IL CUP Codice Unico di Progetto

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Transcript della presentazione:

IL CUP Codice Unico di Progetto Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Segreteria CIPE IL CUP Codice Unico di Progetto

Perché il Codice Unico di Progetto CUP   Tanti sistemi di monitoraggio che non sono in grado di “dialogare” tra loro, rendendo impossibile: - ricostruire ciò che avviene sul territorio - stimare credibilmente la spesa per lo sviluppo per area, per settore 2. costringono all’immissione degli stessi dati più volte

CON IL CUP È possibile semplificare l’attività amministrativa,   È possibile semplificare l’attività amministrativa, rintracciare i dati dello stesso progetto su tutti i sistemi di monitoraggio, conoscere la spesa totale per lo sviluppo, verificarne l’efficacia.

stringa alfanumerica (15 caratteri) Come si presenta il CUP stringa alfanumerica (15 caratteri) e’ un’ETICHETTA stabile che caratterizza in maniera specifica il progetto, corrisponde ad una sorta di CODICE FISCALE, costruito a partire dalle caratteristiche del progetto: non è “parlante”, é associato al progetto fin dalla nascita e lo accompagna in tutte le fasi del suo ciclo di vita.

Alla base del sistema CUP c’è: La normativa Alla base del sistema CUP c’è: la legge n. 144/1999, che, all’art. 1, prevede, tra l’altro, la costituzione del sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici (MIP) e della relativa banca dati, da costituire presso il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica - CIPE - .     

OBBLIGATORIETA’ DEL CUP La normativa OBBLIGATORIETA’ DEL CUP La legge n. 3/2003 “Disposizioni ordinamentali in materia di Pubblica Amministrazione” all’art.11 prevede l’obbligatorietà del codice CUP.     

La normativa La sanzione prevista L’art        La normativa La sanzione prevista L’art.28 della legge 289/2002, legge finanziaria 2003, prevede: - l’ obbligatorietà della codificazione della spesa pubblica per garantire la rispondenza dei conti pubblici all’art. 104 del trattato istitutivo della Comunità europea; - che le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa, e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi, non possono accettare disposizioni di pagamento prive della codificazione prevista dalla stessa norma.

Quali sono i codici : - Codice gestionale - Codice CUP - Codice CPV

Il CUP e il SIOPE Dall'art. 28 della legge finanziaria per il 2003, trae origine il progetto SIOPE (Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici), ideato per rilevare ed elaborare informazioni sulle riscossioni e sui pagamenti delle Amministrazioni pubbliche senza incidere sui diversi sistemi di bilancio adottati dagli enti.  Tramite i codici – tra i quali il CUP – presenti sul mandato informatico, sarà possibile disporre tempestivamente delle informazioni su incassi e pagamenti delle Amministrazioni pubbliche, mediante un archivio informatico gestito da Banca d’Italia. Le singole amministrazioni saranno quindi agevolate nella rilevazione di dati necessari per la conoscenza dei flussi finanziari di loro competenza. L’art.1, comma 79, della Legge Finanziaria 2005 prevede una prima sperimentazione del SIOPE già a partire dall’anno in corso.

- DELIBERA CIPE n. 24 del 29 settembre 2004, La normativa ATTUAZIONE - DELIBERA CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP, - DELIBERA CIPE n. 24 del 29 settembre 2004, che istituisce il CUP cumulativo ed esplicita l’obbligatorietà dell’utilizzo del codice su tutta la documentazione inerente il progetto d’investimento.

I soggetti responsabili La citata delibera CIPE 143/2002 afferma che la responsabilità della richiesta del CUP è “attribuita all'Amministrazione, ovvero al soggetto titolare del progetto, cui competono l'attuazione degli interventi e l'erogazione delle relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione degli interventi”. Pertanto, soggetti responsabili della richiesta del CUP risultano: -  per i lavori pubblici (ex lege n.109/94): le stazioni appaltanti; -  per studi, indagini e progettazioni relative a lavori pubblici: le Amministrazioni o i soggetti che ne dispongono l'esecuzione ed ai quali spetta la decisione di spesa pubblica; -  per gli aiuti alle attività produttive, per gli interventi in campo formativo, per i progetti di ricerca e per altri incentivi o forme d'intervento: le Amministrazioni alle quali spetta la titolarità della concessione o dell’erogazione del finanziamento pubblico.

Quando deve essere richiesto il CUP  Il codice CUP deve essere richiesto:  per i lavori pubblici, entro il momento dell'emissione dei provvedimenti amministrativi che ne determinano il finanziamento pubblico o ne autorizzano l'esecuzione, nel caso in cui risulti indiretto il finanziamento pubblico; - per gli aiuti e le altre forme d'intervento, entro il momento dell'approvazione dei provvedimenti amministrativi di concessione o di decisione del finanziamento;  

il codice CUP deve essere riportato: - su tutti i documenti  amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, - nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati a progetti d’investimento pubblico.

In particolare devono avere il CUP: - le richieste, i provvedimenti di concessione ed i contratti di finanziamento con oneri a carico della finanza pubblica, per la copertura, anche parziale, del fabbisogno dei progetti d’investimento pubblico; - i documenti contabili, relativi ai flussi finanziari generati da tali finanziamenti, anche già in essere; - le proposte e le istruttorie dei progetti d’investimento pubblico, che sono sottoposte all’esame del CIPE, ed i correlati documenti di monitoraggio.  

La struttura organizzativa del sistema CUP   Il sistema CUP si avvale di un apposito sito, raggiungibile via Internet, all’indirizzo http://www.cipecomitato.it/cup.asp; a questo sito è possibile sia richiedere informazioni sul funzionamento del sistema, sia accreditarsi al sistema stesso, ottenere i codici CUP ed interrogare l’anagrafe dei progetti. Per mostrare come è strutturato tale sito, e quali sono le sue principali funzionalità, di seguito ne è riportata la schermata di apertura.

Il sistema CUP si avvale: - di un servizio di supporto immediato, “help desk”, raggiungibile anche per via telefonica, finalizzato ad aiutare gli utenti per la risoluzione dei problemi tecnici più semplici ed a far intervenire, se necessario, la “struttura di supporto CUP”, operante presso il Servizio Centrale Segreteria CIPE. Il sistema CUP prevede anche: - un Gruppo tecnico di coordinamento, cui partecipano rappresentanti delle varie Amministrazioni interessate, centrali e locali (Nuclei di valutazione, centrali e regionali, uffici regionali di statistica, ANCI, UPI, UNCEM, Osservatorio Centrale dei lavori pubblici, Osservatori regionali ed ISTAT), - una Rete di referenti, che costituiscono dei punti di raccordo del sistema all’interno delle varie Amministrazioni.

Progetti inseriti, soggetti e utenti accreditati Al 22 aprile 2005 sono stati generati oltre circa 140.000 codici, di cui il 50% relativi a lavori pubblici ed il 48 % ad aiuti. I dati relativi a questi progetti sono contenuti in una banca dati, chiamata “anagrafe progetti” o “sistema indice”, accessibile a tutti gli utenti accreditati, che possono interrogare il sistema sia per conoscere i dati relativi ad uno specifico progetto, inserendo il suo CUP, sia per conoscere tutti i progetti che presentino certe caratteristiche (in termini di tipologia, e/o di localizzazione, ecc).   I soggetti accreditati al sistema sono circa 4.800: gli utenti sono oltre 7.000.

Il “progetto monitoraggio degli investimenti pubblici”, MIP   Attualmente è in corso la fase di progettazione del citato sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici, “sistema MIP”, previsto dalla legge 144/99. Il relativo documento progettuale è stato esaminato, integrato e approvato, il 28 gennaio u.s., nella seduta tecnica propedeutica alla Conferenza unificata Stato, Regioni ed Autonomie locali, che, nella riunione tenutasi il 29 aprile u.s., ha dato la propria intesa. Il citato documento progettuale, già esaminato in sede preCIPE, è stato approvato dal CIPE a fine settembre; si stanno avviando le procedure per promuovere le gare per la realizzazione del sistema, e quindi avviare le fasi di installazione e di gestione.

In estrema sintesi, il sistema MIP deve: - basarsi sul CUP, etichetta che consente di collegare insieme le informazioni relative allo stesso progetto d’investimento pubblico, - prevedere, per garantire la qualità del dato, che a regime le informazioni siano inserite nel sistema dal soggetto responsabile, - comportare, almeno in prospettiva, lo snellimento delle procedure in carico ai soggetti responsabili, richiedendo che a regime le informazioni siano inserite da detti soggetti nel sistema una sola volta, provvedendo poi il sistema stesso a fornire tali informazioni a tutte le strutture interessate, - predisporre una reportistica per i soggetti accreditati, che ovviamente si aggiunge alle elaborazioni che ciascuna Amministrazione, con i propri sistemi di monitoraggio, vorrà produrre per far fronte alle proprie specifiche esigenze e responsabilità.