la Vergine Maria e Caterina Labourè,

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la Vergine Maria e Caterina Labourè,
Transcript della presentazione:

la Vergine Maria e Caterina Labourè, la Medaglia Miracolosa Il messaggio della rue du Bac, 140 di Parigi, un richiamo al Vangelo Storia dell’incontro di due donne: la Vergine Maria e Caterina Labourè, giovane Suora della Compagnia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli e di Santa Luisa de Marillac

Caterina Labourè nasce il 2 maggio 1806, in un villaggio della Borgogna, Fain- les- Moutiers (Francia). Ottava di 10 figli, vive nove anni in serena tranquillità in una famiglia dove l’amore regna sovrano. Qui ella attinge forza, equilibrio e amore per Dio.

Prime prove: orfana di madre A nove anni rimane orfana di madre La sorella un giorno la trova su una sedia abbracciata alla statua della Vergine mentre le dice: “ora sei tu la mia mamma ed io sarò tua figlia”

A 12 anni Caterina prende la guida della fattoria insieme ad una sorella. Si occupa delle mucche, del gregge, della cucina ed accudisce i suoi otto fratelli e sorelle. Un giorno manifesta al padre la sua vocazione di seguire la sorella maggiore come Figlia della Carità. Il padre rifiuta il suo consenso e la manda a Parigi da uno dei fratelli che gestisce una trattoria perché possa essere “guarita dalle sue idee”. A Parigi e lavora in cucina e come cameriera nel ristorante. Qui scopre la miseria delle famiglie senza lavoro e senza denaro. L’ostinazione di Caterina di consacrarsi ai poveri fra le Figlie della Carità ottiene il consenso dal padre, e così lascia tutto e raggiunge la Casa Madre delle Figlie della Carità di Rue du Bac a Parigi.

Primi passi nella nuova vita Viene accettata dai Superiori ed inviata per un periodo di formazione a Chatillon come Postulante. Dopo tre mesi inizia il suo Noviziato presso la Casa Madre delle Figlie della Carità a Parigi. Si distingue per l’amore che nutre per i Fondatori: Vincenzo de Paoli e Luisa de Marillac

Sull’esempio delle prime Figlie della carità. Studia le Regole lasciate da San Vincenzo, le lettere di Santa Luisa, si distingue fra le novizie per l’amore ai Fondatori, ai poveri. Ha un sogno: Vedere la Madonna, che ha scelto sin dai primi anni, dopo la morte della madre,quale sua UNICA MADRE!. Il 18 luglio Traslazioni delle Reliquie di San Vincenzo ,fa sgorgare dal suo cuore la preghiera: “ San Vincenzo ottienimi la grazia di vedere la Vergine Maria e te ne sarò grata per tutta la mia vita”

… e nella notte avvenne che… mentre dorme ode una voce che la chiama per nome. Accanto al letto vede un bambino bianco vestito che le dice: “Vieni in Cappella, la Vergine ti attende!” Il bimbo che era il suo angelo custode,la conduce in Cappella

Il dolce colloquio Entra esitando in Cappella e con stupore e meraviglia la vede tutta illuminata (come alla messa di mezzanotte di Natale, dirà in seguito) Dal lato dell’altare ode un rumore e l’Angelo le dice: Ecco la Vergine! Suor Caterina, fa un salto verso la Madonna che si era seduta sulla sedia del Direttore e, inginocchiandosi, appoggia le sue nani sulle ginocchia di lei e rimane in colloquio circa due ore “Fu quello, ella disse, il momento più bello della mia vita”

LA VERGINE FRA LE ALTRE COSE DICE A CATERINA: “Figlia mia,il buon Dio vuole incaricarti di una missione. Avrai molte sofferenze ma le supererai… I tempi sono cattivi: sciagure si abbatteranno…il mondo intero verrà sconvolto da sventure di ogni genere, ma tu: vieni ai piedi di questo altare,qui verranno diffuse grazie su tutti , grandi e piccoli,che le chiederanno con fervore e fiducia”

2° apparizione: 27 novembre 1830 Suor Caterina racconta: “Durante la meditazione della sera, mi parve di udire dal lato destro dell’altare un rumore come un fruscio di una veste di seta... vidi la Santissima Vergine all’altezza del quadro di San Giuseppe…il viso era scoperto, i piedi poggiavano sopra un globo…le sue mani, mantenevano in modo naturale un altro piccolo globo che rappresentava l’universo”…

Le mani della vergine si riempiono di raggi che illuminano il globo. La Vergine le dice allora: Dio vuole incaricarti di una missione per manifestare ancora una volta il suo amore: Fa coniare una Medaglia su questo Modello; tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie… Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno…

O Maria Concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi. Attorno all’apparizione si forma un ovale a forma di medaglia. Caterina vede scritta una invocazione fino allora sconosciuta. O Maria Concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi. La medaglia si gira e Caterina vede l’altra parte (il rovescio): in alto una Croce sormonta una M, in basso due cuori, uno coronato di spine l’altro trafitto da una spada.

Ella continua il suo racconto Mentre contemplavo la Vergine,sentii una voce che mi diceva: Questi raggi, sono il simbolo delle grazie che io spando sulle persone che me le chiedono. Queste gemme da cui non escono raggi, sono le grazie che uno dimentica di chiedermi. (Capii che la Vergine gradisce di essere pregata)

Concluso il Seminario Caterina indossa l’abito di Figlia della Carità Concluso il Seminario Caterina indossa l’abito di Figlia della Carità. Inizia una lunga vita di servizio ai poveri (1831-1876) Viene destinata all’ospizio s Reuilly a Parigi come cuoca, guardarobiera…ha anche la cura della stalla, del pollaio da dove ricaverà latte, uova ed altro per i suoi vecchietti, perché:

...in Suor Caterina fino alla morte è sempre presente il motto delle F.d.C: la Carità di Cristo mi sospinge.

Caterina parla di queste sue apparizioni solo al suo confessore Caterina parla di queste sue apparizioni solo al suo confessore. Umile e modesta, in tutta la sua lunga vita rifiuta di farsi conoscere. L’importante per lei è diffondere la Medaglia e il suo messaggio. Solo nel 1876 (poco prima della sua morte, si scopre che Caterina è colei alla quale Maria è apparsa nel 1830. Lei si considera solo uno “strumento della Vergine perché ignorante”

Santa Caterina Labourè Il 31 dicembre 1876 alle 19 un ultimo respiro e due grosse lagrime segnano la sua morte. L’umile contadina di Fain –Les- Moutirs veniva accompagnata al sepolcro in attesa del 27 luglio1947 quando la Chiesa la proclamerà: Santa Caterina Labourè

Diffusione della Medaglia Alla morte di Suor Caterina, il conio totale della Medaglia già sorpassava il miliardo di esemplari. Conversioni, protezioni straordinarie le avevano dato in tutto il mondo la fama di “Medaglia Miracolosa”

Dal Cielo ella veglia ancora sui poveri e sui devoti della Vergine della Medaglia per intercedere a loro favore.

Caterina riposa ora sotto l’altare della Vergine Potente in Rue du Bac,140 a Parigi dove milioni di persone pregano la Vergine della Medaglia:

senza peccato prega per noi O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te!