinario e motivato, e non metodica abituale di accudimento. Considera la contenzione una scelta condivisibile quando vi si configuri l’interesse della persona e inaccettabile quando sia una implicita risposta alle necessità istituzionali”. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Le carenze organizzative Qualora la contenzione fosse ingiustificata perché sostenuta per sopperire a carenze organizzative o, ancora, per convenienza del personale sanitario, si possono configurare i reati di sequestro di persona (art. 605 C.P.), violenza privata (art. 610 C.P.) e maltrattamenti (art. 572 C.P.). Livorno 16.12.05 Paolo Serra
La raccomandazione del Comitato Nazionale per la Bioetica (24 XI 2000) …-prevenire, attraverso strutture e interventi adeguati, il rischio che i Servizi psichiatrici di diagnosi e cura reiterino la prassi manicomiale con la conseguenza di favorire la cronicizzazione e non il recupero della malattia. Più in particolare, la contenzione meccanica deve essere superata in quanto lesiva della dignità del paziente... Livorno 16.12.05 Paolo Serra
W.H.O. “Investing in MENTAL HEALTH” …restraint is often used when staff levels or training are inadequate, and sometimes as a form of punishment or threat of punishment… Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Lettera inviata dall' U. R. A. Sa. M Lettera inviata dall' U.R.A.Sa.M. alla Regione Lombardia in merito all'utilizzo della pratica della contenzione nei Servizi Psichiatrici della Lombardia La contenzione umilia chi la subisce, ma anche chi la fa. L’uso della contenzione trova risposta diversa a seconda dei Contesti istituzionali e degli Operatori: legare le persone e tenerle in isolamento, per ore e giorni, è una scelta che dipende dalle culture professionali locali, dalle caratteristiche personologiche dei Medici e degli Infermieri, dalle relazioni interpersonali e di potere all’interno delle squadre che si avvicendano nei turni di servizio, dai rapporti fra Medici e non-medici negli staff. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
1856. John Conolly (1794–1866), English physician, director of Asylum for the Insane at Hanwell. In: The treatment of the insane without mechanical restraints. “It is now sixteen years since the use of all mechanical restraint [of mental patients] – strait-waistcoat, muff, leg-lock, handcuff, coercion- chair or other – was abolished. Wherever the attempt has been resolutely made it has succeeded. […] no fallacy can be greater than that of imagining what is called a moderate use of restraint to be consistent with a general plan of treatment in all other respects complete, and unobjectionable,and humane. [Its] abolition must be absolute, or it cannot be efficient.” Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Abolizione assoluta (J. Conolly) Abolizione della contenzione. Abolizione delle linee guida sull’uso della contenzione. L’esistenza delle linee guida ufficializza e omologa la contenzione stessa. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Percentuale di strutture che hanno esercitato contenzioni nell’ultimo anno Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Numero mediano di contenzioni nell’ultimo anno Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Contenimento vs. contenzione (1) Possibile la trasformazione reciproca tra l’uno e l’altra. Verso il paziente: fermezza (contenimento) o aggressività (contenzione). Limitare l’azione del paziente trattenendolo con il proprio corpo è dialettico: si comunica, si media, ci si accorda. Se non si riesce a raggiungere una mediazione accettabile, rimane comunque aperta la comunicazione. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
Contenimento vs. contenzione (2) Limitare l’azione del paziente trattenendolo con mezzi “non umani” (nel senso fisico del termine) significa la fine di una dialettica: non c’è più contrattazione, confronto di bisogni. Rimane solo il ricatto del più forte verso il più debole: “Rimani così (legato) finché non aderisci ai miei bisogni, quindi alla mia realtà” (fallimento terapeutico e relazionale). Livorno 16.12.05 Paolo Serra
La “cultura” del servizio che non contiene Rispetto della soggettività e della contrattualità dell’utente. Centralità della relazione. Condivisione dei valori da parte di tutti gli operatori. Coesione del gruppo degli operatori (medici-medici, medici-infermieri, infermieri-infermieri) Livorno 16.12.05 Paolo Serra
I “prerequisiti” per non contenere (R. Piccione) Bacino d’utenza limitato (max = 200.000 ab.). Spazi fisici adeguati. Personale sufficiente. Integrazione con il territorio (progetto terapeutico condiviso). Integrazione con l’ospedale (accettazione e trasferimenti impropri). Livorno 16.12.05 Paolo Serra
La contenzione chimica L’uso del farmaco può diventare improprio con estrema facilità, a volte bastano pochi milligrammi in più. Gli psicofarmaci vanno sempre usati all’interno di un progetto terapeutico. Il progetto terapeutico può avere durata nel tempo estremamente variabile. Anche una temporanea sedazione può avere spazio dentro un progetto, una contenzione no. Livorno 16.12.05 Paolo Serra
“Non è una novità individuare e rifiutare la sopraffazione dell’uomo sull’uomo; non è una novità cercarne le cause, rifiutando di coprirle sotto il pregiudizio. Ma finché la sopraffazione e la violenza sono ancora Leitmotiv della nostra realtà, forse non si può che usare parole ovvie, per non mascherare sotto la costruzione di teorie apparentemente nuove il desiderio ultimo di lasciare le cose come stanno” Franco Basaglia Livorno 16.12.05 Paolo Serra