Arca di Noè, Affreschi delle catacombe dei Santi Pietro e Marcellino, III sec.
Arca di Noé, Salterio di S. Louis, XIII sec. Animali puri e impuri Arca di Noé, Salterio di S. Louis, XIII sec.
L’immagine-concetto di Corpo di Cristo (LG 7)
Le valenze positive di questa immagine: La nostra unità in Cristo Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana e vincendo la morte con la sua morte e resurrezione, ha redento l’uomo e l’ha trasformato in una nuova creatura (Gal 6,15; 2 Cor 5,17). Comunicando il suo Spirito, costituisce come suo corpo i suoi fratelli, che raccoglie da tutte le genti. incarnazione – redenzione – pentecoste + Chiesa
2) Importanza dei sacramenti che ci uniscono in modo reale alla Pasqua di Gesù: col battesimo siamo incorporati a Cristo: «noi tutti fummo battezzati in un solo Spirito per costituire un solo corpo» (1Cor 12,13). Partecipando realmente del corpo del Signore nella frazione del pane eucaristico, siamo elevati al massimo di comunione con lui e tra di noi: «Perché c’è un solo pane, noi tutti non formiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti di uno stesso pane» (1Cor 10,17). Così «siamo membri gli uni degli altri» (Rm 12,5). Siamo con-corporei e consanguinei di Cristo.
3) La distinzione dei compiti e dei ministeri nella Chiesa: come tutte le membra del corpo umano, anche se numerose e con diverse funzioni, formano un solo corpo, così anche nella struttura del corpo di Cristo vige un’unità nella diversità dei membri e dei compiti (1Cor 12,12). Uno è lo Spirito, che distribuisce la varietà dei suoi doni (carismi) in forza della sua ricchezza e delle necessità dei ministeri (1Cor 12,1-11), tra i quali primeggia quello degli apostoli. Lo Spirito crea una interna connessione dei membri, producendo la carità tra di loro: “se un membro soffre, tutti soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le altre membra ne gioiscono” (1Cor 12,26).
4) La necessità di conformarsi a Cristo personalmente e come comunità: Lui è il Capo di questo corpo: in lui tutte le cose sono state create. È il principio della creazione, il primogenito dei risorti (Alfa e Omega). Con la sua perfezione e azione riempie delle sue ricchezze tutto il suo corpo: ci cristifica. Tutti i membri devono conformarsi a lui, fino a che Cristo non sia formato in essi. siamo collegati ai misteri della sua vita per essere resi conformi a lui: con-morti,con-sepolti, con-resuscitati, finché con lui regneremo (Rm 6,1-10).
5) L’amore sponsale di Cristo per la Chiesa: Paolo accompagna la metafora del “corpo” a quella della “sposa” (Ef 5,25-28): Cristo ama la Chiesa come sua sposa, facendosi modello del marito che ama la moglie come il proprio corpo la Chiesa è corpo di Cristo come la sposa è corpo dello Sposo = ma non c’è con-fusione, bensì comunione nella distinzione la Chiesa non ha pari santità con Cristo, sta di fronte a Lui (a-simmetria) e coopera con Lui nella fecondità apostolica.
6) Le membra del corpo sono consustanziali: hanno ricevuto lo stesso Spirito Cristo ci ha resi partecipi del suo Spirito è unico e identico nel capo e nelle membra dà a tutto il corpo vita, unità e moto si può paragonare la sua funzione con quella che il principio vitale, cioè l’anima, esercita nel corpo umano. Chiesa come tempio dello Spirito Santo aiuta a chiarire Chiesa come corpo di Cristo: la Chiesa è un organismo vivo e dinamico (un corpo) perché animato dallo Spirito Santo, che è il principio di unità e, insieme, della varietà dei doni della Chiesa.