Paesaggio = sostantivo latino pagus (villaggio, paese) e dal verbo gerere (costruire, amministrare), culturale = voce verbale colere che significa coltivare. Entrambi i termini rimandano ad una azione specifica sul territorio preordinata, progettata e pensata in modo consapevole. Una particolare attenzione al paesaggio è rivolta all’intero territorio europeo, attraverso la recente “Convenzione Europea del Paesaggio” che, promossa in seno al Consiglio d’Europa, si interessa in modo specifico alla tematica paesistica, riconoscendo proprio nel paesaggio un importante vettore di promozione dell’identità europea e il principale legame tra l’uomo e il suo ambiente vitale. riconoscibilità del paesaggio culturale è un valore che ci è stato consegnato dalla natura e dalla storia; rappresenta una ricchezza culturale e ambientale da custodire attraverso strategie capaci di salvaguardarne i valori specifici. Esiste un forte legame tra le civiltà che si sono sviluppate su un territorio e il territorio stesso in relazione alle specifiche opportunità (territorio-risorsa) e agli esiti della stratificazione delle precedenti culture (territorio-trama di civiltà).
Il paesaggio culturale deve offrire la possibilità di cogliere la stratificazione di civiltà che in un determinato territorio si è realizzata e di poter richiamare le scelte e le modalità insediative che hanno portato alla sua occupazione e al suo sfruttamento attraverso il tempo. Infatti alcune scelte di fondo ed alcune caratteristiche geomorfologiche accompagnano l’occupazione del territorio nei diversi periodi storici e diventano pertanto un elemento distintivo di forme abitative specifiche. Ciò diventa ancora più significativo ed importante da cogliere soprattutto per quelle fasi storiche a cui non è legata né la monumentalità dei siti, né uno stato di conservazione accettabili nelle strutture superstiti.
Il concetto di paesaggio culturale impone la ricerca di una innovativa gestione dello stesso, capace di coniugare sviluppo civile e tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Bisogna cioè elaborare uno scenario d’area vasta, coinvolgendo diversi comuni e diversi territori con la finalità di creare un quadro di riferimento organico che rappresenti modi d’uso del territorio compatibili e coerenti sia con la sua identità culturale, sia con gli obiettivi di crescita economica e sociale della comunità insediata, non per musealizzare il territorio, ma piuttosto per promuoverne uno sviluppo compatibile o sostenibile.
La costruzione di un percorso culturale si basa su: 1. conoscenza approfondita delle diverse realtà culturali 2. capacità di comunicazione del valore culturale di un bene 3. condizioni di fruibilità ed accessibilità dei beni 4. interrelazione tra le diverse tipologie di beni
La strutturazione di un percorso culturale non è la giustapposizione di visite finalizzate alla conoscenza dei luoghi, ma un ideale percorso di conoscenza che trova nell’analisi e nella osservazione dei singoli beni la concretizzazione materiale di processi storici e dell’identità culturale di un territorio
Le variabili per la costruzione di un percorso sono: chronos topos genius
Percorsi sincronici Percorsi diacronici Percorsi tematici Percorsi territoriali