I costi degli insuccessi scolastici Prof. Marco Musella Dipartimento Scienze Politiche Università Federico II - NAPOLI
Premesse 1. Applicare una contabilità economico-aziendale agli insuccessi scolastici è culturalmente pericoloso: educazione e formazione non rispondono esclusivamente ad una logica di mercato e, quando ne diventano vittime, il rischio è realizzare succedanei scadenti.
La crisi silenziosa “Ci troviamo nel bel mezzo di una crisi di proporzioni inedite e di portata globale. Non mi riferisco alla crisi economica mondiale che è iniziata nel 2008. ... Mi riferisco invece a una crisi che passa inosservata, che lavora in silenzio, come un cancro; una crisi destinata ad essere, in prospettiva, ben più dannosa per il futuro della democrazia: la crisi dell'istruzione." Attratti dal profitto, la tesi della Nussbaum, mettiamo da parte i saperi che sono indispensabili a mantenere viva la democrazia.
Premessa 2 L’esercizio di calcolare i costi dell’insuccesso scolastico è, perciò, da eseguirsi con cautela e con una consapevolezza piena dei suoi limiti non solo tecnici (un calcolo preciso è impossibile), ma anche culturali (lo sviluppo umano di persone e paesi richiede un armonica crescita della capacità di far interagire ricerca dell’utile, obbedienza al Principe e senso di appartenenza alla comunità – utile, comando e reciprocità). E l’education ha una funzione insostituibile in questo ambito: il suo ruolo non può essere limitato alla trasmissione delle conoscenze utili a produrre beni e servizi vendibili sul mercato.
Premessa 3 Due questioni più tecniche. I costi possono essere intesi in vario modo. Qui dobbiamo ragionare su: 1) spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni per “riparare” ai danni prodotti dagli insuccessi scolastici + II) “costi opportunità”: le perdite di guadagno conseguenti all’insuccesso scolastico. Gli “sprechi” dovuti a insuccessi. (omettiamo di considerare gli “sprechi”: es. sottoutilizzazione insegnanti) La dimensione individuale si intreccia con quella collettiva. A ben vedere potremmo calcolare i costi dell’insuccesso scolastico per un singolo agente, come per una collettività. In parte si sovrappongono, in parte no. Io dirò qualcosa soprattutto sui costi collettivi dell’insuccesso.
Premessa 4 Non darò numeri, ma solo piste per sviluppare calcoli che richiedono, poi, un duro lavoro di raccolta ed elaborazione dati. Sarò un po’ superficiale nell’affrontare i singoli punti, ma mi preme provare a offrire un quadro complessivo
I costi della “riparazione” reinserimento scolastico successivo di chi accumula ritardi, bocciature, etc. contenimento sociale di chi dopo aver evaso l’obbligo scolastico ha problemi di inserimento nella società. (vedi prossime slide) i costi dell’infelicità, del malessere o del disagio che sperimentano in misura maggiore coloro che hanno avuto insuccessi scolastici. Quantificazione particolarmente difficile al confine tra costi economici e sociali.
Difficoltà nel mercato del lavoro Costi connessi alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro (gli studi sullo scarring effect ci dicono che l’insuccesso scolastico è una “cicatrice” che complica enormemente l’ingresso – o il reinserimento – nel mondo del lavoro). I sussidi, i costi dell’intermediazione Costi connessi alla difficoltà di attraversare le crisi, alla maggiore difficoltà a seguire i percorsi di aggiornamento, apprendimento permanente che ormai caratterizzano il mercato del lavoro e che richiedono alfabetizzazione avanzate e una capacità di apprendimento che si acquisisce nei banchi. (la letteratura sulle competenze trasversali)
Costi connessi a fenomeni di devianza Costi connessi ai problemi di devianza e quindi al sistema giudiziario, penitenziario, etc. La letteratura ha evidenziato connessioni forti tra insuccesso scolastico e probabilità di devianza. E il contenimento della devianza ha anche un costo. Si pensi che il costo giornaliero per detenuto (media 2001-2010) è di 138,7 euro. Costo sistema penitenziario 2.770.841.742 nel 2010; dal 2001 al 2010 le carceri sono costate allo stato italiano circa 29 miliardi di euro
Costi connessi al sistema sanitario Il livello di istruzione e di education, ci dicono molti studi, è correlato in modo positivo con la capacità di prendersi cura della propria salute, riducendo così i costi che il sistema sanitario sopporta per la morbilità delle persone.
I costi opportunità dell’insucceso (I mancati gudagni). (1) L’insucceso scolastico riduce il tasso di crescita della produttività del lavoro e abbassa la competitività del sistema economico. Ciò riduce esportazioni e crescita economica. (Il ruolo delle esportazioni nelle dinamiche di sviluppo della produzione e del reddito) Riduzione del gettito fiscale a causa dei minori redditi da lavoro
I costi opportunità dell’insucceso (I mancati gudagni). (2) I costi connessi alla mancata partecipazione (o più difficile partecipazione) alla vita sociale e politica di chi manca di alcuni strumenti di comprensione della complessità della realtà. Anche questo riduce, nel lungo periodo, lo sviluppo ed ha un impatto negativo sull’uguaglianza e sulla coesione sociale.