RIFIUTI SOLIDI Gianfranco Tarsitani
D.Lgs. 5.2.1997 n°22 NORMATIVA QUADRO (Decreto Ronchi) Ha recipito le Direttive europee: (91/156/CEE) sui rifiuti (91/681/CEE) sui rifiuti pericolosi (94/62/CE) sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
Contenuti del D.Lgs. 22/97 I: Norme generali II: Gestione dei rifiuti di imballaggio, modalità di recupero III: Gestione di rifiuti di beni durevoli, rifiuti sanitari, dei veicoli a motore IV: Tariffe V: Obblighi e sanzioni
DEFINIZIONI DI RIFIUTO DPR 915/82 Qualsiasi sostanza ed oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali abbandonato o destinato all'abbandono D.Lgs 22/97 Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate in un allegato e di cui il detentore si disfi o abbia l'obbligo di disfarsi
COMPOSIZIONE RIFIUTI Fonte: O.C.S.E. (O.M.S. 1998)
CLASSIFICAZIONE RIFIUTI In base alla loro provenienza: RIFIUTI URBANI RIFIUTI SPECIALI Sulla base alle loro caratteristiche: RIFIUTI PERICOLOSI RIFIUTI NON PERICOLOSI
Rifiuti urbani rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o private o su spiagge e sulle rive rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacente sulle strade ed aree cimiteriali rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale
Rifiuti speciali rifiuti da attività agricole e agro-industriali; rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; rifiuti da lavorazione industriale e artigianale i rifiuti da attività commerciale e di servizio; rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque rifiuti derivanti da attività sanitarie, macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti
COMPITI ISTITUZIONALI D.Lgs. Ronchi REGIONI: predisporre, adottare e aggiornare i piani di gestione dei rifiuti PROVINCE: verifica e controllo della gestione complessiva dei rifiuti COMUNI: organizzazione delle attività di raccolta, recupero, smaltimento e tariffazione
RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI
Es:Cassonetto
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI Vetro Alluminio Carta Plastica Parte umida Pile Farmaci reciclaggio Smaltimento differenziato
Modalità di raccolta Campana di vetro Sacco viola
SISTEMI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI Discarica controllata Compostaggio Termodistruzione
Discarica controllata
Discarica controllata VANTAGGI Economica Brevi tempi di realizzazione Possibilità di installare impianti di recupero del biogas SVANTAGGI Ampie aree Contaminazione suolo (percolato) Animali (roditori, insetti, uccelli) Incendi (per produzione biogas) Cattivi odori
Cilindro rotante per la trasformazione in compost
Compostaggio VANTAGGI Affidabilità del sistema Semplicità di gestione Limitati problemi di immissioni Produzione di compost SVANTAGGI Cattivi odori Problemi di mercato Il compost non è un sostituto completo dei fertilizzanti
Forno inceneritore
Inceneritore SVANTAGGI Alti costi iniziali e di manutenzione Tempi lunghi di realizzazione Necessità discarica per scorie (10% peso) Inquinamento dell’aria VANTAGGI Ricavo di energia Affidabilità del sistema Riduzione elevata della massa e del volume del rifiuto
Percentuale di rifiuti inceneriti Particolari procedimenti di incenerimento Co-Combustione Pirolisi 75% Giappone 65% Danimarca 50% Svezia 40% Francia 20% USA <16% Italia Percentuale di rifiuti inceneriti
Modalità di smaltimento in Italia Incenerimento 16% Discarica 74% Compostaggio 7% Riciclaggio 3%
Distribuzione degli inceneritori per RSU in Italia 2 5 16 6 7 14 14 2 1 Distribuzione degli inceneritori per RSU in Italia 1 1 7 1 2