Nicoletti capitolo 6 Controllo Motorio a Circuito Aperto Lezione 7 Nicoletti capitolo 6 Controllo Motorio a Circuito Aperto
Ancora differenze fra Circuito Chiuso e Circuito Aperto CC: feedback CA: comando centrale CC ogni sub-movimento e’ corretto centralmente CA: Ipotesi delle risposte a catena: Comando centrale -->sinergie --> feedback --> sinergie ogni comando centrale attiva una serie di sub-movimenti
Ruolo del feedback CC, CA CC feedback come correttore del movimento successivo CA feedback come attivatore del movimento successivo CC movimenti complessi e a lunga durata CA movimenti semplici e veloci (balistici 200-250 ms)
Feedback per CC e CA CC feedback attivo durante l’esecuzione del gesto CA feedback attivo dopo l’esecuzione del gesto Funzionamento del PM: un nuovo programma viene scelto feedback PM si corregge il programma
Funzione del Feedback CC continua correzione del movimento durante la sua esecuzione CA (risposte a catena) feedback movimento A attiva B che attiva C CA (PM) feedback correzione movimento successivo
Programma Motorio PM Tutto il movimento e’ programmato e rappresentato ai livelli + alti del SNC troppo complesso programmare ogni attivazione inibizione di agonisti-antagonisti ritardo dei tempi di latenza insostenibile immagazzinamento enorme di dati
Come fare a testare il PM? Se in assenza di un flusso delle vie sensitive afferenti si puo’ ancora effettuare correttamente un movimento allora esiste un PM Studi su animali Studi sugli umani
Studi su animali Scimmie recise le vie sensoriali arto offeso non viene usato ma se l’altro viene immobilizzato allora si se due arti vengono offesi la scimmia si muove grooming del gatto e arto fantasma canto degli uccelli sordita’ prima e dopo aver appreso il canto Feedback non necessario per un movimento imparato ma necessario per imparare
Studi sugli umani Lashley (1917) lesione alle vie sensitive arti inferiori arti posizionati correttamente senza l’ausilio della vista Henry & Rogers (1960) TR piu’ lungo per compiti motori piu’ complessi sollevare un dito (1), (1) + prendere una palla (2), (1) + (2) + rischiacciare un tasto… ecc. Klapp Anderson Berrien (1973) sillabe da pronunciare le piu’ lunghe piu’ alto il TR Piu’ e’ complesso un compito + tempo ci vuole per caricare il PM
Struttura gerarchica del PM PM inteso come una rappresentazione astratta della sequenza di una azione Le info contenute non riguardano i singoli muscoli implicati ma si riferiscono a variabili + generali come velocita’, forza, ampiezza ecc. Esempio la scrittura di Raibert (1977).
Alternativa al PM Movimento come gradi di liberta’ che vengono organizzati da Strutture Coordinative I gradi di liberta’ vengono Condensati cosi’ da formare una singola unita’ I gruppi di muscoli relativi ad un dato compito formano una singola unita’
…continua Al programma motorio si contrappone la struttura coordinativa Struttura coordinativa tiene conto di: Comando centrale Sinergie neuromotorie distali Relazione con le dimensioni esterne (inerzie, pesi, grandezze)
Esperimenti Pattern di movimenti in-fase, fuori-fase giocolieri, effetto tergicristalli di tutti I movimenti parte del corpo dx e sx Movimenti complessi scalati sulle dimensioni corporee camminare correre salire scendere le scale passare attraverso aperture afferrare gli oggetti