Ictus ischemico in corso di coronarografia Dott.Antonio Gasparro U.O. di Neurologia Ospedale Villa Sofia Palermo. Caltanissetta 16-18 Novembre 2006
Casi clinici Uomo di anni 79, severa cardiopatia ischemica con recente IMA. Ictus ischemico grave in corso di coronarografia con afasia globale, emiplegia destra e deviazione dello sguardo verso sx, NIHSS 24 all’esordio. NIHSS 23 dopo 24 h, decede in quinta gg per complicanze cardiologiche Uomo di 65 anni, cardiopatia ischemica cronica con malattia dei 3 vasi. All’esordio afasico globale ed emiplegico destro, NIHSS 22 (ictus in corso di coronarografia). Nei successivi controlli e a tre mesi sostanzialmente invariato.
Aspetti Tomodensitometrici Per entrambi TAC cranio negative prima della procedura. A 24 ore nel primo caso: Area ipodensa con minimo infarcimento emorragico al suo nucleo, che si estende alla corona radiata, nucleo lenticolare, capsula interna ed esterna. Modesto effetto massa sul V.L. Secondo caso: Estesa area ipodensa con frammiste strie di densità simil-ematica in tutto il territorio silviano sx. Shift di 12 mm delle strutture mediane
Terapia medica effettuate Per entrambi e’ stato praticato protocollo SITS-Most con TPA endovena 0,9 mg/kg in 60 minuti, con 10% in bolo all’inizio. Su questo piccolo campione si puo’ concludere che questa terapia medica non ha modificato la prognosi sia per la vita che per la disabilita’
Discussione L’angiografia coronarica e’ associata con una incidenza di 0,3% stroke in corso di procedura Il rischio e’ maggiore nelle procedure interventistiche rispetto a quelle diagnostiche La causa e’ dovuta a embolismi, o materiale trombo-embolico nel catetere o nell’arco aortico. Tempo della fluoroscopia e severità della malattia coronarica possono aumentare il rischio Brown DL. Topol EJ: Am J Cardiol. 1993
Cosa Fare ? Eventualita’ drammatica, ma nello stesso tempo condizione ideale per effettuare terapie trombolitiche in urgenza In letteratura sino al 2005, vi erano singoli casi o limitate serie di casi trattati con trombolisi I.V. o I.A. oppure trattamento combinato
Trombolisi Intra-arteriosa Questa metodica puo’ essere sicura ed efficace in questi casi. Ma aumenta il rischio emorragico Stroke 2005. Osama O. Zaidat et al: Studio retrospettivo in tre centri universitari statunitensi con 21 casi reclutati e trattati con trombolisi I.A. Tutti le procedure sono state effettuate da esperti neuroradiologi.
Risultati Ricanalizzazione del vaso arterioso nel 67% dei casi completa in cinque casi e parziale in 9 10 pazienti (48% dei casi) buon outcome con Rankin 0-2 N. 3 emorragie cerebrali sintomatiche (14 %) di cui una mortale Quattro pazienti deceduti (19%) di cui due per complicanze cardiologiche
Conclusione degli Autori Trombolisi intra-arteriosa e’ una valida opzione terapeutica per l’ictus in corso di coronarografia. Emorragie cerebrali sintomatiche e mortalita’ sono simili o piu’ basse di quanto riportato nei trials per I.A.T.. Il tempo della terapia, l’eta’ piu’ giovane ed iniziale NIHSS possono influenzare l’outcome
Coronarografie in Sicilia Ricerca pubblicata su Emodinamica nel 2003, autore Ciro Indolfi: La Sicilia nel 2002 si pone all’incirca sulla media nazionale per quanto riguarda coronarografie, 2950 per milione di abitanti di cui angioplastiche 1043 per milione di abitanti. Importante trend in crescita per angioplastiche primarie (95% in piu’ rispetto il 2001). In Sicilia nel 2003 5.003.262 abitanti (fonte ISTAT)
Domande Quanti ictus in corso di coronarografia avvengono in Sicilia? Cosa facciamo quando questa complicanza, per fortuna rara, avviene?