1 La scelta dellimpresa Il lungo periodo 2 Lequilibrio di lungo periodo Il lungo periodo è quellintervallo di tempo in cui possono essere modificati.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le imprese in un mercato concorrenziale
Advertisements

Produzione, costi, ricavi e profitti
Lezione 10 Il mercato del lavoro
Mercati non concorrenziali
Microeconomia Corso D John Hey. Questa settimana Martedì: Capitolo 11 e Capitolo 12. Giovedì: Capitolo 13 e Esercitazione 3. Voi dovete prepararvi per.
Dietro la Curva di Offerta: Fattori Produttivi e Costi
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 4° parte Docente Prof. GIOIA
Massimizzazione dei profitti
Ottenere il profitto più alto
ESERCITAZIONE 14 novembre 2007
Antonio Messeni Petruzzelli DIMeG,Politecnico di Bari, Italia
Capitolo 10 Costi.
IST. ECONOMIA POLITICA 1 – A.A. 2012/13 – ES. CAP. 11 Docente Marco Ziliotti.
L’IMPRESA E I SUOI OBIETTIVI
MASSIMIZZAZIONE dei PROFITTI
Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Prof. SAVERIA CAPELLARI Offerta aggregata nel lungo periodo: la produzione.
Lezioni di Microeconomia Lezione 10
La Concorrenza Perfetta e La
O biettivo dell I mpresa E' un problema non banale a)diversi tipi d'impresa: dal piccolo artigiano alla multinazionale b)possibili conflitti d'interesse:
Le funzioni di costo dell’impresa
Capitolo 7 I Costi di Produzione 1.
Capitolo 6 La produzione 1.
Lezioni di Microeconomia Lezione 11
Lezioni di microeconomia
Capitolo 6 Commercio internazionale in concorrenza perfetta


3. La domanda di lavoro.
Università di Torino - Facoltà di Economia A. A
14-Imprese e settori Davide VannoniIstituzioni di economia , Corso C 1 14 – Imprese in un mercato concorrenziale.
Microeconomia Corso D John Hey.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 5° parte Docente Prof. GIOIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 3° parte Docente Prof. GIOIA
Dietro alla curva di domanda
Dietro la curva di offerta
Antonio Messeni Petruzzelli DIMeG,Politecnico di Bari, Italia
PARTE VII TEORIA DEI COSTI.
PARTE IX CONCORRENZA PERFETTA.
Lezione 16 Ist. di Economia Politica I – a.a Marco Ziliotti
Capitolo 9 Moneta, interesse e reddito. Il modello IS – LM La curva AD descrive lequilibrio nel mercato dei beni in relazione alla variabile PIL.
IMPRESE IN UN MERCATO CONCORRENZIALE
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 4
Sloman & Garratt, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo IV
Costi e minimizzazione dei costi
Teoria dell’offerta: produzione e costi.
I costi di produzione Unità 10.
I costi di produzione.
ECONOMIA POLITICA E-I ESERCITAZIONI. 1.Giovanni consuma due beni i cui prezzi sono p 1 =10 e p 2 =15. Il suo saggio marginale di sostituzione è SMS =
Giuseppe De Arcangelis © Commercio internazionale in concorrenza perfetta.
Capitolo 13 Principi di Microeconomia N. Gregory Mankiw
LEZIONE 6 TEORIA DEI COSTI.
ECONOMIA POLITICA E-I ESERCITAZIONI. 2 Richiami di matematica – Funzioni Funzioni FUNZIONE: ogni regola matematica che permette di calcolare il valore.
La scelta dell’impresa
LA CONCORRENZA PERFETTA
Microeconomia Introduzione Teoria del consumatore Impresa e produzione
Microeconomia Introduzione Teoria del consumatore Impresa e produzione
Scelte di produzione: funzione di produzione, fattori, costi, ricavi e massimizzazione del profitto ECONOMIA POLITICA (C&S) PROF. PASCA DI MAGLIANO.
Economia e Organizzazione Aziendale
Massimizzazione del profitto
Analisi della domanda -le scelte dei consumatori-
La struttura dei costi delle imprese Il lungo periodo.
1 Lezione 4 Scelta dell’impresa di come produrre ultimo aggiornamento 22 aprile 2010.
I costi di produzione Nelle lezioni precedenti abbiamo considerato il funzionamento di un sistema di mercato. In questa lezione considereremo i costi di.
1 IMM 3. Microeconomia della produzione. 2 3 Introduzione  Lo studio del comportamento del consumatore è stato effettuato in 3 fasi: Preferenze del.
19 i costi di produzione NEL LUNGO PERIODO L’argomento: come cambiano le curve dei costi e d’offerta con le decisioni sul capitale Oggi impareremo i concetti.
Efficienza del mercato Surplus produttore Surplus consumatore P 0 Q Prezzo di equilibrio Quantità di equilibrio Offerta D A C B D E.
Concorrenza imperfetta Quando manca anche uno solo dei requisiti prima menzionati il mercato acquista caratteristiche di concorrenza imperfetta. Principali.
1.2 La domanda di lavoro. Outline Produttività marginale, costo marginale e ricavo marginale Domanda di lavoro nel breve periodo Approfondimenti  Monopolio.
INDUSTRIA (N = 100) p Q CM CU T CU V IMPRESAIMPRESA p q CORSO DI ECONOMIA POLITICA.
Transcript della presentazione:

1 La scelta dellimpresa Il lungo periodo

2 Lequilibrio di lungo periodo Il lungo periodo è quellintervallo di tempo in cui possono essere modificati gli impianti o costruiti nuovi impianti –Le imprese che fanno perdite escono dallindustria –Se nellindustria si registrano profitti più alti dellinteresse nuove imprese entrano nel mercato –Aumenta lofferta aggregata dellindustria e diminuiscono i prezzi –Il processo va avanti finché i profitti non si annullano –Nellequilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta non si registrano né profitti né perdite

3 Isoquanti Analogamente alle curve di indifferenza possiamo definire gli isoquanti –Gli isoquanti rappresentano le differenti combinazioni di capitale e lavoro con cui è possibile ottenere la stessa quantità di prodotto –Gli isoquanti hanno uninclinazione negativa (se diminuiamo luso di un fattore produttivo dobbiamo aumentare limpiego di un altro per ottenere la stessa quantità di prodotto) –Gli isoquanti hanno una forma concava verso lalto per il principio della produttività marginale decrescente –Linclinazione dellisoquanto è il saggio marginale di sostituzione tecnica ( K/ L)

4 Il grafico Il grafico mostra come la stessa quantità di prodotto (Q 1 ) può esser ottenuta con diverse combinazioni di capitale e lavoro (K 1 -L 1, K 2 -L 2, K 3 -L 3, K 4 -L 4 ). Le curve più alte indicano quantità più alte di prodotto Per il principio della produttività marginale del lavoro, ununità di lavoro in più sostituisce una quantità alta di capitale quando il lavoro è poco utilizzato, ed una quantità piccola di capitale, quando il lavoro è utilizzato in grande quantità relativamente al capitale K L Y1Y1 Y2Y2 Y3Y3 K1K1 K2K2 K3K3 K4K4 L1L1 L2L2 L3L3 L4L4

5 Lisocosto Per utilizzare determinate quantità dei fattori produttivi, dati i prezzi, è necessario effettuare una spesa. Analogamente al vincolo di bilancio del consumatore, lisocosto, posto r il prezzo dei servizi del capitale e w il prezzo dei servizi del capitale, è: Questa è lequazione di una retta la cui pendenza è data dal rapporto w/r

6 Minimizzazione dei costi Limprenditore vuole minimizzare i costi, data la quantità Y 1 da produrre: sceglie lisocosto più basso K L Y1Y1 K1K1 L1L1

7 Massimizzazione del prodotto Limprenditore vuole massimizzare il prodotto, dati i costi che può sostenere: sceglie lisoquanto più alto In entrambi i casi massimizza il profitto In entrambi i casi eguaglia il rapporto tra i prezzi al SMST K L Y1Y1 Y2Y2 Y3Y3 K1K1 L1L1

8 Il sentiero di espansione Quando limpresa aumenta le dimensioni passa dalla combinazione a quella a quella –Possiamo calcolare le quantità e i costi

9 Curve dei costi di lungo periodo Costo medio e costo marginale di lungo periodo in concorrenza –Ovviamente non esistono costi fissi - solo costi variabili

10 I rendimenti di scala Che succede se aumentiamo tutti i fattori nella stessa proporzione? 1.Rendimenti di scala crescenti: il prodotto aumenta più che proporzionalmente 2.Rendimenti di scala costanti: il prodotto aumenta proporzionalmente 3.Rendimenti di scala decrescenti: il prodotto aumenta meno che proporzionalmente Nel primo caso abbiamo le economie di scala (i costi medi decrescono) Nel terzo caso le diseconomie di scala (i costi medi crescono)

11 Economie e diseconomie di scala Perché le economie di scala : 1.Divisione del lavoro 2.Indivisibilità delle tecniche –Perché diseconomie di scala: –Difficoltà organizzative e di comunicazione tra le parti –Fattore nascostoscarso – fattore manageriale

12 Equilibrio di lungo periodo Nel caso dei costi ad U –Prima prevalgono le economie – poi le diseconomie Nel lungo periodo –1 le imprese adeguano la dimensione degli impianti alle condizioni del mercato –2 nuove imprese entrano nel settore attratte da alti profitti –3 le imprese che non riescono a coprire i costi escono dal mercato.

13 Il grafico Se ci sono extra-profitti entrano nuove imprese Lofferta aumenta Il prezzo cade Fino a che p=cma l =cme l

14 Importanza della posizione di equilibrio Punto minimo della curva dei costi medi significa: –Limpianto è utilizzato in modo ottimo –I costi sono minimizzati –Il prezzo è il più basso possibile Prezzo = costo marginale –Il prezzo riflette il beneficio marginale dei consumatori –Beneficio marginale=costo marginale: i benefici legati al consumo del bene sono massimizzati –Perciò importanza della concorrenza

15 La curva di offerta dellimpresa nel lungo periodo Curva di offerta dellimpresa: il tratto della curva dei costi marginali a partire dallincontro coi costi medi Curva di mercato : somma orizzontale o delle quantità

16 Equilibrio del mercato Impresa rappresentativa S i curva di offerta dellimpresa S n curva di offerta di mercato S i xn

17 Quante imprese? p*=cme l Nel mercato entreranno tante imprese in modo che lofferta incontri la domanda nel punto corrispondente a p* La quantità è nY*