TEMI DI PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
STILI COGNITIVI Formazione articolo 9 CCNL 2003/2005
Advertisements

Esempi di utilizzo del software “Alice”
LA MOTIVAZIONE SCOLASTICA
Il funzionalismo.
Dalla conoscenza delle teorie dello sviluppo al conseguimento dellefficienza e dellefficacia dellazione formativa CORSO DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Prof.
Meccanismi di relazione
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Creatività Creatività è generalmente definita come una novità utile – non una novità di per sé, ma una novità che può essere applicata ed aggiunge valore.
Gestione delle classe con alunni stranieri
Gestione delle risorse umane
La percezione delle proprie competenze e il grado di fiducia nelle proprie capacità sono altresì importanti per spiegare le differenze di prestazione.
Motivazione allo studio e successo scolastico
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
DALLA MOTIVAZIONE ALL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE
Intervento di Giuseppe Tacconi
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
modelli teorici e modelli di programmazione
ISTITUTI COMPRENSIVI DI MAJANO E DI FAGAGNA
MOTIVAZIONI E LAVORO SdF – Formatore.
La valutazione dei rischi psicosociali nel lavoro: le fasi
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Che cos’è la Psicologia sociale?
Psicologia della GESTALT:
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
È il legame che unisce due o più persone È quella insita nella natura stessa della persona in quanto individuo.
Ancora tra sviluppo e apprendimento
L’aggressività.
Orientamento e life skills
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
3 aspetti cruciali del processo di apprendimento
Psicologia Generale Primo Corso
Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
Sidney Strauss “Per una psicopedagogia dello sviluppo” (1987)
Obiettivi per gli insegnanti:
“L’altra faccia della luna”
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
LA MOTIVAZIONE Psicologia Generale e Psicologia della Personalità
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
SUISM – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIAPPRENDIMENTO COOPERATIVO ANALISI DELLESPERIENZA CHE COSA CARATTERIZZA IL METODO DELLINSEGNANTE? QUAL.
Scuola Media Statale di Calolziocorte (Lecco)
MINIBASEBALL E MINISOFTBALL
Dott.ssa Laura Bellomo A.S
essere-nel-mondo di un altro dal di dentro
Sonia Palumbo Torino, 12 Maggio Alcune domande da cui partire 1. Perché stimare il valore economico del volontariato? 2. Come si può stimare il.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
DALLA MOTIVAZIONE ALL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE
PSICOLOGIA dell’APPRENDIMENTO
La TRASPOSIZIONE E LA mediazione didattica
A cura di Maria Rosaria Cataldo CONTRIBUTO AL SEMINARIO: LUCI E OMBRE DELLA INTEGRAZIONE DEI ALUNNI MIGRANTI NELLA PROVINCIA DI MESSINA Dicembre.
Virginia Henderson cenni storici
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA’ DI STUDI UMANISTICI PAS
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
La MOTIVAZIONE SCOLASTICA, OVVERO: COSA SPINGE GLI ALUNNI A STUDIARE?
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
Lo studio di caso Un percorso tra fonti e manuali Carla Marcellini INSMLI
PROGETTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA a.s
Istituto Comprensivo “Sinopoli - Ferrini
Come costruire uno staff tecnico per avviarsi verso l’alto livello TORINO 23/06/2012 Massimo Mascioletti.
Corso di formazione per catechisti dott. Domenica Arrigoni Paullo, 19 ottobre 2011.
La didattica metacognitiva. La didattica metacognitiva è caratterizzata da un'attenzione primaria all'insegnamento di processi e strategie cognitive,
1di 17Pag. La pietra del Furlo e la sua lavorazione Istituto Comprensivo “E. Mattei”, Acqualagna Scuola Secondaria di I grado.
Insegnanti e didattiche disciplinari Licia Masoni (Dipartimento di Scienze dell’educazione - CRESPI)
Come si insegna, come si impara Una cultura, un gruppo, per sopravvivere deve trasmettere ai giovani conoscenze e valori ciò avviene in contesti formali.
Bruner Psicologo statunitense che si è occupato di problemi educativi dagli anni 50 ad oggi Di indirizzo cognitivista, ha una dotazione culturale molto.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
Il piacere e il dispiacere sono considerati “modi di comportarsi” in rapporto alla valutazione. La parola piacere viene usata per indicare un modo di.
Transcript della presentazione:

TEMI DI PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO In generale è la spinta interiore a impegnarsi per fare le cose; Tecnicamente è un processo che origina da bisogni biologici o da esigenze acquisite, che, attraverso vari eventi, sfocia in un comportamento diretto a soddisfare le necessità di partenza

TIPI DI MOTIVAZIONE Le motivazioni entrano facilmente in conflitto, per cui l’individuo deve trovare un equilibrio motivazionale; esso dipende da vari fattori: differenze individuali, ambiente, educazione.

PERCHE’ LA GENTE STUDIA? La gente studia perché in qualche modo è motivata a farlo, altrimenti non studierebbe; In genere non c’è un’unica motivazione di fondo, ma una combinazione di motivazioni estrinseche ed instrinseche, le ultime legate ai bisogni cognitivi (curiosità, ”need for competence”, “need for achievement”, bisogno di affiliazione); I diversi tipi di motivazione interagiscono tra loro e si influenzano l’un l’altro (l’uso eccessivo di premi e punizioni può minare le motivazioni intrinseche) La motivazione scolastica dipende, oltre che dall’interazione tra le motivazioni intrinseche ed estrinseche, anche dal punto di vista degli allievi , da come percepiscono le cose (l’individuo opera in un ambiente e filtra gli stimoli ambientali con una propria elaborazione cognitiva) LA MOTIVAZIONE SCOLASTICA E’ IL RISULTATO DELL’INTERAZIONE TRA LE MOTIVAZIONI FONDAMENTALI FILTRATE DALL’ESPERIENZA SOGGETTIVA DELL’ALUNNO E INFLUENZATA DALL’AMBIENTE SCOLASTICO

MOTIVAZIONI INTRINSECHE O ESTRINSECHE? Senz’altro con le motivazioni intrinseche il rapporto didattico è migliore, i ragazzi studiano per moto proprio, attratti dai contenuti dell’insegnamento e indipendentemente dal proprio tornaconto; Non hanno bisogno di essere sostenute dall’esterno e tendono a mantenersi anche al di fuori del contesto scolastico, senza che nessuno premi o punisca il ragazzo; L’alunno impara a studiare per conto proprio, si sente efficiente, realizzato e appagato. Maehr parla di motivazione permanente per indicare che la motivazione allo studio si automantiene; Tuttavia non si può fare affidamento sulle sole motivazioni intrinseche, visto che può risultare difficile conciliare la curiosità e il “need for competence” con le esigenze dell’istituzione scolastica. La crisi della scuola americana ha dimostrato quanto può essere pericoloso e dispersivo un metodo basato sulla sola presentazione degli argomenti che suscitano curiosità; D’altra parte le sole motivazioni estrinseche, basate su premi e punizioni, presentano inconvenienti seri. E’ facile che vengano applicati rinforzi involontari o che si adoperino punizioni ingiuste, in tal caso il ragazzo sentendosi in condizioni critiche o difficili può chiudersi in sé, ribellarsi o evadere dalla realtà; L’uso di premi non sempre è produttivo, anzi a volte presenta effetti collaterali (un esempio è lo studio svolto da M.R. Lepper); un effetto collaterale del premio è quello che si esercita sull’autostima, ovvero quando l’insegnante, essendo protettivo, assicura il successo sia a chi rende sia a chi non rende, creando così confusione nella mente dell’alunno.

IL PUNTO DI VISTA DEGLI ALLIEVI Le ricerche si sono occupate di come la percezione dei successi e degli insuccessi influisce sul need for achievement. Weiner ha studiato le attribuzioni degli allievi per spiegsre I risultati ottenuti. Ha elaborato un modello a tre dimensioni per classificare i tipi possibili di attribuzione casuale: interno/esterno, stabilità/instanbilità, controllabilità/incontrollabilità. Un altro aspetto cognitivo importante è costituito dalle teorie implicite dell’abilità e dell’intelligenza. Il punto di vista degli allievi dipende indubbiamente da caratteristiche individuali; Ma gli insegnanti influiscono, non solo con ciò che dicono, ma anche coi comportamenti, i segnali impliciti.

IL CLIMA SCOLASTICO Sulla motivazione allo studio influisce anche l’atmosfera scolastica, il clima psicologico che si respira a scuola, l’esperienza diffusa che si fa, indipendentemente dal fatto di avere a che fare con l’uno o con l’altro in particolare.

PENSATO, PROGETTATO E REALIZZATO DA : CUTILLO LUCA & ANIELLI VALENTINO The End