La Nomenclatura Chimica

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Transcript della presentazione:

La Nomenclatura Chimica

La tavola periodica degli elementi è lo schema con il quale vengono ordinati gli atomi sulla base del loro numero atomico Z. La tavola periodica si articola in gruppi e periodi: - Ogni gruppo (colonna della tabella) comprende gli elementi che hanno la stessa configurazione elettronica esterna (modo in cui gli elettroni si dispongono attorno al nucleo). All'interno di ogni gruppo si trovano elementi con caratteristiche chimiche simili. - Ogni periodo (riga delle tabella) inizia con un elemento il cui atomo ha come configurazione elettronica esterna un elettrone di tipo s, o ns dove “n” è il numero quantico principale, e procedendo verso gli atomi successivi del periodo.

La Nomenclatura La nomenclatura chimica è l'insieme dei criteri da seguire in chimica per definire, tramite dei nomi composti da parole i composti chimici. L'obiettivo principale dei sistemi di nomenclatura chimica è quello di definire un composto in modo univoco e di rappresentarne in modo quanto più chiaro e sintetico la struttura e le caratteristiche chimiche, di modo che queste si possano dedurre dallo stesso nome. Le regole per la nomenclatura tradizionale sono le seguenti: Riguardo gli Ossidi,quando il metallo ha due valenze si aggiunge la desinenza "ico" se la valenza é maggiore, ed "oso" se é minore. Per gli Acidi se il non metallo ha una sola valenza la desinenza cade in "ico" mentre, se il non metallo ha più di una valenza, la desinenza che si usa é "oso" quando la valenza è minore e "ico" quando é maggiore; Riguardo i Sali, se essi sono binari si aggiunge la desinenza "uro" al nome del non metallo e quelle "oso" ed "ico" al nome del metallo; quando invece i sali sono ternari la desinenza va in "ito" se l‘ossiacido termina in "oso" mentre va in "ato" se il nome termina in "ico".

Gli Ossidi Un Ossido è un composto chimico binario che si ottiene facendo reagire l‘ossigeno con un altro elemento chimico. Un esempio è la ruggine che è un ossido di ferro (ossido ferrico),oppure la bauxite che è un ossido di alluminio. Inoltre gli ossidi sono estremamente diffusi sulla superficie terrestre. Ci sono due tipi di ossidi: Gli ossidi basici vengono formati dal legame tra un metallo e l'ossigeno e sono chiamati così perché reagendo con l'acqua danno luogo a idrossidi o basi. Essi vengono chiamati con "ossido di..." seguito dal nome del metallo. Gli ossidi acidi si formano dalla reazione tra un elemento non metallo e uno o più atomi di ossigeno. La reazione, come con gli ossidi basici deve avvenire in presenza di ossigeno con un innescatore di fiamma per creare l'ossido, in presenza di idrogeno, con i non metalli del settimo gruppo.

Gli Idrossidi Gli idrossidi sono composti ternari formati da un metallo, ossigeno e idrogeno;essi disciolti nell'acqua rilasciano il gruppo OH- e uno ione metallico positivo.Sono tutti basi più o meno forti e si possono formare tramite la reazione tra l‘acqua e un ossido basico. (Es. di Idrossido)

Gli Idruri La particella ionica nota come idruro è l‘anione dell‘idrogeno, “H−”. Viene anche utilizzato come termine più generico per descrivere alcuni composti dell'idrogeno con altri elementi, in particolare quelli dei gruppi 1–16. (Es. di Idruro di Sodio.)

Idracidi e Ossiacidi Idracidi Ossiacidi Nella nomenclatura tradizionale, tra i composti binari dell'idrogeno compaiono composti chiamati idracidi,che sono acidi composti solamente da uno (o più) non metalli e iidrogeno, e si distinguono dagli ossiacidi che invece contengono anche l‘ossigeno. Sono idracidi i composti di un alogeno e un atomo di idrogeno oltre all‘ acido solforico e l’acido cianidrico. Ossiacidi Gli ossiacidi, conoscuti anche come ossoacidi o acidi ossigenati, sono composti ternari formati da idrogeno, non metallo e ossigeno (è importante scrivere la formula in quest'ordine). Sono acidi e derivano dalla reazione formale di un‘anidride con l‘acqua.Un esempio di ossiacido, in nomenclatura tradizionale, è l’acido carbonico.

Gli Acidi In chimica, le definizioni di acido e base hanno subito diverse modifiche nel tempo,qui vengono elencate le definizioni più diffuse, in ordine cronologico: Teoria di Arrhenius: un acido è una sostanza che dissociandosi in acqua produce ioni H+. Una base , invece, è una sostanza che dissociandosi in acqua produce ioni OH-. Teoria di Lewis: un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da un'altra specie chimica (detta base). Secondo Lewis sono quindi acidi anche composti come il clorulo di ammonio, che presentano nella loro struttura un orbitale vuoto capace di alloggiare un doppietto elettronico proveniente da una molecola donatrice, la base e legarsi quindi ad essa tramite un legame dativo.

I Sali si distinguono in: In chimica, un sale è un composto (diverso da un ossido o un idruro) costituito da cationi e anioni (ioni di carica rispettivamente positiva e negativa). I Sali si distinguono in: Sali acidi. Nelle reazioni di preparazione dei sali con acidi con più di un atomo di idrogeno può accadere che al radicale acido rimangano uno o più atomi di idrogeno, quindi legandosi al metallo si ottiene un sale acido. Es. 2H2SO4 + 2Na → 2NaHSO4 + H2 (solfato acido di sodio o bisolfato di sodio) Sali basici. Nelle reazioni di preparazione dei sali partendo dagli idrossidi con più di un gruppo idrossido in determinate condizioni può accadere che dall'idrossido non si stacchino tutti i suddetti gruppi ed uno (o più d'uno) rimanga legato al sale. Si ha così un sale basico. Es. Ca(OH)2 + HCl → Ca(OH)Cl + H2O (cloruro basico di calcio o idrossicloruro di calcio) I Sali (Es. di Sali) (Es. di Sale “il Gesso”.)

Fine Presentazione sulla Nomenclatura, a cura di Memoli Vito.