CASO N. 13.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CARATTERI BASILARI DELLE NEOPLASIE
Advertisements

Aggiornamento 2007 di Oncologia il Carcinoma della Mammella
CARCINOMA INIZIALE DELLA MAMMELLA
ALGORITMO DECISIONALE E TERAPEUTICO NEGLI INCIDENTALOMI SURRENALICI
DIAGNOSI E TERAPIA ENDOSCOPICA DEI TUMORI DELLA PAPILLA
GIST:DIAGNOSI ENDOSCOPICA
TUMORE DI BRENNER PROLIFERANTE DELL'OVAIO
GOBLET CELL CARCINOIDE DELL’APPENDICE
DIAGNOSTICA SENOLOGICA
PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Prof . M. Panella
Caso clinico Carla Cavaliere Sara Corvigno
EPIDEMIOLOGIA- DIMENSIONI NUMERICHE del Ca MAMMARIO in ITALIA
La Chirurgia in Ambulatorio
XXIV Congresso Nazionale ACOI
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLA MAMMELLA
Adattamento cellulare
Aggiornamento gruppo patologi screening mammografico
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
3° Confronto interistituzionale in patologia mammaria da screening
Procedure diagnostiche del campione operatorio dopo terapia neoadiuvante. Stefania Dante (ULSS 6 Vicenza) Pavon Ida (ULSS 13 Dolo-VE)
Aspetti radiologici dott.Fabrizio Gandolfo
Aspetti citologici ed istologici
Aggiornamento 2008 di Oncologia il Carcinoma della Mammella
Stefano Angelo Santini Università Cattolica S. Cuore, Roma
Esame Istologico n° Paziente R. A. M a.32 Il campione inviato per esame istologico estemporaneo è costituito.
Dott. Andrea Longo Dott. Vanni Ciuti
NODULO SOLITARIO DELLA MAMMELLA
MELANOMA.
Papillomavirus umani (HPV)
TUMORI A CELLULE GIGANTI
Quadri anatomopatologici associati a sanguinamento anomalo
Obiettivi generali d’apprendimento
Diagnosi differenziale delle lesioni pigmentate
NODULO TIROIDEO: IL PUNTO DI VISTA DEL CHIRURGO
Neoplasie Cos’è una neoplasia ?
La valutazione del PCA3 nella diagnosi del carcinoma prostatico
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati:
Caso Clinico Pz di aa 14 Diagnosi di LH sclero-nodulare su biopsia linfonodale sovraclaveare destra Biopsia e aspirato midollare negativi per malattia.
ATTIVITA’ DI II E III LIVELLO NEI PROGRAMMI DI SCREENING DEL CARCINOMA MAMMARIO: REVISIONE DI UNA CASISTICA DI 11 ANNI E VALUTAZIONE DELL’ IMPATTO.
U.O.C. ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA
Adattamenti cellulari
PATOLOGIA CHIRURGICA DELLA MAMMELLA
CRITERI DI SELEZIONE E ADEGUATEZZA DEI PRELIEVI
Il tumore alla mammella
I test di screening C.Quercioli
LINFOMA FOLLICOLARE IN LINFONODO INGUINALE IN DONNA
Tumori colo-rettali V. Cavallari.
FIBROADENOMA DELLA VULVA IN MAMMELLA ECTOPICA ALLATTANTE
Carcinoma squamoso Displasia squamosa/carcinoma in situ:
Modulo 6 Diagnosi Integrata.
Perdita del differenziamento Disordine strutturale
Aspetti citologici di malignità
Adattamento cellulare
Aspetti citologici di malignità 2
G. Vita, R. Chiacchio, A.V. Lalinga, P. Siciliano, D. De Sanctis
Monoclonalita' dei tumori Progressione della cancerogenesi
UOS Chirurgia Oncologica, Valduce - Como
LA PREPARAZIONE PREOPERATORIA AMBULATORIALE: Ruolo dell’infermiere
NEOPLASIA DELLA MAMMELLA
Esercitazione Tumori II Aspetti morfologici di malignità cellulare
LESIONI BENIGNE DELLA MAMMELLA Mammella: latino mamma = trasmissione della vita Origine: cresta mammaria Mammella: latino mamma = trasmissione della vita.
DALL’IPERPLASIA AL CARCINOMA IN SITU
Transcript della presentazione:

CASO N. 13

B.A. anni 50 Biopsia in cluster di microcalcificazioni in retroareolare destra (R3)

B3: Lesione ad incerto potenziale di malignità Lesioni che hanno aspetto istologico di benignità sull’agobiopsia, ma di cui è nota l’etreogeneità intralesionale o l’aumentato rischio (seppur basso di malignità). La maggior parte delle lesioni B3 richiedono l’escissione chirurgica, ma tutti questi casi andrebbero discussi in un incontro preoperatorio multidisciplinare.

Neoplasia lobulare intraepiteliale (LIN) Una proliferazione epiteliale di piccole cellule regolari dentro un lobulo moderatamente disteso (neoplasia lobulare intraepiteliale o LIN, raggruppando iperplasia lobulare atipica e carcinoma lobulare in situ) dovrebbe essere classificata come B3. Queste lesioni non hanno necessariamente lo stesso management come la diagnosi di DCIS impone; pur tuttavia un’escissione chirurgica è raccomandabile. La neoplasia lobulare intraepiteliale è spesso un aspetto incidentale in un’agobiopsia effettuata per una lesione radiologicamente identificata e la discussione multidisciplinare è essenziale per stabilire la rappresentatività del campione agobioptico. Un LIN pleomorfo può essere classificato come B5 (in situ).

Talora, può essere impossibile classificare una proliferazione epiteliale a piccole cellule nei dotti e/o nei lobuli come LIN o DCIS: in questi casi la E-caderina può aiutare nella diagnosi differenziale e può essere opportuno assegnare una categoria superiore B4 o B5.

B4 sospetto per malignità: campioni con problemi tecnici quali crush o biopsie fissate in maniera insufficiente con aspetti di probabile carcinoma ma su cui non è possibile effettuare una diagnosi definitiva di malignità vanno classificati come B4.

Diagnosi Minuti frammenti di parenchima mammario con neoplasia lobulare in situ (LIN2). Non sono presenti microcalcificazioni. B4

Parenchima mammario inviato come “microcalcificazioni retroareolari mammella destra” Diagnosi Neoplasia lobulare intraepiteliale (LIN2). La lesione è presente in tutte le inclusioni. Coesiste iperplasia duttale usuale florida e iperplasia a cellule colonnari.