XXVIII Seminario dei Laghi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
Advertisements

Il percorso di crescita della MG
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Progetto Sperimentale Home Care
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Esperienze e proposte per la continuità assistenziale fra ospedale e territorio Bologna 11 maggio 2010.
Il Sistema Sanitario in controluce Sostenibilità economica e qualità dellassistenza Rapporto 2012.
Sorveglianze e nuovo Piano nazionale della prevenzione Giuseppe Filippetti Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali Prospettive sulluso del sistema.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
L’infermiere come garante della qualità
1 37° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. Gestire il futuro in sanità Bologna, 8-11 giugno 2011 Oncologia: un viaggio Dr.ssa Silvia Pierotti Media e sanità:
PRESA IN CARICO Corso di Laurea in Infermieristica - Portogruaro
Tesi di Specializzazione : Assistenza primaria sul territorio: A. C. N
Le politiche sanitarie, laboratorio della riforma SCIENZA DELLAMMINISTRAZIONE 2008 Andrea Tardiola.
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
Il progetto di miglioramento e le prospettive future
“Percorsi di cura in riabilitazione:
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
UNITA’ DI CURE PRIMARIE: UN PROGETTO CON L’APPLICAZIONE DEL CHRONIC CARE MODEL PER MIGLIORARE LA QUALITA’ D’ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE.
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia.
Disease management: limportanza della prevenzione attiva e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Pierluigi Macini Regione Emilia-Romagna Servizio.
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
Controllo strategico nella Regione Abruzzo
LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE
- presentazione delle attività annuali -
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT (HTA)
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Migliorare l'organizzazione per migliorare i servizi. Come mantenere vivo nel tempo il progetto di continuità assistenziale e di coordinamento tra le equipe.
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Promozione della salute
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Appropriatezza dei percorsi nella rete riabilitativa
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Integrazione e Territorio
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Carta globale del paziente con fibrillazione atriale Teresa Petrangolini Cittadinanzattiva.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
Il Coordinamento dell’assistenza sul territorio
Il Disease and Care Management
9 Luglio 2009 DIRITTI DELLA PERSONA CON DIABETE I Sezione I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti umani e sociali delle persone.
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
Il futuro del territorio nel prossimo triennio. Giorgio Scivoletto
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
1 IL GOVERNO CLINICO ASSISTENZIALE NEI NUCLEI DI CURE PRIMARIE Sig.ra Enrica Calci Dr. Sigismondo Ferrante Servizio Infermieristico e Tecnico Distretto.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità Aspetti Culturali CdL in Medicina e Chirurgia.
Il sistema sanitario Insieme di istituzioni, attori e risorse umane /materiali che concorrono alla promozione, al recupero e al mantenimento della salute.
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
1 qualità e appropriatezza Mario Ronchetti Formarsi alla logica e agli strumenti del governo clinico Forum P.A. 9 maggio 2005 – Roma.
Il grande anziano: epidemiologia della disabilità per la programmazione socio sanitaria Malo (Vi) 7 dicembre 2002.
E-health digitalizzazione e semplificazione Angelo Lino Del Favero Presidente Federsanità ANCI “L’Informazione nella sanità digitale: qualità, sicurezza,
Sezione Controlli, Governo e Personale – Area Sanità e Sociale - Regione del Veneto 1 IL CARE MANAGEMENT DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE Elisabetta.
ATS (Agenzia Tutela della Salute)
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
ATTORI E CONTESTO DEI SERVIZI SANITARI Manuela Petroni – Responsabile DATeR Percorsi Assistenziali Domiciliari 17 Novembre 2015.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
DOSSIER FORMATIVO INDIVIDUALE PERCHE’ FARE UNO SFORZO IN PIU’? COME POSSO SAPERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI di UN TRIENNIO? 1dott.ssa Lina Bianconi.
Finalità Riforma del sistema socio-sanitario e agenda digitale in FVG Servizi più accessibili per i cittadini Udine – 16 giugno 2015 Direzione centrale.
17 aprile 2007 Dott. Claudio Andreoli Medico di Medicina Generale.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

XXVIII Seminario dei Laghi I SERVIZI SANITARI IN RETE DAL TERRITORIO ALL’ OSPEDALE AL TERRITORIO Il territorio integrato con l’ ospedale: strategie di management Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL della provincia di Brescia Gardone Riviera, 20 Ottobre 2006 Direzione Generale - ASL di Brescia

uno sguardo al futuro … I Paesi occidentali devono misurarsi con l’invecchiamento delle popolazioni, il dilatarsi dei costi per la salute, i problemi ambientali ed i costi del lavoro non competitivi. Qualcuno ipotizza la trasformazione dell’Europa nella pensione del mondo, con una persistente fuga di cervelli, una immigrazione senza speranza e di mortificante profilo, esposta, quindi, a pericolose crisi sociali. Direzione Generale - ASL di Brescia

uno sguardo al futuro … Più ottimisticamente forse, si descrive la realtà ipotizzando capacità di adattamento del sistema (flessibilità); circolazione di cervelli (equilibrio tra attrazione e fuga); volontà e capacità di affrontare i problemi, ad esempio, le patologie dei migranti. Direzione Generale - ASL di Brescia

le risorse … é sempre più evidente uno squilibrio tra le risorse, i costi e le domande crescenti; si sta faticosamente tentando di passare dal Welfare State ad una Welfare Community; ciò che è economicamente razionale potrebbe rivelarsi politicamente inaccettabile (esempio la diffusione di assicurazioni complementari per la NON autosufficienza). Direzione Generale - ASL di Brescia

gli utilizzatori … l’invecchiamento della popolazione porta al prevalere delle malattie croniche e della fragilità; la diminuzione delle distanze aumenta la velocità di propagazione delle nuove patologie (esempio influenza aviaria) rendendo strategica la partecipazione informata dei cittadini a forme di autocontrollo; i fruitori sono sempre più legittimati nel prendere decisioni riguardanti sia la propria salute sia gli interventi più adatti a conservarla e/o ripristinarla (consumering); Direzione Generale - ASL di Brescia

la sfida delle patologie croniche L’aumento dei soggetti presi in carico per patologie croniche, specialmente se razionale e sistematico, comporta un effetto paradosso, caratterizzato dall’aumento della spesa totale per il trattamento della malattia a fronte della riduzione della spesa pro capite. La spesa pro capite per servizi territoriali (farmaceutica, specialistica e integrativa) cresce in misura inferiore al minor costo pro capite per ricoveri, ma la spesa totale aumenta, a causa del prevalere dell’effetto dell’innalzamento del numero totale dei soggetti presi in carico. Direzione Generale - ASL di Brescia

patologie croniche e rischio clinico L’aumento della prevalenza dei soggetti presi in carico per patologie croniche determina un aumento del numero di soggetti esposti (e del tempo di esposizione) ai potenziali rischi connessi ai trattamenti attuati: effetti collaterali indesiderati e dannosi dei trattamenti; interruzione della continuità di cura; sovrastima e sovraesposizione a trattamenti non corrispondenti alle reali esigenze; sottostima e “sottotrattamento” rispetto alle reali necessità/opportunità clinico/terapeutiche; rischi correlati ad una comunicazione medico/paziente inappropriata. Direzione Generale - ASL di Brescia

patologie croniche e rischio clinico non va altresì trascurata, oltre all’inevitabile ricaduta sociale, la possibilità di rischi per la salute a livello di “microcontesto” familiare, specialmente nei confronti dei care-givers: nel caso si renda necessario assistere persone con compromissione dell’autosufficienza e/o con bisogni assistenziali complessi, i care-givers possono essere esposti a rischi tutt’altro che trascurabili, sia di natura fisica che psicologica. Direzione Generale - ASL di Brescia

azioni per ridurre il rischio clinico: standardizzare i processi sanitari per le malattie croniche frequenti: Percorsi Diagnostico - Terapeutici (disease management) per i malati con bisogni complessi: Piano individuale globale personalizzato Valutazione/pianificazione/verifica integrata Apporto diversi attori/famiglia/malato Risposta ottimale e possibile per problematiche specifiche: Protocolli tecnico professionali mirati condivisi Direzione Generale - ASL di Brescia

possibili azioni per ridurre il rischio clinico: disease management processo teso al miglioramento dei risultati clinici, della qualità di vita del paziente e dei servizi offerti, centrato sul malato; risposta organica e strutturata ai problemi sanitari e in particolare alla discontinuità della cura, alla mancanza di adeguate azioni preventive, al trattamento inappropriato; conoscenza del costo della malattia, nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse disponibili; sistema di cure senza “cuciture” tra medici - medici /istituzioni/amministratori; processo di cambiamento culturale, di formazione, che sviluppa le conoscenze di base, le linee guida e i sistemi di erogazione delle cure. Il “cuore” del D.M. è il miglioramento continuo dell’assistenza, con l’utilizzo degli strumenti dell’Evidence Based Medicine Direzione Generale - ASL di Brescia

Ipotesi di intervento diretti alla popolazione anziana Interventi di promozione della salute: educazione nutrizionale; cessazione del fumo di sigaretta; aumento dell'attività fisica; moderato consumo di alcool; mantenimento di una vita culturale e relazionale attiva; Direzione Generale - ASL di Brescia

Ipotesi di intervento diretti alla popolazione anziana Interventi di prevenzione delle malattie croniche invalidanti e della disabilità: monitoraggio della pressione arteriosa ogni sei mesi; controlli annuali per neoplasie del colon retto, della mammella, della prostata e PAP test ogni cinque anni per cancro della cervice; controlli annuali per dislipidemie, diabete, disturbi sensoriali; valutazione annuale della performance fisica; valutazione biennale dello stato cognitivo e affettivo; monitoraggio della funzionalità fisica e cognitiva in pazienti con ictus, parkinsonismo, fratture del femore, scompenso cardiaco, artrosi, broncopneumopatie croniche. Direzione Generale - ASL di Brescia

il rapporto medico e ammalato … Si è andato modificando, secondo principi di autonomia decisionale della persona (consumering), ed ha portato a definire meglio il consenso agli atti medici che deve essere libero e responsabile, quindi, informato. Direzione Generale - ASL di Brescia

il rapporto medico e ammalato … Negli ultimi decenni, si sono registrati tre mutamenti nella struttura dell'etica medica: il cambiamento della sede del processo decisionale: dal medico al paziente; lo sviluppo della capacità tecnologica della medicina con una aumentata complessità delle decisioni cliniche e, conseguentemente, una difficoltà ad offrire una informazione corretta ed adeguata ai soggetti; la sempre maggiore importanza che assume l‘aspetto economico nell'ambito delle scelte della medicina. Direzione Generale - ASL di Brescia

operatori … si è di fronte a: esplosione delle conoscenze mediche (esempio Genomica); problemi sulla tenuta intellettuale dei professionisti medici; rischi sulla sicurezza degli ammalati lo sviluppo efficace di biotecnologie per la salute quali quelle legate alla Genomica, necessiterà di un esteso dibattito tra scienza, politica, etica e cittadini.  (6° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo dell’Unione Europea, 2003 – 2006). Direzione Generale - ASL di Brescia

innovazione: aumento esponenziale delle possibilità diagnostiche e terapeutiche: e-health; rischi potenziali della soluzioni proposte dall’information comunication tecnology; lento diffondersi ed affermarsi delle novità; lento adattarsi delle politiche sanitarie (confronta evoluzione sistema Lombardo e sistema Nazionale) . Ciascuno rischia sempre più di avere a disposizione solo una parte limitata delle potenzialità mediche esistenti. Direzione Generale - ASL di Brescia

gli obiettivi per il futuro …. Alla ricerca di un nuovo equilibrio tra costi e cure per: sicurezza del malato risultati sanitari – outcomes utilizzo intelligente delle risorse per: scelta consapevole, informata, tutelata; prevenzione attiva; integrazione accessi (ridurre i tempi, programmare il percorso, determinare le priorità e gli steps); continuità terapeutica nel tempo, nel processo diagnostico, terapeutico e assistenziale, tra i diversi professionisti la cui azione deve integrarsi nel processo assistenziale; contrasto del dolore e delle sofferenze evitabili, causati dalle malattie croniche, in particolare le oncologiche; sfruttamento dell’e-health. Direzione Generale - ASL di Brescia

il governo clinico … componenti: è uno strumento per: il miglioramento della qualità delle cure per i pazienti lo sviluppo delle capacità complessive e dei capitali dei servizi sanitari con lo scopo di mantenere standard elevati e migliorare le performance professionali del personale componenti: esiti / outcomes pratica basata sull’evidenza audit gestione del rischio linee guida cliniche collaborazione multidisciplinare ricerca e sviluppo coinvolgimento dei pazienti reclami comunicazione e record individuali apprendimento, educazione continua staff Direzione Generale - ASL di Brescia

elementi di contesto sotto il profilo programmatorio forte cambiamento dei contenuti assistenziali tramite: educazione sanitaria, prevenzione primaria e diagnosi precoce centri di eccellenza clinica servizi complessi rilevanti evoluzioni dei setting assistenziali: mettere ordine nei fondamentali del servizio (informazione e monitoraggio); migliorare i percorsi integrando le “primary care” misurare gli outcomes e promuovere la qualità ricerca clinica ne consegue la necessità di governare questi processi … Direzione Generale - ASL di Brescia

patto per l’appropriatezza … programmazione e controllo dei consumi sanitari banca dati assistito cruscotto direzionale documento programmatico contrattualizzazione rapporti con gli erogatori strutturazione della assistenza territoriale per tutela, triage e follow up valutazione dei rischi, promozione stili di vita, vaccinazioni, screenings Direzione Generale - ASL di Brescia

patto per l’appropriatezza … responsabilizzazione dei Medici con incentivi di risultato opportunità e vincoli contrattuali integrazione con le prestazioni specialistiche ed ospedaliere percorsi diagnostico terapeutico assistenziali Direzione Generale - ASL di Brescia

andare oltre l'EBM ? l‘ "evidenza" scientifica copre solo una piccola parte della clinica; anche quando le prove sono disponibili, esse possono essere usate in modi molto diversi per soddisfare i bisogni dei pazienti; la cultura ideale e materiale di una popolazione o di un gruppo di persone condiziona enormemente i modi in cui le prove scientifiche possono essere tradotte in scelte terapeutiche e in allocazione delle risorse. Direzione Generale - ASL di Brescia

andare oltre l'EBM ? In molti settori della medicina non esiste ricerca di buona qualità, ma numerose ed ampie zone grigie dove esiste incertezza sull’efficacia di un intervento diagnostico o terapeutico e delle sue alternative. dichiarare che la propria pratica professionale è basata sulle evidenze disponibili, vuol dire semplicemente accettare il paradigma scientifico corrente in Medicina. i limiti sono soprattutto applicativi, essendo determinati da: ritardi tecnologici, resistenza al cambiamento, resistenze culturali, formazione non adeguata. Direzione Generale - ASL di Brescia

andare oltre l'EBM ? in quale direzione ? integrare tra loro diverse tradizioni culturali superare la marginalizzazione di discipline umanistiche come la storia della medicina, la bioetica, l'antropologia medica … la vera novità può venire proprio da uno sforzo di integrazione delle tradizioni con le tendenze più moderne nascono così le cosiddette terapie empiricamente supportate nate anche dall’esigenza di contrastare la tendenza sempre più invasiva di dare per accertata la superiorità dei trattamenti farmacologici rispetto alle varie forme di terapia. Direzione Generale - ASL di Brescia

Miglioramenti organizzativi Integrazione ospedale – territorio Sistema a rete di servizi sanitari, sociosanitari, sociali Integrazione pubblico, privato, volontariato Standardizzazione di percorsi Sistema di intervento a gradini Sviluppo dell’ ICT (sistemi informativi) Miglioramento dei livelli di orientamento (MMG/PDL – UVMD) Direzione Generale - ASL di Brescia

Migliorare con realismo E’ necessario tradurre a livello locale le indicazioni che emergono dalle prove di efficacia dalle indicazioni delle linee guida In genere tali indicazioni non possono essere implementate direttamente nel contesto locale, ma devono essere “adattate” in considerazione di: Situazioni di partenza Professionalità disponibili Risorse organizzative/strutturali disponibili Aspettative della popolazione Direzione Generale - ASL di Brescia