Antonella Finotti Insegnante di Lingua Inglese

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:
Advertisements

NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E DIDATTICA
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Disturbi Specifici di Apprendimento
M A C E D O N I O M E L L O N I I S T I T U T O T E C N I C O C O M M E R C I A L E RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Art. 8,
LE STRATEGIE PER LO STUDIO
Rapporto fra DSA e insegnamento
29/05/2009 Protocollo Disturbi Specifici di Apprendimento Bilancio anno Azienda ospedalieraSpedali Civili di Brescia Unità Operativa di Neuropsichiatria.
Disturbi generalizzati dello sviluppo
Ad esso si associano in comorbidità:
“Buone pratiche” per un percorso inclusivo
Il decreto di legge per i DSA
Definizione di D.S.A. dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità
Abilità di calcolo e discalculia
LETTURA e PROCESSI COGNITIVI
Il Disturbo specifico di lettura
Il Disturbo specifico di lettura
CLIL Puglia Net Scuole pugliesi in rete
Modelli di lettura, scrittura e calcolo
Un percorso per studenti stranieri
Dallo sviluppo del linguaggio all’apprendimento della letto-scrittura
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Gli Apprendimenti nella Disabilità uditiva e le Nuove Tecnologie
Leggere e scrivere Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
E possibile distinguere i D.S.A. in Dislessia Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere.
COMPETENZE CHIAVE Dottoressa Maria Ieracitano.
Disturbi dellApprendimento: INTRODUZIONE Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione.
Disgrafia dal gesto grafico alla scrittura: percorso dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Prof. LOMONACO.
Indicazioni compilazione Curricolo anno scolastico 2013/2014
Insegnare italiano L2 a scuola: dai primi passi all’autonomia Parte 2
I disturbi specifici dell’apprendimento
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
Un progetto di intervento in rete per l’uso efficace degli strumenti compensativi da parte dei bambini con D.S.A. M.Massini, M.Calanca, M.P.Ciancaglioni,
Servizio Nazionale di Valutazione: il mandato Art. 1, c. 5, Legge 25 ottobre 2007, n. 176: dallanno scolastico 2007/08 il Ministro della Pubblica Istruzione.
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
LEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 18.
ISTITUTO COMPRENSIVO MARCIANA MARINA
I Disturbi specifici di Apprendimento
IL DISTURBO SPECIFICO DI LINGUAGGIO.
PROGETTO DI RICERCA/AZIONE E DI FORMAZIONE/INTERVENTO PER LA PREVENZIONE ED IL RECUPERO DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Verifica Giugno 2008 O.Dulcini,N.
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
Le indicazioni per il curricolo e la nuova normativa sull’obbligo
MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ALLEGATE AL DECRETO MINISTRIALE 12 LUGLIO.
CTRH MONZA DISAGI E DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO COSA PUO’ FARE LA SCUOLA? Percorso di formazione e aggiornamento per la SCUOLA DELL’INFANZIA.
Laboratorio area psicologica
I disturbi specifici dell’apprendimento Definizione, tipologia, normativa, strumenti compensativi 12 aprile 2011.
ISTITUTO COMPRENSIVO ADRIA UNO
CTP Educazione Adulti Pietramelara
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
STRATEGIE DI AIUTO PER I BAMBINI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Sermide, 16 ottobre 2003.
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
Lingua Inglese La metodologia CLIL in ottica verticale.
Perché le TIC nella Didattica
DSA e SCUOLA SECONDARIA
D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento
PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8.
Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011 Linee guida
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
La scelta del percorso scolastico in alunni con BES
DSA DISLESSIE DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISCALCULIE DISTURBI DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE.
D. S. A. SCUOLA PRIMARIA In questa sezione si possono trovare materiali utilizzati e lavori svolti da alcune insegnanti nelle classi con gli alunni. L’
I disturbi specifici di apprendimento. Disturbi di apprendimento Disturbo “non specifico” di apprendimento (learning difficulties) Disturbo “ specifico.
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
Lucrezia pedrali a.s.2007/2008 LINGUA ITALIANA Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.
Progetto di Screening dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento Anno scolastico Istituto Comprensivo di Luzzara 19 maggio 2016.
PROBLEMATICHE PIU’ RILEVANTI
Transcript della presentazione:

DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE AGLI STUDENTI CON DSA Antonella Finotti Insegnante di Lingua Inglese Perfezionata in Psicopatologia dell’Apprendimento

TEMATICHE E OBIETTIVI ANALIZZARE LE DIFFICOLTÀ IN L2 ANALIZZARE LE DIFFICOLTÀ NEI DSA COMPARARE I VARI LIVELLI DI DIFFICOLTÀ INDIVIDUARE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILI ALLA CRESCITA INDIVIDUALE E DEL GRUPPO CLASSE

STORIA ED EVOLUZIONE DELLA LINGUA INGLESE LINGUA GERMANICA ORIGINE V SECOLO d.C. SVILUPPO ATTRAVERSO TREDICI SECOLI ANTICO INGLESE (sintetico) MEDIO INGLESE (semplificazione morfologica e prestiti) INGLESE MODERNO (rotazione vocalica)

PERCHÈ NON VI É CORRISPONDENZA TRA PRONUNCIA E SCRITTURA EVOLUZIONE DELLA PRONUNCIA NEL PASSAGGIO TRA ANTICO E MEDIO INGLESE GRAFIA ANCORATA ALLE CONVENZIONI MEDIEVALI

LA LINGUA INGLESE PARTICOLARITÀ FONETICHE, FONOLOGICHE E STRUTTURALI

FONETICA E FONOLOGIA FONETICA FONOLOGIA STUDIO SCIENTIFICO DELLA LINGUA PARLATA. STUDIA QUINDI LE ESECUZIONI FONICHE DELLA LINGUA. FONOLOGIA STUDIA IL VALORE E LE FUNZIONI DEI SUONI DI UNA LINGUA E I RAPPORTI CHE ESISTONO TRA DI LORO.

CARATTERISTICHE FONETICHE AD OGNI SIMBOLO GRAFICO NON CORRISPONDE NECESSARIAMENTE UN SINGOLO SUONO ESISTONO DIFFERENTI PRONUNCE RIGUARDO AD UNA STESSA GRAFIA NELLA GRAFIA SONO SPESSO PRESENTI LETTERE SILENZIOSE ESISTONO 21 SUONI NELLE VOCALI ESISTONO I DITTONGHI

suono rappresentato dalle lettere ee /i:/ contenute nella parola keep AD OGNI SIMBOLO GRAFICO NON CORRISPONDE NECESSARIAMENTE UN SINGOLO SUONO Esempio: suono rappresentato dalle lettere ee /i:/ contenute nella parola keep Si trova anche nelle grafie: e me ie belief ey key ei receipt ea reap i machine oe amoeba

ESISTONO DIFFERENTI PRONUNCE RIGUARDO AD UNA STESSA GRAFIA grafia “ough” grafia pron. grafia pron. though /ðəʊ/ bough /baʊ/ cough /kɒf/ thought /θɔ:t/ through /θru:/ rough /rʌf/

NELLA GRAFIA SONO SPESSO PRESENTI LETTERE SILENZIOSE Knight psychology Mortgage honest Doubt who Align would

RAPPRESENTAZIONE FONETICA DELLA LINGUA IPA (ALFABETO FONETICO INTERNAZIONALE) 24 SUONI CONSONANTICI NELLA LINGUA INGLESE 21 SUONI VOCALICI TRA CUI 12 PURE VOWELS 8 DITTONGHI

CARATTERISTICHE FONOLOGICHE MODIFICAZIONE NEL SUSSEGUIRSI DEI FONEMI - ASSIMILAZIONE (anticipatoria – retrospettiva) - ELISIONE - INSERZIONE - INTONAZIONE - ACCENTO

ASSIMILAZIONE (anticipatoria – retrospettiva) Anticipatoria (il suono diventa simile al fonema successivo good night [gudnaıt] [gunnaıt], good times [gudtaımz] [guttaımz], give me [gıvmı:] [gımmi:]. Retrospettiva (il suono è simile a quello precedente) bad man [bædmæn] [bæbmæn],

ELISIONE Perdita di un suono che sarebbe invece articolato in una pronuncia accurata (t/d) handsome mostly kindness attempts windmill hidden police

CARATTERISTICA STRUTTURALE LE PAROLE HANNO UNA FUNZIONE SINTATTICA FONDAMENTALE L’ORDINE DELLE PAROLE NELLA FRASE È RIGIDO RISPETTO A LINGUE COME L’ITALIANO

DIFFERENZE TRA LINGUA ITALIANA E LINGUA INGLESE NESSUN SUONO VOCALICO INGLESE E’ IDENTICO A UN SUONO ITALIANO IN PRESENZA DI SIMBOLI OMOGRAFI ESISTE UNA DIFFERENZA A LIVELLO DI PRONUNCIA

DIFFICOLTÀ NELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE PRONUNCIA DI MAN /mæn/ - MEN /mεn/ UNIFICATA in /m mεn n/ PRONUNCIA /ε/ - /o:/ (yes – law) PRONUNCIA CONSON. /ŋ, θ, ð/ PRONUNCIA /p,t,k/ SILLABE ACCENT.

DIFFICOLTÀ NELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE ASPIRAZIONE DELLA “H” DITTONGHI PAROLE CHE INIZIANO CON sl-sm-sn (smell, slow, sneeze)

I DSA DIVERSE TIPOLOGIE DISLESSIA SPECIFICA EVOLUTIVA CRITERI DI INCLUSIONE CRITERI DI ESCLUSIONE MEMORIA FONOLOGICA(ruolo importante) CONOSCENZE SEMANTICHE E CONCETTUALI

I DSA DEFINIZIONE CATEGORIA LEARNING DISABILITIES TIPOLOGIE DIVERSE DI DIFFICOLTA’ CHE SI MANIFESTANO NELL’ACQUISIZIONE E USO DI ABILITA’ DI COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO ORALE, ESPRESSIONE LINGUISTICA, LETTURA, SCRITTURA, RAGIONAMENTO O MATEMATICA.

I DSA SI MANIFESTANO IN PRESENZA DI CAPACITÀ COGNITIVE ADEGUATE, IN ASSENZA DI PATOLOGIE NEUROLOGICHE E DI DEFICIT SENSORIALI

I DSA IL BAMBINO/RAGAZZO CON DSA HA UN’INTELLIGENZA MOLTO SUPERIORE ALLA RESA SCOLASTICA CHE OFFRE IN CONCOMITANZA, SI POSSONO VERIFICARE PROBLEMI RELATIVI ALL’AUTOREGOLAZIONE DEL COMPORTAMENTO, ALLA PERCEZIONE E INTERAZIONE SOCIALE

DSA IN ITALIA PRIMI STUDI NEGLI ANNI ’60 4% CIRCA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

DSA NEI PAESI DI LINGUA INGLESE 15-20% POPOLAZIONE USA 10% POPOLAZIONE UK PRIME RICERCHE SAMUEL ORTON 1920-1930 USA – STUDI E RICERCHE

LINGUA INGLESE E STUDENTI CON DSA DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO DELLA LINGUA STRANIERA (DALS) RELAZIONE TRA LINGUA MADRE E LINGUA STRANIERA PROBLEMATICA NEGLI ASPETTI FONOLOGICI E SINTATTICI PIÙ CHE NELL’AREA DELLA SEMANTICA PROBLEMATICHE MAGGIORI SCUOLA DELL’OBBLIGO

LA LEGISLAZIONE ITALIANA A TUTELA DSA NOTA N. 4099/A/4 5 OTTOBRE 2004 strumenti compensativi NOTA N. 26/A 4° 5 GENNAIO 2005 utilizzazione provvedimenti dispensativi e compensativi NOTA N. 4674 10 MAGGIO 2007 applicazione anche agli istituti di istruzione secondaria e regolamentazione esami di stato

ULTIME DISPOSIZIONI DI LEGGE NOTA 22 SETTEMBRE 2008 DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE LEGGE 8 OTTOBRE 2010 N. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

INSEGNAMENTO L2 PREVALENZA DELL’ASPETTO FONICO SU QUELLO GRAFICO CAPACITÀ PERCEZIONE DEI SUONI PRODUZIONE DEI SUONI DISTRIBUZIONE DEI SUONI NELLA CATENA PARLATA FACILITÀ NELLA PRONUNCIA DI FRASI COMPLETE SCRITTURA

INSEGNAMENTO L2 LINGUA SCRITTA EVIDENZA DEL SUO ASPETTO SECONDARIO ULTIMA DIFFICOLTÀ DA ACQUISIRE

APPRENDIMENTO L2 POTENZIALE ENTRO I 7 ANNI DI ETÀ ACQUISIZIONE L2 CON MEDESIMO PROCESSO DELLA L1 DA 6 A 11-12 ANNI DI ETÀ SENSIBILITÀ ALL’APPRENDIMENTO A LIVELLO FONOLOGICO FINO A 15 ANNI DI ETÀ SENSIBILITÀ PER L’APPRENDIMENTO DELLA SINTASSI E MORFOLOGIA

APPRENDIMENTO L2 APPRENDIMENTO DOPO LA L1 ESL (ambiente L2) EFL (ambiente L1) COMPRENSIONE LINGUISTICA (competenze culturali) PRODUZIONE LINGUISTICA (lessico, espressioni, progresso grammaticale) INFLUENZA DELLA L1

APPRENDIMENTO L2 INPUT (esempi - pezzi di L2) OUTPUT (contestualizzato-strutturato) AUTOMATIZZAZIONE ELABORAZIONE (processo graduale – costante pratica)

FATTORI CHE DETERMINANO L’APPRENDIMENTO ABILITÀ DEGLI APPRENDENTI FATTORI AMBIENTALI E CULTURALI ABILITÀ COGNITIVE UNIVERSALI (capacità induzione, deduzione, memoria, attenzione, automatizzazione procedurale)

LEGISLAZIONE SUGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DL 17.10.2005 obiettivi apprendimento scuola primaria e secondaria di primo grado - produzione scritta a partire dal secondo biennio - maggiore importanza alla lingua orale anche nella scuola secondaria di primo grado

MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PER IL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE” - MAGGIORE IMPORTANZA ALLA COMPRENSIONE, ALLA PRODUZIONE ORALE. - MINIMIZZAZIONE DEGLI ERRORI ORTOGRAFICI E DI SINTASSI SE QUESTI NON COMPROMETTONO LA COMPRENSIONE

SISTEMI DIDATTICI DSA E GRUPPO CLASSE INSEGNAMENTO FONOLOGIA ATTRAVERSO CORRISPONDENZA SUONO-SIMBOLO USO DELLE MNEMOTECNICHE (PAROLE CHIAVE, IMMAGINI CHE PRESENTANO SUONI SIMILI ALLA PAROLA DA RICORDARE) INSERIMENTO DELLA LINGUA STRANIERA IN UN FORMAT NARRATIVO CUI SEGUE DRAMMATIZZAZIONE

SISTEMI DIDATTICI DSA E GRUPPO CLASSE INSEGNAMENTO ELEMENTI SCRITTI CON ORTOGRAFIA TRASPARENTE (consapevolezza fonologica) INSEGNAMENTO ELEMENTI PIÙ COMPLESSI CHE RICHIEDONO USO MEMORIA VISIVA (miglioramento consapevolezza fonologica)

STUDENTE DSA - OBIETTIVI PRIMA FASE - ACQUISIZIONE ABILITÀ STRUMENTALI - didattica differenziata e individualizzata - uso di misure compensative (supporti informatici) SECONDA FASE – CONSOLIDAMENTO - valutazione differenziata e individualizzata (misure dispensative) mantenendo la stessa didattica

PER L’INSEGNANTE INFORMAZIONE (contro la concezione lineare di acquisizione abilità) CONSEGUIMENTO DELLA MIGLIOR PRESTAZIONE POSSIBILE ACCETTAZIONE DEGLI ERRORI NEI COMPITI AIUTO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA COMPETENZA NELLA MATERIA (anche se ridotta e imperfetta) ACCETTAZIONE DELLE DIFFERENZE DI PRESTAZIONE

POSSIBILITÀ PER I RAGAZZI SUPPORTI INFORMATICI CAMPUS

PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA 1 AUTOSTIMA TEORIA DELL’ACCRESCIMENTO - valorizzazione di se stessi SENSO DI AUTOEFFICACIA - no insegnamento rigido - no gruppi per livello - no procedure di valutazione MOTIVAZIONE

PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA 2 TRASMISSIONE USO DI STRATEGIE COMPRENSIONE TESTI METODO COOPERATIVO - incentivazione a lavorare insieme in gruppi eterogenei e in modo cooperativo

PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA 3 TRASMISSIONE METODO DI STUDIO (flessibile e adattabile) ATTEGGIAMENTO POSITIVO E MOTIVATO VERSO LA SCUOLA E LO STUDIO TRASMISSIONE DEL PIACERE DELLA LETTURA

IL SUCCESSO NELL’INSEGNAMENTO INFORMAZIONE FLESSIBILITÀ DIDATTICA PIANIFICAZIONE DI INSEGNAMENTI INDIVIDUALIZZATI COLLABORAZIONE CON OPERATORI SANITARI COLLABORAZIONE INTERRELAZIONE CON LE FAMIGLIE