La mente nel corpo II Giacomo Romano

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Seconda lezione di scienze bioeducative Prof. F
Advertisements

Prima lezione di scienze bioeducative Prof. F
I profili di apprendimento
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola Prof. Losito
“Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale”
Metodologia come logica della ricerca
didattica orientativa
La didattica metacognitiva
Quindi.
Modelli di apprendimento Modelli di insegnamento
1 MBS LEGGI DEL SUCCESSO : PERCHE UNA PICCOLA PARTE DELLA POPOLAZIONE SI DIVIDE LA MAGGIOR PARTE DELLA RICCHEZZA DISPONIBILE?
SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMERGENZA LINGUA Sintesi e conclusioni Modena 18 Maggio 2011 Modena – USR Progetto ELLE – Gruppo Tutor Senior.
L’organizzazione scientifica del lavoro:
Computer Science as Empirical Inquiry Temi filosofici dellinformatica 28 aprile 2008.
Comportamento conflittuale
Liceo delle Scienze Umane “Clemente Rebora”
L’economia come scienza morale La visione di Keynes
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
Ipotesi scientifiche sulla coscienza II
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
La mente nel corpo II Giacomo Romano
Un Approccio Fenomenologico alla Coscienza
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
Alternative al Paradigma Rappresentazionale
Istituzioni di Filosofia (VIII) Principi teorici e problemi pratici: il concetto di persona Giacomo Romano a. a. 2006/2007: 3° Quarto, Modulo II Introduzione.
La mente nel corpo II Giacomo Romano
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Ipotesi scientifiche sulla coscienza I 07/01/08.
Searle e il Naturalismo Biologico
La mente nel corpo I Giacomo Romano
La mente nel corpo II Giacomo Romano
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Kinds of Minds I 14/01/08.
Funzioni, Rappresentazioni e Coscienza
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Teoria della pertinenza Sperber-Wilson Prima teoria cognitiva della comunicazione Entrano nellambito della discussione tra comunicazione e psicologia vs.
Modelli simulativi per le Scienze Cognitive
modelli teorici e modelli di programmazione
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
l’intelligenza artificiale e la vita artificiale
“Ricordare” da un punto di vista psicologico
1 Dai principi all'effettiva misurazione e valutazione dei risultati Giornata della trasparenza – CCIAA Prato 19 luglio 2012.
COGNITIVISMO COSTRUISCE ATTIVAMENTE LA PROPRIA CONOSCENZA
teoria delle intelligenze multiple:
Prof. Marina BARTOLINI . “Liceo Maccari” Frosinone
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
LE CAUSE D’ERRORE ARBITRALE
Scienze cognitive e computabilità: le origini
Riferimenti normativi: Decreto 22 agosto 2007 n Allegati
Università degli Studi C. Bo – Urbino Scienze della Formazione Primaria.
Sidney Strauss “Per una psicopedagogia dello sviluppo” (1987)
Pensiero, Ragionamento & Intelligenza
Pippo.
Metodologia come logica della ricerca
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
Apprendimento e trasformazione (capp. 6 – 7)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE DIDATTICA GENERALE - MODULO A I SEMESTRE.
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
L’evoluzione della specie
La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della.
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
Facoltà di Sociologia Corso di formazione in Sicurezza urbana Anno accademico 2007/08 Corso in SOCIETÀ DEL RISCHIO Tutor : Anita Bacigalupo Lezione del.
Conoscenze, abilità, competenze
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Le scienze cognitive Omar Gelo, Ph.D Università del Salento.
Dalla parte degli animali? Scienza, etica e società: un approccio critico Francesca Mininni Dottoranda di Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca.
IL CONFLITTO 04/05/2016 Dott.ssa Cecilia Salvatore 1.
Transcript della presentazione:

La mente nel corpo II Giacomo Romano Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali Università degli Studi di Siena, a. a. 2008/2009 Corso di Filosofia della Mente, II parte 18/12/08

Il rischio del nichilismo assoluto Il nichilismo si ingenera dal realismo oggettivo e produce un allontanamento dall’esperienza sul piano epistemico ma soprattutto il crollo delle fondamenta di ogni valore sul piano pratico e morale Infondatezza e nichilismo gnoseologici hanno risvolti anche di tipo etico

Un’interpretazione alternativa del nichilismo Nishitani Keiji suggerisce di interpretare in senso positivo il nichilismo accogliendo la mancanza di fondamenti come un possibile progresso verso una scienza non oggettivista L’oggettivismo scientifico ha indotto a un atteggiamento etico neutro E se l’assunto oggettivista crolla?

Fallimento dell’oggettivismo e dissoluzione del soggetto Se viene meno l’atteggiamento oggettivista si perde anche il senso del sé Ma è proprio nel senso del sé che si radicano le convinzioni occidentali sulla morale Quali sono le implicazioni morali del venir meno del senso del sé?

Assenza del sé e dissoluzione della morale utilitaristica Il senso del sé è responsabile dell’atteggiamento utilitaristico dominante in Occidente Se si escludono i netti contorni del sé si elimina anche l’atteggiamento egocentrico utilitaristico Una prospettiva enazionista mostra come non si può riconoscere un sé senza l’interazione con altri sé

Sé e compassione* Con gli altri bisogna misurarsi mediante un senso di compassione* che deriva dalla pratica della consapevolezza e della presenza: si tratta di un atteggiamento decentrato, che non è sviluppato su base individuale ma solo sull’essere senzienti, sempre tuttavia in una dimensione mondana e globale

Non assolutezza dell’enattivismo “E’ di gran lunga molto meglio un onesto cognitivista di un enattivista solipsistico e borioso.” (VTR: p. 294) Anche l’atteggiamento dell’enattivista non deve essere dogmatico: coniugato con lo spirito del buddhismo deve solo evitare il rischio del nichilismo negativo facendo assurgere l’infondatezza a valore positivo All’ assenza di fondamenta non si deve rispondere con la ricerca di altre fondamenta: la si deve soltanto accettare

Prime conclusioni su VTR L’enattivismo buddhista si definisce su alcune posizioni: Emergentismo Evoluzionismo non adattazionista Infondatezza Non dogmatismo Antiutilitarismo

Valutazioni positive L’approccio enattivista è radicalmente nuovo (né realista né idealista) L’enattivismo propone una concezione emergentista e incarnata della cognizione Il cognitivismo enattivo definisce una concezione della cognizione molto plausibile scientificamente

Valutazioni negative Non è chiaro l’insegnamento buddhista della consapevolezza e della presenza Se si tratta di una dottrina pratica non sembra adeguata a rispondere a problemi teorici Emerge una incommensurabilità concettuale, specie in relazione alla definizione di essere senziente

Bilancio sulla prospettiva enattiva Si supera [davvero?] l’opposizione tra soggettivismo e realismo L’emergentismo complementare all’enazionismo non è una forma di epifenomenismo? Con l’ “enazione” si recupera l’ambito corporeo della conoscenza L’incarnazione radicale della cognizione può davvero fare a meno di rappresentazioni?

Dall’enattivismo alle sue applicazioni … e ritorno Gli ambiti in cui si possono trovare delle robuste conferme dell’enattivismo è l’IA (ma anche la vita artificiale) e la robotica Da questi ambiti operativi Andy Clark ha trovato l’ispirazione (e non nel Buddhismo) per riformulare antiche domande … sul rapporto tra mente e materia

Le pecche del computazionalismo L’errore più grave nella strategia del cognitivismo classico: identificare il mentale come un’attività diretta e svolta da un nucleo di coordinamento centrale, sviluppato in seguito a pressioni evolutive Questa forma di computazionalismo (simbolico) relega in secondo piano il ruolo del corpo e dell’ambiente

Le computazioni astratte L’attenzione su domini problematici di natura computazionale aveva concentrato l’interesse cognitivo su una dimensione logica ed inferenziale astratta Ma le computazioni di carattere logico-inferenziale presentano una questione operativa piuttosto urgente: sono terribilmente lenti!

La cognizione biologica incarnata I sistemi cognitivi biologici non elaborano l’informazione con una manipolazione simbolica di dati espliciti Questo tipo di procedura rallenta risposte che devono essere date immediatamente in un ambiente naturale (per es. CYC) Un sistema che accumula conoscenza in termini di dati espliciti deve poi gestirla

Chi troppo sa … nulla stringe Non è la quantità di conoscenza che aiuta un sistema a muoversi nel suo ambiente Un magazzino di dati espliciti oltre ad essere lento … non sa affrontare la novità Un sistema cognitivo con un grande data base è relativamente incapace se non riesce ad elaborare i propri dati in una veloce risposta adattiva all’ambiente …

L’incarnazione della conoscenza Come fa un sistema a gestire le informazioni sull’ambiente che lo circonda? Le ha incarnate e distribuite quasi tutte nel proprio corpo Anche animali apparentemente molto semplici come gli insetti, come per es. Periplaneta americana, hanno adottato questa strategia di incorporamento

La saggezza degli scarafaggi Anche la conoscenza grazie a cui uno scarafaggio si sa muovere nell’ambiente sarebbe difficilmente esplicitabile … … allora come si può riprodurre quel tipo di conoscenza in un sistema artificiale? Bisogna rendere quel sistema artificiale ampiamente autonomo, capace di rispondere da solo all’ambiente …