Economia Scelte Pubbliche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Giuseppe Celi 2006, appunti da J.Sloman, Il Mulino
Advertisements

ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 2
Lezione 10 Il mercato del lavoro
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Concorrenza Monopolistica e Differenziazione del Prodotto
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Il trade-off Efficienza-equità
Consumatori, produttori ed efficienza dei mercati
Esempi pratici su retribuzioni e discriminazione
1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 13 Anno Accademico
LA CONCORRENZA PERFETTA
1 POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO Augusto Ninni Università di Parma a.a
Capitolo 4 I mercati finanziari.
QUADRO DI ANALISI fondato su criteri economici (II) potere di mercato delle parti (III) altri fattori relativi alla struttura del mercato (I) natura dellaccordo.
CONSUMATORI / UTILIZZATORI INTESE ORIZZONTALI A B C ricerca e sviluppo produzione acquisti commercializzazione standardizzazione protezione dellambiente.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA a.a SAVERIA CAPELLARI La domanda aggregata nel lungo periodo.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Prof. SAVERIA CAPELLARI Domanda aggregata: modello a prezzi fissi.
Capitolo 3 Il reddito nazionale: da dove viene e dove va
FORME DI MERCATO CONCORRENZA PERFETTA MONOPOLIO OLIGOPOLIO
Istituzioni di Economia M-Z prof. L. Ditta
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
aspettative di inflazione e valore attuale
Questo file può essere scaricato da
La teoria probabilistica del voto
Economia Scelte Pubbliche Democrazia, unanimità e efficienza Lezione 2.
Teoria economica della burocrazia
Introduzione alla Public Choice
Capitolo 4: Crescita e politica economica
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 2° parte Docente Prof. GIOIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Jesi, 6 aprile Regione Marche Documento Strategico Preliminare Programmazione Fondi Strutturali
Milano, 10 Luglio SEMINARIO LA RIFORMA DELL'AUTOTRASPORTO Milano, 10 Luglio 2006 LA RIFORMA DELL'AUTOTRASPORTO. IL FILO ROSSO CHE LEGA RESPONSABILITÀ,
ECONOMIA.
LEZIONI DI MACROECONOMIA CAPITOLI 5 & 6
Macroeconomia II ESERCITAZIONE
Economia Scelte Pubbliche I gruppi di interesse Lezione 6.
Corso di Macroeconomia Lezione 7 : Modello IS-LM
Krugman-Wells.
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
Come studiare le politiche pubbliche
L’Idea di Aspettative Razionali
Capitolo 11 Il monopolio Capitolo 11 Microeconomia.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
La determinazione del Reddito Nazionale
Capitolo 15 Principi di Microeconomia N. Gregory Mankiw
Il commercio internazionale
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
1. I Sistemi economici si distinguono in base al grado di “intervento pubblico” in economia economia totalmente pianificata economia mista economia pura.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
1 IL MONOPOLIO. 2 IL MONOPOLIO E’ LA FORMA DI MERCATO IN CUI VI E’ UN UNICO PRODUTTORE CHE E’ IN GRADO DI DETERMINARE SIA IL PREZZO, SIA LA QUANTITA’
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 14 II SEMESTRE A.A
Collusione Davide Vannoni Corso di Economia Manageriale e Industriale a.a
Struttura e potere di mercato Davide Vannoni Corso di Economia Manageriale e Industriale a.a
I costi di produzione Nelle lezioni precedenti abbiamo considerato il funzionamento di un sistema di mercato. In questa lezione considereremo i costi di.
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA SUL MERCATO Prof. Fabio Asaro.
Giorgia Giovannetti1 Lezione 3 Prof. Giorgia Giovannetti Facoltà di Ingegneria Economia Applicata 2015.
La domanda di moneta I: definizione Ipotesi: Esistono due sole attività finanziarie: I: MONETA usata per transazioni, non paga interessi. La si ritroverà.
L’effetto delle asimmetrie informative sul mercato del credito Fausto Panunzi.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
La politica economica della tassazione
Lezioni di Economia dei tributi Prof. Mauro Marè Imposte ed efficienza.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
1 L’EQUILIBRIO MACROECONOMICO. 2 OCCUPAZIONE E PRODUZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE NATURALE EQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO LIVELLO DI OCCUPAZIONE.
LA DISOCCUPAZIONE. IDENTIFICARE LA DISOCCUPAZIONE Categorie della DISOCCUPAZIONE – Il problema della disoccupazione è di solito diviso in due categorie.
Tassazione e efficienza Lezione 11. Excess burden Perdita secca (EB) è ‘la somma persa in eccesso rispetto a ciò che lo stato preleva’ (Auerbach, 1985)
Transcript della presentazione:

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Rent seeking Lezione 5 Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Introduzione Redistribuzione può avvenire non tramite reddito  forme più subdole Creazione, incremento e protezione di posizioni di monopolio Leggi modificano diritti di proprietà Rent-seeking (RS) è redistribuzione da parte dello stato da consumatori a produttori mediante monopolio Idea di Tullock (1967) in seguito a studi su perdita secca di monopolio di Harberger (1963)  calcoli statici sostenevano che monopolio non era “grosso problema” (3% del GDP)  scuola di Chicago Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Idea di Tullock Nella teoria tradizionale di monopolio L è misura di inefficienza e R redistribuzione Monopolio è spesso generato da barriera legislativa all’ingresso del mercato  restringe concorrenza R è rendita per chi la detiene  il suo valore presente è quanto sono disposti a pagare le imprese per indurre lo stato a restringere la concorrenza sul mercato e generare R Tullock sostiene che le spese sostenute per ottenere R è costo sociale in aggiunta a L Buchanan precisa che 3 tipi di spese possono essere costi sociali Spese e azioni di potenziali recipienti di monopoli Sforzi di esponenti del governo per reagire o riceverei trasferimenti da potenziali recipienti Distorsioni prodotte a parti terze da monopolio o dal governo in relazione a RS Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 E’ proprio così? Il costo sociale di RS è proposizione normativa  così è la vita  la bustarella non è inefficienza, è trasferimento  RS crea mercati Mueller: costo sociale deriva da interruzione nel continuum di mercati  costi di transazione Problema aperto Ammesso che sia costo sociale  letteratura su dissipazione + o – perfetta di R Economia Scelte Pubbliche - 2006

Il gioco standard di RS - 1 Gioco standard: n giocatori, ciascuno investe I per ottenere una rendita R, probabilità di ottenere la rendita proporzionale all’investimento 3 ipotesi Neutrali rispetto al rischio Posizioni simmetriche Libero ingresso nel mercato Economia Scelte Pubbliche - 2006

Il gioco standard di RS - 2 Con ingresso libero n cresce fino a che il reddito atteso di un rent seeker è uguale a uno che rimane fuori dal mercato (costo opportunità)  dissipazione perfetta Modello in 3 equazioni Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Avversione al rischio Hillman e Katz (1984) studiano gli effetti di avversione al rischio su RS mediante una funzione di utilità logaritmica Dimostrano che dissipazione cresce quando il rapporto tra R e assets A dei rent seekers diminuisce e (meno rapidamente) quando il numero di rent seekers diminuisce Avversione al rischio presuppone che rent seekers siano proprietari di loro assets Previsione è che la concorrenza tra rent seekers avversi al rischio produca comunque una completa dissipazione in un numero elevato di casi plausibili  il rapporto R/A e il numero di rent seekers sono in genere bassi Altre forme di rappresentazione di avversione al rischio danno risultati simili Economia Scelte Pubbliche - 2006

Modello di Hillmann e Katz R/A 2 3 5 10 50 100 1000 0.1 98 97 96 95 0.2 94 93 92 91 0.5 88 85 83 82 81 1 76 74 72 70 69 32 34 35 36 18 21 22 24 Economia Scelte Pubbliche - 2006

Propensione al rischio In molti casi RS è fatto da imprese guidate da managers  managers non possiedono A, rischiano soldi degli azionisti con potere di controllo limitato su di essi  propensi al rischio (Jensen e Meckling, 1976) Knight (1934): autoselezione del campione di imprenditori rende gli imprenditori propensi al rischio  senza rischio non si ottengono profitti Con propensione al rischio il risultato è sovradissipazione della rendita Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Altri casi Se RS condotto da gruppi  free riding  riduzione della dissipazione della rendita Se valore della rendita è diverso per i vari rent seekers  RS da 2 a n hanno minore incentivo a investire  dissipazione minore rispetto al caso di valore uguale  governo prende meno Baye, Kovenock a de Vries (1993) dimostrano che con R di diverso valore, il governo prende W=(1+R2/R1)+R2/2  con R1=100, R2=50, R3=45 W=37.5 se 1 concorre, W=42.75 se è escluso Governo può escludere 1 organizzando il gioco in 2 fasi  dichiara una lista ristretta di concorrenti qualificati (da cui 1 è escluso) e poi lascia gli altri competere Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e regolamentazione - 1 In un processo di regolamentazione gli interessi dei produttori e dei consumatori sono opposti  se p sale, R cresce e CS diminuisce Regolamentazione è processo burocratico (authority)  produttori faranno pressione su authority per aumentare il prezzo Stigler (1971) sposta l’attenzione dalla questione normativa di quale prezzo minimizza L a come RS per ottenere R determina il prezzo Problema: solo i produttori vengono considerati Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e regolamentazione - 2 Peltzman (1976) include i due attori e un regolamentatore che massimizza voti (supporto?) che dipendono da utilità di produttori e consumatori V=v(UR, UC), derivate positive UR=R, UC=K-R-L, funzioni lineari in R e L, K è misura di CS, R e L funzioni di P Il regolamentatore stabilisce P in modo che Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e regolamentazione - 3 …che equivale a Il regolamentatore fissa P in modo che il guadagno marginale di supporto dei produttori x un incremento di R è pari alla perdita di voti dei consumatori dovuto alla crescita di R e L I produttori sono meno e + concentrati dei consumatori, con interessi + specifici  capacità di lobbying superiori  dV/dUR grande relativamente a dV/dUC Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e regolamentazione - 4 Previsioni (teoria della cattura) P sarà aumentato fino a che dR/dP diminuisce (o dV/dUC aumenta) abbastanza da portare l’equazione in eguaglianza  regolamentatore favorirà i produttori sui consumatori, proprio perché i consumatori sono di più (il contrario della democrazia) Una qualche considerazione dei consumatori rimane, fino a che dV/dUC>0  non ci sarà mai puro monopolio Industrie regolamentate sono o monopoli naturali o di perfetta concorrenza, dove è possibile estrarre voti modificando le rendite, non gli oligopoli in cui la posizione intermedia è già raggiunta dal mercato Evidenza empirica di scuola Chicago (industrie aeronautica, assicurazioni, taxi, agricoltura etc.) Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e processo politico - 1 RS non è limitato al conflitto di interessi tra produttori e consumatori  in altri contesti i giocatori e i loro interessi sono + difficili da identificare  necessaria una teoria generale del RS McCormick e Tollison (1981) lanciano la “special inetrest group theory of legislation”  ogni legge redistribuisce ricchezza (diritti di proprietà)  ha un valore Legislature e parlamenti sono organizzati per trasferire ricchezza tra gruppi in maniera efficiente  prende risorse da chi è politicamente meno costoso da tassare (offerta di redistribuzione) e le trasferisce a chi è politicamente + costoso (domanda) Costo è espresso in termini di costi di organizzarsi in un gruppo di interesse (Olson, 1965) Economia Scelte Pubbliche - 2006

RS e processo politico - 2 Per avere un trasferimento, un gruppo deve assicurarsi il supporto di una maggioranza in una legislatura bicamerale  2 risultati + seggi ci sono, + costoso è assicurarsi la maggioranza Ipotizzando DMR dall’assicurasi i voti (costi crescenti), a parità di seggi, è meno costoso assicurarsi la maggioranza + egualitaria è la distribuzione di seggi tra partiti nelle 2 camere Verifica empirica trova che + elevato è il numero di seggi e + concentrata la loro distribuzione, minore è il livello di regolamentazione  McCormick e Tollison fanno test su legislature degli stati USA Padovano e Lagona (200?) trovano che la seconda variabile è rilevante nella produzione di leggi del Parlamento italiano Economia Scelte Pubbliche - 2006

Economia Scelte Pubbliche - 2006 Rent seeking e riforme Tollison e Wagner (1991): se R>L, gli incentivi dei rent-seekers a resistere alle riforme superano quelli dei consumatori a liberalizzare  RS ostacolo per riforme Necessario offrire qualcosa in cambio  liberalizzazioni ad ampio spettro politicamente più semplici di quelle graduali  produttori sono anche consumatori in più mercati  la moltiplicazione dei mercati compensa le perdite nel settore di produzione (Reagan e Thatcher vs. Bersani) Meglio sempre evitare la creazione di rendite (Anderson e Hill, 1983) Privatizzazione dei Commons Niente agenzie Leggi che regolino l’accesso ai mercati Supermaggioranze per regolamentare i prezzi Federalismo (Weingast) Economia Scelte Pubbliche - 2006