Il sangue può essere definito come un tessuto formato da un liquido, il plasma, e da elementi cellulari in esso sospesi, i globuli rossi, i globuli bianchi.

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Transcript della presentazione:

Il sangue può essere definito come un tessuto formato da un liquido, il plasma, e da elementi cellulari in esso sospesi, i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Il plasma, che, separato dai globuli rossi ha un colore giallino, ha il compito di trasportare alcune sostanze, come proteine, vitamine e ormoni, nei luoghi di utilizzo o di eliminazione. I globuli rossi consentono il trasporto dell'ossigeno grazie a una sostanza in essi contenuta, l'emoglobina; la loro vita media è di 120 giorni e vengono distrutti nel fegato e nella milza si pensi che vengono eliminati circa 2 milioni di globuli rossi al minuto. I globuli rossi, detti anche eritrociti (da eritros = rosso) o emazie, sono cellule molto piccole prive di nucleo. I globuli rossi sono di questo colore per la presenza di una sostanza, l’emoglobina, formata da una proteina globulare, la globina, e un pigmento, l’eme, che contiene atomi di ferro capaci di legarsi all’ossigeno . L’emoglobina può trasportare sia ossigeno sia anidride carbonica. Quando è legata all’ossigeno, prende il nome di ossiemoglobina ed è di colore rosso vivo, mentre quando è legata all’anidride carbonica (o diossido di carbonio) prende il nome di carbodiossiemoglobina, di colore blu scuro. I globuli bianchi svolgono una funzione difensiva contro aggressioni al nostro organismo portate da batteri e virus. Sono cellule dotate di movimento ameboide (emettono cioè pseudopodi come le amebe) cioè possono cambiare forma, per esempio assottigliarsi, e questa proprietà permette loro di attraversare le pareti dei capillari sanguigni. I globuli bianchi sono anch’essi prodotti dal midollo osseo e hanno generalmente una vita media molto breve, da poche ore a pochi giorni. I globuli bianchi hanno funzione di difesa dalle infezioni. Ne esistono numerosi tipi raggruppati in fagociti (= cellule mangiatrici) e linfociti (= cellule della linfa). Essi intervengono prontamente per bloccare e distruggere sostanze estranee o agenti patogeni (portatori, cioè, di malattie) e dove sia in corso un’infezione. Per esempio i linfociti producono particolari proteine, gli anticorpi, che neutralizzano gli agenti patogeni, mentre i fagociti li distruggono inglobandoli. Le piastrine o trombociti, non sono cellule intere, ma frammenti di grosse cellule bianche per perdita degli pseudopodi contribuiscono alla coagulazione del sangue. Infatti quando un vaso sanguigno si rompe, in occasione di una ferita, nel sangue si attiva il processo di coagulazione a cui contribuiscono le piastrine e numerosi altri fattori, che danno come risultato una sostanza chiamata fibrina che svolge la funzione di un vero e proprio tappo. Quando ci si ferisce le piastrine liberano una sostanza che trasforma il fibrinogeno, una proteina presente nel plasma, in fibrina, una proteina filamentosa che forma una fitta rete che intrappola le cellule del sangue in una sorta di “tappo”, il coagulo, che blocca l’emorragia.

La circolazione sanguigna nell’organismo umano può essere divisa in: PICCOLA CIRCOLAZIONE e GRANDE CIRCOLAZIONE. La circolazione sanguigna nell’uomo si definisce doppia perché il sangue passa due volte dal cuore. Si definisce completa perché i due tipi di sangue, arterioso e venoso, non si mescolano mai, grazie alla parete divisoria che separa la parte destra del cuore da quella sinistra. Si definisce chiusa perché il sangue compie il suo percorso sempre all’interno di vasi (arterie, vene, capillari) senza mai uscirne. Gli scambi tra sangue e cellule avviene attraverso lo spazio ed il liquido interstiziale tra cellule e capillari. La PICCOLA CIRCOLAZIONE inizia dall’ atrio destro del cuore e grazie ad una valvola arriva al ventricolo destro da cui viene pompato nell’arteria polmonare che si divide a sua volta nelle arterie polmonari destra e sinistra, che raggiungono ciascuna il polmone destro e sinistro e qui si diramano in vasi sempre più piccoli fino a raggiungere le pareti degli alveoli polmonari dove avvengono gli scambi fra ossigeno e anidride carbonica. Da ciascun polmone successivamente il sangue ossigenato viene trasportato attraverso le vene polmonari (due per ciascun polmone) prima nell’atrio sinistro del cuore e grazie ad una valvola al ventricolo sinistro. Perciò la piccola circolazione inizia dal ventricolo destro e termina nell’atrio sinistro. LA GRANDE CIRCOLAZIONE inizia dall’atrio sinistro del cuore e da questo mediante una valvola passa nel ventricolo sinistro del cuore da qui viene pompato dallo stesso cuore nell’arteria aorta che dividendosi in diversi rami distribuisce il sangue ricco di ossigeno a tutto il corpo . Alle cellule il sangue cede l’ossigeno e le sostanze nutritive e si carica di anidride carbonica e di altre sostanze di rifiuto, che, attraverso i capillari venosi e una serie di vene sempre più grandi, arriveranno in due grandi vene, la vena cava inferiore e la vena cava superiore, che sboccano nell’atrio destro. Perciò la grande circolazione inizia dal ventricolo sinistro e termina nell’atrio destro.

SISTEMA ARTERIOSO Le arterie sono i vasi che portano il sangue dal cuore verso la periferia. Derivano tutte dalla ramificazione di due arterie maggiori, l'aorta che esce dal ventricolo sinistro e dà origine alla grande circolazione e l'arteria polmonare (ad accezione delle altre arterie trasporta sangue ricco di anidride carbonica), che fuoriesce dal ventricolo destro e si divide nell’arteria polmonare sinistra e l'arteria polmonare destra dando inizio alla piccola circolazione. Allontanandosi dal cuore l’AORTA che trasporta sangue ossigenato si suddivide in rami destinati alle varie parti del corpo che diminuiscono di dimensione, prendendo il nome di arteriole e arteriuzze e trasformandosi poi in capillari. Il sangue ha qui carattere arterioso o meglio trasporta ossigeno grazie all'emoglobina e, attraverso il plasma, sostanze nutritive provenienti dall'apparato digerente; dopo aver percorso le ramificazioni dell'aorta il sangue arriva ai capillari dove cede ossigeno e sostanze nutritive ai diversi organi e tessuti.

SISTEMA VENOSO Il sistema venoso ha origine alla periferia del nostro organismo dai capillari che aumentano via via di dimensione per la confluenza di altri vasi, divenendo progressivamente venule e poi vene. Esse trasportano nella grande circolazione il sangue ricco di rifiuti proveniente da organi e tessuti e nella piccola il sangue ricco di ossigeno proveniente dai polmoni (le vene polmonari che dai polmoni giungono all’atrio sinistro del cuore). Molte vene seguono il corso delle arterie in numero di due per ciascuna e quindi sono molto più numerose. Tutto il sangue venoso perviene alle vene cave, in quella superiore convergono i vasi provenienti dal capo, dal tronco e dagli arti superiori, mentre in quella inferiore le vene provenienti dagli arti inferiori e dall'addome.

IL SISTEMA LINFATICO Il sistema linfatico è uno dei più importanti del corpo per tutte le funzioni svolte per la pulizia e di difesa del corpo. È considerata parte del sistema circolatorio in quanto inizia con un insieme di capillari a fondo cieco, i capillari linfatici, che “pescano” nel liquido interstiziale: questo passa al loro interno e prende il nome di linfa. Dai capillari linfatici la linfa confluisce in vasi linfatici più grandi e alla fine viene reimmessa nella circolazione Sanguigna arteriosa. Questo sistema è quindi la seconda rete per il trasporto dei liquidi corporei. Il sistema linfatico è costituito quindi dai capillari linfatici e dai vasi linfatici che sono costituiti da tronchi e dotti linfatici negli organi linfoidi (linfonodi, milza, placche di Peyer , timo, tonsille e midollo osseo) primari e secondari. Tale sistema svolge nell’organismo umano quattro funzioni fondamentali: Il mantenimento di equilibrio nello" spazio interstiziale". importante contributo per formare e attivare il sistema immunitario (le difese dell'organismo). Raccogliere il chilo dal contenuto intestinale, un prodotto che è ad alto contenuto di grassi . Controlla la concentrazione di proteine nell'interstizio, il volume del liquido interstiziale e la pressione.

TESSUTI E ORGANI LINFATICI I tessuti del sistema linfatico sono: la milza , i linfonodi, le placche di Peyer , il timo, le tonsille, ed il midollo osseo . La milza ha la funzione di filtraggio del sangue e la pulizia da forme cellulari alterate (demolisce i globuli rossi e ricicla l’emoglobina) e, insieme al timo e midollo osseo, matura il ruolo dei linfociti , che sono un tipo di globuli bianchi . I linfonodi sono più numerosi nelle zone meno periferiche del corpo . La loro presenza è evidente in alcune parti facilmente accessibili al diretto esame fisico come ascelle , inguine , collo , viso. I noduli linfatici e linfoidi spesso sono disposti intorno ai grandi tronchi arteriosi e venosi aorta , vena cava , vasi iliaci, succlavia, ecc. Sono sacchetti di piccole dimensioni che sono tra i vasi linfatici . Le placche di Peyer, che prendono il nome dallo studioso svizzero del 17esimo secolo Johann Conrad Peyer, sono placche circolari od ovoidali, ciascuna costituita da noduli linfatici che occupano la sottomucosa dell'ileo, nell'intestino tenue. Il timo provvede alla produzione e alla maturazione dei linfociti-T (T sta per timo). Le tonsille localizzare all’interno della cavità orale proteggono dalle infezioni l’apparato respiratorio. Il midollo osseo è il tessuto che produce oltre ai globuli bianchi i globuli rossi. Quando aumenta la pressione del sangue all'interno del vaso capillare , il plasma tende a diffondersi attraverso le pareti dei capillari a causa della forte pressione esercitata su queste pareti. Durante questo processo, il sangue perde una grande quantità di sostanze nutritive e biomolecole che vengono trasportati nello spazio interstiziale , creando così uno squilibrio, è in questo momento assume grande importanza il sistema linfatico radicale, che svolge il compito di raccogliere tutte le sostanze che il plasma ha perso durante la pressione sanguigna per poi tornare nei vasi sanguigni e mantenere in questo modo, l'omeostasi del corpo.