CEI-MIUR Linsegnamento della religione dentro la scuola della riforma Roma 23 ottobre 2004 La riforma scolastica: punto della situazione Prof.ssa Giuliana.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
NUOVI LICEI NUOVI ISTITUTI TECNICI
Advertisements

Analisi Bozza del D.lgs. del secondo ciclo gennaio 2005 Giuliana Sandrone Università di Bergamo.
Schema di d.lgs. Riforma 2° ciclo Sistema educativo di istruzione e formazione Nuovo testo 11 aprile 2005.
Profilo Educativo Culturale Professionale
PIANO REGIONALE DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA
VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
ORIENTAMENTO.
l'alternanza scuola lavoro
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
La riforma scolastica SIS a.a. 2005/06 Funzione docente e organizzazione didattica nella scuola dellautonomia Docente: Alessio Drivet.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
RIFORMA MORATTI Legge 53/03 e successivi decreti applicativi
Anno scolastico Funzione Strumentale Area 2 Franca Ida Rossi
I Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti (LARSA)
Lalterna nza come laborator io pedagogi co didattico e come valore sociale A. Tropea.
Corso di Pedagogia SSIS
Corso di formazione CISEM Elena Vaj - Adriana Lafranconi
Compiliamo un Portfolio l’esperienza del I° C.D. di Varese
Schede di sintesi sul primo ciclo
Ia riforma del sistema educativo di istruzione e di formazione La legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell istruzione n.30 del 10 febbraio 2000.
di Istruzione e Formazione Professionale
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
Area sostegno ai processi innovativi
1 INGLESE E sufficiente anticipare lavvio dellinsegnamento dellinglese per garantirne un migliore apprendimento? Sicuramente no. Bisogna insegnarlo anche.
INDICAZIONI NAZIONALI per i PSP INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
La Riforma: obiettivi e strumenti
prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino Università di Bergamo
PROGETTARE L’IRC NELLA SCUOLA DELLA RIFORMA
Rafforzare il ruolo delle famiglie Valorizzare la professionalità dei docenti Recepire le attese degli alunni LEGGE 28 MARZO 2003 N. 53.
RIFORMA SCOLASTICA MOSAICO COMPLETO
A cura di Renata Dal Farra
M.G.Bigardi C.S.A VR e TV L.E.P SCHEDA DI APPROFONDIMENTO.
Valutazione tradizionale o Valutazione autentica ?
all’Unità di Apprendimento
D. lgs. Alternanza Scuola Lavoro1 Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative allalternanza scuola-lavoro, a norma.
Domenico Sugamiele1 Conferenza sul secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e Formazione Roma 9 ottobre 2004 Legge 28 marzo 2003 n. 53 Delega.
1 Approvato in via definitiva il decreto sul secondo ciclo attuativo della legge 53/03. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il , come Decreto legislativo.
REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito.
Il nuovo obbligo Questo lavoro è sotto una licenza
Le scuole e l’autonomia
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
UNICAL Progettazione dei percorsi personalizzati di apprendimento
La riforma della scuola
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino
Lorganizzazione non è mai neutra È specchio di unidea specifica di scuola Deve essere funzionale: nessuna organizzazione è valida in assoluto ogni organizzazione.
Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino Università di Bergamo
UCIIM-SICILIA SISTEMA SCUOLA: TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE GIACOMO TIMPANARO.
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
Il futuro dell'istruzione superiore
Aggiornamento sulla riforma del sistema educativo. Quali prospettive?
LEGGE-DELEGA “MORATTI” RIFORMA DELLA SCUOLA LEGGE 28 MARZO 2003, N.53
La storia di un percorso
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Istituto Comprensivo Vernole-Castri-Caprarica
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO art. 4 - legge 28 marzo 2003, n.53
Frefrandoc COMITATO PROVINCIALE BARI Relatore prof. Francesco Frezza Seconda parte.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Gli Istituti Professionali
Centri per l’istruzione degli adulti (dPR n. 263 del 29 ottobre 2012)
LEGGE 28 MARZO 2003 N. 53 Recepire le attese degli alunni
1 Legge 28 marzo 2003, n. 53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali di prestazioni in materia.
Frefrandoc COMITATO PROVINCIALE BARI Terza parte Relatore prof. Francesco Frezza.
LICEO ECONOMICO IL QUADRO LEGISLATIVO LEGGE n°59/97 Art. 21 (Bassanini) D.Lvo n°112/98 Art. 138 deleghe alle regioni Art trasferimento alle province.
LA VALUTAZIONE.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il progetto e le attività previste
Riforma Berlinguer o riforma dei cicli Autonomia scolastica Introduzione dei Crediti formativi Obbligo scolastico 15 anni Obbligo formativo 18.
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Transcript della presentazione:

CEI-MIUR Linsegnamento della religione dentro la scuola della riforma Roma 23 ottobre 2004 La riforma scolastica: punto della situazione Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino Docente di Didattica generale Università di Bergamo

Conoscere tutta la legge 53/03 … Art 2 - Sistema educativo di istruzione e formazione approvato Dlgs del primo ciclo approvato Dlgs sul diritto-dovere allistruzione e alla formazione per almeno 12 anni o sino al conseguimento della qualifica entri i 18 anni Art 3 - Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo Dlgs in via di approvazione Art 4 – Alternanza scuola-lavoro Dlgs approvato Art 5 – Formazione degli insegnanti Dlgs in discussione

Interna di sistema : processi Interna: sugli apprendimenti Esterna: sui processi Esterna: sugli apprendimenti 4 … i diversi piani della valutazione nella Riforma

la valutazione interna A Autovalutazione di istituto, rispetto agli elementi di sistema Compete agli organi collegiali B Valutazione periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti rilevata ai fini della certificazione delle competenze acquisite è compito dei docenti dei gruppi/classe o dei gruppi di classe/interclasse di livello, di compito ed elettivi si compone di valutazione diagnostica, formativa, sommativa, autoconsapevolizzante o formante è documentata nel Portfolio delle competenze personali recupera il peso, anche simbolico, della condotta come inscindibilità tra logica ed etica

la valutazione esterna realizzata dall I.N.VAL.S.I., con funzione di supporto alle politiche educative nazionali e alla valutazione interna della scuola: non ha lo scopo di esprimere giudizi valutativi sui singoli, siano essi allievi od operatori valutazione degli elementi strutturali di sistema valutazione dei livelli di padronanza da parte degli allievi delle conoscenze e abilità indicate negli Obiettivi Specifici di Apprendimento.

… una valutazione che cambia Si conclude un processo di cambiamento non solo formale ma sostanziale che ridefinisce il concetto stesso della valutazione nella scuola spostando la centratura dalle discipline alla persona dalle conoscenze alle competenze cambiamento che conduce alla introduzione del Portfolio delle competenze quale nuovo strumento di valutazione della scuola

Lalternanza scuola-lavoro

Il secondo ciclo Sistema dei licei A legislazione concorrente tra Stato e Regioni ad esclusione delle norme generali e dei principi di competenza esclusiva dello Stato Sistema di istruzione e formazione professionale A legislazione esclusiva delle Regioni ad eccezione dei Lep e degli Smf di competenza esclusiva dello Stato

Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale (IFP) due sottosistemi interconnessi … «istruzione» come lambito del sistema educativo contenente la scuola dellinfanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di I grado e i licei «istruzione e formazione professionale» come lambito del sistema educativo a cui riferire tutta quella ricca serie di istituti di istruzione e formazione professionale, nati per corrispondere alle esigenze formative dei ragazzi dai 14 in avanti, fino alla maggiore età e poi per lintero corso della vita, istituti non riducibili e riconducibili a licei

… nellunico sistema di istruzione e formazione professionale (Art. 2) finalizzato «alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi», nonché allo sviluppo dell'autonoma «capacità di giudizio» e dell'esercizio «della responsabilità personale e sociale»

due (sotto)sistemi dellunico sistema educativo di istruzione e di formazione sono dichiarati dalla legge complementari e interconnessi … è assicurata e assistita la possibilità di cambiare indirizzo all'interno del sistema dei licei, nonché di passare dal sistema dei licei al sistema dell'istruzione e della formazione professionale, e viceversa, mediante apposite iniziative didattiche, finalizzate all'acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta …

Prima garanzia … Lep Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del secondo ciclo di istruzione e determinazione dei livelli essenziali di prestazione per gli Istituti dellistruzione e della formazione professionale le Regioni sono tenute ad assicurare ai ragazzi che esercitano i 12 anni di diritto-dovere nei loro istituti dellistruzione e formazione professionale la possibilità di proseguire gli studi anche alluniversità e allalta formazione artistica, musicale e coreutica, oltre che nellistruzione e formazione professionale superiore regionale che segue quella del secondo ciclo Organizzazione dei Larsa

seconda garanzia … definizione degli standard minimi formativi, richiesti per la spendibilità nazionale dei titoli professionali conseguiti all'esito dei percorsi formativi, nonché per i passaggi dai percorsi formativi ai per­corsi scolastici NON standard minimi di apprendimento ma misura minima quantitativamente precisata, condivisa dallo Stato e dalle Regioni, dattuazione concreta dei Lep in tutte le istituzioni del sistema di istruzione e formazione professionale del Paese

terza garanzia … concretizzazione della legge attraverso decreti legislativi che supportino fortemente i principi di complementarità e interconnessione dei due sottosistemi e la conseguente idea diCAMPUS

Lidea di campus significa … … progettazione di un offerta formativa territoriale che vede istituibile nella stessa sede corsi liceali quinquennali e corsi di istruzione e formazione professionale a durata variabile tra i 3 e i nove anni

Legittimare lidea di CAMPUS da diversi punti di vista … CAMPUS PedagogicoNormativo Culturale

Lidea di CAMPUS è praticabile sul piano pedagogico se ricongiungiamo i tre concetti di

In base a questa imprescindibile connessione … Nessuno può agire se non sa come agire, se non ha scopi, se non ha modalità di azione Nessuno costruisce qualcosa o realizza scopi se non sapendo e agendo responsabilmente

Se esiste questa connessione si evitano due tipi di separatezze …. separatezza tra theorìa e téchne Problema della scelta precoce separatezza tra theorìa e téchne Logica e tecnica senza etica e socialità

separatezze per cui qualcuno pensa … Chi studia non deve né mai dovrà lavorare di mani Chi lavora non deve più lavorare di riflessione, di fatica logica Che la cultura sia solo theorìa (al massimo pràxis civica) Che loperare tecnico sia assolutamente autoreferenziale tanto da legittimare il principio che tutto ciò che è tecnicamente fattibile è lecito

Lidea di CAMPUS è praticabile sul piano normativo e richiamata nella legge 53/03 e nel Pecup … … listruzione e la formazione che i giovani incontrano nel secondo ciclo, al pari di quella già maturata nel primo ciclo, è finalizzata al processo educativo della crescita e della valorizzazione della persona umana, mediante linteriorizzazione personale e lelaborazione critica delle conoscenze disciplinari e interdisciplinari (sapere), delle abilità tecniche e professionali (fare consapevole) e dei comportamenti personali e sociali (agire) …

Del resto se cambia il lessico … deve cambiare la realtà istruzione liceale e magistrale istruzione tecnica istruzione professionale formazione professionale DA … A … sistema dellistruzione liceale sistema dellistruzione e formazione professionale unico sistema educativo di istruzione e formazione

Superare il pregiudizio della quadripartizione e proporre lidea di campus da un punto di vista culturale significa: sviluppare la qualità della convivenza democratica sostenere la qualità e quantità dello sviluppo economico e sociale sviluppare e tutelare la diversità dei percorsi formativi nel riconoscimento del loro comune carattere educativo (al servizio della persona), della loro pari dignità culturale e del loro essere complementari e interconnessi

Superare la quadripartizione significa anche rifiuto della … progressiva licealizzazione dellintero sistema dellistruzione secondaria, compresi istituti tecnici e professionali convinzione che la preparazione alle professioni sia più un problema dello Stato che degli enti territoriali, sia più una questione di titoli di studio formali erogati dallamministrazione scolastica statale che di reali, documentate e controllate competenze maturate in situazione desercizio professionale nel vivo della società civile e della dialettica tra le parti sociali progressiva separazione tra il momento della «scuola» e quello del «lavoro (professionale e sociale)»

Superare la quadripartizione significa recuperare la tradizione pre-fascista per cui … istruzione tecnico-professionale = frutto dellincontro e della collaborazione sistematica tra istituzioni pubbliche centrali (Stato con le sue scuole), amministrazioni comunali e provinciali (enti territoriali), professionisti, industria e sindacato (mondo del lavoro)

La scansione didattica dei licei prevede due periodi biennali e un quinto anno che … prioritariamente completa il percorso disciplinare e prevede altresì l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità caratterizzanti il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi …

Nellultimo anno i licei … … d'intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con il sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, stabiliscono, con riferimento all'ultimo anno del percorso di studi, specifiche modalità per l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità richieste per l'accesso ai corsi di studio universitari, dell'alta formazione, ed ai percorsi dellistruzione e formazione tecnica superiore …

La periodizzazione in è fondamentale per almeno tre ragioni 1. La possibilità di realizzare unitariamente il completamento del percorso disciplinare e lapprofondimento delle conoscenze e abilità del Pecup necessarie per accedere alluniversità e allalta formazione 2. L interconnessione tra i due sottosistemi e i normali passaggi dalluno allaltro 3. La preparazione allesame di stato, lorganizzazione nei due sottosistemi di percorsi adatti a risolvere problemi, eseguire compiti, realizzare progetti coerenti con il Profilo e la specificità del singolo liceo

Se si rimanda allo schema del D.Lgs 59 … 891 h. monte orario annuale obbligatorio h. monte orario annuale opzionale- facoltativo QUALE ORGANIZZAZIONE ?

Qualche domanda … Può un orario rigido, fisso ed uguale settimana rispondere al principio della personalizzazione per la crescita e la valorizzazione di ciascun allievo? Può lorganizzazione classe, fondata sul criterio anagrafico, rispondere alla necessità di risolvere problemi, eseguire compiti, realizzare progetti ? Può unorganizzazione rigida rispondere alle scelte dindirizzo che autonomamente ciascun liceo potrà fare?

Occorre pensare a … Flessibilità dei percorsi Utilizzo della didattica laboratoriale Organizzazione di laboratori, stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro Flessibilità nellutilizzo dei docenti Presenza del docente coordinatore-tutor Presenza del tutor per lalternanza … da Comenio a Rousseau