Istituto Comprensivo S Istituto Comprensivo S.Lapi, Apecchio Unità di Apprendimento 1 IL MONDO DEL LAVORO Classe III A
GEOGRAFIA - La popolazione mondiale (le emigrazioni); - i sistemi agricoli (a.di sussistenza e commerciale; nelle aree intertropicali; nelle aree monsoniche; nelle aree temperate) - i sistemi industriali - l'industria nei paesi sviluppati e nel resto del mondo ITALIANO - brani letterari (Verga, Pirandello, Deledda); - relazione; - attività di orientamento STORIA - i problemi sociali ed economici dell'Italia unita; - seconda rivoluzione industriale; - emigrazioni del XIX sec; - la socieà di massa; - la società postindustriale - l'Italia degli anni '70 e il Novecento SCIENZE - lavoro ed energia TECNICA - Curriculum Vitae IL MONDO DEL LAVORO LINGUE STRANIERE - Les jeunes et le travail (FR) - part-time job in England and in U.S.A (ING) EDUCAZIONE MUSICALE - Verismo (Mascagni, Cavalleria Rusticana) EDUCAZIONE CIVICA - i primi documenti sui "diritti dell'uomo" elaborati in Inghilterra, Francia, Stati Uniti (dalla fine del 1600 alla fine del 1700); - il "lavoro" nella Costituzione italiana (breve storia della genesi della Costituzione; analisi e commento degli articoli attinenti al tema trattato SCIENZE MOTORIE - il lavoro muscolare ARTE E IMMAGINE - il lavoro dell'architetto
Abbiamo scelto di aprire il nostro lavoro con un argomento di storia: i problemi sociali ed economici dell’Italia unita. 17 marzo 1861 anno dell’unificazione dello stato italiano che avvenne sotto la guida del Piemonte di Cavour Caratteristiche Nord Italia Sud Italia Piuttosto ricco e aperto alla modernità Povero e arretrato Economicamente più avanzato Agricoltura arretrata e basata sul latifondo Poca agricoltura ma praticata con macchinari moderni Industria pressoché assente Reti ferroviarie e vie di comunicazione efficienti Numerosi problemi sociali Industria in via di sviluppo Servizio militare obbligatorio Aumento delle tasse (specialmente dopo l’unificazione) Brigantaggio
CAMILLO BENSO di CAVOUR Camillo Benso, conte di Cavour, fu proclamato nel 1852 primo ministro piemontese da Vittorio Emanuele II. Da Cavour dipesero tutti gli investimenti ferroviari che dettero al Piemonte la più grande rete di trasporti. Inoltre, egli avvicinò il sistema piemontese a quello inglese.
Parlando del Sud dell’Italia ci dobbiamo collegare, di conseguenza, con la letteratura italiana e in particolare con la novella “La Roba”di Giovanni Verga. LA ROBA Giovanni Verga «Il viandante che andava lungo il Biviere di Lentini, steso là come un pezzo di mare morto, e le stoppie riarse dalla Piana di Catania, e gli aranci sempre verdi di Francofonte, e i sugheri grigi di Resecone, e i pascoli deserti di Passaneto e di Passanitello, se domandava, per ingannare la noia della lunga strada polverosa, sotto il cielo fosco dal caldo, nell’ora in cui i campanelli della lettiga suonano tristemente nell’immensa campagna e i muli lasciano ciondolare e il capo e la coda, e il lettighiere canta la sua canzone malinconica per non lasciarsi vincere dal sonno della malaria: - Qui di chi è? - sentiva rispondersi: - Di Mazzarò -» Da queste poche righe, tratte dalla novella di Verga, possiamo capire com’era l’ambiente siciliano nell’ ‘800
soprattutto attraverso IPERBOLI, L’autore parlando, soprattutto attraverso IPERBOLI, della vastità delle terre di Mazzarò e delle caratteristiche dei suoi poderi ci presenta il LATIFONDO e ce ne indica i tratti tipici: ampiezza, vastità; colture in esso praticate; Duro lavoro dei braccianti al suo interno
Verga, nella novella, parla infatti di: “uliveto folto come un bosco”, [ IPERBOLE, o esagerazione, è una figura retorica che consiste nell’intensificare un’espressione, esagerando le caratteristiche di qualcosa o qualcuno. Verga, nella novella, parla infatti di: “uliveto folto come un bosco”, “fattoria grande quanto un paese”, “magazzino grande come una chiesa” …]
GIOVANNI VERGA Nacque a Catania nel 1840 da una famiglia benestante. Esordì nel 1861 con il romanzo “I Carbonari della montagna”. Nel 1865 lasciò la Sicilia e si diresse a Firenze, 7 anni dopo si trasferì a Milano; qui si inserì negli ambienti letterari. Dopo aver conosciuto Luigi Capuana si indirizzò verso una più concreta realizzazione e osservazione della realtà (realismo, verismo). Le sue opere più importanti furono “I Malavoglia”, “Mastro-don Gesualdo”e “Novelle Rusticane”. Inoltre Verga scrisse anche opere per il teatro, come Cavalleria Rusticana e La Lupa. Queste due opere segnarono l’inizio del verismo italiano. Il verismo entra così anche in musica, con Mascagni, il quale ha musicato “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga.
PIETRO MASCAGNI Nacque a Livorno nel 1863 e morì a Roma nel 1945. Fu un compositore e direttore d'orchestra italiano. Egli compose la musica di quindici opere, di un'operetta e molti brani per orchestra e il pianoforte. Dal 1876 in poi Mascagni decise di dedicarsi agli studi musicali. Nel 1882 partì per Milano e qui conobbe G. Puccini e A. Ponchielli. Nel 1888 s'iscrisse ad un concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno, per un'opera in un singolo atto. Mascagni scelse come argomento la novella Cavalleria rusticana di Giovanni Verga. Nel 1890 la Cavalleria Rusticana venne proclamata vincitrice del concorso ed il 17 maggio debuttò al Teatro Costanzi di Roma.
CAVALLERIA RUSTICANA TRAMA: La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di Pasqua. Turiddu canta una serenata a Lola, sua promessa sposa che, durante l’assenza di Turiddu, sposa però Alfio. Santuzza, nuova fidanzata di Turiddu, entra in casa di Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Lucia le dice che era andato a Francofonte a comprare il vino, ma Santa sostiene di averlo visto sotto casa di Lola. Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola. Giunge Turiddu che discute con Santuzza; interviene anche Lola e le due donne si scambiano battute ironiche. Turiddu segue Lola. Dopo la messa Turiddu offre vino a tutti i paesani. Ma Alfio lo abbraccia e gli morde l'orecchio sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare la madre e fingendosi ubriaco, le dice addio e le affida Santuzza. Subito dopo si sente un vociare di donne e popolani. Un urlo sovrasta gli altri: "Hanno ammazzato compare Turiddu!".
Cavalleria Rusticana CRITICA: la serenata che viene cantata da Turiddu a Lola, viene chiamata con il nome di siciliana. Turiddu recita così un ballo preso in parte da una danza siciliana; il ritmo di questo è cullato e dolce. Caratteristiche del verismo musicale: 1. Cavalleria Rusticana è un’opera che si sviluppa in un solo atto; 2. i personaggi che ne fanno parte hanno nomi siciliani; 3. il carattere dei personaggi è tipicamente italiano: molto legato all’onore 4. nel libretto ci sono espressioni dialettali (nella siciliana) 5. la vocalità è molto prorompente e i personaggi si esprimono in un linguaggio parlato-cantato 6. l’opera è introdotta da un preludio il melodramma si divide in due parti: * recitativo: è tra il parlato e il cantato, ed è sorretto dalla musica * l’aria: rappresenta lo sfogo del sentimento
L’ipertesto è stato realizzato da: Scardacchi Camilla Flamini Chiara Marconi Elisa Rossi Laura