La stella della sera = La stella del mattino. Il nome non è l'oggetto. Il referto non è l'immagine. L'immagine dell'oggetto non predetermina a priori.

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La stella della sera = La stella del mattino

Il nome non è l'oggetto. Il referto non è l'immagine. L'immagine dell'oggetto non predetermina a priori il linguaggio per descriverla. Perciò il fatto di stabilire una uguaglianza o un accordo tra due nomi diversi di un oggetto può tradursi in una comunicazione riuscita. In caso contrario avremo un fraintendimento.

L'oggettività della parola ha piuttosto a che fare con la condivisione linguistica delle espressioni usate, ovvero col fatto che il senso è un fatto pubblico, possesso non di uno, bensì di molti.

Quando si compila un referto non si intende solo proferire pensieri condivisibili e sensati, ma esprimere enunciati dotati di valore di verità circa il darsi o il non darsi di una certa situazione.

a)che in ogni espressione del referto data nella forma di un nome o di espressione nominale denoti di fatto un oggetto ; b) che non venga introdotto nessun nuovo segno o complesso di segni nella funzione di nome, senza che ad esso sia assicurato un preciso significato.

Nel referto il significato di un'espressione complessa è funzione del significato dei suoi componenti.

Il referto ha la natura del farmaco. Il referto è il farmaco del radiologo.