Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2008/09 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it
Presentazione del corso La prima parte del corso sarà dedicata all’introduzione e relativa descrizione di alcune categorie fondamentali relative alla comunicazione in generale ed alla comunicazione verbale in particolare: dopo una rassegna delle principali componenti dell’analisi linguistica (fonetica e fonologia, morfologia, sintassi, semantica), un rilievo particolare sarà dato agli aspetti pragmatici della lingua. La seconda parte del corso, di carattere più operativo, vedrà l’applicazione dei concetti teorici affrontati nella prima parte all’analisi dei meccanismi comunicativi dei media, vecchi e nuovi: dai tradizionali mass media, alla comunicazione pubblicitaria, fino al più recente strumento di comunicazione, Internet, e alla ‘rivoluzione’ linguistica che esso ha comportato.
Bibliografia Eddo Rigotti/Sara Cigada. La comunicazione verbale. Milano, Apogeo, 2004 (cap.1 pp. 1-13; cap.2 pp. 15-56; cap.6 pp. 147-172; cap.7 pp. 173-197; cap.8 pp. 199-272) Ugo Volli. Il nuovo libro della comunicazione. Milano, Il Saggiatore, 2007 (cap. 9 pp. 196-236; cap. 10 pp. 237-258) David Crystal. La rivoluzione delle lingue. Bologna, Il Mulino, 2005 (cap. 3 pp. 71-98; cap.5 pp. 129-136)
Modalità d’esame L’esame consisterà nella stesura di una tesina, da concordare con il docente, di approfondimento di uno degli argomenti affrontati durante il corso e in una prova orale.
La linguistica e la comunicazione moderna Due amici, un gesuita e un francescano, hanno il vizio del fumo. Obbligati alla sobrietà dalle regole dei loro Ordini, un giorno si confidano che però non riescono sempre a trattenersi, e che si sentono in colpa. Così decidono entrambi che andranno dai rispettivi superiori e chiederanno il permesso di fumare una sigaretta ogni tanto. Qualche settimana dopo, i due si incontrano negli uffici della diocesi, e il gesuita sta fumando una Marlboro. Come hai fatto? chiede il francescano. Io sono andato dal superiore e gli ho confessato che a volte quando prego sento il bisogno di fumare una sigaretta, ma lui mi ha risposto che dovevo essere forte e sopportare con tanta rassegnazione cristiana… Il gesuita con un sorrisetto gli risponde: Non capisco, anch’io sono andato dal mio superiore, gli ho detto che quando fumo sento spesso il desiderio di pregare, e lui mi ha abbracciato dicendo: “Figliolo, ma certo, non è mai un momento sbagliato per pregare!”
Un esempio Vaillant: Calore per la Vita Vaillant è calore per vivere, cioè calore indispensabile; Vaillant è calore dedicato alla vita (di tutti i giorni), cioè calore che migliora la vita; Vaillant è calore (che ti accompagna) per la vita, cioè caldaie molto durevoli; - Vaillant è calore (rinnovato) per (tutta) la vita, cioè tale che chi sceglie quelle caldaie le ricomprerà tutta la vita
Linguistica e nuove professioni Convegno tenutosi dal 27 al 30 novembre 2002 tra Pavia e Lugano Dipartimento di Linguistica dell’Università degli Studi di Pavia Istituto Linguistico-Semiotico della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università della Svizzera Italiana
Linguistica e nuove professioni “Si voleva, da una parte, mettere in luce il valore di una solida formazione in linguistica per ambiti professionali che esulano da quelli tradizionali della ricerca e dell’insegnamento universitario e dell’insegnamento delle lingue in diversi contesti, e per provare a definire, dall’altra, il ruolo che la linguistica come disciplina riveste - o potrebbe o dovrebbe rivestire - entro un ambito interdisciplinare di ricerca e d’insegnamento qual è quello delle cosiddette ‘scienze della comunicazione’; un ambito di ricerca e insegnamento che è nato e rapidamente si è sviluppato per rispondere ad un’esigenza di saperi e di formazione fortemente sentita nella società e nel mondo del lavoro, ma che non ha ancora una collocazione epistemologica stabile e largamente condivisa”(Giacalone Ramat/Rigotti/Rocci)
Comunicazione e comunità Comunità linguistica: la ‘massa parlante’ di coloro che parlano la medesima lingua (Saussure, Cours de linguistique générale) Oggi: non l’insieme di coloro che parlano una certa lingua, ma l’insieme di coloro che comunicano fra loro, facendo uso di una lingua storico-naturale
Comunicazione e cultura Cultura come l’insieme dell’informazione non genetica che passa attraverso le diverse generazioni Cultura come ‘grammatica’ di una comunità, ossia una configurazione di sistemi segnici mediante i quali una comunità interpreta e comunica l’esperienza Cultura come insieme di testi, cioè di conoscenze e credenze, principi e valori, la cui condivisione condiziona l’appartenenza alla comunità
Comunicazione moderna Rilevanza economica Sofisticazione tecnologica Comunicazione verbale/non verbale Approccio multidisciplinare
Comunicazione verbale Proiezione della problematica comunicativa sulle scienze linguistiche Studio della correlazione delle strutture del messaggio verbale o testo con la funzione comunicativa
Modelli Circuit de la parole (Ferdinand de Saussure) “Per trovare nell’insieme del linguaggio la sfera che corrisponde alla lingua, occorre collocarsi dinanzi all’atto individuale che permette di ricostituire il circuito delle parole. Questo atto presuppone almeno due individui, il minimo esigibile perché il circuito sia completo. Siano, dunque, due persone che discorrono: A e B. Il punto di partenza del circuito è nel cervello di uno dei due individui, per esempio A, in cui i fatti di coscienza, che noi chiamiamo concetti, si trovano associati alle rappresentazioni dei segni linguistici o immagini acustiche che servono alla loro espressione.
Modelli Supponiamo che un dato concetto faccia scattare nel cervello una corrispondente immagine acustica: è un fenomeno interamente psichico, seguito a sua volta da un processo fisiologico: il cervello trasmette agli organi della fonazione un impulso correlativo all’immagine; poi le onde sonore si propagano dalla bocca di A all’orecchio di B: processo puramente fisico. Successivamente, il circuito si prolunga in B in un ordine inverso: dall’orecchio al cervello, trasmissione fisiologica dell’immagine acustica; nel cervello, associazione psichica di questa immagine con il concetto corrispondente. Se B parla a sua volta, questo nuovo atto seguirà - dal suo cervello a quello di A - esattamente lo stesso cammino del primo e passerà attraverso le stesse fasi successive...”
Modelli Bühler, Sprachtheorie (1934) Shannon (approccio matematico-informatico) Jakobson Fattori: mittente - contesto - messaggio - contatto - codice - destinatario Funzioni testuali: emotiva - referenziale - poetica - fatica - metalinguistica - conativa
La prospettiva pragmatica Teoria degli atti linguistici (speech acts) John Austin, How to do things with words (1962); Searle Un atto linguistico è la somma di tre atti contemporanei e inseparabili: atto locutivo, consistente nel costruire un enunciato rispettando la struttura del sistema linguistico (forma locutiva); atto illocutivo, consistente nell’intenzione con cui l’enunciato viene prodotto (forza illocutiva); atto perlocutivo, consistente nell’effetto concreto, extralinguistico, che l’enunciato produce (effetto perlocutivo)
La prospettiva pragmatica Le implicature conversazionali di Grice Principio di cooperazione: “Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall’intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato” (Logic and conversation, 1967)
Le massime di Grice Massima di Qualità: cerca di fornire un contributo vero, cioè 1) non dire cose che credi false; 2) non dire cose di cui non hai prove Massima di Quantità: fornisci un contributo che non sia né più informativo né meno informativo di quanto è richiesto dagli scopi dell’interazione
Le massime di Grice Massima di Relazione: fornisci contributi pertinenti Massima di Modo: 1) sii chiaro: evita oscurità e ambiguità; 2) sii breve, cioè non più lungo del necessario; 3) procedi in modo ordinato
Il segno linguistico Significante/significato Arbitrarietà Sistema