IDUL 2012 MUSEI VIRTUALI, WIKIPEDIA 1
Musei Virtuali diapositive adattate da quelle di Sonia Mattei, http://www.ateneonline.it/lazzari/areadocenti.asp
Web (2.0) e Musei Virtuali Definizione di Jamie McKenzie 1994: “Un museo virtuale è una collezione di manufatti e risorse informative - virtualmente di qualsiasi cosa possa essere digitalizzata. La collezione può includere pitture, disegni, fotografie, diagrammi, grafici, registrazioni, segmenti video, articoli, interviste, database numerici ecc. Esso può anche offrire indicazioni di altre risorse informative rilevanti per mettere a fuoco l’oggetto museo … Molto del materiale inserito in un museo virtuale può essere generato e prodotto dagli studenti come metodologia di istruzione e apprendimento”.
Come trovare un MV? Virtual Library Museums Pages http://archives.icom.museum/vlmp/) Datata (ed orfana: è stata rimossa dal sito corrente dell’ Icom, International COuncil of Museums ed è presente solo negli archivi su web.) Problema: aggiornamento basato su lavoro di volontari, ma senza la visibilità di wikipedia.
Tipologie di Museo Virtuale Tre diverse forme strutturali di siti web museali (Maria Piacente, 1996): web museali equivalenti a una brochure elettronica (con informazioni generali / pratiche) il museo rappresentato in virtuale (un duplicato virtuale del museo, reale o ideale); Musei virtuali con piena interattività (approfondimenti, pagine web interattive per adulti o bambini, 3D, visione cronologica delle opere) Inoltre: Musei virtuali come luogo di informazioni ulteriori per esperti (p.es. catalogo completo delle collezioni, ricerche anche sofisticate su data base)
MV come esperienza Di fatto, le varie tipologie si mescolano, e non dipendono particolarmente dalle dimensioni del museo. Tra i musei d’arte, prevalgono quelli di arte contemporanea (in particolare per la possibilità di trasmettere video). Alcuni siti cercano di cogliere l’ esperienza stessa della visita al museo (p.es. raccogliendo le impressioni dei visitatori, pubblicando le loro foto degli oggetti). - OOKL (http://www.ooklnet.com/web/ , copre 22,506 musei. Uso di «app» per smartphone) - Il Family Photograph Project presso il museo dell’ East Lothian, in Scozia http://www.eastlothianmuseums.org/content/pages/family-photo-project.php
Sito come illustrazione del Museo Da visitare prima della visita al museo reale. Esempi locali: - Sito del Museo Tridentino di Scienze Naturali (http://www.mtsn.tn.it/) (in futuro: Muse) - Sito del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (http://www.museosanmichele.it/)
MV: Contenuti extra Tate shots, presso il sito della Tate Gallery http://www.tate.org.uk/context-comment/audio-video (video, approfondimenti su opere, interviste ad artisti, info sulla organizzazione delle mostre, …) Un bell’esempio italiano è quello dei Musei Capitolini a Roma ( http://www.museicapitolini.org/ ) Musei interamente virtuali: Online Picasso Project
MV della scienza Per loro natura tendono alla diffusione di conoscenze e dunque si sposano bene con approfondiementi e contenuti in rete. - Exploratorium di San Francisco (http://www.exploratorium.edu/). - Museo Galileo di Storia delle Scienza di Firenze (http://www.museogalileo.it/)
MV come Tour Virtuale Uso di realtà virtuale per una visita immersiva nel museo. - La collezione del Google Art Project (lo Street View dei Musei) - La visita ai Musei Capitolini - La visita (?) al museo di San Michele all’Adige
Funzioni di un MV Definizione di MV in relazione alla funzione (cf. Maffei) MV come simulazione: ha lo scopo di riproporre indirettamente l’esperienza della visita del museo reale. MV come divulgazione di informazioni: sistema multimediale usato come complemento alla visita del museo reale (tipologia molto diffusa in Europa). MV nella reale accezione del termine: prodotto multimediale del tutto indipendente dal museo reale con molte sezioni e mostre soltanto in rete (tipologia molto diffusa in USA).
MV come Tour Virtuale Difetti: Pregi: - Possibilità di vedere oggetti difficilmente osservabili (p.es. dettagli, soffitti). (Si veda il progetto commerciale Halta Definizione) - Visione a tutto tondo di sculture. Difetti: - Difficoltà di navigazione (uso dell’ interfaccia/ disponibilità di un vero 3D bioculare) - Banda richiesta. - E’ una esperienza collettiva?
La domanda di fondo - Cosa è e cosa vuole essere l’ esperienza di una visita virtuale? - Vice-versa, perché offrire in un museo fisico una esperienza che chiunque può fruire da casa? (n.b. analogo problema per le biblioteche)
Problema cognitivo - Cosa otteniamo in più dalla esperienza fisicità? (dopotutto non ci siamo evoluti davanti ad uno schermo) - In che misura un processo di apprendimento può portarci a fruire virtualmente cose che altre generazioni apprezzerebbero solo dal vero?
Wikipedia
Wikipedia “Un'enciclopedia online, multilingue, a contenutolibero, redatta in modo collaborativo da volontari e sostenuta dalla Wikimedia Foundation, un'organizzazione non- profit” Nata nel 2001 come complemento di “Nupedia”, basata però sul contributo di esperti; fondata da Jimmy Wales; Principale descrizione: http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:About Descrizione in italiano: http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia Un interessante articolo di Metitieri, da un punto di vista “bibliotecario”: http://www.bibliotecheoggi.it/content/20090101501.pdf 16
Funzioni di un MV Definizione di MV in relazione alla funzione: MV come simulazione: ha lo scopo di riproporre indirettamente l’esperienza della visita del museo reale. MV come divulgazione di informazioni: sistema multimediale usato come complemento alla visita del museo reale (tipologia molto diffusa in Europa). MV nella reale accezione del termine: prodotto multimediale del tutto indipendente dal museo reale con molte sezioni e mostre soltanto in rete (tipologia molto diffusa in USA).
Wikipedia: alcuni dati http://toolserver.org/~emijrp/wikimediacounter/ Vedi anche http://www.wikistatistics.net/ per un grafico aggiornato. 18
Come funziona wikipedia Come modificare le pagine (video): http://outreach.wikimedia.org/wiki/File:Wikimedia_Italia_-_WikiGuida_1_-_Wikipedia_-_Parte_1.ogv 19
Wikipedia: policies “Punto di vista neutrale” (?) Verificabilità Niente ricerca originale Citazione delle fonti Niente materiale protetto contro la riproduzione da diritti di autore In più, incentivi “morali” per contributi di qualità (Vetrina dei contributi migliori: “featured articles/pictures/”…) 20
Meccanismi di editing Articolo principale e pagine di discussioni, entrambi editabili (con poche eccezioni) Le modifiche rimpiazzano il contenuto precedente, ma tutte le versioni precedenti di un articolo vengono conservate e possono facilmente essere ripristinate. Possibilità di essere avvisati via email se una pagina viene modificata (sistema di controllo) Utenti: Registrati (ma generalità non controllate) o Anonimi (ma indirizzo IP registrato), con diverse restrizioni sulla modifice delle pagine. Amministratori (circa 1700 al momento, non pagati) con possibilità più vaste di ripristino / concellazione / spostamento di pagine. 21
Formattazione Segni di formattazioni propri (in parte sottoinsieme HTML) Possibilità di inserire link Pagina di prova (in inglese “Sandbox”): per fare pratica con l’editing senza alterare wikipedia stessa. 22
Problema della qualità Critiche (specialmente da parte degli editor di enciclopedie più tradizionali), legate alla mancanza di un processo formale di revisione/controllo. Legge di Linus: "Dati sufficienti occhi, tutti gli errori sono superficiali“ (ma è sufficiente?) 23
Problema della qualità Problemi: variabilità nella copertura, faziosità, vandalismo (cancellazione, oscenità, disinformazione); Pregi: aggiornamento copertura, economicità. 24
Variabilità nella copertura Attenzione eccessiva sulla attualità; Mancanza di copertura per voci “poco appassionanti” (ma abbondante materiale su soap operas, etc.) Affidabilità buona per voci controllate da molti, discordante per voci specialistiche Maggiore affidabilità su articoli che sono rimasti esposti più a lungo (importanza della data, e della presenza di una discussione) 25
Visione di parte Problema degli argomenti controversi: tendenza a favorire l’accordo a scapito della verità (approccio del minimo comun denominatore: inserire solo ciò su cui tutti sono d’accordo, cioè molto poco) Variazioni continue nel contenuto di alcuni articoli e conseguente difficoltà a citarne il contenuto (riportare sempre il testo, non il puntatore, ed indicare la data) Esempio: nel agosto 2003 la voce “Microsoft” aveva avuto 198 revisioni. 26
Vandalismo Cancellazione di tutto o gran parte di un articolo Inserimento di link o testo fuori tema Contenuti osceni o insultanti 27
Studi sulla resistenza al vandalismo Studying Cooperation and Conflict between Authors with history flow Visualizations Studio della evoluzione dei mutamenti su un campione di articoli di Wikipedia Strumento per la visualizzazione rapida dei cambiamenti “”history flow”) Vedi http://www.research.ibm.com/visual/projects/history_flo w/ 28
Conclusioni: Grazie al meccanismo di allerta delle watch list, la concellazione completa di un articolo viene riparata rapidamente ripristinando la vecchia versione (metà ripristinata dopo 3 minuti. Metà dei contenuti osceni eliminati entro 2 minuti). Più difficile il rilevamento per “new entries”, e per cambiamenti più insidiosi. 29
(Da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia, 20/05/2007) “Tra il 28 dicembre 2005 e il 10 gennaio 2006 l'edizione italiana di Wikipedia è stata sottoposta a un test da parte del settimanale L'espresso, che ha inserito quattro errori in altrettante voci dell'enciclopedia (Alvaro Recoba, Ugo Foscolo, Giovanni Spadolini, Georg Hegel) e ha inserito una voce del tutto inventata sul poeta inesistente Carlo Zamolli. La voce Alvaro Recoba è stata corretta in poco più di un'ora. La voce Georg Hegel è stata corretta dopo dieci giorni. Le altre due voci errate e la voce inventata sono state corrette solo dopo l'uscita del settimanale nelle edicole. La voce Elia Spallanzani, del tutto inventata, è stata inserita l'8 gennaio 2005 e non è stata corretta fino al 19 maggio 2006. Durante la procedura di cancellazione la voce è stata modificata in modo da chiarire che si trattava di una biografia immaginaria.” (Da http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia, 20/05/2007) 30
History Flow: visualizzazione voce “Microsoft” Evoluzione delle aggiunte e modifiche alla voce; i colori indicano i diversi partecipanti 31
Esempi di cancellazioni Le bande verticali nere indicano cancellazioni massiccie del contenuto 32
Rappresentazione proporzionata al tempo Notare le la cancellazione massiccia diventa invisibile, in quanto troppo breve. 33
“Edit wars” Le linee a zig-zag indicano la ripetuta alterazione e ripristino di un particolare della voce “cioccolata” sulla Wikipedia. 34
NON SOLO WEB OPAC: sistemi per la ricerca su cataloghi di biblioteca Vedi note del bibliotecario di Unitn Carlo Favale: http://biblio.lett.unitn.it/lezione%20InfoUma.htm