La Rete di Nuova Generazione (NGN2) Strategia Tecnologica di Telecom Italia
Agenda Il progetto NGN2 di Telecom Italia Le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2 Gli impatti sulla competizione e sullo sviluppo di mercato
Agenda Il progetto NGN2 di Telecom Italia Le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2 Gli impatti sulla competizione e sullo sviluppo di mercato
Il progetto NGN2 di Telecom Italia
NGN2 e Piattaforme VoIP Telecom Italia: step di evoluzione Migrazione progressiva delle soluzioni esistenti a quelle target IMS Migrazione a ToIP a partire dal 2008 (previste più di 20 milioni di linee ToIP per il 2016) As-is Fase 1 Fase 2 Fase 3 Alice Naked Full VoIP – SOHO Alice Naked Full VoIP – Res. Migrazione a IMS Residenziale Evoluzione dell’offerta di servizio Lancio di NGN2 / ToIP Trial NGN2: ToIP Migrazione a IMS Business Alice Corporate IP PBX (“Hosted” in 2H06, “Managed” in 2H07) Integrated Managed LAN Piattaforma VoIP Business NGN2 Business (Pre-IMS) IMS Residenziale e Business Piattaforme in campo Piattaforma VoIP Residenziale IMS Residenziale Evoluzione Piattaforma VoIP IMS Residenziale (Trial) Piattaforme in Test / Lab Trial
Progetto Milano NGN2: prima area metropolitana ultra-broadband Obiettivo: disponibilità dei servizi ultra-broadband a tutti clienti dell’area metropolitana di Milano entro il 2009: almeno 50Mbit/s in casa/ufficio disponibilità dei servizi di wireless broadband HSxPA a banda crescente, da subito 14,4 Mbit/s, e connettività a pacchetto basata su backhauling ottico
Agenda I tempi e le fasi di sviluppo del progetto NGN2 di Telecom Italia Le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2 Architetture Tecnologie per l’Ultrabroadband GPON e VDSL2 Considerazioni sulla sicurezza Gli impatti sulla competizione e sullo sviluppo di mercato
Le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2
Le soluzioni architetturali per l’accesso NGN2 Central Office Primary Network (200-3000m) Cabinet Secondary Network (100-700m) Building ADSL2+ 3-20 Mbps <1 Mbps xDSL FTTE VDSL2 17M 25-50 M 2-10 M ONU FTTCab VDSL2 VDSL2 30M 50-100 M 25-40 M FTTB FTTH Optical 0.1-1 Gbps
Un confronto fra le componenti di investimento Central Office Cabinet Building Home Relative Capex Estimate xDSL Electronica (*) Infrastruttura CPE CO OLT xDSL ONU FTTCab OLT xDSL ONU FTTB OLT FTTH 1 20 FTTH: l’utilizzo di questa opzione in un contesto di replacement per un deployment massivo richiede successivi passi di ottimizzazione. La sua adozione appare al momento ragionevole in ambito “green field”. (*) include l’adozione di permutatori automatici (ADF) nei casi FTTCab e FTTB
Le sfide per la riduzione dei costi operativi Da migliaia di centrali, a decine di migliaia di cabinet, a centinaia di migliaia di building Apparati attivi distribuiti sul territorio Requisiti di alta affidabilità degli apparati Requisiti di elevata automazione nei processi di fornitura e con-figurazione del servizio (Zero Touch provisioning and configuration) Requisiti di basso consumo energetico degli apparati Requisiti di elevata scalabilità dei sistemi OSS Central Office ~10k Street Cabinet ~100k >1M Box
Il consumo di potenza nella rete di accesso Short term [2007 – 2008] VDSL2 system power consumption Medium term [2009 – 2010] Long term [2011 – ….] 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 W/port L’adozione della tecnologia VDSL2 (FTTCab/FTTB) implica un incremento del consumo di potenza (per porta) rispetto a tecnologie xDSL consolidate (FTTE, es. ADSL da CO) TI è attivamente presente a livello normativo, attraverso azioni congiunte con gli altri maggiori operatori mondiali, nel promuovere lo sviluppo di tecnologie low power e metodologie di energy saving Lo stato dell’arte attuale, ed il suo ragionevole sviluppo a breve-medio, non sono compatibili con un servizio universale caratterizzato dal mantenimento della telealimentazione del terminale remoto, pur se in condizioni di emergenza (caso ISDN-BA)
Architettura FTTB: caratteristiche e possibili evoluzioni GPON with OLT in CO for pure FTTB Planned OPM Remote Feeder Cabinet GPON If GPON OLT GPON GPON VDSL2 N x10 GbE 2:16 1:2 GPON with OLT in CO for mixed FTTH/FTTB Under Study Cabinet 1:4 o 1:8 GPON If GPON OLT VDSL2 ONU N x10 GbE 2:16 GPON with OLT in CO for full FTTH Cabinet 2:2 2:4 2:8 2:16 1:32 1:16 1:8 1:4
Architettura FTTCab: caratteristiche e possibili evoluzioni ONU VDSL2 Cabinet GbE If N x10 GbE GbE Planned GBE Tradizionale Cabinet ONU VDSL2 l WDM Passivo Under Study CO TDM MUX TDM MUX ONU VDSL2 Cabinet 8 x GbE DWDM RING TDM MUX Central Office 8 x GbE CO DWDM Attivo CO
Da FTTB a FTTH GPON con OLT colocato a CO Possibili evoluzioni Modifica/Ricolocazione degli splitter passivi in logica architettura FTTH La banda offerta risulta riconfigurabile senza impatti significativi sull’infrastruttura Nessuno significativo tranne il prevedere un maggior numero di i/f GPON i/f alla OLT L’architettura FTTB abilita un’evoluzione “smooth” verso FTTH GPON è un’eccellente tecnologia anche per FTTH, sia per clientela residenziale che piccolo affari FTTH risulta pienamente armonizzabile con l’architettura di rete attuale, per cui si potrà pensare di utilizzarla a partire da specifici contesti (e.g. a partire dal green field) ed in maniera via via più allargata non appena divenga economicamente fattibile il suo impiego
La rete di trasporto full IP in ambito metro e core OPB BTV Una rete di trasporto basata su tecnologie Ethernet/IP per routing dei flussi Ottiche (DWDM/CWDM) per l’infrastruttura di connettività Maggiore diffusione geografica mediante introduzione di un terzo livello (Remote Feeder) Una rete “unica” in grado di servire accessi BB e UBB Evoluzione prestazioni di rete Aumento scalabilità VLAN Gestione e controllo qualità ... BTV dati, internet, voce VoD Server Metro DWDM @ 10 Gbps OLO PdC Feeder Feeder DWDM @ 10 Gbps Remote Feeder OLO Remote Feeder Business CWDM @ 2,5 Gbps OADM AdC NGN OLT DSLAM GE TI DSLAM GE OLO
Tecnologie di QoS su reti IP TI applica le classiche soluzioni di QoS (modello Diffserv) per il marcaggio e la successiva gestione selettiva di classi di traffico dati. Il Marcaggio opera sul campo DSCP (Differentiated Services Codepoint) dell'header IPv4. La gestione selettiva delle classi di traffico, differenziate in funzione del DSCP, avviene secondo una logica Per Hop Behavior, (PHB). Ogni router tratta selettivamente il traffico precedentemente marcato utilizzando tipicamente una coda prioritaria (Low Latency Queueing, LLQ) ed altre code gestite secondo uno scheduling pesato (Weighted Round Robin).
Rete Mobile: migrazione verso il 4G L’evoluzione del radio a banda larga verso il 4G richiede connettività a velocità sempre più elevate. Non è possibile garantire coperture 4G senza una connettività in accesso in fibra ottica. Una capillare disponibilità di fibra risulterà essenziale per la raccolta del traffico radiomobile 3G e soprattutto 4G GSM GPRS UMTS HSPA WIMAX LTE Una capillare disponibilità di fibra risulterà Essenziale per la raccolta del traffico radio- mobile 3G e soprattutto 4G BS Sito di Centrale Antenne basse Antenne alte
La soluzione ROF per il supporto dell’evoluzione della rete mobile nell’architettura NGN2 Backhauling su f.o. (FTTB) per maggiore capacità trasmissiva (es. per HSDPA) microcella Apparato Macrocellulare Punti di diramazione rete secondaria in rame Apparato Microcellulare ONU Sede SL Modulo RF remotizzato cella Sedi SGU (aree urbane) ONU Pool di BANDA BASE delle stazioni che hanno il modulo RF remotizzato su ROF. GbE 35 mq T.I. ONU ONU microcella microcella Copertura indoor Soluzione ROF: utilizzo fibra per remotizzazione modulo RF delle stazioni radio micro/macro AGW
Femto cella UMTS/HSxPA: « convergenza tramite mobile Le femto celle sono piccoli ricetrasmettitori HSPA domestici (oggi standalone, in futuro intergrabili in AG) collegati alla rete cellulare attraverso link ADSL. Impiegano terminali/schede HSDPA standard Sono connesse tramite xDSL (DSLAM/BRAS) a un nodo (RNC, RNC femto o UNC a seconda del fornitore), con funzioni di controllore radio e di concentratore verso la Core Network, a circuito e a pacchetto L’IMS non previsto nelle prime realizzazioni è indicato come naturale evoluzione. Conseguibili alcuni Mbit/s (oggi, circa 2 Mbps effettivi) grazie ad assenza di condivisione della risorsa radio (codici, Potenza) e propagazione a corto raggio La rete macro risulta scaricata di traffico ad alto bit rate, veicolato tramite xDSL Da risolvere tematiche di interferenza (portante dedicata ?) e di handover macro/femto Dimensione celle Macro celle Micro celle Femto celle Throughput Macro Nomadica Bassa Mob. Ethernet UMTS/HSxPA Femto cella HSxPA embedded o data card Terminale UMTS voce dati
Come viene garantita la sicurezza (fisica, di protezione dei dati e di accesso) nella rete di accesso full IP e “condivisa” Sicurezza fisico/logica, degli elementi infrastrutturali e di servizio, gestita dal Processo di Analisi del Rischio, conforme allo standard ISO/IEC 27001:2005; Garanzia della conformità agli adempimenti legislativi ed alle normative internazionali: D. Lgs. 196/03 e successivi Decreti emessi dal Garante Privacy, Servizi Obbligatori per la Magistratura, Delibera 152/02/CONS, SOAX Presidio degli enti di normativa internazionale sull’IMS: 3GPP prima del 2008 anche ETSI-TISPAN Ricerca di soluzioni innovative per la protezione della rete IP/SIP di TI
Agenda I tempi e le fasi di sviluppo del progetto NGN2 di Telecom Italia Le scelte tecnologiche e le prospettive di sviluppo della NGN2 Gli impatti sulla competizione e sullo sviluppo di mercato Il Digital Divide nell’evoluzione del progetto di TI Evoluzione dei servizi Wholesale Aprire la rete a business partner: la logica della service exposure per nuove offerte Business 2 Consumer I nuovi servizi ICT abilitati da NGN2 e l’evoluzione delle piattaforme Network Centric
Superare il Digital Divide: l’evoluzione della copertura NGN1 Telecom Italia ha avviato dal 2006 il proprio “Piano Anti Digital Divide”, venendo incontro anche alle esigenze dei piccoli comuni localizzati nelle aree più svantaggiate. Questa estensione costituisce un volano pro-concorrenziale che consente, in virtù della regolamentazione vigente a livello wholesale, anche agli altri operatori di ampliare il proprio mercato potenziale Fine 2006: Copertura ADSL Fine 2007: Copertura ADSL Fine 2008: Copertura ADSL Risultano coperte dal servizio ADSL 5.610 centrali, corrispondenti all’89,4% della popolazione telefonica Risultano coperte dal servizio ADSL circa 7.600 centrali, corrispondenti al 94 % della popolazione telefonica Risulteranno coperte dal servizio ADSL circa 9.400 centrali, corrispondenti al 98% della popolazione telefonica Nota: coperture al lordo delle linee tecnicamente non servibili in ADSL a causa delle caratteristiche locali della rete di accesso (presenza di apparati, eccessiva distanza dalla centrale, ecc). Da 92% a 100% Da 83% a 92% Da 78% a 83% Da 73% a 78% Da 52% a 73%
Evoluzione copertura ADSL 2005-2008 – Comuni Copertura ADSL (% popolazione) vs. N° Comuni I Comuni ad elevata copertura passeranno da 3.262 a 7.189 (+120%) I Comuni con copertura >0% passeranno da 4.909 a 7.670 (+56%) I Comuni senza copertura passeranno da 3.192 a 431 (-86%) Copertura Comuni 2005 Copertura Comuni 2006 Copertura Comuni 2007 Copertura Comuni 2008
Superare il DD: soluzioni tecnologiche e modalità di finanziamento La combinazione delle soluzioni tecnologiche e delle modalità di finanziamento consente di ottimizzare il livello e i tempi di copertura Soluzioni tecnologiche Lite Broadband su rame Copertura di un’area di centrale con un mini-DSLAM con interfaccia di trunk IMA ATM e backhauling su n flussi a 2 Mbit/s Profili di accesso ADSL Light da 640 Kbps - 1,2 Mbps Lite Broadband su ponte radio Copertura di un’area di centrale con un mini-DSLAM con interfaccia di trunk IMA ATM o Fast Ethernet (FE) e backhauling con Ponte Radio a bassa capacità Profili di accesso ADSL Light da 640 Kbps - 1,2 Mbps Full Broadband su fibra ottica Copertura di una sotto-area multiplex con un mini-DSLAM in prossimità del cabinet Profili di accesso Full BB con velocità maggiori di 20 Mbps Modalità di finanziamento Obiettivi della slide: Descrivere il set di soluzioni tecniche e modelli finanziari utilizzati da Telecom Italia nel Piano per l’eliminazione del Digital Divide Commento: Le soluzioni tecniche Lite e Full broadband si differenziano per il livello di prestazioni raggiungibili. Nelle soluzioni Lite, infatti, la riduzione degli investimenti è realizzabile solo accettando un minor livello delle prestazioni erogabili (640 kbps - 1,2 Mbps). Le soluzioni Full, invece, essendo implementate nei casi in cui è disponibile la fibra ottica, abilitano anche alla fornitura di prestazioni elevate (superiori ai 20 Mbps). I modelli finanziari basati su collaborazione operativa con altri soggetti (ex. Infratel) e quelli basati su contributi allo sviluppo permettono di ridurre ulteriormente l’onerosità degli interventi necessari all’eliminazione del Digital Divide. I modelli basati su collaborazione operativa e contributi allo sviluppo sono stati sperimentati in diversi contesti internazionali (Scozia e Galles per i contributi allo sviluppo, Francia per la collaborazione operativa) e sono stati dichiarati, dalle Autorità Europee, compatibili con il regime comunitario sugli aiuti di Stato. Autonoma Finanziamento degli investimenti richiesti con risorse aziendali Modello applicabile ai soli casi potenzialmente in grado di garantire l’equa remunerazione degli investimenti effettuati Collaborazione operativa Scambio commerciale di servizi con altri soggetti (generalmente, pubblici), per massimizzare le sinergie sulle infrastrutture di TLC già disponibili sul territorio Contributi allo sviluppo Erogazione di contributi in funzione del deficit di redditività Contributi destinati a garantire, in un arco di tempo definito, l’equa remunerazione degli investimenti
L’evoluzione dei servizi wholesale Avvio copertura NGN2 ADSL ~98% territorio 2006 2007 2008 2009 >2010 Accessi in rame e fibra ottica su piattaforme attuali (POTS/ISDN, ATM, GbE, SDH, WDM, PDH) Accessi in rame o fibra ottica NGN2 (ToIP, OPM Ethernet, IP) Scenario attuale: Piattaforme tecnologiche distinte Scenario NGN: Piattaforma integrata All-IP Discontinuità tecnologica Servizi di Infrastruttura ULL, SA, Sub-ULL, VULL Co-locazione, Housing Cavidotti e Fibra ottica Wholesale dati e trasporto Terminating Wavelenghts Service ATM, GbE, IP Backhaul GbE e SDH Circuiti di interconn. Interconnessione di servizio Terminazione fonia CS/CPS, dial-up e WLR Transito fonia Video-call, Messaging Nuovi servizi Wholesale in NGN2: allo studio nuovi servizi di infrastruttura ottica e rame Multiquality Connectivity Services – interconnessione degli operatori/SP alla rete OPM Nota: a livello di rete metro / regionale, non si hanno particolari bottleneck e scarsità di risorse infrastrutturali (es. a Milano TI compra da Metroweb).
Multi-Quality Connectivity Service (MQCS) Con “Wholesale Connectivity Service” si intende il servizio wholesale di accesso VDSL2 o fibra previsto sulla nuova rete di trasporto IP/Ethernet. Tale servizio include: network performances in grado di soddisfare requisiti provenienti da qualunque tipo di servizio/applicazione, forniti sulle diverse architetture d’accesso di interesse (FTTH, FTTB, FTTCab o FTTE); Differenti Classi di Qualità, caratterizzate da differenti valori dei parametri prestazionali, in modo da rispondere ai requisiti delle varie applicazioni (voce, video, dati business, internet…) Dominio del Network Provider Domain Network Provider Transport Network Service Provider VDSL NT Cliente finale Home access gateway IP DSLAM in configurazione FTTx Flussi di connettività con differenti Classi di Qualità
Aprire la rete a business partner: la logica della service exposure per nuove offerte Business 2 Consumer La disponibilità di servizi di esposizione sicura e controllata di funzionalità di rete consente ai Provider di offrire non solo capacità trasmissiva in rete (e.g. backhaul) o in accesso (e.g. bitstream), ma anche capabilities/enablers di servizio che Terze Parti possono utilizzare per comporre un proprio portafoglio di servizi. Servizi Telco ICT Modello diretto Content Capabilities Service Telco Service Exp ASP MVNO ISP Mass-Market ICT Modello indiretto Content Capabilities Service Telco Service Exp ICT Prosumers Community Content Modello Prosumer Altre funzionalita’
I principali Service Enabler Identity Management Gestione integrata dell’identità del cliente (Identity Management). Stessa autenticazione per device (F/M) e per piattaforme di erogazione servizi su diverse basi tecniche (CLI, SIM, UserID/PWD). Associazione dell’identità di rete dell’utente con eventuali account presso Service Provider esterni. Localizzazione Piattaforme tecnologiche ed applicative che per mezzo dei dati di localizzazione di rete (Cell-Id/Location Area) e/o alla posizione dei terminali radiomobili, ottenuta tramite opportuni algoritmi (PCF) presenti nella piattaforme di localizzazione o nel terminale, consentono l’offerta di diversi servizi localizzati sulla base delle loro caratteristiche implementazioni: tipologia di accesso, tipo e accuratezze di localizzazione, throughput e utenza. Charging Funzionalità offerte da piattaforme BSS che consentono alle applicazioni di compiere verifiche di solvibilità ed event-based billing in real-time. Profile Accesso sicuro ed uniforme ai dati di servizio di un utente per poter offrire i servizi in modo personalizzato: modalità e orari di accesso alla rete TLC, numero di accessi, tipologia di servizi/terminali utilizzati. Possibile implementazione rappresentata dal Generic User Profile Presence Accesso alle informazioni per determinare il tipo di presence dell’utente: applicativa (l’utente e’ connesso alla piattaforma di fruizione di un servizio), di rete (l’utente e’ connesso alla rete TLC), il tipo di terminale mobile ed il tipo di connessione (GSM,WiFi,fisso etc). Messaging Funzionalità per l’invio o la ricezione di messaggi: SMS, MMS, CBS, IM su IM Call Control Funzionalità che consentono di effettuare il controllo delle chiamate su circuito e su IMS: 1 – 1, Conference, MM conference. (*) call control e conference su circuito; (!) multimedia call control e conference su IMS/3G 29
I servizi ICT di Nuova Generazione abilitati dalla NGN2 La disponibilità di collegamenti a larga banda e progressivamente delle nuove architetture di rete a larghissima banda (NGN2) pone ancora di più l’accento sullo sviluppo dei Contenuti Innovativi (Media Digitali ed Applicativi Software in Rete) e dei Centri Servizi in grado di erogare tali contenuti innovativi Televisione digitale interattiva ad Alta Definizione, Video e Musica on Demand, Autoproduzione contenuti multimediali e diffusione in rete, Gaming on line e real time Multimedia Next Generation Network 2 Turismo Ambiente Energia Presenza Virtuale Telelavoro e lavoro cooperativo Formazione a distanza Informazioni su traffico automobilistico, gestione flotte e ottimizzazione percorrenze, controllo e limitazione accessi nei centri storici, gestione dinamica parcheggi e mobile payments Piattaforma Abilitante Net Centric Intelligent Transportation Systems e-Health Cartella Clinica Digitale, Gestione farmaci, Monitoraggio parametri della salute, teleconsulto con specialisti remoti, .... Produttività Corporate Finance PMI Net Centric Infrastructures e Application Services, Centri Servizi Condivisi, ...
Evoluzione tecnologica delle piattaforme ICT di Telecom Italia Le infrastrutture a larghissima banda, l’eliminazione del digital divide, la multicanalità e l’evoluzione delle tecnologie IT sono fattori abilitanti per lo sviluppo di nuovi servizi ICT per il mercato. Telecom Italia intende affrontare la sfida mettendo a valore, sinergicamente, i suoi asset di rete e quelli informatici, secondo l’ approccio “ Network Centric”. Il modello “Net Computing”, i meccanismi dell’architettura SOA, la disponibilità di Service Enablers e l’uso di Open Source rappresentano l’insieme dei driver di evoluzione tecnologica delle Piattaforme ICT di Telecom Italia secondo l’approccio Network Centric Infine, lo sviluppo ed il completamento dei Data Center regionali permette la dislocazione della capacità elaborativa sul territorio per tenere conto dei vincoli logistici e dei driver di servizio. Piattaforme: livello di applicabilità IT Service Management Net Computing Web & Collaboration eHealth Infomobility Business Solutions Educational Services Servizi per il Turismo eGovernment Net Computing SOA Driver Open Source Service Enabler 31
L’evoluzione verso NGN2 L’evoluzione delle Piattaforme e dei Servizi ICT verso la NGN2 si sviluppa secondo 3 dimensioni principali: Diffusione del modello Open Source all’interno delle piattaforme e per applicativi rivolti alle PMI Leva sui Service Enabler (localizzazione, presence,…) Introduzione modello SOA Virtualizzazione dell’HW e del SW Evoluzione delle Web application e delle tecnologie “Rich Internet” Web 2.0 verso il mondo business Sviluppo funzionalità Sviluppo tecnologie NGN2 Sviluppo funzionalità su Piattaforme abilitanti (es. Net Computing SOA, management) Sviluppo applicazioni innovative su Piattaforme orizzontali esistenti Sviluppo delle nuove Piattaforme verticali Sviluppo modello di brokering per condivisione applicazioni con terze parti Sviluppo e completamento dei Data Center regionali per permette la dislocazione della capacità elaborativa sul territorio e per tenere conto dei vincoli logistici e dei driver di servizio Allocazione dei progetti di implementazione delle piattaforme sulle singole Sw Factories Implementazione di poli tecnologici Diffusione territoriale
Allegato Tecnologie ed architetture FTTx per NGN2
Le tecnologie per l’ultra broad band – Portante rame FTTCab: tratte brevi (100-700m) VDSL2, profilo spettrale a 12 MHz (12a) VDSL2, profilo spettrale 17 MHz (17a) per aumen-tare la capacità trasmissiva sui collegamenti più corti, sfruttamento del “bonding” per le tratte più lunghe FTTB/FTTCurb: tratte molto brevi (max 150 m) VDSL2, profili a 30 MHz (30a), eventualmente 17 MHz (17a) laddove adeguato per il primo deployment FTTCAB ONU VDSL2 OLT GbE VDSL2 (12/17 MHz) Metro Feeder Central Office Street Cabinet FTTB OLT GPON ONU VDSL2 Metro Feeder VDSL2 (17/30 MHz) Central Office
Le tecnologie per l’ultra broad band – Portante ottico FTTCab: centinaia di utenti per ogni cabinet Tecnologia pto-pto GbE Opzione WDM per ottimizzazione del portante ed evoluzione FTTB/FTTCurb: decine di utenti per ogni ONU Tecnologia GPON pto multi-pto FTTCAB GbE ONU VDSL2 OLT GbE Metro Feeder Central Office Street Cabinet FTTB GPON OLT GPON ONU VDSL2 Metro Feeder Central Office
ST&T (Switching, Termination & Testing) FTTCab and FTTB: ADF per la configurazione della rete in rame nell’ultimo miglio Central Office ~10k Street Cabinet ~100k >1M Box Automatic prov/config ZERO TOUCH Current Architecture MDF Automatic prov/config ZERO TOUCH ADF Automatic prov/config POTS ONU ONU VDSL2 VDSL2 ADSL ST&T Metro Feeder Central Office Street Cabinet Manual provisiong ADF Passi di ottimizzazione necessari: Costo Dimensioni ST&T (Switching, Termination & Testing) Specifiche TI
Le problematiche tecnologiche: VDSL2 Estensione della banda trasmissiva fino a 30 MHz Protezione dai disturbi sulla rete di cablaggio domestico Protezione dai disturbi impulsivi e non stazionari Introduzione di algoritmi di gestione del livello di potenza trasmesso al fine di rispettare criteri di compatibiulità spettrale con I sistemi xDSLpreesistenti (es. ADSL2+ da CO) Interoperabilità multi- vendor Band Plan 998E17 Band Plan 998 12a standard DS1 US1 DS2 US2 US3 DS3 0.138 3.75 5.2 8.5 12 14 17.6 MHz Band Plan 998E30 DS1 US1 DS2 US2 US3 DS3 US4 DS4 0.138 3.75 5.2 8.5 12 14 21.4 24.9 30 MHz