Malattie poligeniche / multifattoriali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Calcolo del rischio in situazioni “insolite”
Advertisements

STIMA SIMULTANEA DELL'INDICE GENETICO SU PIU'ANIMALI
Giulia Martina Cavestro
S = {M+E+, M+E–, M–E+, M–E–}
PREVALENZA: proporzione di popolazione affetta da malattia in un dato istante o periodo di tempo t0t0 tempo In t 0 : n° casi = 4 n° osservazioni = 9 p=
Identificazione di fattori di rischio genetici
1. Nelle cavie il pelo ruvido ( R ) è dominante sul pelo liscio ( r )
A cura dellUfficio Programmazione, Statistica e Tempi della Città e della Direzione Generale - Area Qualità Indagine sul grado di soddisfazione del servizio:
CONSANGUINEITA’ Si definiscono consanguinei due individui che hanno un antenato in comune. Due alleli possono essere: uguali in istato quando non sono.
Poliendocrinopatie autoimmuni
La Cardiologia Preventiva nella Pratica Clinica Le Linee Guida
1° legge di Mendel: Principio della Segregazione
Inquadramento delle dislipidemie
Unione casuale Inincrocio Popolazione grande Deriva
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
Effetto dell’interazione tra
Selezione stabilizzatrice per alcune mutazioni cromosomiche
MODELLI DI TRASMISSIONE
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Genetica dei caratteri complessi
Epidemiologia Studio quantitativo della distribuzione*, dei determinanti e del controllo delle malattie nelle popolazioni * spazio, tempo, persone.
MISURE EPIDEMIOLOGICHE
Malattie genetiche.
Cromosomopatie: incidenza e rischio riproduttivo
Caratteri complessi Vincenzo Nigro Dipartimento di Patologia Generale
Francesco Macrì “Fattori di Rischio”.
“QUESTIONARIO SUL GRADIMENTO”
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
L’emofilia.
L’albero genealogico è un albero di discendenza che descrive i rapporti, per un determinano carattere, esistenti tra genitori e figli nel corso delle generazioni.
IL MORBO CELIACO : DAL GLUTINE ALL’ AUTOIMMUNITA’
Alcuni geni implicati in malattie cardiovascolari
I valori di riferimento
Potremo predire il futuro clinico leggendolo nel DNA?
GESTIONE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA
TRASMISSIONE MALATTIE MENDELIANE LEZIONE IV
LE MISURE EPIDEMIOLOGICHE DI ASSOCIAZIONE E IMPATTO
La classe III D del liceo scientifico classico e pedagogico “Leonardo da Vinci” di Terracina presenta : La fibrosi cistica.
LS Genetica e Biologia Molecolare Corso di Metodi e Sistemi in genetica a.a / Progetto di didattica della genetica: identificazione di un carattere.
Malattie Cardiovascolari
Le origini della genetica umana
STUDIO SULLA SUSCETTIBILITA’ GENETICA AL CANCRO DEL PANCREAS
Consulenza genetica: definizione
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
LE MALATTIE EREDITARIE
Jalal Nazih ed Ivan Rizzato
I test di screening C.Quercioli
Familial clustering of cancer: shared susceptibility
La trasmissione dei caratteri ereditari
Reti di solidarietà familiari Carla Facchini 2014.
La Genetica di popolazioni studia i fattori che influenzano la trasmissione dei caratteri ereditari a livello di popolazioni e i processi evolutivi che.
Nelle popolazioni naturali la variabilità genetica (ovvero ereditaria) può essere di tipo qualitativo o quantitativo La variabilità qualitativa si riscontra.
La genetica.
UN GENE UNA MALATTIA ETEROGENEITÀ GENETICA TEST DI COMPLEMENTAZIONE
IPERLIPOPROTEINEMIE Sono disturbi del metabolismo lipidico derivati da una accelerata sintesi o da una ritardata degradazione delle lipoproteine vettrici.
La genetica clinica costituisce la parte applicativa di tutte le conoscenza ed attività genetiche a vantaggio della salute della singola persona e dell’intera.
Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
Curtis et al. Invito alla biologia.azzurro © Zanichelli editore 2015
Stagionalità dei matrimoni - Italia Anno Fine del matrimonio Decesso di uno dei coniugi  Decesso di uno dei coniugi  Scelta individuale o della.
Accademia europea dei pazienti sull'innovazione terapeutica Fattori di rischio nella salute e nella malattia.
La Cardiologia tra i banchi di Scuola. Epidemiologia della malattia aterosclerotica coronarica La Cardiologia tra i banchi di Scuola.
Esercitazione di Genetica - 5
1. Un incrocio fra due piante, una a fiori blu scuro ed un altra a fiori bianchi produce una F1 tutta a fiori blu chiaro. Reincrociando la F1 si ottiene.
Laura e Michele (II-5 e II-6) si conoscono ad una lezione su una malattia metabolica ereditata come un carattere autosomico recessivo. Entrambi hanno.
Test Prenatale Non Invasivo NIPT – PGT2 PGT1 Property of Lamberto Camurri Ph.D. Benvenuti State entrando nel percorso NIPT, test non invasivi di previsione.
Bianca Maria Ciminelli Studio 319, lab 308 (settore H0) Tel Mail: Ricevimento.
TEST GENETICI  test per identificare il genotipo consulenza genetica (ricerca di mutazioni patologiche, analisi di marcatori per gene tracking) analisi.
Transcript della presentazione:

Malattie poligeniche / multifattoriali fattori di rischio genetici + ambientali fattori di protezione genetici + ambientali FATTORI DI RISCHIO

MALATTIE COMPLESSE GENI (Poligeniche) MULTIFATTORIALI AMBIENTE

Malattie complesse - Geni e ambiente Le malattie complesse sono controllate da diversi fattori genetici e ambientali, predisponenti e protettivi Quando il numero dei fattori o il tipo di interazione (additiva, moltiplicativa ) raggiunge la soglia critica, la malattia si manifesta Ogni fattore coinvolto ha un basso effetto fenotipico Numero di Fattori di Rischio Frequenza individui soglia

Diminuzione del rischio con il diminuire del grado di parentela con il probando per una malattia multifattoriale

Frequenza di labioschisi in parenti di affetti Grado di parentela con il probando Frequenza (%) Aumento di rischio Estraneo Fratelli Figli Zii Nipoti Cugini I 0.1 4 4 0.7 0.7 0.3 40x 40x 7x 7x 3x

Ereditarietà nelle malattie complesse famiglie in cui la malattia è più frequente, ma non secondo proporzioni fisse valutazione del rischio empirico di ricorrenza il rischio si riduce per parenti con grado di parentela > del 1°

s = s = AGGREGAZIONE FAMILIARE prevalenza della malattia nei fratelli di malati prevalenza della malattia nella popolazione Es. diabete di tipo 1 s = 0.06 0.004 = 15

AGGREGAZIONE FAMILIARE Malattia Frequenza Popolazione % Fratelli s Diabete tipo 1 0.4 6 15 Malattia Celiaca 0.3 11 33 Sclerosi Multipla 0.1 2 20 Spondilite Anchilosante 0.13 7 54 Morbo di Chron 0.06 1.2 Lupus Schizofrenia 0.8 8 10 Epilessia 0.5 5 Labioschisi 4 40 Palatoschisi 0.04 100 Lussazione dell’anca Malattia di Alzheimer 1-6 3-14 2-3 Fibrosi Cistica 0.05 25 500

IDENTIFICAZIONE DEI GENI PREDISPONENTI ANALISI DI ASSOCIAZIONE CASO-CONTROLLO

STUDIO DI ASSOCIAZIONE CASO- CONTROLLO Polimorfismo Genetico Confronto frequenza alleli nei pazienti e controlli MALATI (casi) SANI (controlli) Polimorfismo Confronto della frequenza degli alleli nei pazienti e controlli

ASSOCIAZIONE HLA-DR3 E DIABETE DI TIPO 1 Pazienti (%) Controlli (%) p RR 72 39 <0.001 3.9 Frequenze fenotipiche

COINVOLGIMENTO GENI HLA IN MALATTIE AUTOIMMUNI

Associazione di alleli HLA con alcune malattie autoimmuni MALATTIA ALLELE ASSOCIATO RR Spondilite Anchilosante B27 90 Artropatia reattiva (es. Sindrome di Reiter) 37 Psoriasi Cw6 13 Malattia di Behcet B51 3.8 Morbo Celiaco DQ2 48 Artrite reumatoide DR4 4.2 Diabete di tipo 1 DR3 3.3   6.4 Lupus Eritematoso Sistemico 3 Malattia di Graves 3.7 Miastenia Gravis 2.5 Sclerosi Multipla DRB1*1501 Penfigo Volgare 14

E una volta trovati i geni di una malattia multifattoriale ? Rilevanza del contributo di ciascun gene in termini di RISCHIO GENETICO ? Utile come test predittivo / screening ?

UTILITA’ PRATICA DEI MARCATORI GENETICI IDENTIFICATI Mody: COME MALATTIE MONOGENICHE: CONFERMA DI DIAGNOSI, DIAGNOSI DIFFERENZIALE, IDENTIFICAZIONE PARENTI CHE HANNO EREDITATO MUTAZIONE

DIABETE DI TIPO 1: ASSOCIAZIONE CON HLA-DR Controlli Pazienti Controlli Pazienti 0.95 RR: 15 RR: 21 0.55 Sensibilita’ specificita’ NO VALORE DIAGNOSTICO 0.30 0.02 HLA-DR3 o DR4 HLA-DR3 /DR4

VALORE PREDITTIVO DEI MARCATORI GENETICI DEL DIABETE DI TIPO 1 NELLE FAMIGLIE   CATEGORIA RISCHIO (%) FRATELLO 6 Fratello HLA identico 15-20 Fratello HLA aploidentico 5 Fratello HLA diverso 1 POPOLAZIONE 0.4

ASSOCIAZIONE DELLA CELIACHIA CON HLA DQ2 Controlli Pazienti 0.90 Sensibilita’ specificita’ NO VALORE DIAGNOSTICO ANALISI E’ PROSEGUITA PER CAPIRNE IL<MECCANISMO 0.30 HLA-DQ2

VALORE PREDITTIVO DELLA TIPIZZAZIONE HLA NELLE FAMIGLIE   CATEGORIA RISCHIO (%) FRATELLO/FIGLIO 10 HLA + ~20 HLA - 0 POPOLAZIONE 0.5

ASSOCIAZIONE DI APOE con MORBO DI ALZHEIMER

APOE Allele Frequencies in Controls and Individuals with AD Normal Controls (n=304) All Individuals with AD (n=233) Individuals with AD and Positive Family History of Dementia  1 (n=85) e2 9.0% 3.9% 5.9% e3 76.5% 60.5% 48.2% e4 13.7% 35.6% 45.9%

e2/e2 1.3% 0% e2/e3 12.5% 3.4% 3.5% e2/e4 4.9% 4.3% 8.2% e3/e3 59.9% APOE Genotypes in Controls and Individuals with AD APOE Genotype Normal Controls (n=304) All Individuals with AD (n=233) Individuals with AD and Positive Family History of Dementia  1 (n=85) e2/e2 1.3% 0% e2/e3 12.5% 3.4% 3.5% e2/e4 4.9% 4.3% 8.2% e3/e3 59.9% 38.2% 23.5% e3/e4 20.7% 41.2% 45.9% e4/e4 0.7% 12.9% 18.8% Modified from Jarvik et al (1996)

705 persone con Alzheimer con >60 anni In presenza di E4 si abbassa l’età di insorgenza

Mayeux et al., NEJM 1998

Mayeux et al., NEJM 1998

GENOTIPO SENSIBILITA’ SPECIFICITA’ E4/E4 14% 95% Mayeux et al., NEJM 1998