DIFFUSIONE E OSMOSI I.P.I.A. “E. Rosa” Sarnano Mc Classe 2 OCB a.s. 2007/2008 Bibliografia: Fabio Fanti “Biologia Microbiologia e Laboratorio” Ed. Calderini Reportage fotografico effettuato presso il laboratorio di Biologia dell’Istituto e tratto dal sito Google
La membrana plasmatica La membrana cellulare è formata da lipidi (fosfolipidi) e proteine. I lipidi costituiscono un doppio strato continuo interrotto dalla presenza di piccoli pori o canali; le proteine possono trovarsi inglobate nello strato lipidico ma anche sulla superficie interna e/o esterna: ne risulta un modello denominato a “mosaico fluido”.
diffusione facilitata; trasporto attivo. Le proteine presenti svolgono i seguenti compiti: strutturale (conferiscono “consistenza” alla membrana), enzimatico ( permettono lo svolgimento di processi chimici), di trasporto (costituiscono recettori o bersagli di particolari “messaggeri chimici” provenienti da altre cellule). La membrana costituisce un filtro selettivo per il passaggio e il trasporto delle sostanze. E’ dotata di permeabilità selettiva che viene svolta attraverso I seguenti meccanismi: diffusione passiva; diffusione facilitata; trasporto attivo. Struttura
Un esempio di diffusione semplice: alcune gocce di inchiostro si lasciano cadere in acqua. In pochi istanti l’inchiostro si distribuisce in tutto il cilindro, si passa da una zona a elevata concentrazione ad una a concentrazione minore.
Una diffusione speciale: l’osmosi E’ la diffusione dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile, da una soluzione più diluita a una più concentrata fino al raggiungimento dell’equilibrio. Con un semplice esperimento dimostriamo l’osmosi. Per osmosi si intende lo spostamento dell’acqua da una soluzione ipotonica (meno concentrata) a una ipertonica (più concentrata) attraverso una membrana, in questo caso cellulare. Materiale occorrente • 1 bicchiere d’acqua • 1 uovo crudo • 1 ago piuttosto grosso o un chiodino fine appuntito
Distaccare con precauzione un ampio pezzo di guscio in cima all’uovo facendo in modo di NON rompere la membrana bianca sottostante (membrana testacea). Dall’altra parte fare un forellino che attraversi sia il guscio che la membrana bianca. Immergere l’uovo nel bicchiere pieno d’acqua in modo che la membrana scoperta sia verso il basso, immersa in acqua, ed il buchino praticato sia in alto ed emerga dall’acqua. Dopo mezz’ora circa, anche se l’interno dell’uovo è separato dall’acqua tramite la membrana, il contenuto dell’uovo comincerà a uscire dal forellino del guscio. Ciò avviene perché la membrana dell’uovo è semipermeabile (come le membrane delle cellule del nostro corpo): ha dei piccoli pori che permettono alle molecole di acqua di attraversarla, mentre bloccano le molecole più grosse come quelle dell’albume. In questo modo l’acqua può entrare nell’uovo, ma il suo contenuto non può uscire. L’acqua entrata per osmosi spinge fuori il contenuto dell’uovo che fuoriesce attraverso il foro in alto.
dopo prima Questa è un’altra esperienza di laboratorio per dimostrare il meccanismo dell’osmosi. Si prende un becker e si aggiunge un po’ di acqua, quindi una manciata di uvetta. Dopo qualche ora si nota che l’uvetta diventa più gonfia e più grande perché ha assorbito l’acqua. Per effetto dell’osmosi, l’acqua è passata da un ambiente ipotonico ad uno ipertonico.
Globuli rossi in soluzione isotonica, ipertonica e ipotonica Cellula vegetale in soluzione ipertonica, isotonica e ipotonica