La durata della formazione specialistica, l’emendamento al DL istruzione, e la legge di stabilità Cristiano Alicino Vicepresidente AMSpeS – FederSpecializzandi.

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La durata della formazione specialistica, l’emendamento al DL istruzione, e la legge di stabilità Cristiano Alicino Vicepresidente AMSpeS – FederSpecializzandi Genova Presidente Nazionale FederSpecializzandi Assemblea Specializzandi – Genova 15 Ottobre 2013 Valeria Faccio Tesoriere AMSpeS – FederSpecializzandi Genova Lorenzo Patrone Presidente AMSpeS – FederSpecializzandi Genova Rappresentante OR Liguria Fiorenza Marugo Consigliere AMSpeS – FederSpecializzandi Genova Rappresentante OR Liguria

D.M. 11 MAGGIO 1995 CEE 2005 Decreto Ministeriale 1 agosto Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo Costo contratto formazione specialistica dei medici La normativa di riferimento

L’emendamento Crimì Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti: 2- bis. al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modifiche e integrazioni apportare le seguenti modifiche: a) aggiungere allegato D; b) all'articolo 20, comma 1, sostituire le parole: allegati B e C» con «allegati B, C e D»; c) all'articolo 20 aggiungere comma 3- bis : «La durata massima delle formazioni specialistiche in Italia è fissata nell'allegato D. 2- ter. Entro 90 giorni dalla Legge di Conversione del decreto-legge il MIUR, di concerto con il Ministero della Sanità, adegua con apposito decreto per l'anno accademico la durata delle specializzazioni mediche, compresi i corsi attualmente già avviati, secondo quanto stabilito nell'Allegato D del decreto legislativo n. 368 del Eventuali risparmi sono destinati all'incremento dei contratti di formazione specialistica medica. Il MIUR provvede altresì con Decreto a riorganizzare le classi e tipologie di specializzazione medica per i corsi a partenza dall'anno accademico

Trend accessi e laureati al CLS Medicina e Chirurgia vs accesso ai corsi post-laurea (Scuole di specializzazione - SS e Corsi per Medici di Medicina Generale - MMG) Dati stimati con l’ultimo tasso di laurea disponibile pari al 81,9% Fonte: Ministero dell’Università e Bollettini Regionali Nei prossimi 10 anni sono attesi pensionamenti massivi (48% degli occupati in regime di dipendenza dal SSN e dalle Università, il 62% dei Medici di Medicina Generale, il 58% dei Pediatri Libera Scelta ed il 55% degli Specialisti Convenzionati).

Bozza Legge di Stabilità 2014 Articolo 13 (Razionalizzazione della spesa sanitaria) 1. A decorrere dal 1° gennaio 2014 i tetti della spesa farmaceutica indicati all’articolo 15, commi 3 e 4 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, sono rideterminati nella misura rispettivamente dell’11,3 per cento e del 3,3 per cento. Rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera (dal 11,35 all’11,3 per cento e dal 3,5 al 3,3). Effetto finanziario complessivo 220 milioni di euro annui a decorrere dal All’articolo 15, comma 14, primo periodo del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, le parole: > sono sostituite dalle seguenti: >. Riduzione dei tetti per le prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica acquistate dagli erogatori privati accreditati Effetto finanziario 280 milioni di euro annui a decorrere dal Per effetto delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2, nonché delle disposizioni di cui…(IGOP e ZZZ) il livello del finanziamento cui concorre ordinariamente lo Stato è ridotto di 500 milioni di euro per l’anno 2014, di milioni di euro per l’anno 2015 e milioni di euro a decorrere dall’anno La predetta riduzione è ripartita tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano secondo criteri e modalità proposti in sede di autocoordinamento dalle regioni e province autonome di Trento e Bolzano medesime, da recepire, in sede di espressione dell’Intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per la ripartizione del fabbisogno sanitario nazionale standard, entro il 31 marzo Qualora non intervenga la proposta entro i termini predetti, la riduzione è attribuita secondo gli ordinari criteri di ripartizione del fabbisogno sanitario nazionale standard. Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano, ad esclusione della regione Siciliana, assicurano il concorso di cui al presente comma mediante le procedure previste dall’articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42. Fino all’emanazione delle norme di attuazione di cui al predetto articolo 27, l’importo del concorso alla manovra di cui al presente comma è annualmente accantonato, a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali. Riduzione del livello del finanziamento di 500 milioni di euro per l’anno 2014 di milioni di euro per l’anno 2015 e milioni di euro a decorrere dall’anno 2016 Medici specializzandi 1. A decorrere dall’anno accademico 2014/2015 il termine di 5 anni indicato all’articolo 2, comma 2, del decreto ministeriale del 1 agosto 2005, concernente il riassetto delle scuole di specializzazione di area sanitaria, è ridotto a 4 anni.

Comunicato di FederSpecializzandi sull'emendamento per ridurre la durata delle scuole di specializzazione e per riorganizzare le classi e le tipologie delle specializzazioni mediche. Nell'ambito del dibattito parlamentare sul DL "Istruzione" è stato presentato un emendamento, a firma dell'On. Crimì e al., volto a ridurre la durata di alcune scuole di specializzazione ri-allineandola rispetto alle tempistiche minime previste dalla normativa europea. Tale riduzione si applicherebbe ai corsi di specializzazione già avviati e i fondi risparmiati con questo provvedimento verrebbero destinati al finanziamento dei contratti di formazione specialistica che, come è noto, rischiano di essere insufficienti a garantire un numero di contratti adeguato rispetto al numero dei laureati in medicina e chirurgia. L'emendamento crea altresì le condizioni perchè il MIUR provveda a riorganizzare le classi e tipologie di specializzazione medica per i corsi a partenza dall'anno accademico , consentendo così una profonda opera di razionalizzazione dei diversi profili specialistici. FederSpecializzandi, pur ritenendo discutibile il metodo con cui si propone una riduzione della durata dei percorsi formativi - tale riforma doveva essere, a nostro avviso, preceduta da una seria rivisitazione degli ordinamenti didattici in termini di aggiornamento delle competenze necessarie per conseguire il diploma di specializzazione e di obiettivi formativi attraverso i quali acquisire queste competenze - è consapevole di come la decisione di aumentare la durata di alcune specializzazione a partire dall'anno accademico 2008/2009 non fosse dettata da ragioni puramente formative ma, piuttosto, rappresentasse una scelta in molti casi arbitraria. In questo senso, intendiamo accogliere questo emendamento come un'occasione per una seria e rigorosa riforma della formazione specialistica italiana, a partire dall'identificazione dei profili specialistici realmente utili al Servizio Sanitario Nazionale, dalla costruzione di percorsi di formazione e di valutazione in grado di consentire un'omogenea acquisizione delle competenze che caratterizzano ogni singolo profilo specialistico. Dobbiamo inoltre ricordare, in linea con quanto più volte fatto in passato, come la decisione di allungare alcuni percorsi formativi, oltre ad essere arbitraria, non sia stata attentamente valutata nei termini della sua sostenibilità economica. Dimostrazione ne è il fatto che non appena si è incominciato a pagare le borse degli specializzandi entrati nel loro ultimo anno di specializzazione, in quelle scuole il cui percorso era stato allungato, la mancata programmazione economica dei fondi necessari per assolvere a questi pagamenti e la concomitante crisi economica e finanziaria sta costringendo a un retroattivo dietrofront. Difatti, la criticità contenuta implicitamente in questo emendamento è che, per una mancanza molto grave di fondi destinati alle scuole di specializzazione, la possibilità di terminare il proprio percorso formativo da parte degli specializzandi già in corso rischia di essere mutuamente esclusiva con la possibilità degli aspiranti specializzandi di avere fondi necessari per il finanziamento di un numero adeguato di contratti. Pur comprendendo questa difficile situazione e ribadendo la massima apertura di FederSpecializzandi nel trovare soluzioni volte a garantire il futuro delle giovanissime generazioni di medici, non possiamo esimerci dal sottolineare e portare all'attenzione delle istituzioni politiche come la retroattività della norma rappresenti un elemento di grande criticità che deve trovare una soluzione rispettosa dei percorsi formativi e di vita, quantomeno degli specializzandi attualmente frequentanti gli ultimi due anni di corso fra coloro che sarebbero interessati dalla norma (III e IV anno per le scuole ridotte a quattro anni, IV e V anno per le scuole ridotte a cinque). É infatti intuitivamente impensabile che tale riforma si abbatta in maniera indiscriminata su tutti gli specializzandi e senza tenere conto delle difficoltà di riadattare in corsa percorsi di formazione costruiti per essere articolati in 5 o 6 anni. In questo senso sollecitiamo i firmatari dell'emendamento, qualora fosse approvato e fosse mantenuta la retroattività della norma, a presentare urgentemente un ordine del giorno in cui si richieda un passaggio graduale o, almeno opzionale, alla nuova durata delle scuole di specializzazione sancita nel presente emendamento. Ciò al fine di evitare la brusca interruzione del percorso formativo per gli specializzandi degli ultimi due anni. Chiediamo, inoltre, il massimo impegno da parte del Governo per reperire i fondi necessari a finanziare un adeguato numero di contratti di specializzazione rispetto al numero di laureati in medicina e chirurgia, al fine di poter garantire agli aspiranti specializzandi la possibilità di completare il loro percorso di formazione e creare le condizioni necessarie perché possano mettere le competenze sviluppate al servizio del nostro Servizio Sanitario Nazionale. L'Ufficio di Presidenza Confederale

Legge stabilità. Durata scuole di specializzazione. FederSpecializzandi contraria a tagli lineari alle scuole di specializzazione Si apprende dalle principali testate giornalistiche e di settore che nella bozza di Legge di Stabilità in discussione quest'oggi in Consiglio dei Ministri sarebbe contenuto un comma che, modificando il Decreto Ministeriale del 1 Agosto 2005, ridurrebbe, a partire dall'anno accademico 2014/2015, la durata delle scuole di specializzazione di cinque anni a quattro anni. FederSpecializzandi, pur ritenendo necessaria, come già dichiarato nelle scorse settimane, una riforma della formazione specialistica in Italia secondo principi di qualità della formazione e della sua sostenibilità economica, ritiene assolutamente inaccettabile che la scure del ministero dell'economia si abbatta linearmente sulla durata delle scuole di specializzazione. Questo taglio, oltre a non essere preceduto da alcuna rivisitazione degli ordinamenti didattici in termini di aggiornamento delle competenze necessarie per conseguire il diploma di specializzazione e di obiettivi formativi attraverso i quali acquisire queste competenze, produrrebbe anche il nefasto effetto di rendere alcuni diplomi di specializzazione non riconoscibili nel resto dei paesi europei, essendo in contrasto con le tempistiche minime contenute all'interno della circolare europea 2005/36/CE. Peraltro, dato che i tagli si applicherebbero a partire dall'anno 2015 (ricordiamo che nel 2013 è iniziato, per le scuole di specializzazione, l'anno accademico 2012/2013) e quindi senza alcun risparmio immediato, non si comprende il motivo di un improvviso taglio lineare quando vi sarebbe tutto il tempo per portare avanti, nei prossimi mesi, una seria e rigorosa riforma della formazione specialistica italiana, da applicarsi il prima possibile, che preveda l'identificazione dei profili specialistici realmente utili al Servizio Sanitario Nazionale, la costruzione di percorsi di formazione e di valutazione in grado di consentire un'omogenea acquisizione delle competenze che caratterizzano ogni singolo profilo specialistico e, infine, la rimodulazione della durata dei percorsi di specializzazione in funzione dei suddetti aspetti e della sostenibilità economica del percorso di formazione. Occorre sottolineare, infatti, come la decisione di allungare alcuni percorsi formativi a partire dall'anno accademico 2008/2009, oltre ad essere arbitraria, non sia stata attentamente valutata anche in termini di programmazione economica. Dimostrazione ne è il fatto che non appena si è incominciato a pagare le borse degli specializzandi entrati nel loro ultimo anno di specializzazione, in quelle scuole il cui percorso era stato allungato, la mancata programmazione economica dei fondi necessari per assolvere a questi pagamenti e la concomitante crisi economica e finanziaria sta costringendo a un dietrofront allo scopo di recuperare risorse da un capitolo di spesa, la formazione, che dovrebbero essere considerata un investimento per il futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale e del nostro Paese e invece viene utilizzato come un salvadanaio da cui attingere risorse in un momento di crisi. In quest'ottica, chiediamo, il massimo impegno da parte del Governo per reperire, nell'ambito della legge di stabilità, i fondi necessari a finanziare un adeguato numero di contratti di specializzazione rispetto al numero di laureati in medicina e chirurgia, al fine di poter garantire agli aspiranti specializzandi la possibilità di completare il loro percorso di formazione e creare le condizioni necessarie perché possano mettere le competenze sviluppate al servizio del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE