u.a. 1: Libertà e Infinito Classe: III°B A.S. 2010.2011
La libertà
I movimenti liberali e democratici nella metà dell’ottocento Una delle più grandi trasformazioni dell’ottocento fu lo stato nazione . Esso si formava su due principi fondamentali il primo era: il principio di nazionalità cioè il popolo doveva essere unico con un’unica lingua religione e cultura. ma questo tolse il potere ai re cosi al congresso di Vienna si riunirono tutti i re per riaffermare il loro potere. Così iniziano a nasiere i primi movimenti del 1848 nascono i liberali che volevano il voto comune ma non di tutto il terzo stato ma della classe più emergente che poi verrà chiamata borghesia cioè degli intellettuali dei commercianti ecc.. E i democratici che volevano il voto comune cioè anche i contadini ma seguivano anche il concetto di stato nazione e quindi anche la libertà del terzo stato. 1848 ci furono le prime guerre contro gli Asburgo per la conquista del Piemonte e della Lombardia ma alla fine ci fu un accordo tra i due cioè che l’Austria cedette solo la Lombardia e si tenne il Piemonte. Nel 1849 Garibaldi fece una spedizione alla conquista di tutta l’Italia per l’unificazione; quando entrò a Roma si dovette fermare perché Roma era sotto il controllo dei francesi . Ma quando ci fu la guerra tra Austria e Prussia la Francia accorse in soccorso dell’Austria così ritirò le truppe da Roma e così riuscirono a invadere Roma per il momento l’Italia era unificata grazie ai moti rivoluzionari dei liberali e dei democratici per il voto comune e un Italia unita.
La libertà per Anita e la sua famiglia Anita, è una ragazzina che quando è nata, si è trasferita dagli Stati Uniti a S. Domingo. Dopo un po’ di anni, però, è dovuta scappare da S. Domingo, a causa della dittatura. Suo padre addirittura, era stato anche arrestato, perché andava contro i principi che la dittatura pretendeva. “Libertà”, per Anita, è una parola che ha un significato enorme, che ancora si deve concretizzare. Libertà, per lei, significa, vivere in modo sereno con tutta la sua famiglia, soprattutto con suo padre a cui lei tiene molto e che è stato arrestato ingiustamente dal dittatore dominicano. L’arresto del padre di Anita, ha provocato in lei un sentimento di rabbia. Ogni volta che qualcuno le chiede di S. Domingo, lei si commuove e non riesce ad esprimere i suoi sentimenti. Anita, raggiungerà la sua libertà, solo quando suo padre verrà liberato e lei e tutta la sua famiglia torneranno a S. Domingo.
La dittatura a S. Domingo Negli anni ‘90, a S. Domingo, regnava la dittatura. Il capo del governo dittatoriale, si chiamava Trujillo Rafael Leònidas. Trujillo y Molina, Rafael Leónidas,uomo politico dominicano,era presidente della Repubblica Dominicana (1930- 1960). Avviato alla carriera militare durante l’occupazione statunitense (1916-1924), divenne comandante in capo dell’esercito nel 1927; nel 1930, con un colpo di stato, estromise il presidente Horacio Vázquez e assunse pieni poteri. Nel trentennio successivo Trujillo esercitò un potere assoluto, fondato sul pieno controllo dell’esercito, sistematicamente utilizzato per reprimere ogni forma di opposizione interna. Il suo regime portò una certa stabilità economica nel paese, date le buone relazioni mantenute con gli Stati Uniti, che contrastarono l’isolamento in cui fu tenuto dalle altre nazioni latinoamericane; frequenti furono anche le tensioni con il vicino stato di Haiti.
Repubblica dominicana Repubblica Dominicana, stato dell’America centrale, situato nelle Grandi Antille, nella sezione centro orientale dell’isola di Hispaniola, della cui superficie occupa all’incirca i due terzi; a ovest confina con Haiti, a nord è bagnato dall’oceano Atlantico e a sud dal mar dei Caraibi, mentre a est è separato dall’isola di Puerto Rico dal canale di Mona. Appartengono alla Repubblica Dominicana alcune isole adiacenti, tra le quali Beata e Saona. La superficie complessiva dello stato è di 48.400 km² e l’estensione costiera è di 1.288 km; la capitale è Santo Domingo.
Caraibi L'oceano Pacifico, il più grande oceano della Terra, occupa circa un terzo della sua superficie, con un'estensione di 179 milioni di chilometri quadrati. Si allunga da nord a sud per circa 15.500 chilometri, partendo e comprendendo il mar di Bering nell'Artide fino ai margini ghiacciati del mare di Ross nell'Antartide. La maggior larghezza in senso est-ovest viene raggiunta a circa 5 gradi di latitudine nord, con una distanza di 19.800 chilometri dall'Indonesia alle coste della Colombia. Il luogo più basso della superficie terrestre si trova nel Pacifico, presso la fossa delle Marianne. Il passaggio tra Pacifico e Indiano segue convenzionalmente una linea che dalla Malesia, passa per Sumatra, Giava Timor, l'Australia a Capo Londonderry, e Tasmania. Da qui, per il meridiano di Capo South East, il 147°E, raggiunge l'Antartide. Il Pacifico contiene circa 25.000 isole (più di quante ce ne siano in tutti gli altri oceani messi insieme), la maggior parte nell'emisfero sud.
IL MARE DEI CARAIBI
Il significato di libertà per me La libertà, per me, rappresenta l’essere liberi di amare gli altri stando bene, senza ferire gli altri uomini. Io sono libera quando sto bene e sono felice… la libertà è fondamentale per la vita serena di un uomo
L'infinito
La poesia di Giacomo Leopardi, cerca di rappresentare con parole il concetto di infinito. L’infinito Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dall’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando; e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega, il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Un nuovo movimento artistico: IL ROMANTICISMO Giacomo Leopardi (1798-1837) è uno dei massimi poeti italiani di tutti i tempi. Fu un talento precocissimo: a 15 anni aveva già composto opere colte, due tragedie, scritti in prosa e in versi tra cui l’ Infinito; a 17 tradusse i classici latini e greci. Lui visse nel periodo del romanticismo. Il romanticismo, è un movimento letterario sorto in Germania e in Inghilterra, che rivalutò l’immaginazione e la libertà creativa dell’artista e dell’individuo. Giacomo Leopardi, espresse un romanticismo individuale e disperato in liriche che sono uno degli esiti più alti della poesia italiana. La sua produzione poetica, improntata al pessimismo e alla malinconia, è riunita nei Canti.
Fernando Pessoa Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona, 13 giugno 1888 – Lisbona, 30 novembre 1935) è stato un poeta e scrittore portoghese. È considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, e per il suo valore è comparato a Camões. Il critico letterario Harold Bloom lo definì, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo. Avendo vissuto la maggior parte della sua giovinezza in Sudafrica, la lingua inglese giocò un ruolo fondamentale nella sua vita, tanto che traduceva, lavorava, scriveva, studiava e perfino pensava in inglese. Visse una vita discreta, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicità, nel commercio e, principalmente, nella letteratura, in cui si scompose in varie altre personalità, note come eteronimi. La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera, oltre ad essere il maggior autore della eteronomia. Morì a causa di problemi epatici all'età di 47 anni nella stessa città dov'era nato. L'ultima frase che scrisse fu in inglese "I know not what tomorrow will bring... ", e si riportano come le sue ultime parole (essendo molto miope) "De-me os meus òculos!" (Datemi i miei occhiali). Poeta dell’età del romanticismo.
Fernando Pessoa L’altrove Via, creatura mia, via verso l'Altrove. Li ci sono giorni sempre miti e campi sempre belli. La luna che splende su chi là vaga contento e libero ha intessuto la sua luce con le tenebre dell'immortalità. Li s'incominciano a vedere le cose, le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate, la le canzoni reali-sognate sono cantate da labbra che si possono contemplare. Il tempo lì è un momento di allegria, la vita una sete soddisfatta, l'amore come quello di un bacio quando quel bacio è il primo. Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia, ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,non di rematori, ma di fantasie. Oh, andiamo a cercar l'Altrove. Pessoa vedeva l’ infinito come un luogo dove fuggire con la sua amata e stare tranquillo senza problemi.
La formazione della terra L’infinito, può essere anche rappresentato dall’universo. L’universo si è formato miliardi di anni fa, dopo una grandissima esplosione.L’universo, è composto da molti pianeti tra cui la terra. I continenti, si sono formati miliardi di anni fa in seguito alla fuoriuscita di materiale igneo dal nucleo della Terra. Emerso in superficie, questo materiale subì un processo di solidificazione e, successivamente, di erosione da parte degli agenti atmosferici. Formò inizialmente una massa continentale, denominata Pangea, che si suddivise in un secondo tempo in numerose zolle. La terra e tutti gli altri pianeti, ruotano intorno al sole e intorno a se stessi.
Il viandante sul mare di nebbia In questo quadro di Friedrich, si avverte immediatamente la poetica del pittore. Il sublime, ossia il senso della natura possente e smisurata, l'emblema del sentire romantico. Un uomo, un viandante solitario, è ritratto di spalle (questo rappresenta la parte inconscia e nascosta del suo animo) in una posa plastica ed è affacciato su di un mare di nebbia che invade un paesaggio montagnoso. Non vi è vegetazione che crei angoli accoglienti. Le rocce sono nere e inospitali ed emergono dai fumi di una nebbia che sembra quasi il vapore che sprigiona la terra dal suo interno. Il paesaggio ha qualcosa di così arcaico che pare di ammirare la Terra subito dopo la Creazione. L'uomo che ammira questo spettacolo ci dà il confronto tra la piccolezza della dimensione umana e la vastità dell'opera della natura.
Il significato di infinito per me L’infinito, per me, rappresenta l’evadere mentalmente dalla circostanza in cui ci troviamo… evadere pensando a ciò che mi piace veramente. Non saprei definire ciò che è veramente l’infinito, perché l’uomo ha una vita finita e non illimitata