Il sistema integrato dei controlli della Regione Abruzzo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La programmazione e il bilancio comunale A cura di Bruno Pierozzi Dip
Advertisements

VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
AZIENDA PRODUTTRICE DI SERVIZI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI CAPITALI PERMANENTI CAPITALE PROPRIO CAPITALE DI TERZI.
Controlli sulle Società Partecipate
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
SIGNIFICATO ED USO DEI REPORTS Laurea specialistica in Scienze delle professioni infermieristiche ostetriche pediatriche EMPOLI 2006 Dott.ssa Bernardeschi.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
verso la pratica del bilancio sociale
Il modello delle competenze per la gestione del personale
Sistema Gestione Progetti
La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 1 La relazione previsionale e programmatica è lo strumento di programmazione idoneo.
CNIPA 10 maggio Linee Guida per la Qualità delle Forniture ICT negli appalti pubblici Giacomo Massi Ufficio Monitoraggio e gestione progetti delle.
IL BUDGET COME INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE
1 L a r i l e v a z i o n e d e i r i s u l t a t i d e l l a g e s t i o n e L a r i l e v a z i o n e d e i r i s u l t a t i d e l l a g e s t i o n.
Istituti Negoziali della programmazione negoziata CORSO DI Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Sergio Zucchetti.
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di Ivrea Pinerolo Torino CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI UNIVERSITA DI TORINO.
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
Il sistema della programmazione
La P.A. delineata dal D.lgs n. 150/2009
Roma, 12 maggio 2005 – FORUM P.A. SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Scopo dellEnte (definito dalle norme) Mission Pianificazione strategica (di medio/lungo.
Piano della Performance
Controllo strategico nella Regione Abruzzo
Relazione finale del Gruppo di lavoro sulle società a partecipazione comunale Bergamo, 21 marzo 2006.
Materiale ad uso didattico interno
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Area Programmazione e Controllo
LA PROGRAMMAZIONE COME METODO E PROCESSO DEL GOVERNO REGIONALE Processo di formazione di Piani e Programmi Regionali Regione.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
La struttura organizzativa e informativa del controllo
Il budget degli investimenti, economico, finanziario e patrimoniale
Gli amministratori ed i dirigenti quali soggetti
1 Gli Indicatori di prestazione dei servizi nel sistema camerale Dott. Alessandro Bacci Roma, 8 Marzo 2005
CODICE DELL’URBANISTICA E DELL’EDILIZIA
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
Laziendalizzazione del dipartimento di prevenzione Proposta di un metodo per il controllo di gestione delle attività
Unità didattica Una gestione tipica aziendale: il magazzino
Il Decreto Legislativo n° 150/2009
COMON LINE Sistema a rete rivolto al sistema socio-economico comascoSistema a rete rivolto al sistema socio-economico comasco Progetto di e-government.
LA CONTABILITA’ AMBIENTALE L’ESPERIENZA LIFE-CLEAR
Direzione Partecipate Febbraio 2013
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale 1 ESAMI DI STATO 2014/15: FORMAZIONE.
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata: Compiti dei responsabili e referenti privacy Avv. Giovanni Guerra.
Il riesame della direzione come strumento di integrazione fra la valutazione dei risultati di gestione e la valutazione dei risultati del sistema qualità.
La “misura” dell’efficienza e del valore attraverso il confronto Giuseppe Del Medico Unioncamere Quinta Giornata degli Innovatori 11 maggio 2005 Forum.
Sintesi delle novità introdotte
Struttura del bilancio annuale del Comune
L’Amministrazione Finanziaria
Un modello per la Valutazione di Impatto delle attività formative rivolte ai dipendenti pubblici Roma, 13 dicembre 2007.
Programmazione, gestione e controllo delle PA dr. Carlo Vermiglio
Il ciclo della performance
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE : TAVOLO DI COORDINAMENTO REGIONALE SPORTELLI UNICI ATTIVITA’ PRODUTTIVE 20 Dicembre 2005.
Giunta camerale del 12 novembre 2008 PREVENTIVO ECONOMICO 2009 approvazione progetto.
Responsabilità della direzione Qualità nei laboratori di ricerca e albo dei laboratori altamente specializzati Workshop, Genova 4 ottobre 2002 unige G.
1 Il progetto Good Practice. 2 3 Il Progetto fu proposto dal CNVSU nel 2001 successivamente fu affidato ad un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria.
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
1 3-CONTROLLO 2-ESECUZIONE 1-PREVISIONE Il sistema di programmazione e controllo.
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE PP.AA - I DOCUMENTI ALLEGATI AL BILANCIO DI PREVISIONE PRIMA DEL D.LGS. 118/2011 -
1 PIANO DEGLI OBIETTIVI DEI DIRETTORI REGIONALI PROGRAMMA OPERATIVO.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
Evento annuale POR FSE Toscana Livorno, 5 dicembre 2014.
Revisione Aziendale Lezione del Il Sistema di controllo interno.
Il controllo di gestione delle aziende sanitarie Relatore dott. Vincenzo Laudiero Viareggio, 21 Settembre 2001.
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
1 METODOLOGIA DEL SISTEMA DI DIREZIONE PER OBIETTIVI E DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRETTORI REGIONALI REGIONE PIEMONTE.
I sistemi di Programmazione negli Enti Locali a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
Transcript della presentazione:

Il sistema integrato dei controlli della Regione Abruzzo Filomena Ibello

Grafico del meccanismo di svolgimento delle attività della Regione Agenzie e società outsourcing 4 SERVIZI 1 Agenzie e società (ARTA, ARPA…) 1 REGIONE 4 FUNZIONAMENTO ENTI LOCALI (COMUNI, PROVINCE) SERVIZI AZIENDE SANITARIE 3 4 ATTIVITA’ ORDINARIA 2 PROGETTI SERVIZI SERVIZI Legenda: 1 Vedi pagina 4 AMBIENTE ESTERNO 2 3 4

Gli oggetti di analisi In riferimento al grafico di cui alla pagina precedente, è possibile identificare i seguenti oggetti di analisi: ATTIVITA’ ORDINARIE Servizi erogati o interventi effettuati direttamente dalla Regione; Servizi erogati o interventi effettuati tramite enti terzi: Aziende Sanitarie Locali; Aziende, Agenzie Regionali e Società Partecipate; Enti Locali ed Autonomie Funzionali; Attività di funzionamento della Regione o di agenzie che svolgono per la Regione servizi in outsourcing. ATTIVITA’ STRAORDINARIE Progetti realizzati direttamente dalla Regione; Progetti affidati all’esterno.

Le tipologie di analisi Con riferimento al grafico della precedente pagina, si evidenziano, per ciascun oggetto di analisi, le seguenti tipologie di analisi: Controllo di efficienza sui costi e sulle spese sostenute per il funzionamento della macchina organizzativa della Regione o per le funzioni gestite da Enti, Aziende, Agenzie o da Società Partecipate; Controllo di avanzamento dei progetti, dell’acquisizione delle relative entrate e rispetto dei costi: proporzionalità fra costi e avanzamento lavori; Controllo di efficienza dei servizi ordinari (es.verifica dell’entità del costo dei procedimenti regionali) e dell’acquisizione delle relative risorse; Controllo del grado di raggiungimento degli obiettivi di tipo non strategico nel rispetto dei fondi assegnati agli enti che svolgono funzioni o erogano servizi per conto della Regione. 1 2 3 4

I modelli previsti: schema di riferimento I modelli di seguito definiti ed i relativi collegamenti logici, consentono di realizzare un percorso di analisi che, partendo dal modello di sintesi (modello regionale), permette di analizzare alcune variabili di interesse (sanità, agenzie, progetti/processi della regione, …) secondo viste logiche e tramite tipologie di controllo differenti. MODELLO REGIONALE AGGREGATO AZIENDE SANITARIE AGGREGATO AZIENDE, AGENZIE E SOCIETA’ ENTI LOCALI E AUTONOMIE FUNZIONALI ATTIVITA’ REGIONALI (Ordinarie) (Straordinarie)

Il processo di Budget Appare utile presentare uno schema grafico riassuntivo dell’intero processo di budget prima di procedere alla descrizione di ciascuna sua fase. D.P.E.F.R. REGIONE Linee guida generali TOP - DOWN BOTTOM – UP FINE TUNING (NEGOZIAZIONI) APPROVAZIONE FINALE DIREZIONI REGIONALI BOTTOM - UP ENTI TERZI AZIENDE SANITARIE INDIRIZZI AGENZIE ENTI LOCALI

Il processo di budget della Regione può essere dunque suddiviso nelle seguenti macro fasi: Linee guida generali; Top-down; Bottom-up; Fine-tuning (negoziazioni) e definizione proposta documento di budget; Approvazione finale da parte della Giunta Regionale. LINEE GUIDA GENERALI Sulla base delle scelte operate nei documenti di programmazione (PRS, DPEFR), la Struttura Speciale di Supporto Controllo di Gestione, d’intesa con le Strutture competenti in materia di programmazione, di bilancio e di controllo strategico, propone alla Giunta Regionale il documento “linee guida generali” nel quale sono enunciati gli obiettivi da perseguire ed i criteri da seguire nella predisposizione del bilancio preventivo relativamente all’esercizio successivo a quello in corso.

TOP-DOWN La Direzione competente in materia di bilancio (di seguito denominata “Bilancio”), tenuto conto delle indicazioni del D.P.E.F.R. approvato dalla Giunta, sulla base della spesa storica e della stima delle risorse finanziarie disponibili, predispone una bozza di bilancio finanziario preventivo, comprensivo dell’articolazione per capitoli, e della loro aggregazione per Direzioni e Strutture Speciali di Supporto da sottoporre ad un primo esame da parte dei componenti della Giunta Regionale. La Struttura Speciale di Supporto Controllo di Gestione (di seguito denominata “Controllo di Gestione”) alla luce degli obiettivi di carattere generale contenuti nelle linee guida, coadiuva le Direzioni e le Strutture Speciali di Supporto nella definizione degli obiettivi annuali per l’esercizio successivo, predisponendo le schede di budget di ciascuna Direzione e Struttura Speciale per la parte relativa a: Macroarea di intervento; Ambito di riferimento; Obiettivi delineati per la Direzione o la Struttura Speciale di Supporto dalle linee guida. Le schede di budget predisposte vengono inoltrate ai Direttori ed ai Dirigenti responsabili di Strutture Speciali di Supporto.

BOTTOM-UP I Direttori Regionali e i Dirigenti delle Strutture di Supporto, ciascuno per la propria competenza, condividendo le schede con gli Assessori di riferimento, ne curano la compilazione per quanto attiene a: Individuazione dei Servizi affidatari degli obiettivi e definizione dei progetti previsti per la realizzazione degli stessi; Fasi di avanzamento fisico e finanziario di realizzazione dei progetti; Indicazione capitoli di bilancio e degli stanziamenti da destinare alla realizzazione dei progetti; Indicatori proposti per il controllo.

I Direttori Regionali per il compimento delle suddette attività saranno coadiuvati dai dirigenti titolari dei centri di responsabilità e/o di costo affidatari degli obiettivi e dei progetti previsti per la loro realizzazione. Le Strutture Regionali cui fanno capo enti destinatari di risorse per lo svolgimento di funzioni regionali (ad esempio aziende sanitarie locali, società partecipate, aziende e agenzie regionali, enti locali e autonomie funzionali) nella predisposizione delle previsioni di periodo devono tener conto dei fabbisogni assicurabili alle stesse, in relazione agli obiettivi da definire per l’intera struttura.

FINE TUNING (NEGOZIAZIONE) E DEFINIZIONE PROPOSTA DOCUMENTO DI BUDGET Le Direzioni e le Strutture restituiscono le schede di budget al Controllo di Gestione che: verifica la corretta compilazione; in caso di discordanza tra quanto proposto nella fase Top-Down e quanto risposto dalle strutture nella fase Bottom-Up, negozia le modifiche da apportare; definisce gli indicatori per il controllo. Il Controllo di Gestione verifica altresì la congruità dei dati aggregati rispetto agli obiettivi prefissati e, ove necessario, propone le modifiche occorrenti ad allineare i dati previsionali globali dei progetti proposti alle disponibilità effettivamente messe a disposizione dai capitoli del bilancio di previsione e dal programma operativo di cui all’art. 7 della L.R. 25/03/2002 n. 3, approvato dalla Giunta Regionale su proposta della struttura competente in materia di bilancio.

Il Controllo di Gestione verificato che le risorse definite mediante le schede di budget trovino capienza in quelle assegnate alle Direzioni e Strutture interessate mediante il citato programma operativo, predispone il documento di budget che schematizza le informazioni contenute nelle schede di budget e ne esplicita l’articolazione con riferimento ai centri di responsabilità e/o centri di costo indicati dai Direttori. Il documento di budget predisposto dal Controllo di Gestione per l’approvazione da parte della Giunta Regionale conterrà inoltre: l’evidenziazione degli indicatori di controllo degli obiettivi; l’indicazione dei progetti previsti; la precisazione delle risorse finanziarie e dei capitoli di bilancio di riferimento. Esso completa le informazioni fornite dal bilancio in quanto: Individua le risorse assegnate ai centri di responsabilità per il perseguimento degli obiettivi scaturiti dal D.P.E.F.R.;

Il processo di Preconsuntivo Permette il monitoraggio delle attività poste in essere all’interno della Regione per la realizzazione di tali obiettivi; Raccoglie le informazioni utili alla costruzione di trend storici di analisi dei dati di entrata e di spesa. Inoltre, con l’implementazione del sistema informativo di contabilità integrata, il documento potrà evidenziare informazioni di carattere economico-patrimoniale utili per migliorare l’efficienza regionale. Il processo di Preconsuntivo La Struttura Speciale Controllo di Gestione, entro il 15 ottobre di ciascun anno, trasmette alla Direzione competente in materia di Bilancio un aggiornamento dei dati relativi all’andamento della gestione finanziaria dell’esercizio in corso, fornendo a tale Direzione un utile parametro per la proiezione, con la collaborazione delle Direzioni e Strutture Speciali, degli stanziamenti al 31 dicembre dello stesso anno.

Il processo di Reporting Il Controllo di Gestione, utilizzando anche le informazioni di contabilità fornite dal sistema informativo, elabora, i report informativi relativi all’andamento della gestione finanziaria e quelli relativi all’andamento delle attività avendo a riferimento quanto definito nel Documento di Budget dell’anno e le informazioni fornite dalle Direzioni e Strutture affidatarie dei relativi obiettivi e progetti. Confronta a tale scopo i dati preventivati nelle schede di budget con l’effettivo andamento delle attività, al fine di misurarne gli eventuali scostamenti e di analizzarne, sulla scorta delle relazioni dei Direttori e Dirigenti interessati, le cause generatrici. I report prodotti sono trasmessi al Presidente, agli Assessori, ai Direttori Regionali e ai Dirigenti Responsabili delle Strutture Speciali di Supporto.

SISTEMA DI VALUTAZIONE Le relazioni tra programmazione e controllo ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI DPEFR e PSR ATTIVITÀ DI CONTROLLO RISULTATI ATTESI (STANDARD) RISULTATI ATTESI (CONSUNTIVI) CONFRONTO RICERCA CAUSE SCOSTAMENTI ATTIVITÀ MODIFICA DEGLI STANDARD MODIFICA DELLE ATTIVITÀ SISTEMA RETRIBUTIVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SISTEMA DI CARRIERA

Relazioni tra il sistema di controllo di gestione ed il sistema di controllo strategico Rapporto annuale di controllo strategico BSC Documenti programmatici e di indirizzo Controllo strategico Analisi delle politiche Benchmarking Customer satisfaction Proposta obiettivi di macroarea Proposta obiettivi di ambiti di intervento Indicatori di impatto sulle politiche Monitoraggio del budget Monitoraggio intermedio Linee guida per i destinatari DPEFR Controllo di gestione Programmazione finanziaria Rapporto delle Direzioni sui progetti Top down Schede progetto Documento di budget Controlli in itinere Programma operativo Schede progetto (bottom-up) ed indicatori Schede negoziate (fine tuning) Bilancio preventivo

Controllo Ispettivo contabile Valutazione della Dirigenza - NIV Integrazione tra i sistemi di controllo interno della Regione Abruzzo Controllo Strategico Controllo di Gestione Controllo Ispettivo contabile Valutazione della Dirigenza - NIV Criticità da verificare Informazioni su risultati, efficacia ed efficienza Eventuali criticità Politiche e contributo per le linee guida Informazioni e dati per la Balanced Scorecard Sistema informativo Intranet regionale

Quadro logico dell’ob. strategico OS.1.2 Macroarea (Obiettivo globale): Rendere più efficaci le attività istituzionali della Regione (Riforma della PA Regionale) OS.1.2: Accrescere le capacità gestionali e di controllo della Regione (Sviluppo manageriale dell’Ente Regione). Indicatori di impatto: - gradimento da parte degli utenti della qualità normativa e della qualità dei servizi offerti dagli SUAP/agenzie (customer satisfaction); - incremento del numero di imprese che utilizzano il servizio degli SUAP; - riduzione dei tempi procedimentali; - livello di fidelizzazione degli utenti finali. Mezzi di verifica: - interviste ad associazioni professionali, di categoria e dei consumatori; - rilevazione presso gli SUAP/agenzie dei servizi offerti e degli utenti che ritornano per nuove pratiche; - comparazione dei tempi necessari per la conclusione delle procedure. Condizioni esterne: - attività di comunicazione istituzionale efficace e buon funzionamento degli URP; - raccordo informatico di sistema; - piano di formazione per gli amministratori; - disponibilità di budget per le analisi di customer satisfaction. Obiettivi strategici - OS (ambiti di intervento) della DB nella Macroarea OS.1.1: Adeguare l’assetto istituzionale regionale alla normativa comunitaria e alla riforma costituzionale e riordinare le competenze attribuite agli enti locali (Federalismo e sussidiarietà) OS.1.2: Accrescere le capacità gestionali e di controllo della Regione (Sviluppo manageriale dell’Ente Regione) OS.1.3: Utilizzare le ICT per qualificare le strutture e offrire servizi innovativi (Le nuove tecnologie e l’e-government) Obiettivi gestionali: - Ob.010: Accrescere la qualità della normativa regionale e la sua comprensione da parte dei cittadini (DA) e semplificare le procedure e le strutture per lo sviluppo locale e degli insediamenti produttivi (DB). Obiett. Progetto Direz. Coinvolte Titolo Indicatori di risultato 010 10.1 DB + DA Attuazione Sportello Unico attività produttive.