L’ANALISI S.W.O.T. Carla Bruschelli Luisa Mastrobattista

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Visti i chiari di luna meglio non avere dubbi. By LaStregona
Advertisements

DISTRETTO 2 PERCORSO: IL DISTRETTO RISPONDE 24 MAGGIO 2013 Dott.ssa Giuseppina Carreca.
Il percorso di crescita della MG
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Istituto di Istruzione Superiore Virgilio di Empoli
Progetto Sperimentale Home Care
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Bilancio attività PASSI 2009 e programmazione dicembre 2009 La comunicazione dei dati PASSI nel biennio B. De Mei Per il Gruppo Tecnico.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.
Le competenze professionali
Progetto PERGAMON Sviluppo delle competenze della PA locale a sostegno della progettazione integrata PERCORSO FORMATIVO DELLA PROVINCIA DI LECCE “Il ruolo.
La logica dell’intervento /1
Strategie per la soluzione di problemi
Il progetto di miglioramento e le prospettive future
COME STRUMENTO DI LAVORO
Salute Mentale e Cure Primarie
Sistema Gestione Sicurezza
Sistema Gestione Sicurezza
12 Giugno 2013Federico Daneo 1 Progettazione sociale ed europea per le Associazioni Non Profit Strumenti di Analisi dallidea al progetto Torino, 12 Giugno.
Business and Strategic Risk e la sua gestione attraverso la pianificazione aziendale Marco Venuti 2013 Risk and Accounting.
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
Journal Club Journal Club 2 Dicembre 2010 Il progetto LASER e Sopravvivere alla Sepsi nel Policlinico di Modena M. Miselli P. Marchegiano.
Il progetto STARS: servizi e tecnologie per la partecipazione dei cittadini alle politiche della salute Giovanni De Costanzo – Dirigente dellUfficio Pianificazione.
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
1 PALERMO 11 MARZO 2005 PROF. ROSARIO PIGNATO Il Contesto La Scuola Le Risorse umane, strumentali e finanziarie La Valutazione Lo Scopo LEfficacia I Vantaggi.
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
Psicologia delle emozioni e della comunicazione
Quinta Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina
Dipartimento federale dellinterno DFI Segreteria generale SG-DFI Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD Pari opportunità
L’analisi SWOT.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
Progettare per competenze
Analisi SWOT settore Alimentare
L’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA ED ILRUOLO DEL CASE MANAGER
W S O T SWOT Template AIUTO OSTACOLO Per conseguire gli obiettivi
ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Depressione Arezzo, 11 Ottobre 2003.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Seminario sulla Progettazione Sociale 09 – 16 – 23 – 30 Marzo 2007.
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
Il Disease and Care Management
18 ottobre 2013 AECA, via Bigari 3 – Bologna ANALISI SWOT Piano formativo A0113_0061 Fonder Formazione Formatori – IeFP al centro.
EUA Trends IV Visite alle Istituzioni CRUI - Riunione delegati RI Roma 9 febbraio 2005 Carla Salvaterra.
Business Plan della Società:
I bes GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF DELL'OMS.
A cura di A. Augenti e M.Gabriella de Judicibus
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Progettare attività didattiche per competenze
TRAPPOLE DEL WEB MARKETING
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
LE RAGIONI DELLA DIRIGENZA SANITARIA NEL MINISTERO DELLA SALUTE ROMA, 22 MARZO 2012 L’analisi per la programmazione e la condivisione Giuseppe Celotto.
Organizzazione Aziendale
Il profilo di salute della scuola
AGENZIA DELLE ENTRATE - Direzione Regionale della Toscana -
Il BES nella Provincia di GROSSETO Ilaria Poli Pisa, 23 Ottobre 2014.
ANALISI DEGLI OSTACOLI AL CAMBIAMENTO Donato Verducci.
1 Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete.
Geografia dell’Unione Europea LEADER Martedì 4 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
I pari come tutors? Riflessioni sul progetto MOF:
Danilo Pozzi, IPQ Tecnologie
E-health digitalizzazione e semplificazione Angelo Lino Del Favero Presidente Federsanità ANCI “L’Informazione nella sanità digitale: qualità, sicurezza,
Un nuovo modello di governo della formazione territoriale Sviluppo di un servizio di formazione continua sul territorio Ufficio Formazione.
Geox analisi swot ESECUZIONE A CURA DI: D’aietti Valentina
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
17 aprile 2007 Dott. Claudio Andreoli Medico di Medicina Generale.
= serie di fasi pianificate per risolvere un problema
Transcript della presentazione:

L’ANALISI S.W.O.T. Carla Bruschelli Luisa Mastrobattista SIMG Istituto Superiore di Sanità 1

L’ANALISI SWOT L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare: i punti di forza (Strengths) i punti di debolezza (Weaknesses) le opportunità (Opportunities) le minacce (Threats) di un progetto o di ogni situazione in cui occorre prendere una decisione per raggiungere un obiettivo La tecnica è attribuita a Albert Humphrey, che ha guidato un progetto di ricerca alla Università di Stanford fra gli anni Sessanta e Settanta. Inizialmente concepita per l’adozione delle decisioni delle strategie aziendali nei contesti competitivi a partire dagli anni 80 è stata destinata all’analisi degli scenari alternativi di sviluppo. 2

COS’È L’ANALISI SWOT □ È un’analisi ragionata del contesto in cui si realizza un programma di intervento □ Lo scopo è definire le opportunità di sviluppo di un ambito di intervento, che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che dipendono dall’esterno            3

COS’È L’ANALISI SWOT I punti di forza, debolezza, le opportunità e le minacce: □ vengono determinati sulla base dei dati di contesto □ vengono messi a fuoco mediante l’uso di tecniche partecipate Ovviamente la previsione dei possibili scenari si basa su saperi esperti neutrali ed oggettivi. 4

FASI DELLA SWOT □ Ricognizione del contesto interno e identificazione delle problematiche □ Identificazione delle possibili azioni □ Analisi del contesto esterno e identificazione di opportunità e minacce □ Analisi del programma e identificazione de fattori che favoriscono o ostacolano lo sviluppo Definito l’obiettivo, al fine di pianificare una strategia e prendere delle decisioni si può strutturare la S-W-O-T rispondendo alle seguenti domande: Come si può utilizzare e sfruttare ogni Forza (S)? Come si può migliorare ogni Debolezza (W)? Come si può sfruttare e beneficiare di ogni Opportunità (O)? Come si può ridurre ciascuna delle minacce (T)? I punti di forza e di debolezze sono propri del contesto di analisi e sono modificabili grazie all’intervento; le opportunità e le minacce derivano dal contesto esterno e perciò non sono modificabili. 5

VANTAGGI/PERICOLI DELLA SWOT definizione delle strategie in base al contesto verifica corrispondenza tra strategie e fabbisogni ottenimento del consenso sulle strategie flessibilità PERICOLI rischio soggettivita’ descrizone semplicistica scollamento tra le componenti I vantaggi della SWOT: analisi in profondità del contesto orienta nella definizione delle strategie la verifica di corrispondenza tra strategie e fabbisogni consente di migliorare l’efficacia permette di raggiungere un consenso sulle strategie (se partecipano all’analisi tutte le parti coinvolte dall’intervento) flessibilità I pericoli della SWOT: rischio di procedure soggettive nella selzione delle azioni può descrivere la realtà in maniera troppo semplicistica si rischia di creare scollamento tra i diversi componenti 6

Si è deciso di applicare l’analisi SWOT per valutare la migliore strategia per coinvolgere il medico di medicina generale nella presa in carico e cura della dipendenza Sono state attentamente valutate forze, debolezze, opportunità e minacce di tale processo Nel contesto della promozione di un sempre maggiore interesse e attenzione al fenomeno droghe/giovani risulta fondamentale il ruolo del MMG. Innanzitutto nello svolgimento della propria attività il MMG può intercettare precocemente problematiche legate all’uso di sostanze, ma soprattutto può essere interpellato da utenti/pazienti che non si sentono “tossicodipendenti” e, di conseguenza, tendono a non rivolgersi ai servizi più istituzionalizzati. 7

FORZE □ Conoscenza del paziente, del suo ambiente, storia e famiglia □ Relazione di cura continuativa □ Rapporto fiduciale □ Incontro personale □ Presenza capillare sul territorio □ Facile contatto □ Controllo delle prescrizioni □ Protocolli da utilizzare come modello □ Esperienze di riferimento positive Molti dei punti di forza evidenziati dall’analisi SWOT derivano proprio da caratteristiche intrinseche al lavoro del MMG. L’esclusività della relazione medico-paziente implica un rapporto fiduciario e continuativo che risulta indispensabile per far fronte alla problematica della dipendenza. Inoltre, la conoscenza della famiglia ed i contatti con i singoli componenti potrebbero diventare indispensabili per raccogliere informazioni in caso di sospetto su uno dei componenti. Fortunatamente altri punti di forza sono favoriti anche dal contesto in cui il MMG opera. L’esistenza di protocolli in settori limitrofi da usare come modelli e sperimentazioni con esito positivo realizzate in altri contesti fungono da rinforzo in tali esperienze. 8

DEBOLEZZE □ Mancanza di un ruolo definito □ Formazione carente □ Mancanza di riferimenti □ Estensione del carico lavorativo □ Resistenza al cambiamento □ Mancanza di un progetto in rete □ Imbarazzo anamnestico (riservatezza) □ Concentrazione su patologie croniche Tra i punti di debolezza che non favoriscono il coinvolgimento del MMG nella presa in carico e cura dei tossicodipendenti alcuni giocano un ruolo fondamentale. Innanzitutto la mancanza di un ruolo riconosciuto al MMG nella rete di assistenza alle dipendenze. Inoltre tra i MMG vi è la quasi totale assenza di formazione specifica in materia di dipendenza e la mancanza di conoscenza della rete dei servizi territoriali, che invece offre dei punti di riferimento indispensabili, non favorisce la situazione. Ancora, numerosi medici ritengono la dipendenza una condizione non prioritaria del loro impegno, anche in vista del pregiudizio del medico che vede la dipendenza come vizio piuttosto che come malattia. 9

OPPORTUNITA’ □ Disponibilità degli specialisti a collaborare con i MMG □ Sensibilità delle istituzioni ad inserire la MG nella rete della dipendenza □ Ricaduta positiva sulle istituzioni di esperienze specifiche in materia di dipendenza □ Sensibilità sempre maggiore di mass-media al fenomeno □ Disponibilità alla presa in carico condivisa OPPORTUNITA’ L’opportunità maggiore a disposizione del MMG rispetto alla dipendenza è senz’altro la disponibilità da parte degli specialisti alla presa in carico condivisa del paziente. Ciò consente di ottimizzare le risorse e di dosare le energie così che tutti i diversi partner della rete svolgano al meglio i rispettivi compiti. 10

MINACCE Stigmatizzazione del tossicodipendente Disturbo nelle sale d’attesa Eccessiva attenzione alla Privacy Risvolti giuridici penali Scarso interesse verso le sperimentazioni Mancata abitudine al feed back Percezione di “prestazione aggiuntiva” Tra le minacce che maggiormente minano il coinvolgimento del MMG nella presa in carico e cura dei pazienti, la stigmatizzazione del tossicodipendente gioca ancora un ruolo molto importante ritenendo, alcuni MMG, che la presenza in sala d’attesa di pazienti tossicodipendenti vada ad interferire con la loro normale attività. Numerose esperienze, in realtà, hanno dimostrato proprio il contrario: molti tossicodipendenti hanno ormai imparato a riconoscere la propria condizione come uno stato di malattia e a gestire il loro comportamento guadagnando, in questo modo, anche il rispetto degli altri pazienti presenti in sala d’attesa. Di enorme ostacolo, inoltre, l’aumento delle norme restrittive e dell’attenzione al problema della privacy con conseguenze sulla possibilità di interagire in modo efficace nella rete. 11