Nel tunnel del buio Classi prime – Marzo 2008 Sc. primaria C. Goldoni – Spinea 1° Ins. R. Santarelli e M. Cecchetto
Attività Viene letta la favola di Peter Pan in modo animato per creare un clima positivo e per avvicinare i bambini al tema dell’ombra Dopo la lettura i bambini ... discutono sulle condizioni necessarie per la creazione dell’ombra Passano in coppia attraverso il tunnel del buio, dove sono stati nascosti degli oggetti cercano di capire quali sono gli oggetti nascosti discutono sulla loro esperienza al buio e su come hanno fatto a riconoscere gli oggetti: quali sensi hanno attivato? rappresentano graficamente se stessi all’interno del tunnel
Perché questa attività? Riflettere (osservando con attenzione) sul fenomeno della luce e del buio Accorgersi cosa e come “vede” il corpo… : utilizzare gli altri sensi per orientarsi in un luogo buio Parlare del “buio” e delle sensazioni percepite e per condividere le proprie storie al buio… e le idee di buio costruite con l’esperienza. Avvicinarci sempre più alla comprensione che le nostre visioni sono regolate anche dalle esperienze passate
La storia di Peter Pan Manola legge ai bambini la storia di Peter Pan. La nostra ombra non possiamo metterla in un cassetto, dobbiamo andare anche noi nel cassetto… (Anna) L’ombra di Peter Pan
I personaggi della storia di Peter Pan sopra il tunnel … Vi è piaciuta questa storia? Noi possiamo cucire l’ombra, piegarla, arrotolarla?
Si può perdere l’ombra? 1^A Ins: secondo voi si può perdere l’ombra? Tutti: Nooooo Ins: Quando noi non abbiamo l’ombra? Giulia: quando vado a nanna spengo la luce e non la vedo più, di sera se c’è buio non si vede l’ombra, ma se c’è un po’ di luce si vede Francesca: non c’è ombra quando c’è la nebbia e il temporale o si vede poco Micol: ma come fa l’ombra di Peter Pan a essere così? Ins: la tua ombra la puoi piegare e mettere su un cassetto? Rob: La nostra ombra non la possiamo mettere sul cassetto, perché dobbiamo andare anche noi dentro il cassetto Marcello: quando c’è troppa luce non viene più l’ombra? Ins: Cosa è necessario perché ci sia l’ombra? Tutti: la luce, la lampadina, il sole Ins: Solo la luce? Francesca: serve la vista
Tutti abbiamo un’ombra? Ins: Tutti abbiamo un’ombra? Possiamo prendere l’ombra? Marcello: sì, se noi ci abbassiamo la possiamo toccare e tocchiamo noi (Marcello ci fa veder come fa) Roberta: l’ombra è come il pavimento perché l’ombra si appoggia dappertutto Micol: anche sul muro. … solo l’ombra può attraversare le pareti e fare come Hulck, noi non possiamo. Ins. (Rosa): ma se tu ti appoggi al muro la Manuela nella classe di là vede la tua ombra? Francesca: ci vogliono gli occhi che funzionino bene per veder l’ombra, è importante vederla perché puoi scoprire tante cose sulle ombre degli altri, e poi l’ombra si ingrandisce Giulia: quando c’è la luce si può vedere l’ombra, quando siamo negli angoli scuri non si vede tanto, perché è nero, ma sui banchi che c’è la luce si riflette l’ombra. L’ombra si vede quando c’è la LUCE
Per vedere servono gli occhi 1^A Ins: possiamo veder solo con gli occhi? Giorgia: posso vedere anche con la mente, (chiude gli occhi per provare) Elena: Si può vedere anche quando si tocca con le mani Anna : io in sogno vedo le immagini con la mente Marcello: prima di dormire mi metto a leggere una storia e poi me la rivedo quando spengo la luce 1^ B Ins : cosa ci permette di vedere? Riccardo: gli occhi Eleonora: il nostro occhio si abitua a vedere al buio, quando è tutto buio le pupille diventano più grandi, me lo ha detto il mio papà Ins: c’è qualcos’altro che serve per vedere? Ins (Rosa): provate a chiudere gli occhi cosa vedete? Riccardo: ci vogliono gli occhi per vedere Ins. (Rosa): provate a pensare a qualcosa con gli occhi chiusi, riuscite a vederla? Provate a vedere un albero? Chi ci riesce? Tutti: io si Ins (Rosa): sta passando la macchina della polizia, la vedete solo con gli occhi chiusi? Eleonora: io l’ho sentita. Per vedere servono gli occhi
Che cos’è il buio? 1^ B Ins: Noi abbiamo sempre l’ombra? Flaviano: ci deve essere la luce del giorno, Di notte con i lampioni accesi viene l’ombra Ins: cos’è il buio? lo possiamo toccare? È pesante? Martina: io ho paura del buio perché ho paura che ci siano dei mostri Anna: il buio è nero e immagino i mostri Chiara: fa paura perché non si vede niente Gianluca: io vedo lo stesso qualcosa al buio, le luci fuori, i ladri sono vestiti di nero e non si vedono al buio, si mimetizzano, ma i carabinieri li vedono lo stesso. Ins: … allora qualcosa si può vedere lo stesso… Elia: al buio si vedono solo le cose luminose, il fluorescente Rosa: avete mai visto le lucciole al buio? Tutti: siiii Ins: cosa possiamo vedere al buio? Flaviano: Al buio solo le cose gialle, alla luce tutto… Riccardo: i ciechi non possono vedere niente, però ci sentono Anna: con la lucetta di notte non ho paura perché posso vedere
Usciamo fuori, intanto Manola nasconde degli oggetti nel tunnel del buio
OMBRA Alla LUCE tutte le cose se spegniamo la luce, al buio non si vede se spegniamo la luce, al buio fanno se c’è nebbia, un temporale, se siamo in un angolo buio non si vede OMBRA di notte se ci sono i lampioni accesi si vede
Entriamo nel tunnel del buio
… io ho sentito la forma con le mani, ho sentito il sasso e la mela … abbiamo usato le mani perché era tutto buio e non si vedeva un bel niente, abbiamo toccato per sapere cosa sono (Matilde) Dopo l’entrata nel tunnel chiediamo ai bambini come siano arrivati a capire quali fossero gli oggetti nel tunnel.
Su un cartellone i bambini vanno a scrivere le cose che sono riusciti a riconoscere al buio…
Il gioco continua … è anche la mente che ci ha fatto vedere, perché io a casa ho una pallina da tennis come quella e mi sono ricordata, anche con il sacchetto pieno di farina, la mente e le mani sono collegate. Il cervello è nato apposta per sentire e capire, dalle mani al cervello capisci cos’è, le mani ti fanno sentire se è umido, fresco,…(Micol)
Mente e mani sono collegate… Marcello: tutto il corpo è collegato al cervello Roberta: Con le mani ho sentito una cosa che aveva una forma e poi ho chiuso gli occhi e ho pensato a un sasso azzurro Francesca: la Matilde prendeva una cosa e poi io la sentivo e mi chiedeva cos’era secondo me, anche lei certe volte mi diceva che cos’era Ins: quindi vi aiutavate? Francesca: si Ins: ma come avete fatto a capire che era un pacco di pasta? Elia: me lo hanno detto le mani Manola: cosa ti hanno detto? Elia. Ho preso la scatola e ha fatto così… (ha scosso la scatola) Alice: io l’ho capito dal rumore Manola: si vede solo con occhi e mani? Alice: anche dal rumore Elia: ha fatto il rumore della pasta Ins: quindi già lo conoscevate!
Marcello: io ho sentito con le orecchie il rumore della scatola che mi ha passato Mattia Manola: chi ha usato il naso? Alessia: io ho sentito l’odore del formaggio Anna: io toccavo e annusavo, questo sapeva profumo, il peluche non sapeva odore… Ins: Che odori avete sentito? Francesca: la pallina da tennis sapeva odore da tennis Carlo: il pongo sapeva odore di muffa Marcello: Quando ho preso la mela l’ho sentita fresca e matura Ins: Chi riusciva a vedere i colori al buio? Marcello: io riuscivo a vedere la pallina bianca perché il buio è nero Matilde: la pallina gialla perché è fosforescente Carlo: ho sentito con la bocca il sasso che sapeva di sale Matteo: io ho sentito una cosa morbida e le mani mi hanno detto che era un peluche Chiara: io l’ho visto toccandolo Al buio abbiamo attivato mani, orecchie e naso per riconoscere gli oggetti!
Elia: ho sentito una cosa pelosa Martina: ma non è detto che sia quello, può essere anche di no, un coniglio. Ins: chi ha sentito la scatola di pasta? Vera: sono entrata nel tunnel ed era tutto nero Carolina: ho fatto così e ho sentito le paste che si muovevano Elia: lo abbiamo ascoltato con le orecchie Manola: chi ha sentito una palla da tennis nel tunnel? Francesca: L’ho sentita dura con le mani e aveva il pelo Giulia: è tutta rotonda Ins:: ma se io fossi una bambina dell’Africa povera e non avessi mai visto una pallina da tennis, lo capiresti? Tutti: nooo Anna: Perché non ne hanno mai vista una…
Raccogliamo un po’ le idee Al buio riconosciamo gli oggetti: toccandoli con le mani li riconosciamo dalla forma che hanno le mani ci dicono se sono pelosi, umidi, duri, freschi, morbidi… sentendo il rumore che fanno per esempio il rumore della pasta annusando gli odori che hanno qualcuno ha sentito odore di formaggio Assaggiandoli qualcuno ha sentito il salato del sasso. E’ la mente che ci fa “VEDERE”, perché ci fa ricordare… mani e mente sono collagate.
Tiriamo fuori dal tunnel gli oggetti e verifichiamo quali siamo riusciti a riconoscere …
Scriviamo in gruppo GRUPPO 1 MANOLA CI HA RACCONTATO LA STORIA DI PITER PAN E CI HA FATTO ENTRARE NEL TUNNEL DEL BUIO. MANOLA AVEVA MESSO DEGLI OGGETTI E NOI DOVEVAMO TOCCARLI CON LE MANI. QUELLO CHE AVEVAMO TOCCATO SCIVEVAMO SULLA LAVAGNA. LE ABBIAMO SENTITE LE COSE CON LE MANI. I BAMBINI SONO ENTRATI NEL TUNNEL DEL BUIO. IL TUNNEL DEL BUIO HA LO SFONDO NERO, MA HA I FIORI COLORATI FUORI. GRUPPO 2 … ABBIAMO PARLATO DELLE OMBRE, MANOLA CI HA DETTO SE NOI ABBIAMO CUCITA L’OMBRA E NOI LE ABBIAMO DETTO DI NO. SIAMO ANDATI DENTRO AL TUNNEL DEL BUIO, MANOLA CI HA FATTO ENTRARE DENTRO. NON SI VEDEVA NIENTE. C’ERANO DEGLI OGGETTI CHE DOVEVAMO SCOPRIRE. CON LE MANI ABBIAMO SCOPERTO GLI OGGETTI ED ERANO UN CAGNOLINO DI PELUCHE, UNA MELA, UNA CARTOLINA, UNA PALLA DA TENNIS, UNA PALLINA DA PING PONG, DUE PALLINE DI PONGO. (ELI-VAL)
GRUPPO 3 SIAMO ANDATI DENTRO IL TUNNEL E ABBIAMO SENTITO IO E MATTEO UNA PALLINA DA TENNIS E UN CANE DI PELUSCE. ABBIAMO SENTITO IL PELO, ABBIAMO SENTITO LA FORMA. SULLA LAVAGNA. C’ERA UN CATELLONE, DOVEVAMO SCRIVERE LE COSE CHE AVEVAMO RICONOSCIUTO. (SAR-FLA-PIE) GRUPPO 4 … IO NON AVEVO PAURA E NON VEDEVO NIENTE E PER RICONOSCERE GLI OGGETTI CHE C’ERANO SUL TUNNEL ABBIAMO USATO LE MANI. HO SENTITO UNA MELA E HO SENTITO UNA SCATOLA DI PASTASCIUTTA. LA PASTA FACEVA GRGRG… (GIAN-MATT) GRUPPO 5 … ABBIAMO TOCCATO TUTTI GLI OGGETTI TRANNE CHE UNO, LA CARTOLINA. ABBIAMO SCRITTO QUELLO CHE ABBIAMO SENTITO E DOPO ABBIAMO RACCONTATO COME SI POTEVA VEDERE LE OMBRE. ABBIAMO TOCCATO GLI OGGETTI SPOSTANDO LA MANO DA UN OGGETTO ALL’ALTRO. (ELI E SIL).
GRUPPO 7 … CON LE MANI SENTIVAMO GLI OGGETTI. SENTIVAMO LA PALLA DA TIENNIS PERCHÉ ERA PELOSA E ROTONDA E ABBIAMO SENTITO IL CANE DALLA FORMA. GRUPPO 8 PRIMA MANOLA CI HA RACCONTATO LA FAVOLA DI PETER-PAN, DOPO CI HA DETTO: - AVETE MAI TOCCATO LA VOSTRA OMBRA? NOI ABBIAMO DETTO DI NO, POI CI HA SPIEGATO IL GIOCO, CIOÈ PRIMA DOVEVAMO CHIUDERE GLI OCCHI, POI ENTRAVAMO E TROVAVAMO TUTTO NERO. ABBIAMO PARLATO DELLA LUCE E DEL BUIO, POI SIAMO ANDATI DENTRO AL TUNNEL. DOVEVAMO INDOVINARE CHE COS’ERA L’OGGETTO, IL MORBIDO CHE ERA IL PELUCHE E IO HO INDOVINATO LA PALLINA DA PING-PONG E IO L’HO SENTITA LISCIA E ROTONDA. E IO HO INDOVINATO ANCHE LA MELA E L’HO SENTITA CON IL PICCIOLO. (GIU E CHI) GRUPPO 10 IO ED ELIA SIAMO ENTRATI DENTRO ALLO SCATOLONE CHE ERA TUTTO BUIO E DOVEVAMO CERCARE LE ROBE CHE C’ERANO E IO HO TROVATO UN PEZZO DI PONGO E UNA SCATOLA DI PASTE. (SIL)
Rappresentazioni Chi ha sentito la mela?
Rappresentazioni in cui il dentro e il fuori si mescolano
Martina: io con le mani ho sentito una forma tipo mela, e dal gambo Giorgia Z. Martina: io con le mani ho sentito una forma tipo mela, e dal gambo Ins: se invece non avessi sentito liscio, ma avessi sentito ruvido.. Vera: una pera… Ins: la bocca l’avete usata? …Si per parlare tra di noi.
Nella maggior parte dei disegni si vedono i bambini e gli oggetti dentro al tunnel al buio.
Che cos’è il buio? Che cosa fa?
Perché il buio è nero?
Giulia S. Alice B.
Elena Francesca
Giulio Carlo
IL BUIO È nero È un mostro È senza LUCE Fa paura Fa tanta impressione COM’E? È nero È un mostro È senza LUCE Fa paura CHE COSA FA? Fa tanta impressione IL BUIO Non fa vedere niente Mimetizza anche i ladri COME SI FA AD AVERLO? Si fa spegnendo la luce Viene di notte, quando il sole se n’è andato
Considerazioni e conclusioni L’attività proposta ha coinvolto molto i bambini anche a livello emotivo. Discutendo tra loro, essi hanno condiviso l’esperienza, sono stati stimolati a pensare e a riflettere non solo sulla luce e il buio, ma anche sul corpo, sul suo modo di accorgersi e di percepire il mondo esterne, sul ruolo dei sensi come “interfaccia” tra noi e il mondo esterno, sui collegamenti degli organi di senso con il cervello, sulla capacità della mente di fotografare le cose e di ricordarle per “riconoscerle” in altri contesti, ma anche di immaginare, sognare … Dopo l’esperienza nel tunnel e i vari discorsi i bambini sono arrivati alla conclusione che luce e ombra sono in relazione tra loro e che il buio si ottiene spegnendo tutte le luci. Contemporaneamente si sono aperti nuovi discorsi che affronteremo nelle prossime settimane. FINE