UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE

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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo U.C.O. di Ginecologia ed Ostetricia Direttore: Prof. Secondo Guaschino FATTORI GENETICI COINVOLTI NEL PARTO PRETERMINE , NELLA PREECLAMPSIA E NEL RITARDO DI CRESCITA INTRAUTERINO: ANALISI DEI POLIMORFISMI GENICI CHE CARATTERIZZANO LA RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA I disturbi vasomotori rappresentano, classicamente, l’espressione più emblematica della menopausa e spesso diventano responsabili di un drastico peggioramento della qualità di vita della donna. L’associazione delle vampate ad un background ormonale ipoestrogenico e la rapida, pressocchè totale, remissione della sintomatologia con la terapia ormonale sostitutiva hanno contribuito, storicamente, alla genesi del binomio eziopatogenetico estrogeni-vampate. È interessante notare, tuttavia, che non esiste alcuna correlazione tra i livelli di estrogeni e l’intensità della sintomatologia vasomotoria. A fronte di tale evidenza, è legittimo presupporre l’interposizione di altri fattori che rendono tale rapporto causa-effetto non lineare. È ipotizzabile, infatti, che l’ipoestrogenismo possa costituire un fattore indirettamente responsabile di questa sintomatologia, mentre il ruolo della serotonina sull’omeostasi termoregolatoria e l’influenza degli estrogeni sul sistema serotoninergico i meccanismi patogenetici intermedi. Inoltre la grande variabilità di espressione clinica della sintomatologia suggerisce che alcuni fattori individuali incidano sulla severità dei sintomi, rendendo alcune donne più predisposte alle vampate Dottoranda STEFANIA INGLESE Tutor Dr FRANCESCO DE SETA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo U.C.O. di Ginecologia ed Ostetricia Direttore: Prof. Secondo Guaschino RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLE GRAVIDANZE AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA I disturbi vasomotori rappresentano, classicamente, l’espressione più emblematica della menopausa e spesso diventano responsabili di un drastico peggioramento della qualità di vita della donna. L’associazione delle vampate ad un background ormonale ipoestrogenico e la rapida, pressocchè totale, remissione della sintomatologia con la terapia ormonale sostitutiva hanno contribuito, storicamente, alla genesi del binomio eziopatogenetico estrogeni-vampate. È interessante notare, tuttavia, che non esiste alcuna correlazione tra i livelli di estrogeni e l’intensità della sintomatologia vasomotoria. A fronte di tale evidenza, è legittimo presupporre l’interposizione di altri fattori che rendono tale rapporto causa-effetto non lineare. È ipotizzabile, infatti, che l’ipoestrogenismo possa costituire un fattore indirettamente responsabile di questa sintomatologia, mentre il ruolo della serotonina sull’omeostasi termoregolatoria e l’influenza degli estrogeni sul sistema serotoninergico i meccanismi patogenetici intermedi. Inoltre la grande variabilità di espressione clinica della sintomatologia suggerisce che alcuni fattori individuali incidano sulla severità dei sintomi, rendendo alcune donne più predisposte alle vampate Dottoranda STEFANIA INGLESE Tutor Dr FRANCESCO DE SETA

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA PROTEOMICA Scienza che studia su larga scala il PROTEOMA cioè la totalità delle proteine espresse, e modificate dopo l’espressione, da un genoma durante l’arco dell’intera vita di una cellula o di un tessuto.

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA PROTEOMICA vs GENOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA PROTEOMICA vs GENOMICA GENOMA INFINITI PROTEOMI Proteoma 1 Proteoma “n” entità statica, costante negli anni per tutte le cellule di uno stesso organismo entità dinamiche soggette a rimaneggiamento

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA METODICA DI INDAGINE Isoelettrofocalizzazione + elettroforesi2D-PAGE Identificazione tramite database genomici Spettrometria di massa SWISS 2D-PAGE

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA SCOPO DELLO STUDIO Valutazione dell’espressione proteica dell’ecosistema cervico-vaginale nella gravidanza fisiologica o a basso rischio e nella gravidanza patologica o ad alto rischio Identificazione di potenziali biomarker di patologia in base ai diversi pattern proteici rilevati

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI Arruolate 26 pazienti dalla popolazione afferente alla clinica ostetrico-ginecologica dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI 7 pazienti con diagnosi di TRAVAGLIO DI PARTO PRETERMINE – gruppo A – Comparsa tra la 20° e la 37° settimana di gestazione di contrazioni uterine documentate mediante CTG e persistenti (4 ogni 20 minuti oppure 8 ogni 60) associate ad una modificazione progressiva del collo uterino .

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI 7 pazienti con diagnosi di TRAVAGLIO DI PARTO PRETERMINE – gruppo A – 7 pazienti con diagnosi di IPERTENSIONE INDOTTA DALLA GRAVIDANZA – gruppo B – Presenza di valori pressori sistolici ≥ 140 mmHg e diastolici ≥ 90 mmHg a partire dalla 20° settimana di gestazione e in assenza di una preesistente ipertensione o di altri sintomi accompagnatori

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI 7 pazienti con diagnosi di TRAVAGLIO DI PARTO PRETERMINE – gruppo A – 7 pazienti con diagnosi di IPERTENSIONE INDOTTA DALLA GRAVIDANZA – gruppo B – 12 pazienti con GRAVIDANZA FISIOLOGICA o A BASSO RISCHIO – gruppo di controllo –

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI Un lavaggio vaginale con 10 ml di SF (NaCl 0,9 %) Prelievo tramite spatola di Ayre delle secrezioni cervico-vaginali Un tampone vaginale (gruppo A)

IL RUOLO DELLA PROTEOMICA RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: RICERCA DI BIOMARKER CERVICO-VAGINALI NELLA GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIO: IL RUOLO DELLA PROTEOMICA MATERIALI E METODI Gruppo di controllo: 3 campionamenti al 1°, 2° e 3° trimestre di gravidanza Gruppo A: 1 campionamento nella fase acuta di insorgenza della sintomatologia Gruppo B: 1 campionamento al momento della prima diagnosi di ipertensione gestazionale e prima di ogni presidio terapeutico

GRAZIE!!!