Abeni Giancarlo Babuscia Alessandra Bornaghi Cesare MODELLI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
E LA LUCE FU.
Advertisements

I pezzettini di sughero, la superficie dellacqua, costituiscono un sistema meccanico in equilibrio. Immaginiamo di avere una vasca piena di acqua in cui.
Meccanica aprile 2011 Oscillatore armonico, energia meccanica
La polarizzazione della luce
Onde elettromagnetiche
Raccolta dati Set up esperimento di diffrazione
Lo spettro della luce LASER
Pierangelo Degano, Emanuel Castellarin, Laura Passaponti
ANALISI SPETTROSCOPICA
L’INTERAZIONE LUCE-MATERIA
Tecniche di elaborazione delle immagine
INTENSITA SU UNO SCHERMO IN UNA INTERFERENZA TRA DUE SORGENTI PUNTIFORMI Alberto Martini.
Elettricità e magnetismo
Le forze conservative g P2 P1 U= energia potenziale
Misura della costante elastica di una molla per via statica
Il Laser LASER: Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation: è un oscillatore ottico. Fu realizzato per la prima volta nel 1960 ed è basato.
ELEMENTI DI DINAMICA DELLE STRUTTURE
TEORIA MODELLO CLASSICO MODELLO SEMICLASSICO MODELLO QUANTISTICO
SPETTROSCOPIA.
APPLICAZIONI.
MODELLI Banush Gersena Bergamaschini Roberto Campanale Maria Filomena
Luce Cremaschini Claudio D’Arpa Maria Concetta Gallone Giovanni Jordan Julia Macchia Davide Parziale Gianluca Punzi Danila De Rose Francesco.
Gli spunti dell’ottica nella fisica moderna
Rappresentazione concettuale, spesso semplificata
LUCE Serafino Convertini Alessandra Forcina Paolo De Paolis
E DUALISMO ONDA-CORPUSCOLO
MODELLI Alessi Gerardo Bovo Matteo Brighenti Giulia Serva Matteo.
LA POLARIZZAZIONE.
LABORATORIO DI FISICA SPERIMENTALE
SPETTRO.
Esercizi.
II lezione.
Condizioni di ripetibilita L'esperimento sia condotto sempre dallo stesso osservatore. Siano usati sempre gli stessi strumenti e le stesse procedure. Siano.
LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
A cura di Matteo Cocetti & Francesco Benedetti
Il Movimento Cinematica.
Spettrofotometri Componenti principali: Sorgente di luce
La fisica quantistica - Il corpo nero
Unità Didattica 2 La natura duale della luce e l’atomo di idrogeno
La luce Gruppo 1: Maurilio Fava, Chiara Maranò, Marina Pellegrino, Michela Ponzo. Gruppo 2: Amelia Caretto, Giorgia De Virgiliis, Elisa.
DALL'INTUZIONE ALL'IMMAGINE
MICROSCOPIO ELETTRONICO
Sviluppo della fisica quantistica
Cenni teorici. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico
Le basi della teoria quantistica
STRUMENTAZIONE PER SPETTROFOTOMETRIA
SPETTROFOTOMETRIA Proprietà fisiche della radiazione e.m
Gruppo Modelli Laboratorio Estivo °TURNO
Spettroscopia di Assorbimento Molecolare
L’INTERAZIONE LUCE-MATERIA
OTTICA Ottica geometrica Ottica fisica Progetto Lauree Scientifiche
Modelli Elementari per la fisica quantistica Daniele MarelliLuca GirelliLuca RossiAlessandro Sufrà.

Laurea Ing. EO/IN/BIO;TLC D.U. Ing EO 3
1 I QUANTI DI PLANCK. 2 prerequisiti Concetto di onda v= f Energia  f 2 Spettro di emissione Per le onde elettromagnetiche v= c.
Il Microscopio elettronico a scansione
CIRCUITI OSCILLANTI Si consideri un circuito contenente un condensatore C ed un’induttanza L connessi in serie. La d.d.p. ai capi del condensatore vale.
LASER ERIK LA COGNATA.
Dispositivi optoelettronici (1)
FENOMENI OSCILLATORI Prof.ssa Silvia Martini
La teoria quantistica 1. Fisica quantistica.
LE ONDE.
1 Lezione IX seconda parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
1 Lezione XII Avviare la presentazione col tasto “Invio”
In fisica il termine spettrofotometria designa lo studio degli spettri elettromagnetici e permette la determinazione qualitativa e quantitativa di una.
Spettro elettromagnetico L. Pietrocola. Spettro elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è proprio un nome che gli scienziati danno ad un insieme.
METODI SPETTROSCOPICI D’ANALISI
Spettrofotometria. La spettrofotometria La spettrofotometria si occupa dello studio quali-quantitativo delle radiazioni assorbite (o emesse) dalla materia.
Transcript della presentazione:

Abeni Giancarlo Babuscia Alessandra Bornaghi Cesare MODELLI

Spettro di assorbimento Oscillatore armonico Spettro di assorbimento

L’oscillatore come modello INDICE OSCILLATORE ARMONICO L’ oscillatore armonico è costituito da un carrello appoggiato ad una rotaia metallica con due respingenti ai suoi estremi. Su tale rotaia viene fatto scorrere il carrello legato a molle che permettono di studiare il moto oscillatorio del carrello stesso. Il dispositivo si basa sulla legge di Hooke che dice che applicando una forza su un corpo materiale si ottiene uno spostamento direttamente proporzionale alla forza stessa. L’oscillatore armonico può essere di tre tipi: Libero Smorzato Forzato L’oscillatore come modello

L’oscillatore armonico libero è un sistema ideale nel quale non si tiene conto della presenza dell’attrito: l’oscillazione ha perciò durata infinita. Il moto che si ottiene da tale sistema è un moto armonico semplice caratterizzato da un periodo T0 e quindi da una sua L’oscillatore armonico libero è un sistema ideale nel quale non si tiene conto dell’esistenza dell’attrito: l’oscillazione ha perciò durata infinita. Nel nostro caso il carrello è collegato da entrambe le parti ad una molla e se viene. applicata su esso una forza dovrebbe avere moto perpetuo. L’oscillatore armonico smorzato è un sistema reale che, a causa dell’attrito, vede l’oscillazione diminuire progressivamente fino al suo estinguersi. Il moto non è più un moto armonico; l’ampiezza del moto si smorza secondo una legge esponenziale. L’oscillatore armonico smorzato è un sistema reale che, a causa dell’attrito, vede l’oscillazione fermarsi in breve tempo; nel sistema analizzato, l’attrito è rappresentato dall’attrito tra le ruote del carrello e la rotaia e dalla resistenza dell’aria,.

Nel nostro caso abbiamo a che fare con un oscillatore armonico smorzato e forzato: il carrello è attaccato da un lato ad una molla a sua volta legata ad un motorino con un braccio rotante, mentre dall’altro ad una semplice molla. Nel sistema la forzante ha una propria . Il carrello tende ad assumere la periodicità della forzante qualunque essa sia. Si osserva che al variare del periodo della forzante variano di conseguenza il periodo e l’ampiezza delle oscillazioni del carrello. Nel nostro caso abbiamo a che fare con un oscillatore armonico forzato: il carrello è attaccato da un lato ad una molla a sua volta legata ad un motorino con un braccio rotante, mentre dall’altro una semplice molla; l’oscillazione prodotta con frequenze e quindi periodi regolabili può mostrare diversi comportamenti del corpo (il carrello) soggetto alla forza.

RISONANZA Se la frequenza della forza periodica esercitata dal motorino sul sistema dell’oscillatore armonico è opportuna, ovvero se la pulsazione della forza è approssimativamente uguale a quella dell’oscillazione propria del sistema, allora la forza applicata si somma alla naturale oscillazione del sistema dando vita al fenomeno della risonanza, amplificando l’ampiezza delle oscillazioni, fino ad un valore massimo (infinito se l’attrito fosse nullo).

Il grafico esprime la variazione dell’ampiezza delle oscillazioni in rapporto alla variazione della . La risonanza avviene nell’intervallo in cui l’ della forzante si avvicina a quella posseduta inizialmente dal carrello. Essa è rappresentata graficamente dal picco; l’ampiezza della zona di risonanza è direttamente proporzionale all’intensità dello smorzamento

L’OSCILLATORE COME MODELLO Il comportamento degli elettroni all’interno degli atomi può essere compreso attraverso il semplice modello dell’oscillatore armonico. L’elettrone infatti si può considerare come un sistema in continua oscillazione con pulsazione propria w0. Se l’elettrone viene sollecitato esternamente, ad esempio da una radiazione elettromagnetica (onda armonica), si verifica un fenomeno di risonanza, assimilabile a ciò che abbiamo riscontrato nell’oscillatore armonico forzato prima analizzato. W2 W1 Livello energetico inferiore Livello energetico superiore elettrone

Cos’è uno spettro di assorbimento? Uno spettro di assorbimento è la misura di una proprietà fisica f in relazione alla frequenza n. In questa esperienza abbiamo analizzato gli spettri di assorbimento, come fenomeno dell’interazione radiazione- materia. L’assorbimento è stato effettuato da un corpo rigido, nel nostro caso un vetrino. fibra ottica rilevatore sorgente monocromatore La luce bianca prodotta dalla sorgente (una lampada allo xeno) passa nel monocromatore che contiene al suo interno un elemento dispersivo: un reticolo di diffrazione, che grazie a particolari angolature e ad un sistema di specchi scompone la luce bianca nei colori che la costituiscono e inoltre permette di selezionare un solo colore (una sola lunghezza d’onda).

La luce scomposta passa attraverso una fenditura e grazie ad una fibra ottica colpisce il rilevatore. Variando le lunghezze d’onda, considerate in un intervallo compreso tra 300 e 700, abbiamo raccolto i dati dell’intensità luminosa I0, ottenendo il seguente grafico:

Successivamente abbiamo interposto un vetrino giallo tra la fibra ottica e il rilevatore e abbiamo ripetuto le misurazioni dell’intensità luminosa IT nello stesso intervallo di lunghezza d’onda, così da poter vedere l’assorbimento da parte del corpo rigido. Abbiamo messo in relazione i diversi valori di I0 e IT, calcolandone il rapporto. Abbiamo poi costruito un grafico ponendo in relazione il rapporto delle intensità luminose e la lunghezza d’onda. TRASMISSIONE ASSORBIMENTO

Possiamo notare che si può avere trasmissione di luce solo quando si è giunti ad una certa lunghezza d’onda che, nel nostro caso, è intorno ai 500nm. Dal punto di vista energetico,la relazione tra lunghezza d’onda ed energia è inversamente proporzionale. Infatti: E= hn= hc/l Quindi, per lunghezze d’onda maggiori a 500nm l’energia non è sufficiente a far saltare l’elettrone al livello superiore. In particolare nell’ultima parte del grafico,dove non si ha affatto assorbimento di energia, l’intensità iniziale I0 resta invariata dopo il passaggio attraverso il vetrino: I0 = IT. Nella parte in “salita”, invece, si riscontra un progressivo eccitamento degli elettroni che iniziano ad avere energia necessaria per compiere il salto. E’ proprio a partire da lunghezze d’onda più piccole di 500nm che gli elettroni compiono il salto a livelli superiori. W2 W1 Livello energetico inferiore Livello energetico superiore elettrone

I dati raccolti hanno rilevato che fasci di luce con particolari lunghezze d’onda non vengono registrate dal rilevatore, essendo state assorbite dal vetrino. Questo assorbimento non è stato però netto. Si può notare che il passaggio dall’assorbimento alla trasmissione è simile ad una parte del grafico della risonanza. L’unica differenza è che non si ha il successivo ritorno a valori tendenti all’asse delle x. Ciò si può interpretare considerando che gli atomi che costituiscono il vetrino (corpo solido), avendo legami molto forti, sovrappongono i livelli energetici su cui viaggiano gli elettroni in modo da creare non un unico livello ma una banda estesa in energia,che non riusciamo sperimentalmente ad esplorare nella sua interezza. INDICE