Il Bilancio sociale nel processo di rendicontazione pubblica

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Transcript della presentazione:

Il Bilancio sociale nel processo di rendicontazione pubblica Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it Pisa ,16 Maggio 2009

La definizione ed i presupposti del Bilancio sociale IL COMPLESSO DI DOCUMENTI CONTABILI E NON CHE INSIEME AI BILANCI “TRADIZIONALI” ABBIA COME SCOPO DI OFFRIRE INFORMAZIONI QUALI-QUANTITATIVE SULLE OPERAZIONI SVOLTE DALL’AZIENDA/AMMINISTRAZIONE PER EFFETTO DELLE FINALITA’ SOCIALI CHE SI E’ ASSUNTA Strumento utile per tutti i membri della società civile, in modo che essi possano compiere scelte più consapevoli nell’ambito del loro sistema di valori Accountability

L’accountability ACCOUNTABILITY : l’esigenza di rendere conto da parte di coloro che hanno ruoli di responsabilità nei confronti della società o delle parti interessate al loro operato ed alle loro azioni …involves the means by which public agencies and their workers manage the diverse expectations generated within and outside the organization Resa del conto in termini economico-patrimoniali Aspetti connessi all’agire delle amministrazioni pubbliche e alle responsabilità di cui si fanno carico

L’evoluzione del concetto L’accountability come concetto dinamico in cui si stratificano valenze e contenuti in relazione al fabbisogno informativo. Compliance accountability Managerial Accountability Accountability of expecaction “dilemma delle aspettative”

Le forme di accountability M.J. Dubnick – B. S. Romsek (1987)

Il modello concettuale LA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER LA RESPONSABILITA’ SOCIALE IL RUOLO STRATEGICO DELLA COMUNICAZIONE Bilancio Sociale L’ETICA NELLA GESTIONE AZIENDALE

Stakeholder relationship Individuazione dei soggetti Determinazioni delle attese Bilancio sociale Canali e strumenti di relazione Relazioni strutturate Sistema “Formale legale” - Sistema di regole e criteri Responsabilità Accountability

Le Funzioni STRUMENTO INFORMATIVO RIVOLTO ALL’ESTERNO SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ DIREZIONALE RAPPRESENAZIONE DEL RAPPORTO INTERCORSO CON GLI STAKEHOLDER STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DI UN’AZIENDA/AMMINISTRAZIONE VALUTAZIONE DEL GRADO DI COERENZA TRA LE POLITICHE AZIENDALI INTRAPRESE E IL SISTEMA DEI VALORI SU CUI LA GESTIONE VORREBBE FONDARSI

DEFINIZIONE DI STANDARD Le Problematiche SCARSA STANDARDIZZAZIONE SCARSA COMPARABILITA’ SCARSA INTELLEGIBILITA’ CONTENUTO INFORMATIVO VERIFICA DELL’ATTENDIBILITA’ VERIFICA DELLA VERIDICITA’ VERIFICA DELLA CORRETTEZZA RISCHIO DI AUTOREFERENZIALITA’ I limiti principali legati alle esperienze seguite sino ad oggi in tema di Bilancio Sociale sono rappresentati dalla: Scarsa standardizzazione degli schemi adottati con conseguente scarsa comparabilità e scarsa intellegibilità nel tempo e nello spazio. Scarsa attendibilità dei dati in esso contenuti con conseguente difficoltà a verificarne la veridicità e la correttezza. Dalla lettura dei suddetti limiti si possono evincere alcuni principi fondamentali che dovrebbero caratterizzare la redazione del Bilancio Sociale. Il Bilancio Sociale deve essere: Standardizzato nella forma e nella sostanza. Comparabile. Intelleggibile. Attendibile. Veritiero. Corretto. Affinché il Bilancio Sociale possa rispondere ai suddetti principi è necessario realizzare una serie di regole o standard universalmente condivise attraverso le quali disciplinarne la redazione, sia negli aspetti formali, che negli aspetti sostanziali. DEFINIZIONE DI STANDARD E RATING DI TIPO SOCIALE

I Principali Standard Internazionali e Nazionali LO STANDARD SA8000 (SOCIAL ACCOUNTABILITY) – 1997 LO STANDARD AA1000 (ACCOUNTABILITY) – 1999 IL MODELLO GLOBAL REPORTING INIZIATIVE (GRI) – 1997 IL MODELLO COPENHAGEN CHARTER IL GRUPPO BILANCIO SOCIALE COSTITUITOSI NEL 1998 COINVOLGE IL MONDO ACCADEMICO, DELLA CONSULENZA E I RAPPRESENTANTI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI E DI ALCUNE SOCIETA’ DI REVISIONE: “Definire le caratteristiche di uno strumento di rendicontazione sociale che, insieme agli strumenti informativi tradizionali, consenta alle aziende di realizzare una strategia di comunicazione diffusa e trasparente in grado di perseguire il consenso e la legittimazione sociale che sono la premessa per il raggiungimento di qualunque altro obiettivo, compresi quelli di tipo reddituale e competitivo”. (GBS, 2001:7) Per disciplinare la redazione del Bilancio Sociale in Italia nel 1998 è stato realizzato un organismo ad hoc denominato Gruppo Bilancio Sociale. A questo Gruppo di lavoro hanno aderito esponenti del mondo accademico, della consulenza, delle professioni e del mondo operativo. Il GBS ha elaborato dei principi di redazione per il Bilancio Sociale: RESPONSABILITA’ IDENTIFICAZIONE TRASPARENZA INCLUSIONE COERENZA NEUTRALITA’ COMPETENZA PRUDENZA COMPARABILITA’ COMPRENSIBILITA’, CHIAREZZA E INTELLIGIBILITA’ PERIODICITA’ E RICORRENZA OMOGENEITA’ UTILITA’ SIGNIFICATIVITA’ E RILEVANZA VERIFICABILITA’ ATTENDIBILITA’ AUTONOMIA Il Bilancio Sociale deve essere un documento autonomo, consuntivo, pubblico e periodico.

Gli Standard di Contenuto Il GBS Identità Aspetti di rendicontazione Determinazione del valore aggiunto Relazione sociale Problematiche per il calcolo del valore aggiunto Sistema informativo Comparabilità

Lo standard GBS : La struttura L’IDENTITA’ AZIENDALE Definizione di: scenario e contesto di riferimento sistema di governance e assetto organizzativo principi e valori di riferimento strategie e politiche Prospetto determinazione valore aggiunto Prospetto riclassificazione valore aggiunto per area di intervento Prospetto riparto valore aggiunto prospetto patrimonio altri beni prospetto entrate uscite per aree di intervento PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Per ogni area di intervento identificazione degli stakeholder confronto obiettivi/risultati/ risorse impiegate Coinvolgimento degli stakeholder Dichiarazione miglioramento rendicontazione sociale RELAZIONE SOCIALE

Il valore aggiunto

Il valore aggiunto (2)

Il bilancio sociale come processo (approccio triple bottom line)

La direttiva di funzione pubblica del 2006 La definizione: Il bilancio sociale è definibile come il documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali ed operativi

Linee guida (Dir. 2006) I contenuti del bilancio sociale Valori di riferimento, visione e programma dell’amministrazione Definizione di valori di riferimento, visione e Priorità di intervento Descrizione di ambiti di competenza, assetto istituzionale e di governo, struttura organizzativa Definizione delle aree di rendicontazione Per ciascuna di esse, individuazione di : obiettivi perseguiti; risorse impiegate; risultati raggiunti impegni ed azioni previste per il futuro Politiche e servizi resi Esplicitazione delle risorse disponibili, delle azioni poste in essere e dei risultati conseguiti con la loro gestione Risorse disponibili e utilizzate Tratto da M. Zuccardi Merli, Modelli di rendicontazione sociale per le amministrazioni pubbliche,in Lo standard Gbs per la rendicontazione sociale, FrancoAngeli, 2006

Le valenze del documento La discrezionalità è quindi da ricondurre, non alla facoltà di predisporla, quanto alla forma, ai contenuti mediante i quali trova applicazione. Dovere giuridicamente non esplicitato Come risulta difficile dare una definizione unitaria di che cosa si debba intendere per Bilancio Sociale, parimenti risulta difficile dare una definizione unitaria su quale debba essere la sua composizione. Sicuramente è auspicabile una composizione modulare all’interno della quale identificare più parti tra loro strettamente collegate. Tra gli schemi proposti e recepiti dalla prassi quello riportato nella slide sembrerebbe essere sufficientemente generalizzabile. Esso prevde la seguente composizione: Una prima sezione contenente la presentazione dell’ente e la metodologia seguita per la realizzazione del Bilancio Sociale stesso. Una seconda sezione dedicata ai valori che contraddistinguono l’identità aziendale dell’ente/amministrazione ed i contenuti sociali delle linee strategiche dello stesso. Una terza sezione nella quale si evidenzia il processo di creazione di valore all’interno dell’ente/amministrazione e la distribuzione del valore medesimo. Questa sembrerebbe essere una sezione avente natura contabile poiché richiama il concetto di Valore Aggiunto. Una quarta sezione caratterizzata da dai quantitativi (indicatori, tabelle, grafici ecc.) relativi alle politiche intraprese e compiute dall’ente. Una quinta sezione di tipo descrittivo nella quale si commentano i dati espressi nelle sezioni precedenti e si compone a sistema l’intera struttura del Bilancio Sociale medesimo. Per la redazione del Bilancio Sociale è importante avere sempre a riferimento le esigenze informative degli stakeholders essendo questo documento a loro rivolto. Non come documento di rendicontazione fine a se stesso ma come elemento culminante di un processo. Passaggio dal concetto di stakeholder information a quello di stakeholder relationship.

LE PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE SONO DUNQUE LE SEGUENTI Definire la struttura del documento Redigere e verificare i contenuti del documento Versione grafica editoriale Canale di diffusione

I problemi concreti da risolvere: Lunghezza Formato editoriale Livello di accessibilità informativa Le scelte di forma Risorse Le scelte operative Quanti e chi coinvolgere? La costanza temporale

Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it Materiale di approfondimento Le linee guida derivanti dalla direttiva del Ministro della funzione pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche (17 Febbraio 2006) Dott. Simone Lazzini Università di Pisa s.lazzini@ec.unipi.it

La struttura delle linee guida derivanti dalla direttiva 1. Finalità e caratteristiche del bilancio sociale 2. I contenuti del bilancio sociale 3. La realizzazione del bilancio sociale

1. Finalità e caratteristiche del bilancio sociale I. RESPONSABILITÀ, RENDICONTAZIONE E BILANCIO SOCIALE • Ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. • Ogni amministrazione pubblica ha il dovere di rendere conto relativamente ai propri ambiti di competenza. • La rendicontazione sociale di ogni amministrazione pubblica deve rispondere alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori, • Gli strumenti di rendicontazione sociale a disposizione delle amministrazioni pubbliche sono molteplici, a seconda degli ambiti e degli obiettivi. Tra essi, il bilancio sociale è finalizzato a dar conto del complesso delle attività dell’amministrazione e a rappresentare in un quadro unitario il rapporto tra visione politica, obiettivi, risorse e risultati.

II. LE FINALITA’ DEL BILANCIO SOCIALE • Il bilancio sociale è l’esito di un processo con il quale l’amministrazione rende conto ai cittadini delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, • Il bilancio sociale deve esprimere il senso dell’azione dell’amministrazione, descrivendo i processi decisionali e operativi che la caratterizzano e le loro ricadute sulla comunità. • Il bilancio sociale deve essere realizzato con cadenza periodica, preferibilmente annuale, permettendo di confrontare ciclicamente gli obiettivi programmati con i risultati raggiunti. • Il bilancio sociale deve essere integrato con il sistema di programmazione e controllo e con l’intero sistema informativo contabile

III. OGGETTO DEL BILANCIO SOCIALE • Il bilancio sociale deve avere per oggetto le diverse tipologie di interventi posti in essere dall’amministrazione • Il bilancio sociale deve rendere conto non solo di ciò che è stato direttamente attuato dall’amministrazione, ma anche dell’attività di soggetti pubblici e privati che concorrono alla realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione. IV. DESTINATARI DEL BILANCIO SOCIALE • Il bilancio sociale è rivolto a tutti quei soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente sono interlocutori dell’amministrazione o che sono comunque interessati alla sua azione.

V. CONDIZIONI PER L’ADOZIONE DEL BILANCIO SOCIALE • Le amministrazioni possono avviare, sviluppare e consolidare la pratica del bilancio sociale in modo graduale. • Occorre integrare progressivamente la realizzazione del bilancio sociale con i processi decisionali, gestionali e di comunicazione dell’amministrazione. • I presupposti per l’adozione del bilancio sociale sono: la chiara formulazione dei valori e delle finalità che presiedono alla sua azione e l’identificazione dei programmi, piani e progetti in cui si articola; l’attribuzione delle responsabilità politiche e dirigenziali; l’esistenza di un sistema informativo in grado di supportare efficacemente l’attività di rendicontazione; il coinvolgimento interno degli organi di governo e della struttura amministrativa; il coinvolgimento della comunità nella valutazione degli esiti e nella individuazione degli obiettivi di miglioramento; l’allineamento e l’integrazione degli strumenti di programmazione, controllo, valutazione e rendicontazione adottati dall’amministrazione; la continuità dell’iniziativa.

2. I contenuti del bilancio sociale I. Valori di riferimento, visione e programma dell’amministrazione: l’amministrazione esplicita la propria identità attraverso i valori, la missione e la visione che orientano la sua azione, chiarisce gli indirizzi che intende perseguire e le priorità di intervento. II. Politiche e servizi resi: l’amministrazione rende conto del proprio operato nelle diverse aree di intervento e dei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi dichiarati. Aree di rendicontazione e per ciascuna: a) gli obiettivi perseguiti; b) le azioni intraprese, c) le risorse impiegate; d) i risultati raggiunti; e) gli impegni e le azioni previste per il futuro. III. Risorse disponibili e utilizzate: l’amministrazione da conto delle risorse di cui ha potuto disporre, delle azioni poste in essere e dei risultati conseguiti con la loro gestione.

Risorse disponibili e utilizzate: Tale rendicontazione fornisce informazioni in merito a: entrate e spese della gestione; proventi e costi della gestione; patrimonio dell’amministrazione e sua variazione; dotazione e caratteristiche del personale; interventi di razionalizzazione e innovazione organizzativa; interventi per accrescere e valorizzare il capitale umano dell’amministrazione; utilizzo e sviluppo di infrastrutture e soluzioni tecnologiche per la gestione dei processi e dei servizi; partecipazioni promosse e realizzate dall’amministrazione con altri soggetti pubblici e privati. • Il bilancio sociale deve inoltre contenere: o una presentazione iniziale del documento; o una nota metodologica sul processo di rendicontazione.

3. LA REALIZZAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE II - LA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI III - LA REDAZIONE E L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO IV - LA COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE Si definisce la struttura di base del bilancio sociale. Si esplicita la visione e il programma dell’amministrazione, si individuano le diverse aree di rendicontazione e per ciascuna di esse si definiscono tutti gli elementi informativi e gli indicatori necessari. l’analisi dei documenti istituzionali da cui trarre informazioni sull’assetto, sugli indirizzi generali, sui programmi dell’amministrazione; - l’analisi dei documenti contabili, per collegare le risorse economico-finanziarie agli interventi programmati, in corso e realizzati; - l’analisi dei bilanci sociali o di altri documenti di rendicontazione sociale realizzati dall’amministrazione negli anni precedenti; - l’analisi di relazioni, rapporti di gestione e documenti interni che rappresentano i risultati raggiunti dall’amministrazione; - l’analisi di altri documenti che aiutino a comprendere il contesto in cui opera l’amministrazione e gli effetti della sua azione:

I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE (segue) • Le informazioni acquisite attraverso l’analisi dei documenti devono essere oggetto di elaborazione, confronto e riflessione da parte dell’amministrazione al fine di rendere espliciti, coerentemente con i tre principali ambiti di rendicontazione del bilancio sociale: - i valori, la visione e il programma dell’amministrazione; - le aree di rendicontazione del bilancio sociale relative alle politiche e ai servizi resi e, per ciascuna area: gli obiettivi di cambiamento attesi in relazione alla situazione di partenza; le azioni intraprese; le risorse impiegate; i risultati raggiunti; gli impegni e le azioni previste per il futuro. - gli elementi necessari alla rendicontazione complessiva delle risorse disponibili e utilizzate dall’amministrazione. • Gli elementi relativi alle singole aree di rendicontazione devono essere descritti in modo da consentire la formulazione di un giudizio sull’operato dell’amministrazione da parte dei suoi interlocutori.

I - LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI RENDICONTAZIONE (segue) Quindi occorre rappresentare, per quanto possibile: o gli obiettivi perseguiti, in termini di cambiamenti quantificabili e misurabili attesi rispetto alla situazione di partenza; o le azioni intraprese, in termini di piani, progetti, servizi e interventi normativi, anche se relative a iniziative pluriennali non ancora concluse, esplicitando indicatori di processo (attività, tempi, stato di avanzamento); o le risorse impiegate, in termini di volumi di fattori produttivi impiegati, finanziari (entrate e spese) ed economici (proventi e costi); o i risultati raggiunti, in termini di: quantità e qualità delle prestazioni rese; indicatori di efficienza, che misurano l’impiego di risorse (input) per il conseguimento di determinati risultati (output); indicatori di efficacia, che misurano il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati; indicatori di effetto, che valutano la ricaduta sociale degli interventi realizzati (outcome); giudizi formulati direttamente dai destinatari degli interventi e dagli utenti dei servizi; ogni altro elemento descrittivo che consenta di valutare il rapporto tra gli obiettivi previsti e i risultati conseguiti. o gli impegni e le azioni previste per il futuro, in termini di ulteriori cambiamenti programmati sulla base dei risultati raggiunti.

II - LA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI Si raccolgono le informazioni e i dati da riportare nel bilancio sociale. • La capacità dell’amministrazione di rendere conto del suo operato dipende dall’esistenza di un idoneo sistema informativo di supporto. • Ai fini della raccolta delle informazioni e dei dati per il bilancio sociale, occorre analizzare i sistemi operativi e informativi esistenti all’interno dell’amministrazione, consentendo di verificare le informazioni disponibili e di pianificare la rilevazione di quelle non disponibili. • Le informazioni da produrre sono sia di tipo qualitativo che quantitativo; queste ultime possono essere espresse sia in valori assoluti che relativi. • Le informazioni possono derivare da strutture interne all’amministrazione, essere fornite da soggetti esterni o rilevate direttamente dai destinatari degli interventi e dagli utenti dei servizi. • Il sistema informativo di supporto al bilancio sociale deve poter consentire una comparazione temporale dei dati riferita a più annualità e includere, ove ritenuti significativi, eventuali confronti con altre amministrazioni.

III - LA REDAZIONE E L’APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO Si organizzano in modo strutturato le informazioni qualitative e quantitative in un documento approvato e comunque fatto proprio dall’organo di governo dell’amministrazione. • La redazione del documento finale deve esprimere essenzialmente il carattere comunicativo del bilancio sociale, rendendo significative per i destinatari le informazioni in esso contenute. • L’impostazione editoriale, la scelta del linguaggio, la descrizione e la rappresentazione dei contenuti informativi del bilancio sociale devono essere concepiti in funzione dello specifico destinatario. In termini generali, occorre: o adoperare un linguaggio semplice, scorrevole e non ridondante; o evitare l’utilizzo di concetti, termini e riferimenti propri del linguaggio amministrativo, tecnico, settoriale; nel caso di parole straniere e di acronimi è opportuno specificarne il significato; o fare ricorso prevalentemente, ove possibile, a dati quantitativi, esposti con l’aiuto di tabelle e grafici accompagnati da spiegazioni che ne rendano chiara l’interpretazione. • Prima della diffusione, il bilancio sociale deve essere approvato o comunque fatto proprio da parte dell’organo di governo dell’amministrazione.

IV - LA COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE Si pianificano e si realizzano azioni di diffusione e di partecipazione del bilancio sociale all’interno e all’esterno dell’amministrazione. • L’attività di comunicazione è finalizzata alla diffusione e alla partecipazione del bilancio sociale all’interno e all’esterno dell’amministrazione e, alla costruzione di un dialogo permanente con i destinatari del documento. • Il piano di comunicazione relativo al bilancio sociale deve definire: o i differenti interlocutori a cui si rivolge; o le azioni e gli strumenti di comunicazione da adottare; o le modalità di valutazione dei risultati della comunicazione. • In base alle risorse disponibili, l’amministrazione deve consentire un’efficace diffusione del bilancio sociale, mettendo a disposizione il documento integrale o un suo estratto a tutti i cittadini e ai diversi interlocutori interni ed esterni all’amministrazione • Nello spirito del dialogo con i diversi interlocutori, l’amministrazione deve prevedere forme di partecipazione del bilancio sociale e di raccolta di giudizi, valutazioni e commenti da parte dei destinatari • Tale attività di ascolto deve essere finalizzata sia a valutare il bilancio sociale, sia il giudizio dei destinatari sui risultati raggiunti dall’amministrazione. • E’ necessario che, la realizzazione del bilancio sociale conduca nel tempo al consolidamento di un dialogo permanente tra l’amministrazione e i suoi interlocutori.